Giorno fatale. Ora fatale

Giuseppe Nalli

• Editore: Youcanprint
• Anno: 2019
• ISBN:
  9788831600170
• Argomento: Letteratura
• Categoria: Poesia

Per realizzare l'opera l'autore ha attinto a piene mani all'evocazione della componente spazio-temporale della scrittura. Contemporaneamente all'idea iniziale di stesura, alcune coincidenze hanno iniziato ad inanellarsi quasi automaticamente, destabilizzando ogni progetto o programma inizialmente precostituito. Tracciato il percorso e rotti gli indugi, ha prevalso l'idea di rischiare il tutto per tutto con ciò che si presentava come semplice occasione espressiva. Il risultato è una sorta di irriproducibilità di ogni azione che potrebbe stare ai numeri come un fremito sta al cuore.

GIORNO FATALE

ora fatale

Giuseppe Nalli

GIUSTIFICARE L’INGIUSTIFICABILE

Nel cielo di marzo, da Orione a Cassiopea passando per Auriga. Respirare polvere stellare evitando detriti di comete. Allineare su un identico segmento congruente spazio e tempo. E ancora: allineare su un identico segmento congruente spazio, tempo, discese rovinose e impennate repentine. Mi ripeto da tempo che questo affare può riguardare soltanto qualche visionario rimasto ancora in circolazione e sfuggito inconsapevolmente ad un serio programma di riabilitazione dei servizi sociali.

Ma se una prevista eclissi di sole, un improvviso allineamento dei pianeti o delle galassie, se l’esplosione di una supernova o il rischio di un risucchio di una parte dell’umanità in un buco nero, risvegliassero un pur minimo interesse, allora possiamo tentare di rimandare tranquillamente la trattazione di tali speculazioni al prossimo passaggio della cometa di Halley. Il tempo matematico forse non c’è, ma la speranza che qualche evento possa variarne l’orbita permettendole di ripresentarsi in anticipo, non m’abbandona.

Benvenuti a bordo per questo improbabile viaggio nell’essenza dell’attimo che, suo malgrado, genera l’irripetibile esperienza della parola germinata nello spazio-tempo critico per effetto stesso dell’indicibile.

E’ appena il caso di affermare che l’irriproducibilità di un’azione sta ai numeri come un fremito sta al cuore. Assopirsi sui blocchi di partenza in attesa degli eventi non è stato per niente agevole. Il tempo sfugge di mano incredibilmente e quando per una volta pensi di averlo imbrogliato con uno stratagemma segreto, ti rendi conto di aver bruciato l’ultima possibilità di salvezza.

Come una malattia virale i giorni si sono moltiplicati. Come una malattia virale le ore hanno generato colonie di minuti. Come una malattia virale non sono riuscito a guarire finché quel qualcosa che m’aveva invaso non ha deciso di scemare autonomamente. Solo al cinquantesimo giorno la febbre mi ha concesso una tregua. Ho sulle labbra il sapore della guarigione e sono sereno ma non riesco a goderne. So anche, però, che un nuovo “Giorno fatale” rischia l’agguato di una nuova “ora fatale”. So con certezza che, se solo si sfiorassero, per me potrebbero riprendere le inquietudini.

Finalmente sotto questo cielo di marzo ho preso coscienza che alcuni ricordi

non mi abbandoneranno “mai”. Respirerò “per sempre” senz’altra velleità nel

cuore,. E questo mi pare già abbastanza…

Ceprano 20/3/’15 ore 9,30

Eclissi di sole in attesa dell’equinozio di primavera

Serenissimo Gran Duca,

la differenza che è tra gli uomini e gli altri a...

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• Giorno fatale. Ora fatale