La storia di Saax Maria e della sua mamma
eBook - ePub

La storia di Saax Maria e della sua mamma

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

La storia di Saax Maria e della sua mamma

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

Cosa succede se anziché prendere il metrò, come tutte le mattine, incontri un bambino con cui vivi avventure incredibili che ti faranno capire cosa veramente vuoi dalla vita? Il libretto è pensato per adolescenti ed adulti. Una avventura per narrare la fantasia, i timori, i sogni, le paure, la famiglia e l'amore.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a La storia di Saax Maria e della sua mamma di Gianna Brunet in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Literature e Literary Criticism History & Theory. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2020
ISBN
9788831676779
Ca­pi­to­lo pri­mo

Quando tutte le mattine del mondo

Quan­do tut­te le mat­ti­ne del mon­do si pren­de la me­tro­po­li­ta­na, si ac­qui­si­sco­no del­le abi­li­tà par­ti­co­la­ri, qua­li, ad esem­pio, in­di­vi­dua­re do­ve po­si­zio­nar­si nel­la ban­chi­na d'at­te­sa in mo­do da sa­li­re esat­ta­men­te sul va­go­ne che si de­si­de­ra, cioè quel­lo che, una vol­ta ar­ri­va­ti, si fer­me­rà pro­prio do­ve co­min­cia il cor­ri­do­io che por­ta al­la sca­la mo­bi­le che sa­le al­lo svin­co­lo. Oh­mam­ma ave­va ac­qui­si­to in mo­do mi­ra­bi­le que­ste skills, co­me le chia­ma­no gli ame­ri­ca­ni, e quan­do ci pen­sa­va ne usci­va de­pres­sa ed en­tra­va in una pa­stic­ce­ria e man­gia­va una pa­sta al cioc­co­la­to. Al­lo­ra cer­ca­va di svuo­tar­si la men­te da que­ste emo­zio­ni ne­ga­ti­ve ag­grap­pan­do­si ad al­tri pen­sie­ri. Per fa­re ciò c'era­no de­gli sche­mi ri­cor­ren­ti. Per esem­pio, im­ma­gi­na­re co­me avreb­be spe­so una vin­ci­ta di mi­lio­ni di eu­ro op­pu­re co­sa le sa­reb­be pia­ciu­to fa­re se una fa­ti­na le fos­se ap­par­sa e le aves­se fat­to la fa­ti­di­ca ri­chie­sta: "Espri­mi tre de­si­de­ri!"
Oh­mam­ma era una mam­ma. Que­sta ca­rat­te­ri­sti­ca qua­li­fi­ca co­lo­ro che, in un cer­to mo­men­to del­la vi­ta han­no avu­to al­me­no un bam­bi­no/a. Oh­mam­ma ne ave­va avu­te due. Fem­mi­ne. Il ter­zo, un ma­schiet­to, lo ave­va so­lo in­con­tra­to una vol­ta, poi era spa­ri­to. Ma lei lo con­si­de­ra­va co­mun­que fi­glio suo. Ma su que­sto tor­ne­rò in se­gui­to più avan­ti, do­po aver rac­con­ta­to co­sa le suc­ces­se quel­la mat­ti­na.
Nul­la, in quel­la gior­na­ta ini­zia­ta co­me tan­te al­tre, la­scia­va pre­ve­de­re che sa­reb­be po­tu­to ac­ca­de­re qual­co­sa di spe­cia­le. Sve­glia al­le set­te, co­la­zio­ne per cin­que (per l'ap­pun­to, le due fi­glie, il ma­ri­to ed il ca­ne), ognu­na di­ver­sa (per la pre­ci­sio­ne, il ca­ne ave­va la pap­pa, cioè una car­ne di sca­to­let­ta ri­scal­da­ta, una vol­ta mes­sa la do­se nel­la cio­to­la di pla­sti­ca, nel mi­croon­de), una fi­glia lat­te e bi­scot­ti, l'al­tra yo­gourt e corn fla­kes, il ma­ri­to caf­fè. Do­po, un rias­set­to ve­lo­ce del­la ca­sa, la­vag­gio di sé stes­sa al­tret­tan­to ve­lo­ce, ve­sti­zio­ne da uf­fi­cio, ca­mi­cet­ta bian­ca, pan­ta­lo­ni di fla­nel­la gri­gia e giac­ca blu, e poi via, fuo­ri, ad ag­gre­di­re la gior­na­ta. Co­me sem­pre ave­va ac­qui­sta­to il gior­na­le all'edi­co­la pri­ma di scen­de­re in me­trò. Sen­ten­do­si una for­mi­chi­na nel for­mi­ca­io, ave­va fat­to lo stes­so per­cor­so e gli stes­si ge­sti che cin­que gior­ni su set­te con­trad­di­stin­gue­va­no le sue gior­na­te.
Alt! In ef­fet­ti, ad un cer­to pun­to le era suc­ces­sa una co­sa di­ver­sa dal so­li­to: le era sci­vo­la­to a ter­ra il gior­na­le. Per cui ave­va do­vu­to ral­len­ta­re per rac­co­glier­lo, rim­pa­gi­nar­lo (nel ca­de­re le pa­gi­ne si era­no scom­pa­gi­na­te), e que­sto ave­va fat­to sì che fi­nis­se di­stac­ca­ta dal flus­so com­pat­to dei viag­gia­to­ri e si fos­se tro­va­ta in uno spa­zio com­ple­ta­men­te vuo­to.
Pro­prio in quel mo­men­to si era aper­ta una di quel­le por­ti­ci­ne di me­tal­lo che spes­so si ve­do­no lun­go le pa­re­ti dei cor­ri­doi del me­trò, ed era sgu­scia­to fuo­ri Saax Ma­ria. Che fos­se lui non ne ave­va avu­to il mi­ni­mo dub­bio, an­che se era la pri­ma vol­ta che lo in­con­tra­va. Ades­so ave­va die­ci an­ni e no­tò con com­pia­ci­men­to che si era fat­to pro­prio un bel ra­gaz­zi­no. I ca­pel­li era­no fi­ni ma fol­ti e ric­ci, di un bion­do ca­ra­mel­la­to, gli oc­chi ver­di e gran­di, la pel­le chia­ra e qua e là pun­teg­gia­ta da len­tig­gi­ni. In­dos­sa­va una ma­gliet­ta trop­po gran­de per lui, dei jeans che si ar­ro­to­la­va­no sul­le scar­pe da gin­na­sti­ca che un tem­po do­ve­va­no es­se­re bian­che.
"Ciao" le fe­ce.
"Ciao" ri­spo­se lei.
"Fi­nal­men­te" le fe­ce eco lui.
Ab­brac­ciar­si e ba­ciar­si, do­po die­ci an­ni che non ci si ve­de, di­ven­ta con­tem­po­ra­nea­men­te trop­po fa­ci­le e trop­po dif­fi­ci­le. Ave­va­no tut­ti e due gli oc­chi lu­ci­di.
"Per­ché sei tor­na­to pro­prio ades­so?" le chie­se lei.
"Per­ché ne ave­va­mo en­tram­bi bi­so­gno, ri­spo­se Sax Ma­ria. Io sto per en­tra­re nell'ado­le­scen­za e vo­glio la mia mam­ma ac­can­to, ec­co. Poi tu sei ar­ri­va­ta al li­mi­te ed io ti pos­so aiu­ta­re.”
Co­sì par­lan­do la pre­se per ma­no e si av­via­ro­no, e non si sa chi con­du­ce­va chi.
Sa­li­ro­no sul­la sca­la mo­bi­le. Al­la fi­ne del­la sa­li­ta non c'era la so­li­ta pen­si­li­na ma una spiag­gia lar­ga di sab­bia fi­ne che il so­le di sbie­co del mat­ti­no ed un leg­ge­ro ven­to ren­de­va pie­na di pic­co­le om­bre blu.
Si mi­se­ro a cam­mi­na­re lun­go la ri­va. Il ma­re ar­ri­va­va in mol­li on­de sfat­te e tra­spa­ren­ti. Si tol­se­ro en­tram­bi le scar­pe e sciac­quet­tan­do i pie­di sul­la ...

Indice dei contenuti

  1. Quando tutte le mattine del mondo
  2. Dobbiamo rifornire la dispensa
  3. Non c’era altro da fare
  4. E non venirmi a dire
  5. Nostalgia di casa
  6. E adesso?