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Svadhyaya Japa e Gayatri Savitri Mantra
Informazioni sul libro
La G?yatr? o S?vitr? è un mantra sacro della tradizione vedica, che ha le sue radici nella ?ruti.
Basato su un versetto del ?gveda Sa?hit? (3.62.10), prende il nome dal metro vedico di 24 sillabe, g?yatr?, con il quale è composto. Come tutti i mantra vedici, G?yatr?mantra non è considerato opera di un autore e, come tutti gli altri mantra, si ritiene sia stato rivelato a un Brahma??i, in questo caso Vi?v?mitra. Il testo, in accordo alla Tradizione vedica, ha il Significato d'invocazione alla dea S?vitr?; per questo è anche chiamato S?vitr?mantra.
La recitazione del G?yatr?mantra è tradizionalmente preceduta da o? e dalla mah?vy?h?ti, composta da Bh??, Bhuva? e Sva?. Le tre espressioni sono prese come i nomi di tre mondi: Bh??: il terrestre, Bhuva?: il mondo che collega la dimensione terrestre a quella celeste, Sva?: la dimensione celestiale superiore. Con questo lavoro, destinato principalmente ai lettori di lingua italiana che hanno intrapreso o desiderano intraprendere il M?rga, la Via dell'Illuminazione, desideriamo porre l'attenzione sulle origini e sul Significato di questo sacro mantra, che ha profonde radici nella Rivelazione e Tradizione Vedica, quindi del San?tana Dharm?, l'eterna legge dell'Armonia del cosmo. Negli Yogas?tra di Patañjali, in apertura del S?dhan?p?da (il capitolo dedicato alla Via dello Yoga per chi non è già in possesso delle qualificazioni necessarie per affrontare direttamente il percorso del Sam?dhip?da), troviamo Sv?dhy?ya indicato come parte integrante della triade che costituisce la base fondante dello Yoga dell'azione, il Kriy? Yoga. Operando un primo livello di sintesi provvisoria, possiamo associare a Sv?dhy?ya tre concetti: studio delle scritture sacre, studio di se stessi e Japa, la ripetizione del Mantra. Possiamo considerarli sia tre concetti separati, sia tre prospettive dello stesso Significato. Consolidata la consapevolezza che gli Yogas?tra di Patañjali non sono un testo a se stante, essendo parte integrante del 'corpus' della Tradizione Vedica, di cui fornisce la 'visione' da un punto di vista originale, possiamo prendere in considerazione il Significato dei termini Japa e Mantra, che costituiscono strumenti operativi di primaria importanza. Japa è un termine sanscrito che si riferisce alla ripetizione di un mantra. La recitazione può essere a voce alta, con solo il movimento delle labbra o mentale. Quando un mantra è ripetuto più volte con consapevolezza e concentrazione, si realizza la condizione spirituale essenziale per la manifestazione della Coscienza. Il mantra non deve essere letto o recitato al di fuori di una disciplina esoterica ed etica, in assenza delle quali è inefficace. Con l'acquisizione del Significato di un mantra, la mente diventa pura e sublime.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Dall’Uno della Tradizione ai Sistemi Aperti
- Il ’punto di vista’ Yoga
- Premessa
- Svādhyāya स्वाध्याय
- Japa जप Mantra मंत्र
- Gāyatrī-Sāvitrī गायत्रीमन्त्र-सावित्री mantra origine e significati
- Le fonti del mantra
- Manusmṛti मनुस्मृति Sāvitrī - Gāyatrī
- L’insegnamento di Śrī Svāmī Sivananda su mantra e Gāyatri
- L’insegnamento di Śrī Aurobindo su Gāyātrī
- L’insegnamento di Śrī Ramana Mahaṛṣi su Gāyatrī
- I. K. Taimni, Gāyatrī la madre dei Veda.
- Gāyatrī (Sāvitrī) nel rituale d’Iniziazione
- Pronuncia e ascolto
- Bibliografia e fonti
- Appendici
- Note sul Sanscrito, traslitterazione e pronuncia
- Pagina vuota