Horrible people

Paolo Mattia

• Editore: Youcanprint
• Anno: 2019
• ISBN:
  9788831652827
• Argomento: Scienze sociali
• Categoria: Criminologia

Horrible People è una raccolta di quaranta tra più efferati fatti di cronaca nera, avvenuti in Italia e nel mondo.

Table of Contents

• I.
• II.
• III.
• IV.
• V.
• VI.
• VII.
• VIII.
• IX.
• X.
• XI.
• XII.
• XIII.
• XIV.
• XV.
• XVI.
• XVII.
• XVIII.
• XIX.
• XX.
• XXI.
• XXII.
• XXIII.
• XXIV.
• XXV.
• XXVI.
• XXVII.
• XXVIII.
• XXIX.
• XXX.
• XXXI.
• XXXII.
• XXXIII.
• XXXIV.
• XXXV.
• XXXVI.
• XXXVII.
• XXXVIII.
• XXXIX.
• XL.

Paolo Mattia

Horrible People

TITOLO | Horrible People

AUTORE | Paolo Mattia

ISBN | 978-88-31652-82-7

Prima edizione digitale: 2019

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Horrible People

Odio gli uomini tutti: gli uni perchè malvagi e di cattive azioni,

gli altri, perchè ai malvagi mostrano compiacenza e non hanno per essi

quell' odio vigoroso che il male deve sempre destare negli onesti.

(Molière)

Non esiste indizio più infallibile di un cuore profondamente cattivo,

della più bassa indegnità morale,

che un tratto di pura e cordiale gioia del danno altrui

(Arthur Schopenhauer)

La malvagità può arrivare ad essere

una perfezione umana

(Fernando Merendenz)

Non è necessario credere in una fonte soprannaturale del male;

gli uomini da soli

sono perfettamente capaci di qualsiasi malvagità

(Joseph Conrad)

La natura dei popoli è prima cruda, poi severa,

quindi benigna, appresso delicata,

finalmente dissoluta

(Giambattista Vico)

L' uomo ha bisogno di quello che ha in sé di peggiore,

per raggiungere

ciò che di migliore esiste in lui

(Paulo Coelho)

Ho sempre vinto l' invidia, la vigliaccheria

e la malvagità

coprendole di maestosa invisibilità

e di appariscente indifferenza

(Federico Fellini)

Chi ritiene che la cattiveria aiuti a star meglio,

non fa altro che riflettere il peggio del nostro modo di vivere,

quello dell' individualismo, del successo, della competizione,

dove la bontà

è colpevolmente confusa con la debolezza

(Alfonso Iacono)

La cattiveria è degli sciocchi,

di quelli che non hanno ancora capito

che non vivremo in eterno

(Alda Merini)

Il male viene fatto senza sforzo, naturalmente,

è opera del fato;

il bene,

è sempre il prodotto di un' arte

(Charles Baudelaire)

Le persone orribili esistono davvero,

sono in mezzo a noi

sono con noi

molte volte siamo noi

(Paolo Mattia)

C'è una linea sottile che divide la realtà dall' orrore, ma non intendo quello mostrato sul grande schermo o narrato in fantomatiche leggende, parlo dell' orrore vero, reale, quello di cui ne puoi percepire l' abominio, quello che genera disgusto, raccapriccio e il frustrante pensiero di poter essere noi stessi, un giorno, protagonisti di un simile scenario.

Alcuni episodi di cronaca nera, hanno la capacità di provocare tali sensazioni nelle nostre coscienze: sono avvenimenti, magari, poco conosciuti al grande pubblico, di cui non se ne parla molto. Come se i media stessi cercassero di nasconderli, allontanarli con una sorta di “protezione ad hoc” al quieto vivere, consci che un livello di brutalità ed efferatezza di tali proporzioni, sia in grado di inquinare pericolosamente la quotidianeità del singolo individuo.

L' orrore reale creato dall' uomo, non ha pari e non perde sostanza neanche se comparato con i più oscuri film horror o le più strazianti leggende dalle ignote origini...

Cerchiamo di reprimerlo, in una sorta di rito esorcista, quasi spaventati dall' accettare l' idea di come il lato oscuro del genere umano possa creare tanta mostruosità.

Abbiamo un istinto particolare di repulsione quando il nostro buon senso è costretto a scontarsi con episodi criminali di estrema violenza; cerchiamo quasi di insabbiarli, forse perchè la nostra coscienza, in fondo, non è capace di elaborare un “sistema immunitario” contro l' orrore, lo scempio, il ribrezzo scegliendo, come unica possibilità, la negazione.

Probabilmente essersi formati con una cultura prettamente cattolico/ b...

Indice dei contenuti

• I.
• II.
• III.
• IV.
• V.
• VI.
• VII.
• VIII.
• IX.
• X.
• XI.
• XII.
• XIII.
• XIV.
• XV.
• XVI.
• XVII.
• XVIII.
• XIX.
• XX.
• XXI.
• XXII.
• XXIII.
• XXIV.
• XXV.
• XXVI.
• XXVII.
• XXVIII.
• XXIX.
• XXX.
• XXXI.
• XXXII.
• XXXIII.
• XXXIV.
• XXXV.
• XXXVI.
• XXXVII.
• XXXVIII.
• XXXIX.
• XL.