La fine dell'inverno

Carmine Lione

• Editore: Youcanprint
• Anno: 2020
• ISBN:
  9788831652360
• Argomento: Letteratura
• Categoria: Poesia

Dopo Tempi Moderni e Luce al neon, Carmine Lione torna alla scrittura con La fine dell'inverno, raccolta di poesie più opportunamente definite dallo stesso autore come "pensieri sparsi a ritmo cadenzato". Vita, amore, dolore e riflessioni su un tempo sempre più psicologico e meno cronologico: il corpus delle quarantasei composizioni intreccia confessioni amorali ed osservazioni dense di compassione autentica circa il destino dell'uomo, artisticamente salvato ed esistenzialmente condannato a morte dai propri guasti interiori. Un sentiero ignoto, battuto quasi per miracolo, in notti dense del retaggio d'Amore, intento a far luce nel ritorno verso casa di un antieroe postmoderno alla disperata ricerca di agognate redenzioni ed insperate auto-assoluzioni.

Indice

• NOTA DELL'AUTORE E RINGRAZIAMENTI
• Hai in mente quelle notti…?
• N’artro giro
• Alba verderame
• Freddo, grazie!
• Luna tremante
• Uccellini
• La prima neve dell’anno
• Il cuore dei deboli
• Attesa
• Cin cin
• Dignità e stupore
• Cose a posto
• Piazza Maggiore
• Felicissima sera
• Pensando a te
• E’ qui che trovo pace
• Alle paure malcelate
• Elvis
• Dolce
• Cookie Crisp
• Lui e lei
• Ombre nella notte
• Preghiera semplice
• Selvaggio West
• Istantanee
• Budapest calling
• Dolce stil novo
• Notti a Manhattan
• Vetri e specchi
• Cuore d'amore
• Lunedì sera da me
• Estate di San Martino
• Dediche insane
• Via di qui...
• Venezia ed io che sogno
• Traiettorie che salvano
• Pensavo che...
• Caffè amaro in mansarda
• Pensieri in vinile
• Strade di altri mondi
• Tè e Salinas
• Storie di giorni duri a morire
• Take away filosofico
• Tempo psicologico
• On the road...
• Valzer di amorevoli stagioni

Carmine Lione

 

 

 

 

LA FINE DELL’INVERNO

 

Titolo | La fine dell'inverno

Autore | Carmine Lione

ISBN | 978-88-31654-26-5

 

© 2019 - Tutti i diritti riservati all’Autore

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NOTA DELL'AUTORE E RINGRAZIAMENTI

 

Passa del tempo e si torna inevitabilmente a casa. Dopo la pubblicazione di Tempi Moderni prima e Luce al neon poi, non avrei pensato di cimentarmi con un'opera terza, figurarsi con una raccolta che non andrò mai a definire di “poesie” - come qualcuno potrebbe erroneamente ritenere - quanto piuttosto di “pensieri sparsi a ritmo piuttosto cadenzato”.

L'idea de La fine dell'inverno nasce nel mezzo di un viaggio di redenzione iniziato nell'autunno del 2017 e non ancora concluso. Una sorta di missione di riscatto esistenziale a sostegno della quale ritengo di aver investito ogni sorta d'energia umanamente concepibile, senza tralasciare un cambiamento di vita che definire “radicale” appare persino riduttivo.

E' una partita ancora tutta da giocare, ma aver provato a dare un senso ed una forma a certi pensieri figli e di un amore spezzato e d'un altro miracolosamente superstite nella sua stravagante e nuova dimensione mi tiene ancorato alla speranza che un giorno, chissà...

I “pensieri sparsi” sopra citati - che il lettore indagherà in questo indegno canzoniere - hanno tra loro tante similitudini eppure, al contempo, differiscono per una sorta di essenza nevroticamente cangiante che potrà, in certi momenti, stupire tanto nel merito del significato quanto del significante.

Scrivere, ancora una volta, è stato un viaggio emozionante: un ringraziamento speciale è rivolto alla persona cui quest'opera è dedicata, capace d'insegnarmi il senso della parola “amore” e di far luce nei meandri di un'anima tormentata e ristorata dal retaggio di un paio d'occhi che sanno – oggi come ieri - di salvezza e tanto, troppo altro.

Un grazie sincero anche a tutti coloro che non hanno smesso di sostenermi in questo lasso di tempo così tormentato e che nel farlo – consapevolmente o forse no – hanno permesso la pubblicazione di qualche canzonetta che di certo non cambierà le loro vite, ma che indubbiamente ha consentito la tenuta a galla della mia.

Un ultimo ringraziamento a me stesso, per aver seguito un percorso di lucida follia, fatto di lacrime senza fine e sogni senza albe. Indifferente al senso di ciò in cui mi imbatterò alla fine della corsa, trattengo ancora il respiro ed esausto sorrido, persino senza volerlo, agli astri luminosi d'un cielo infinito nella sua estasiante quiete. Che altro non è se non la mia “fine dell'inverno”.

Hai in mente quelle notti…?

Hai in mente quelle notti? Tu sai quali…

quelle su cui avresti giurato, oh se lo avresti fatto,

che con cuore gelido e passo risoluto

il mio amor per te fuggiva a liquefarsi

lastra di ghiaccio per le granite estive.

Ricordi la convinzione tua a riguardo,

figlia di quella incapacità dura a morire

incapacità di accettare, accettare, accettare...

Indice dei contenuti

• NOTA DELL'AUTORE E RINGRAZIAMENTI
• Hai in mente quelle notti…?
• N’artro giro
• Alba verderame
• Freddo, grazie!
• Luna tremante
• Uccellini
• La prima neve dell’anno
• Il cuore dei deboli
• Attesa
• Cin cin
• Dignità e stupore
• Cose a posto
• Piazza Maggiore
• Felicissima sera
• Pensando a te
• E’ qui che trovo pace
• Alle paure malcelate
• Elvis
• Dolce
• Cookie Crisp
• Lui e lei
• Ombre nella notte
• Preghiera semplice
• Selvaggio West
• Istantanee
• Budapest calling
• Dolce stil novo
• Notti a Manhattan
• Vetri e specchi
• Cuore d'amore
• Lunedì sera da me
• Estate di San Martino
• Dediche insane
• Via di qui...
• Venezia ed io che sogno
• Traiettorie che salvano
• Pensavo che...
• Caffè amaro in mansarda
• Pensieri in vinile
• Strade di altri mondi
• Tè e Salinas
• Storie di giorni duri a morire
• Take away filosofico
• Tempo psicologico
• On the road...
• Valzer di amorevoli stagioni