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Replicazione e liberazione - Per un esistenzialismo darwiniano
Informazioni sul libro
La Teoria di Darwin stabilisce ciò che non è adatto, eliminandolo a favore di ciò che lo è. E' adatto chi replica, disadattato chi ricusa tale schiavitù mediante arbitrii eversivi, controversi, perversi. La replicanza è omologante ma vincente; i replicanti narcotizzati, egoisti, sordi, indifferenti alle conseguenze morali del darwinismo sono il capolavoro di Darwin. Non capire il darwinismo è adattivo. La Replicazione somministra una biologia della speranza, una tossicodipendenza in grado di dare un benché minimo senso all'esistenza. La Liberazione è viceversa controevolutiva, antiadattiva, lucida. La biologia insegna che la natura è senza cervello. La barbarie è adattiva. L'uomo, animale in grado di interrogarsi, ha però la possibilità di sabotarla, opponendo comportamenti contronatura. Compito di ogni Liberato, di ogni darwinista, è capire il complesso repertorio del comportamento adattato, in lui radicato come un virus oncogeno, per smascherarlo e guastarlo, guardando indietro nel reclamare una giustificazione: perché siamo noi, e nell'essere così, come potremmo affrancarci da come ci ha autorizzato ad essere? Solo allora potremo evolvere in ciò che certamente ancora non siamo: umani.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Premessa
- Introduzione
- 1. L’imbarazzo della Vita
- 2. “Nuova Sociobiologia Migliorata”
- 3. Dispute di Biofilosofia
- 4. Back to the Future
- 5. Mischie Sessuali
- 6. Narcosi
- 7. Evoluzione e Liberazione
- 8. Schopenhauer: il Suicidio dell’Evoluzione
- BIBLIOGRAFIA
- Note sull'autore