CAPITOLO III.
VIVIAMO NEL SECOLO DELL'ECONOMIA E DELLA FINANZA
“la storia siamo noi
siamo noi che scriviamo le lettere
siamo noi che abbiamo tutto da vincere
e tutto da perdere”
F. De Gregori , La storia
La Storia è la disciplina che si occupa della ricerca e dello studio del passato attraverso l'analisi e l'interpretazione delle cosiddette fonti, ossia dei documenti e delle testimonianze che consentono di ricostruire i fatti e gli eventi considerati rilevanti per la specie umana.
Lo studio storico spesso si focalizza su eventi e su sviluppi che accadono in epoche nelle quali è possibile individuare un inizio e una fine, e gli storici assegnano a questi periodi di tempo dei nomi in modo da organizzare il flusso dei fatti in uno schema cronologico e ordinatorio. Ciascun periodo storico è caratterizzato da eventi, accadimenti e scoperte che determinano trasformazioni e cambiamenti culturali, sociali, politici tali da comportare il passaggio da una fase storica ad un'altra. Per esempio, la periodizzazione nella storia dell'Occidente suddivide gli eventi in due macro periodi generali denominati Preistoria e Storia. Lo spartiacque tra questi due macroperiodi è costituito dall’invenzione della scrittura, che ha comportato la possibilità di consultare fonti scritte in modo da datare, interpretare e classificare meglio gli accadimenti e le vicende umane. Il periodo della Storia si suddivide ancora in Storia Antica, che coincide con lo sviluppo delle grandi civiltà antiche (quella egizia, le civiltà mesopotamiche, greca, romana…), e poi Storia Medievale, Moderna e Contemporanea. Ogni periodo o fase storica è stato segnato da eventi e scoperte così importanti da comportare un cambio di paradigma, per cui il racconto delle vicende umane cambia di senso, di segno e di significato. Per esempio, la Preistoria si suddivide nelle tre fasi storiche del Paleolitico, Mesolitico e del Neolitico in cui le scoperte, prima del bronzo e poi del ferro, determinarono una svolta tecnologica così radicale da innescare una nuova fase. Lo stesso è accaduto nelle epoche successive per cui, praticamente, ciascun secolo è stato caratterizzato da un evento, da un accadimento o da una scoperta determinante. Il secolo XV è stato quello delle grandi scoperte geografiche della stampa a caratteri mobili, che hanno allargato gli spazi e gli orizzonti fisici, mentali e culturali della specie umana. Il XVI secolo è stato il secolo della formazione delle principali monarchie nazionali (Francia, Inghilterra, Spagna), che hanno poi originato, attraverso vari passaggi, gli Stati moderni come li conosciamo oggi. Tra questi passaggi, da segnalare, importantissimo, quello dell'Illuminismo e della Rivoluzione Francese del secolo XVIII, che hanno posto poi le basi teoriche per i moderni Stati liberali. A sua volta, il XIX secolo è stato caratterizzato dalle scoperte scientifiche come le leggi dell'elettromagnetismo, dalla invenzione della macchina a vapore, dall'uso dei combustibili fossili come forma di energia (prima di allora la fonte energetica principale era la legna), che diedero impulso alla rivoluzione industriale, che ha determinato ancora una volta un cambio di paradigma nella vicende storiche con la prima globalizzazione dei commerci, la produzione su scala industriale delle merci, la nascita dei partiti politici e dei sindacati, il fenomeno dell'inurbamento, la nascita delle prime rudimentali forme di assicurazione sociale e quella di possenti filosofie socio-politiche come il marxismo.
Il secolo XX è stato il secolo della tecnologia perché sono state messe a frutto tutte le scoperte scientifiche del secolo precedente nel campo della fisica, della meccanica, della biologia, dell’ingegneria che applicate su vasta scala hanno contribuito alla realizzazione dell'aeroplano e all’invenzione e alla diffusione dell'automobile come mezzo di locomozione, rivoluzionando il sistema dei trasporti, accelerando e favorendo gli spostamenti e rendendo così il mondo sempre più piccolo.
Le scoperte scientifiche applicate in tutti i campi hanno favorito la produzione e la diffusione degli elettrodomestici (lavatrice, frigorifero, lavastoviglie, radio, televisione…), che hanno rivoluzionato il modus vivendi di tutte le famiglie. La medicina ha realizzato progressi enormi sconfiggendo malattie terribili di origine batterica e virale (tifo, vaiolo, tubercolosi ecc.), che nei secoli precedenti mietevano milioni di vittime. Anche l'agricoltura si è avvantaggiata enormemente delle applicazioni tecnologiche prodotte dalle scoperte scientifiche nel campo della fisica applicata attraverso la meccanizzazione dei lavori agricoli (mietitrebbia, trattore, scavatore, fresatrice…) che ha comportato un aumento esponenziale della produttività agricola, contribuendo ad abbassare i prezzi delle derrate alimentari e rendendo il cibo economicamente accessibile a crescenti quantità di popolazione.
Naturalmente la tecnologia è stata, purtroppo, applicata anche nel campo militare con la creazione di potentissime armi di distruzione che hanno amplificato i danni prodotti delle due guerre mondiali, specialmente durante la seconda, che ha cagionato 60 milioni di morti e ha inaugurato la cosiddetta “era nucleare”.
L'ultima fase del secolo XX è stata caratterizzata dalla creazione, dalla nascita e dalla diffusione del computer e dell'informatizzazione di massa, che hanno determinato e stanno determinando un altro cambio di paradigma con trasformazioni epocali che investono tutti gli aspetti della nostra esistenza. È inutile descrivere i cambiamenti culturali, sociali, etici, politici, economici, psicologici, forse antropologici, indotti dalla informatizzazione di massa che stanno pervasivamente riplasmando le nostre esistenze, perché sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti.
Breve storia del pensiero economico
Nel paragrafo precedente ho tratteggiato brevemente i principali eventi degli ultimi secoli per marcare il passaggio da una fase storica all'altra. Abbiamo visto che il periodo storico che stiamo vivendo è caratterizzato dal prepotente ingresso nelle nostre società dell’informatica di massa nell'ultimo ventennio del secolo XX. L'informatica, oggi autonoma disciplina di studio, nasce dal convergere di differenti campi disciplinari che, per vie diverse, si sono posti il problema di come automatizzare il calcolo, cioè la manipolazione di simboli attraverso determinate regole, rendendolo eseguibile da una macchina. Ma i fondamenti teorici della disciplina discendono direttamente dalla matematica (matematica discreta), a cui l'informatica è strettamente legata. Le premesse teoriche di questa scienza affondano le radici nel calcolo differenziale ideato da Leibniz nel XVII secolo e nella macchina calcolatrice di Babbage (1791-1871). Padri dell'informatica moderna sono John von Neumann (1903-1957) e Alan Turing (1912-1954). Al primo si deve l'organizzazione concettuale del moderno calcolatore, oggi nota come architettura di von Neumann; al secondo invece dobbiamo studi sulla crittografia (disciplina già avviata nei secoli precedenti) e la formalizzazione della macchina di Turing, il modello di "macchina" fondamento teorico di ogni moderno sistema programmabile.
L'informatica, attraverso il trattamento digitale delle informazioni, ha consentito di aumentare le capacità di calcolo a livelli mai raggiunti in precedenza e di velocizzare esponenzialmente la trasmissione dei dati e delle informazioni. Quindi, come tutte le altre innovazioni tecnologiche che hanno segnato i secoli precedenti, la tecnologia informatica ha avuto uno sviluppo progressivo e graduale ed è stata implementata in tutti gli apparati e i settori della nostra vita: industria, informazione, medicina, trasporti, comunicazione, economia, servizi.
Ma gli anni in cui viviamo sono, per diverse ragioni che ora tratterò, anche gli anni dell’economia e della finanza. La parola economia deriva dal dal greco oikos = casa, in...