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Sequestri di Stato
Informazioni sul libro
Non è facile credere che nel 2012 le istituzioni abbiano messo su un silenzioso traffico di minori attraverso le sottrazioni coatte dalle famiglie, per mano di Tribunali per minorenni e servizi sociali. E non è facile perchè la gente dirà: "Se gli hanno tolto il figlio qualcosa avrà pur fatto!". E se non fosse così? Se fosse la regia occulta di uno Stato che ufficialmente si spaccia per "garantista" e "buonista"? Eva DIANA, 57 anni, natìa di Genova, pittrice quotata pluripremiata, è stata autrice di vari racconti brevi nei primi anni 2000 su riviste culturali regionali e di alcune pubblicazioni, fra cui emerge "Mia Cara Anima Bella", edito dalla casa editrice Alba di Puviani. Questo panphlet ha permesso la scrittrice di ottenere una laurea honoris causa consegnata dall' Accademia Santa Sara nell'anno 2006. A questa pubblicazione ne seguiranno altre due "Raccontando Racconti" (2011) e "Lettera Da Un Angelo"(2011) ed infine, sempre nel 2011, il libro "Sequestri di Stato", edito da Feltrinelli, con la collaborazione di Giuliano Caimmi. E' già in corso d'opera la seconda edizione di "Sequestri di Stato", con nuove indagini e informazioni sul tema.
Domande frequenti
Informazioni
Germania, Nazismo e Jugendamt
Il suo ex consorte tedesco, infatti, ha ritirato la querela nei suoi confronti, quella relativa, cioè, al trasferimento di Marinella in Italia con i suoi bambini nel settembre 2008. In apparenza un atto magnanimo, nella realtà un gesto raffinato perché, finché era in piedi la querela, l’Italia e i suoi giudici potevano opporsi alla richiesta di estradizione della signora Colombo che la Germania aveva emesso già da tempo. In questo modo, invece, rimangono in piedi i capi di accusa principali, ovvero la sottrazione di minori con l’aggravante di averli tenuti ‘segregati’ (in realtà i bimbi erano nascosti, sì, ma con la nonna, circondati da affetto e seguiti nei loro programmi scolastici) e il conseguente mandato di arresto europeo. Insomma, Marinella sarebbe una criminale con tutti crismi. E, grazie alle richieste dello Jugendamt, una sorta di tribunale dei minori voluto da Himmler durante il nazismo, quell’estradizione potrebbe concretizzarsi. Marinella deve aver sbagliato qualcosa, evidentemente deve aver sbagliato ad agire per troppo affetto e l’irruenza del suo gesto l’ha condannata.
Ma viene da chiedersi, aldilà di ogni retorica e ingenuità tipiche in questi casi, cosa faccia la nostra giustizia. Continua a essere forte con i deboli e debole con i forti? Quanta obbedienza cieca agli altrui tribunali in questo caso ‘umano’ e quanta voce flebile nella richiesta di estradizione di certi criminali nostrani che se la spassano qua e là per il mondo! Quanta poca forza nel pretendere l’estradizione di Cesare Battisti che dal Brasile se la ride beffardo, quanto silenzio è calato sugli ideologi del brigatismo elevati in Francia al ruolo di pensatori e docenti capaci di smuovere le folle a ogni loro discorso (Monsieur le Professeur Toni Negri docet) e ‘traghettati’ lì dalla ‘solidarietà’ di intellettuali italiani per nulla sfiorati da dubbi e sensi di colpa. E invece una donna minuta, 40 chili appena, una madre che porta all’attenzione dell’Italia e dell’Europa l’anomalia dello Jugendamt tedesco, che vuole i bambini figli della Germania prima che dei genitori, è lasciata da sola a combattere con la burocrazia e il silenzio delle istituzioni perché non è amica di potenti e perché, per casi, simili non sono previste riforme di giustizia.
Una flebile speranza a Marinella è lasciata dalle righe finali della motivazione della sentenza che annulla la querela: ha certamente provocato disagi ai figli ed al loro padre perché ‘probabilmente ispirata da moti di affetto’.
Se qualcuno vuol dire la sua in merito alla storia o conosce casi simili può farlo scrivendo a [email protected] .
Indice dei contenuti
- I Pervertòfili.
- La magia nera e i bambini
- Il giudice dei Minori
- PAPA NAZISTA e CULTO DI MITRA.
- La ragnatela
- Pirati e Nazisti
- L’utero di Eva.
- Il ministro Giovanardi e l’ Opera di Dio.
- Germania, Nazismo e Jugendamt