Esiste un'altra vita?
eBook - ePub

Esiste un'altra vita?

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Esiste un'altra vita?

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

Alfred Russel Wallace (Usk, 8 gennaio 1823 – Broadstone, 7 novembre 1913) è stato un naturalista e biogeografo gallese. Formulò una teoria dell'evoluzione per selezione naturale, simile a quella di Charles Darwin nello stesso periodo in cui lo stesso Darwin elaborava la propria. Fu uno spiritualista e uno spiritista convinto. Infatti, nonostante fosse sicuro che la selezione naturale avesse giocato, e giocasse ancora un ruolo chiave nell'evoluzione degli organismi viventi, non si sentì mai di estendere tale meccanismo materialistico allo sviluppo delle facoltà intellettive e morali dell'uomo. In tale ambito avrebbero agito, secondo lui, nuove forze spirituali ancora ignote, quantunque non invisibili, come "testimoniavano" le apparizioni degli spiriti e certi fenomeni arcani che avvenivano durante le sedute spiritiche. In questo testo affronta esattamente questo argomento.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Esiste un'altra vita? di Alfred Russel Wallace in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Letteratura e Classici. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2018
ISBN
9788827852415
Argomento
Letteratura
Categoria
Classici

PREFAZIONE

Sir Alfredo Russel Wallace, membro della Società Reale e presidente della Societá di Antropologia,
è nato a Usk, contea di Monmouth, il dì 8 gennaio 1822.
Giovanissimo salpò pel Brasile e rimontò le Amazzoni inoltrandosi molto nel cuore del continente.
Dobbiamo appunto a questo viaggio una buona metà di quanto oggi è noto su quel fiume,
spesso largo e profondo come un mare, rapido e rumoroso come una cateratta, non che sulla immensa
foresta di cui esso turba i silenzi, flora lussureggiante come un racconto di fate, inestricabile
come un romanzo di appendice, formicolante di una fauna perfida e terribile. Di là, passò il Wallace
in Africa, per studiarvi sotto la stessa latitudine le popolazioni animale e vegetale delle regioni
fluviali. Dopo quattro anni di faticose peregrinazioni, irte di pericoli, egli tornò a Londra, e pubblicò
una relazione dei suoi lavori, cui seguì a breve distanza un trattato sui Palmeti della Guiana e i
loro usi.
Sir A. R. Wallace non riposò a lungo; e poichè molto gli stava a cuore compiere il suo studio
comparativo della natura tropicale nei tre continenti, partì di lì a poco per l'Insulinda, che percorse
poi per bene otto anni di fila.
Nel corso di questo lungo esilio volontario, ei maturò una teoria, suggeritagli in germe dalle
ricerche anteriori e fortemente corroborata dai vari dati emergenti dalla novella inchiesta. Le
linee capitali di essa furono da lui tracciate in una memoria sulla Tendenza delle varietà ad allontanarsi
dal tipo d'origine. La Memoria fu indirizzata a Sir C. Lyell, perchè l'illustre naturalista ne
desse lettura nella tornata del Luglio 1858 della Linnean Society. Nel tempo stesso, Sir C. Lyell riceveva
da Darwin un Saggio da presentare alla medesima Società, in quella precisa tornata, e concernente
lo stesso argomento secondo una dottrina rigorosamente identica: Della Tendenza delle
Specie a formare delle varietà. I due indagatori, lontani ed ignari l'uno dell'altro, in condizioni differentissime,
eran venuti a conclusioni simiglianti, dalle quali doveva poi scaturire una delle più
ardite ipotesi del pensiero moderno, ipotesi destinata a stendersi dalla regione botanica e zoologica
alla universalità degli aspetti della Vita e a confermare finalmente la fusione della scienza e della
filosofia in una Religione inverisimile, poichè nel tempo stesso intuitiva, razionale e positiva. Dopo
una lotta cortese, che costituisce uno dei più sublimi spettacoli nella storia della scoperta dell'infinito,
Darwin dovette cedere leggendo il proprio lavoro alla Linnean Society. Così entrò nella gloria
quella teorica della Evoluzione delle Forme, che poco mancò non prendesse il nome di Wallacismo.
La generosità del vincitore non venne mai meno in prosieguo, poichè la seconda edizione dell'opera
sulla Origine delle specie abbonda in miglioramenti, aggiunzioni, note, dovute a Sir A. R.
Wallace, e, malgrado alcuni lievi dissidi formulati da questo nelle sue Contribuzioni alla teorica
della selezione naturale 1870, nel 1889 l'opera intitolata Il Darwinismo1 rendeva ancora un solenne
omaggio al vinto trionfatore.
Al suo ritorno definitivo in Inghilterra, l'autore del libro presente ebbe a classificare gli ottomila
uccelli e i centomila insetti che, - più felice della prima volta in cui avea perduto la preziosa
collezione laboriosamente accumulata in America e in Africa - avea riportato dalle isole asiatiche.
Pubblicò poi il suo libro sull'Arcipelago Malese, il paese dell' urang-utang e dell'Uccello di paradiso
(1869). Il volume sulla Natura tropicale fu l'ultimo frutto dei suoi viaggi e quasi una ricapitolazione
degli studi speciali cui quelli erano stati consacrati.
Oltre a questi lavori e ad un Saggio importantissimo sulla Distribuzione geografica degli animali
(1876) Sir A. R. Wallace si appassionò alle questioni antropologiche e sociologiche, come
ne fan fede le sue opere sulla Vita insulare (1880) e sulla Nazionalizzazione del suolo (1882).
Finalmente, ei non seppe resistere all'attrattiva di quelle manifestazioni psichiche, qualificate
per miracoli dalla ignoranza del volgo e dalla prosunzione dei pedanti; e qui come in altri campi
1 Su questo importantissimo argomento la Società Editrice Partenopea di Napoli ha pubblicato in italiano il volume
dal titolo: Il Darwinismo applicato all'uomo di A. R. WALLACE, tradotto dal Verdinois - L. 1 - N. D. E.
Alfred Russel Wallace ebbe a mettere in opera, prima per controllarle da scettico, poi per provarle da credente, le potenti
facoltà del suo ingegno ardito e tenace, largo e preciso, leale e penetrante. Lo sperimentatore vide
in siffatti fenomeni la rivelazione di forze sottili e formidabili, in virtù delle quali troveranno spiegazione
i problemi capitali; il filosofo v' intravide la meta fatale della dottrina evoluzionista; il moralista
vi constatò la proiezione delle leggi scientifiche esatte in principii etici infinitamente puri e
generosi, suscettibili al più alto grado di affrettare l'elevazione individuale e collettiva; l'umanitario
infine li considerò come l' inizio dell'armonia sociale e del progresso della specie.
Innumerevoli articoli dettò egli su questo argomento, numerose letture fece in Inghilterra e
in America, voluminoso è il suo carteggio con gli avversari, pubblicato dai periodici dei due mondi.
I più importanti frammenti di questa opera furono da noi raccolti e tradotti, in due volumi. Primo:
Esiste un'altra vita, che diamo qui ai lettori, perchè ne apprezzino tutta la importanza e la profondità
delle argomentazioni. Secondo: I Miracoli ed il Moderno Spiritualismo, opera colossale, che è
forse quella che ha più efficacemente contribuito alla diffusione dello Spiritualismo in Inghilterra.
Gli editori.

Esiste un'altra vita?...

Fede vecchia e fede nuova - Dubbii e incertezze - Scienza e religione in conflitto - Felicità o miseria del genere umano - Necessità etiche di un'altra vita - Fantasmi, visioni, avvertimenti, previsioni ecc. - La credenza in Satana e le manifestazioni diaboliche, - Fenomeni di magia - I miracoli non sono fatti scientifici - Lo spiritualismo moderno - Materialismo e spiritualismo - Non c'è morte - La realtà di una vita futura - Certezza delle prove scientifiche inoppugnabili nel campo fisico ed in quello intellettuale - La levitazione del corpo umano - Fenomeni musicali, chimici, fotografici, di chiaroveggenza o auditivi, di trasfigurazione ecc. solennemente dimostrati ed affermati dalla scienza in merito alle apparizioni degli spiriti - I morti sono vivi!... A che serve lo Spiritismo e che fanno gli spiriti nell'altra vita - Insegnamenti e filosofia del vero Spiritualismo. In tutti i tempi questo problema ha conturbato lo spirito umano. I profeti e i sapienti dell'antichità dubitarono, la filosofia ne discusse come di un enigma insolubile, e la scienza moderna, invece di chiarire le difficoltà e di fortificare le nostre speranze, l'ignora del tutto e ci offre degli argomenti invece di una risposta affermativa. Nondimeno le ultime conclusioni cui si è giunti, in senso negativo o affermativo, non hanno soltanto un interesse capitale per ciascun di noi, ma debbono determinare, secondo me, la felicità o la miseria futura del genere umano. Se la risposta fosse definitivamente negativa; se tutti gli uomini si persuadessero che non esiste altra vita all'infuori della terrena; se i fanciulli fossero educati alla credenza che l'unica felicità di cui si possa godere si trova in terra, allora la condizione dell'uomo sarebbe affatto disperata, poichè non vi sarebbe più ragione di agire conforme alla giustizia, alla lealtà, al disinteresse, nè l'indigente, l'egoista o il malvagio avrebbero più motivo sufficiente per non cercare sistematicamente il proprio benessere a scapito dell' altrui. La felicità della specie, in un remoto avvenire, adombrato da alcuni filosofi, non farebbe colpo sulla maggioranza degli uomini, visto che la scienza insegna la fine immancabile del pianeta e dei suoi abitanti. Il maggior bene per il maggior numero, nobile ideale di tanti filosofi, non sarebbe mai ammesso come movente di azione da coloro che cercano il loro godimento personale. La ironica domanda: Che fecero per noi gli antenati? parrebbe giustificare l'egoismo universale, incurante più che mai della sorte che potrà toccare alle generazioni avvenire. Ma oggi, a dispetto della fede e dell'educazione religiosa che ci han formato il carattere, il culto dell'io prevale infinitamente. Cessata questa potenza, sottentrerà ad essa una totale incredulità, un'assenza di qualsiasi persuasione che sia capace di condurci allo sviluppo di noi stessi come l'unico mezzo di felicità permanente. Da quanto precede risulterebbe fatalmente che la forza sola costituirà il diritto, che i piú deboli saranno sempre e inevitabilmente schiacciati e che il mondo sarà dominato dalle passioni sbrigliate dei più forti e dei più egoisti. Per buona sorte, un tale inferno non potrebbe esistere poichè sarebbe fondato sopra una menzogna, e poichè delle cause agiscono efficacemente per impedire all'uomo di respingere la credenza nella propria natura spirituale, e nella continuità dell'esistenza dopo la morte. Vediamo dunque la natura di coteste cause ed influenze, e come, se dei serii pensatori e scienziati si facessero avvocati dell'incredulità, e che questa divenisse universale e fosse fondata sulla verità, il fatto sarebbe disastroso pel genere umano. Fino all'ultimo secolo, presso le nazioni civili, la massa implicitamente accettava la credenza di una vita futura e di un principio spirituale nell'uomo. Oggigiorno, i più illuminati pensatori respingono cotesta credenza come destituita di prove, e la dicono inammessibile e perfino inconcepibile. Ma, se una parte considerevole delle classi intelligenti e laboriose adottò invece la contraria dottrina, a che si deve il successo di coteste idee che diconsi positive? Alfred Russel Wallace La fede in una vita futura ebbe forse origine e fondamento nella fede all'esistenza e all'apparizione sulla terra, in date epoche, di esseri spirituali o di anime di morti; poi ancora in tanti fenomeni ben noti di fantasmi, visioni, avvertimenti, predizioni, ecc. Prevalevano queste credenze quasi universalmente due secoli fa, poi di botto si affievolirono. I sapienti odierni, in genere, le tengono per favole o superstizione, e tanto riuscirono a diffondere le loro teorie negative, che molti non tollerano nemmeno che la questione sia discussa! Respingendo la possibilità dei fenomeni, considerano ogni credenza simigliante come un indizio d'ignoranza e di degradante superstizione. Questa rivoluzione quasi improvvisa nei sentimenti (poichè solo di sentimenti si tratta, e non già di credenze basate su cognizioni e ricerche), può forse essere attribuita a due motivi potenti: da una parte, la mania per le scienze magiche nel medio evo, dall'altra, lo sviluppo delle scienze fisiche. La mania medievale per la stregoneria, progredendo in intensità ed orrore, toccò il parossismo nei secoli XVI e XVII, epoca in cui migliaia e centinaia di migliaia d'innocenti, spesso di molto superiori ai loro accusatori, furono torturati e trucidati sotto l'imputazione di commercio personale col demonio. Tutto intero il mondo religioso fu impregnato della credenza in Satana, fino al punto che la prima accusa venuta bastava per farvi arrestare, come reo di stregoneria. Uomini, donne, fanciulli, a migliaia, furono così messi a morte per soddisfare le furiose passioni eccitate dalle manifestazioni diaboliche. Quelli che visitavano e guarivano gl'infermi erano accusati di possedere poteri satanici e bruciati come stregoni. L'orrore, la crudeltà, l'assurdità di queste persecuzioni provocarono naturalmente una reazione. Le persone umane ed intelligenti videro che la maggior parte delle credenze comuni erano certamente false; e da ciò, con troppa precipitazione, inferirono che in quelle idee esaltate non c'era ombra di vero. Su quell'orgia di atrocità si leva intanto il sole della scienza moderna con la sua luce abbagliante. Galileo e Keplero, Harvey e Bacone, Newton e Bayle, studiavano i fenomeni dell'universo materiale, mentre che Berkeley e Descartes gettavano i fondamenti della filosofia scettica. Lo spirito umano era sottratto a quelle orrende superstizioni e condotto a contemplare la natura e l'anima: da quel momento, la magia e la fede nella immortalità dell'anima furono insieme bandite come indegne superstizioni. Nella sua importante Storia del razionalismo in Europa, Lecky dice che il mutamento di opinione non fu già effetto di evidenza o di logica, bensì di sentimento e d'istinto: egli ammette che i fatti e i ragionamenti erano egualmente in favore di quelli che sostenevano la realtà dei fenomeni di magia. I più insigni scienziati del tempo, Glanvil, Enrico More, Roberto Bayle, tutti i magistrati d'Inghilterra, non escluso lord Hale, personalmente si diedero ad investigare i fatti e ad esaminarne con rigore scientifico l'evidenza: ebbene, non furono combattuti che col ridicolo o con debolissimi argomenti. I magistrati non vogliono più giudicare e punire le streghe; le persone intelligenti dunque non hanno più nulla da vedervi nè da apprendere. Un'altra causa c'è, importantissima, per spiegare l'arresto, almeno palese, dei fenomeni di magia. Gli stregoni, secondo me, erano persone fornite di certe doti, che noi oggi diremmo medianiche: per due o tre secoli, furono sistematicamente perseguitati e sterminati. Con la loro disparizione, cessarono le manifestazioni di cui essi erano mezzo ed origine, fino a che non sorga una novella generazione che possa disporre delle loro medesime facoltà. Da quel tempo in poi, la scienza e il potere dell'uomo sulla natura progredirono a passi di gigante, mentre la filosofia, scrutando le profondità dell'universo, non ha trovato fondamento al soprannaturale: colore, luce, elettricità non sono che vibrazioni molecolari della materia; le forze vitali, da cui dipendono lo sviluppo e il movimento del mondo organico, sono trasformazioni di quella energia le cui tracce furono seguite e scoperte fino nell'attività delle molecole. Da questo fatto, che la vita è inerente alla materia, derivò negli scienziati odierni un modo di vedere secondo il quale non c'è posto nella natura per lo spirito, e la credenza che la materia, in movimento, la materia molecolare che noi vediamo, sentiamo, pesiamo e misuriamo, abbracci tutto l'universo e sia la sorgente di tutte le forze e di tutte le manifestazioni della vita che esistono o possano esistere. Lo scetticismo è così diffuso da invadere perfino le chiese. Il vescovo Colenso e Carlo Voysey rappresentano i partiti estremi di un clero intelligente che non crede ai miracoli, perchè non sono fatti scientifici. La scienza è penetrata così addentro nei misteri della natura senza trovar lo spirito, da non poter credere che lo spirito esista, mentre i fisiologi, studiando tutte le manifestazioni dello spirito e il lavorio cerebrale, non ammettono la possibilità di uno spirito senza un corrispondente organo materiale. In mezzo a questo mondo del pensiero del secolo XIX, mondo grossolanamente materialista o idealista, scoppiò come fulmine a ciel sereno lo Spiritualismo moderno, provando e l'azione dello spirito senza cervello materiale e l'azione della forza senza corpo materiale; e questa dimostrazione venne fatta per mezzo di un gran numero di fatti continuamente ripetuti, i quali hanno scosso e trascinato uomini di tutte le classi, scienziati, giureconsulti, sacerdoti, ecc. Nell'epoca più materialistica della storia, in mezzo ad una società che si vanta di respingere ogni superstizione e di appoggiar le sue credenze sulle basi della scienza fisica, questo nuovo e non chiamato visitatore s'introdusse improvviso e si mantiene da oltre quarant'anni vivo e vitale. È penetrato in tutti i paesi del mondo civile, possiede una vasta letteratura, un gran numero di giornali, qualche centinaio di Società organizzate; conta i suoi proseliti a milioni in tutte le classi sociali, fra le teste coronate e l'aristocrazia e fra quelli che occupano i seggi più elevati nella scienza, nella letteratura, nella filosofia, non meno che fra le masse popolari; infine, per una quantità enorme di casi individuali, ha fatto quel che nessuna religione potè fare, ha convinto gli scettici, gli agnostici e i materialisti induriti della realtà di un mondo spirituale e di una vita futura. Nulla ignorando della storia e della letteratura di questo movimento — al quale da molti anni partecipo — io non mi son mai imbattuto in un sol caso di un uomo che, convintosi in seguito a rigorosa indagine della realtà dei fenomeni spiritici, abbia poi perduto questa fede e scoperto che tutto era impostura e furberia. E bisogna tener presente esser quasi una regola, che tutti gli uomini istruiti e specialmente gli scienziati studiano l'argomento con una forte dose di pregiudizio, persuasi che la credenza si fondi sulla credulità e la frode e che riuscirà loro agevole di scoprire e denunziare l'inganno. Tale era la disposizione di spirito del prof. Hare, il primo chimico americano del suo tempo, all'inizio delle sue ricerche. Lo stesso si dica del giudice Edmonds, giureconsulto americano dall'ingegno perspicace e indagatore; dell'on. Roberto Dale Owen, materialista, dalle idee elevate e filosofiche. Lo stesso per W. Crookes, chimico insigne, e per cento e cento altri. Tutti consacrarono, non già ore o settimane ad un esame frettoloso dell'argomento, ma molti e molti anni a ricerche e pazienti esperienze; e l'effetto fu questo, che più profonda ed acuta era l'inchiesta, più i fatti fondamentali e la dottrina si accertavano e si assodavano. Il progresso dunque e tutta la storia dello Spiritualismo proclamano che esso non è impostura o illusione o sopravvivenza d'idee selvagge, bensì una grande e importantissima verità. Enumeriamo ora le varie fasi di fenomeni e il loro valore rispetto alla dottrina d'una vita futura. In due grandi gruppi van separati i fenomeni: fisici e intellettuali. Gli uni e gli altri richiedono quasi sempre l'intervento dell'azione dello spirito. Nel primo gruppo abbiamo i fenomeni puramente fisici, fra i quali una immensa varietà di effetti, come suoni d'ogni sorta, dai più delicati ai più violenti. Abbiamo poi l'alterazione del peso, fatto spesse volte attestato. In presenza del celebre medio Home, io ho veduto una massiccia tavola da pranzo, pesata in piena luce, presentare, senza possibile mezzo di errore, un cambiamento di peso che toccava le trenta o quarante libbre. Abbiamo anche i fenomeni di movimento senza contatto di oggetti svariati, come seggiole, tavole, strumenti musicali. Son questi i fenomeni più comuni e familiari a quanti si occuparono della cosa. Più singolare ancora è il trasporto di oggetti a distanza, per lo più fiori o frutta, ma altre volte anche lettere e gingilli trasportati spesso molte miglia lontano. Abbiamo poi il curioso fenomeno, di tempo in tempo menzionato dalla storia, della levitazione del corpo umano e, in qualche caso, del suo trasporto a distanze considerevoli. Ripetuto più e più volte, in varie circostanze, questo fatto ha anche avuto luogo per persone tuttora vive. In appoggio di ciò, ricorderò una circostanza da me stesso osservata, verificatasi senza medio professionale in casa d'un mio amico a Londra. Un artista e la sua famiglia tenevano delle sedute una volta alla settimana. Un giorno il medio era assente perchè infermo, e una delle figlie, che avea dato indizi di medianità, fu trasportata in modo singolarissimo tutt'intorno alla camera. In quest'occasione, spegnemmo i lumi, come sempre: la giovanetta sedeva tra il fratello e un amico che le tenevano le mani. L'oscurità era in questo caso una condizione che rendeva ancor più difficile quel che accadde. Dopo un momento, le persone che tenevano le mani, dissero: Non c'è più. Fatta la luce, trovammo la fanciulla lunga distesa sulla mensola del caminetto, a qualche metro più in là, con le vesti succinte perchè potesse star meglio adagiata, cosa che ella non avrebbe potuto fare a motivo del buio. Ma ecco dei fatti ancor più straordinari, perchè al difuori di ogni umano potere: parlo dei nodi fatti con corde senza capi, delle monete tolte dall'interno di scatole chiuse, degli anelli solidi fatti entrare intorno ad un corpo molto più largo perchè potessero passare con qualsivoglia mezzo naturale. Tutto ciò è accaduto in piena luce diurna, in presenza del dottor Zoellner e di due suoi colleghi. Egli stesso ha narrato l'esperimento nella sua Fisica trascendentale. In altre occasioni, accade un fatto stranissimo: il passaggio visibile della materia attraverso la materia, senza che questa sia rotta o disgregata. Io stesso ho veduto più volte, in piena luce, dei bastoni e dei fazzoletti traversare una tenda, la quale, esaminata subito dopo, non presentava alcun cambiamento. Questo fatto ci aiuta ad intendere molti altri fenomeni che giornalmente si presentano. Passiamo ora ai fenomeni fisici combinati coi mentali, quali sono la scrittura e il disegno. Data la loro frequenza, non c'è oggi, si può dire, chi non gli abbia constatati. In mille modi si manifestano. Una carta, gettata sul pavimento e ripresa qualche minuto dopo, si trova coperta di scritto; così pure una carta chiusa in un cassetto; ovvero anche lo spirito scrive sotto il soffitto in posti inaccessibili. Uno scritto si forma tra due lavagne legate, e spesso in presenza e sotto la mano di chi lo ha domandato; qualche volta la frase è formulata in una lingua incompresa dal medio, qualche altra in una lingua che nessuno degli astanti conosce. Un mio amico, in Inghilterra, ottenne in famiglia, senza concorso di medio di professione, una comunicazione in lingua indecifrabile, che fu poi spiegata da un missionario delle isole del mare del Sud: era scritta correttamente, e nessuno in casa conosceva di quell'idioma una sola parola. Un altro fenomeno fisico meraviglioso è la scrittura in vari colori, in assenza di qualsiasi materia colorante. Anche dei disegni si presentano in forme svariatissime. Alcuni a pastello, altri ad olio, altri ad acquarello. Si citano esempii di persone, che ottennero una pittura sopra un proprio foglio di carta cui avevano, per contrassegno, tagliato un angolo. Vengono ora i fenomeni musicali. Degli strumenti suonano da sè, qualche volta dei pianoforti chiusi a chiave. Io ho visto un organetto suonare e smettere alla richiesta di una persona. Decine di migliaia di persone hanno constatato il fenomeno di un accordeon tenuto da una mano, e la cui tastiera era sfiorata da dita invisibili producendo una musica deliziosa. Abbiamo in seguito i fenomeni chimici. Consistono essi soprattutto nella protezione contro l'azione del fuoco. Home, il medio forse più potente che sia mai stato, poteva cavar dal fuoco un carbone ardente e portarlo in mano girando per la camera; indicava anche coloro che erano capaci di maneggiare il fuoco senza bruciarsi, e infatti consegnava loro il carbone ed essi non sentivano scottature di sorta. Una volta, il noto scrittore Hall si pose in capo un tizzo acceso che brillò frai suoi bianchi capelli, in presenza di molte persone. Nè i capelli bruciarono, nè Hall sentì alcun dolore. Altro fenomeno mirabile è la produzione di corpi luminosi, solidi in apparenza, e fosforescenti. Esaminati dal Crookes, questi dichiarò che la chimica moderna è incapace di spiegarne la natura e di produrne di simili. Arriviamo in seguito a un altro gruppo di fenomeni ancora più meravigliosi, detti materializzazioni o produzione di forme materiali temporanee, isolate dalla natura circostante. Si presentarono in principio delle mani, che qualche volta visibilmente scrivevano ed erano tangibili; poi delle figure umane si formarono; poi, dopo un certo tempo, una forma umana completa apparve; e la cosa oggi, per quanto se ne sia dubitato, è provata e conosciutissima. Il Crookes fece delle indagini e ne pubblicò i risultati. L'esame fu rigoroso e per lungo tempo proseguito, in casa propria, nel proprio laboratorio, coi propri metodi. Codeste figure furono fotografate, pesate, misurate. Il Crookes mise in opera tutti i mezzi scientifici per giungere alla prova, e dichiarò che assolutamente e positivamente esistono degli esseri...

Indice dei contenuti

  1. PREFAZIONE