Daniele Cortis di Antonio Fogazzaro. Il registro basso: rappresentazioni del comico nei capitoli 7-13

Carmen Leone

• Editore: Youcanprint
• Anno: 2019
• ISBN:
  9788831634595
• Argomento: Literature
• Categoria: Literary Criticism

Sulla base di una schedatura e della lettura della bibliografia critica, il lavoro valuta come le rappresentazioni del comico nei capitoli 7-13 dell'opera in esame denotano e connotano il registro basso della modalità compositiva del Fogazzaro.

Il Fogazzaro si avvale del registro comico al fine di far risaltare la rappresentazione “seria” dei valori intorno ai quali intende articolare il Daniele Cortis. Mi spiego meglio. Sulla scena dell’opera recitano la parte di protagonisti indiscussi Daniele e Elena, gli unici personaggi dotati di un alto livello morale, considerabili tali per via dei loro nobili ideali e delle ardue scelte che non senza sacrificio sono portati a compiere: da una parte l’uomo sicuro di sé, che fa della politica il fine più alto, e che si troverà dunque a uno sdrucciolevole bivio nel momento in cui si renderà conto di amare l’irreprensibile cugina Elena; dall’altra la donna afflitta dalla pena amorosa che, nonostante tutto, si preserva dall’adulterio, assurgendo così a emblema cattolico del vincolo matrimoniale.

Le scene in cui si muovono i nostri due protagonisti sono altresì identificate da una specifica forma espressiva, pervase da una certa musicalità sostenuta da espedienti quali allitterazioni, riprese, assonanze, che pertengono a un tono stilistico - formale complessivamente alto.

Ma intorno a Elena e Daniele si muove uno stuolo di personaggi minori, non tanto attori dell’opera, bensì più propriamente attanti, portatori di una certa individualità, di livello medio - basso, afferenti alla sfera del comico.

Nel capitolo settimo, per esempio, comincia a emergere la figura della signora Fiamma, madre di Daniele, persona estremamente volgare, adultera, e quanto mai falsa e bugiarda, sostanzialmente speculare alla madre di Elena, la contessa Tarquinia Carré.

Creduta morta da anni, la madre di Daniele riappare improvvisamente sotto mentite spoglie, fingendo di essere un’amica della signora Fiamma, e attira Daniele adducendo come pretesto una grave malattia, per metterlo in guardia dal frequentare il Di Santa Giulia. È una pittrice fallita, alcolista e fumatrice di sigari, nonché lettrice di Zola (dato significativo, data l’avversi one di Fogazzaro per il naturalismo, da lui considerato una vera e propria negazione dell’arte, la quale dovrebbe piuttosto identificarsi con l’espressione del sentimento morale). Allontanata da casa e privata di ogni diritto sul figlio per via di un adulterio (che poi si scoprirà consumato proprio col barone Di Santa Giulia), aveva sempre cercato di redimersi, ed era riuscita, in quei lunghi anni, a mantenersi informata sul conto di Daniele.

Si tratta di un personaggio che, tutto sommato, a primo impatto suscita rabbia e antipatia, irrompendo nella vita del protagonista in un momento non propriamente spensierato per lui, travagliato dalla passione politica e da quella amorosa. Ma, a un’analisi più profonda, potrebbe forse tramutarsi da figurina comica in personaggio umoristico: soffre sola, senza ricevere affetto né piet à da nessuno, vittima di un sistema sociale e legislativo assolutamente misogino. Sopraffatta dai debiti, riceve infine il generoso soccorso del figlio Daniele, al quale racconta pateticamente tutte le proprie sofferenze (per la scena dialogata in cui emerge la fragile e tendenzialmente nevrotica personalità della signora Fiamma si rimanda alla scheda 1 del dossier allegato).

La contessa Tarquinia risulta invece un personaggio che non può suscitare pietà, poiché eccessivamente vile per addentrarsi nei meandri di troppo complessi meccanismi etici: sempre troppo impegnata in affari di poco conto, che d’altra parte sembrano costituire l’unica ragione della sua miserevole esistenza (che si tratti di organizzare un ricevimento con tanto di spettacolo pirotecni co, piuttosto che di comprare delle poltrone nuove, o un lawn-tennis per intrattenere gli ospiti) per rendersi conto dei grandi stravolgimenti che le capitano intorno, per accorgersi, ad esempio, della straziante sofferenza della figlia, tanto da lei di ...

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