Vocabolario della sarta

Simona Landuzzi

• Editore: Youcanprint
• Anno: 2019
• ISBN:
  9788831600545
• Argomento: Scienze sociali
• Categoria: Saggi in sociologia

Il vocabolario della Sarta/o nasce come semplice manuale da leggere e interessarsi ai termini che non sono tanto in uso nel gergo odierno, ma che secondo l' utilizzo aiuta a comprendere i termini di una tradizione che in Italia é quasi persa e seguita perlopiù da immigrati. Per questo sia che una persona sia straniera che sia ancora legata a tali tradizioni, può trovare vocaboli semplici con significati altrettanto semplici e che nella moda tornano a ripetersi dopo molti anni nonostante l'innovazione. Certi pensieri e parole sono entrati a far parte della nostra cultura e faranno molta fatica a perdersi.

C

Cachemire, lana ottenuta da una capra del Kashmir, molto morbida e rada.

Cache-nez, sciarpa che può essere rialzata al naso per il freddo.

Cache-col, foulard, o meglio fazzoletto che ripara il collo, normalmente annodato e indossato sulla camicia.

Cache-sexe, indumento intimo che copre poco.

Càchi, colore tra il sabbia e il giallo classicamente degli abiti coloniali utilizzato dall’esercito inglese in India in occasione della guerra del 1867-68 in Abissinia.

Càlza, indumento che, infilandosi, copre il piede e la gamba e può essere in cotone, nailon o lana.

Calzabràca, antica calzamaglia.

Calzamàglia, indumento che copre interamente la persona o solo dalla cintola, in lana, cotone o sintetico.

Calzànte, che cade e veste il corpo perfettamente senza tirare, stampare o mettere in risalto i fianchi.

Calzàre, indossare.

Calzòne, abito che copre le gambe dalla cintura alle caviglie, pantalone.

Camàuro, berretto papale di pelo bianco e velluto o raso rosso simile a una cuffia, che cade sotto le orecchie adoperato d’inverno contro il freddo per non tenere scoperto il capo.

Cambri, simile alla batista, tessuto di tela molto fine per biancheria.

Camicia, capo di abbigliamento con bottoni sul davanti, che copre il torace e con le maniche lunghe o corte.

Càmice, normalmente bianco usato da personale in campo sanitario o altro per mantenere l’igiene sul lavoro . Portato anche dai sacerdoti.

Camiceria, locale e attività commerciale dove si vendono camicie a volte accompagnato a cravatte.

Camicétta, indumento femminile fatto di tessuto leggero e colorato da indossare dentro o fuori la gonna e i pantaloni.

Camiciàio, chi fabbrica o vende camicie.

Camiciàta, nel linguaggio odierno grande sudata. Storicamente avveniva quando chi indossava un’armatura la ricopriva con un indumento per riconoscersi l’un con l’altro.

Camicino, usata dalle donne per coprire spalle e petto in tela sottile e dai maschi in passato e simile a un corpetto. Anche camicia molto piccola che è messa ai neonati.

Camiciòla, camicetta estiva aperta e con maniche corte. Diminutivo di camicia.

Camiciòtto, accrescitivo di camicia. Indossato dai marinai e dagli operai, di tela e resistente.

Camisàccio, camicia di tela robusta usata dai marinai.

Cammèllo, tessuto pregiato misto a pelo di capra morbido come la lana, ma raso.

Cammellòtto, panno di cammello o di capra.

Cammuccà, tessuto orientale e pregiato.

Campionàrio, fiera campionaria. Varietà di prodotti o merce, mostrata nelle esposizioni di prodotti di nazioni o industria a scopo commerciale.

Campionarista, addetta/o alla preparazione dei campionari.

Cànapa, fibra tessile estratta dalla pianta lavorata per ottenere un tessuto grezzo.

Cànapo, corda fatta di cànapa.

Candèggiante, composto idoneo allo sbiancamento di fibre, tessuti, filati, carte o altro.

Canto’ne, suddivisione nella bandiera delle zone o strisce colorate.

Capècchio, derivato dalla pettinatura della canapa e del lino molto ruvido.

Capezzàle, scollatura di un vestito.

Càpo, uno dei fili che costituisce il filato.

Capòspalla, abito guarnito di spalle che richiede cura.

Cappòtta, cuffia femminile che incornicia il volto e si lega sotto il collo.

Càrbaso, abito di lino molto fine.

Castòrino, panno di lana morbido simile alla pelliccia, ma rasato e tessuto da poco.

Casual, abbigliamento comodo e giovanile che segue una moda principalmente sportiva.

Catalògna, simile a una coperta di lana.

Catena, trama.

Cèncio, tessuto simile a uno straccio utilizzato per le faccende domestiche o cappello tenuto flaccido.

Ceneràccio, tela di canapa spessa, fatta per fare il bucato e riempita di cenere che andava messa sui panni da lavare.

Ceràto, stoffa liscia e lucida ricoperta di appretto o cera.

Chiffon, di seta, è un tessuto molto leggero e fine.

Chimono, veste giapponese stampata e ricamata di cotone e di seta con cintura. Particolare manica ampia e senza cucitura.

Chintz, usato in arredamento, è un tessuto che grazie ad un processo di finissaggio è reso lucido.

Chito’ne, veste antica della Grecia avvolta intorno al corpo e fissata da un fermaglio che lascia le braccia scoperte, ma anzi libere dal tessuto.

Chou, nodo detto in sartoria.

Cianfàrda, indumento femminile da donna.

Cilindro, cappello con tesa adatto a cerimonia, cilindrico e alto.

Cinciglio, ornamento militare.

Ciniglia, tessuto fatto con filato di velluto morbido.

Cinigliato, di ciniglia.

Cintiglio, elegante cintura d’oro.

Cintùra, fascia di cuoio o tessuto con buchi che serve a tenere i pantaloni o la gonna.

Ciòcia, che deriva dalla Ciociaria, costituita da una suola e un panno che avvolge la gamba e il piede ed era tenuta da dei legacci.

Cio’mpo, a Firenze nel XIV secolo era un lavoratore della lana.

Ciòppa, gonna lunga indossata in passato dalle donne e dagli uomini.

Ciré, tessuto lucido e cerato.

Ciripà, triangolo di tessuto morbido da legare attorno ai fianchi del neonato adatto ad assorbire i liquidi.

Clàvo, orlo purpureo attaccato alle vesti del Clero, dell’ordine equestre e dei fanciulli in epoca romana con meno di 15 anni, usato come loro simbolo.

Clergyman, costituito di giacca e pantaloni è un abito sacerdotale che è indossato fuori dalla chiesa con pettorina e collare.

Cloche, cappello .

Còcca, nodo fatto nell’angolo del fazzoletto o scialle.

Coccàrda, nastro piegato a forma di rosetta che va portato come simbolo di partito, di una squadra sportiva o altro.

Coccìn...

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