Questa metà della Terra
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Questa metà della Terra

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Opera ormai classica della riflessione su femminismo, guerra dei sessi e condizione maschile nel nuovo secolo.
Fredda analisi socio-filosofica della evoluzione dei valori, dello squilibrio delle relazioni, della Grande Narrazione Femminista e dello scenario in cui vivranno
le nuove generazioni maschili. Un testo di riferimento, una lettura irrinunciabile.

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Informazioni

Anno
2020
ISBN
9788890132063
RINGRAZIAMENTI
Questo lavoro non sarebbe mai finito sulla carta se alcuni uomini non mi avessero sollecitato a porvi termine e a pubblicarlo. Hanno in tal modo lodato il vino prima di degustarlo, feconda lusinga che mi ha confortato e sostenuto in una fatica non trascurabile.
Prima di tutti ringrazio quei Grandi del passato che hanno illuminato con limpide (e amare) verità la dimensione umana, i più volte nominati Innominabili, altrettanti fari antinebbia, radar indispensabili per navigare nella foschia delle illusioni, nella nuvola dei miraggi.
Alla loro lucidità devo un’illuminazione terrena, lo spazio aperto da quell’appassionato disincanto che ha vigilato su questo lavoro come veglia sulla mia vita. La nostra gratitudine li rende immortali.
Sono in debito di riconoscenza poi con tutti coloro che nel passato e nel presente, in modi e forme diverse, talvolta a loro stessa insaputa, con la loro variegata presenza mi hanno confortato nella scelta scandalosa di occuparmi di questa parte del mondo. Tra i primissimi, e nell’ordine, Andrea Dal Santo, José Loureiro, John Letherman, Marco Faraci, Riccardo Burgio, Giuseppe Albertini e Rich Zubaty.
Con i temerari che hanno fondato con me l’associazione Uomini3000, Luigi e Massimo Pinazza ed Ermes Viel e coloro che (emuli di quelli) ne hanno raccolto, con diversa condivisione, il messaggio e il progetto e che hanno contribuito a questa prima pubblicazione. Tra gli altri, di nuovo Giuseppe Albertini e poi Guglielmo Alessio, Andrea Annibali, Gianni J. H. Ardini, Bruno Arduino, Andrea Bianchi, Francesco Bodini, Angelo Caro, Alfredo Cellich, Edoardo Cicchinelli, Fabio Conti, Lelio Dalconzo, Silvio Destro, Andrea Donini, Renato Dragonetti, Riccardo Esposito, Alberto Ferroni, Massimiliano Fiorin, Giovanni Frigo, Davide Gaeta, Gino Giampriamo, Francesco Gringeri, Matthaus Huber, Giacinto Lombardi, Dante Mancini, Francesco Mastrocinque, Federico Medici, Roberto Micarelli, Luigi Molena, Marco Proietti, Lorenzo Raveggi, Antonio Savi, Emanuele Terrasi, Andrea Toro, Sergio Valentini, Dario Venturi, Fabrizio Viola e Carlo Zijno.
Con gli uomini del primo nucleo dei Maschiselvatici che mi accolsero sopportando le mie divagazioni; tra gli altri, Cesare Brivio, Gabriele De Ritis, Michele De Toma, Armando Ermini, Paolo Ferliga, Paolo Marcon, Marcello Menna, Guido Moretti, Eugenio Pelizzari, Marcello Mauro Pelizzari, Renato Poli, Vittorio Restani, Claudio Risé, Roberto Romano, Maurizio Scaglia, Walter Spiller, Massimo Vagnarelli, Marcello Vanni, Rinaldo Vargas e Guido Venturini.
Con altri pionieri di pensieri trasgressivi quali Sandro Desantis, Mauro Fabris, Gianluca Rossi, Stefano Sabatini, Fabio Tasca e Luciano Zanello.
Grazie anche a coloro che, in disaccordo con me, mi hanno stimolato a considerarne le posizioni, tra i quali Beppino Di Puccio, Sandro Fogli, Gianni Orsini e Guido Piangatello.
Grazie a Piero Olivieri e a Paolo Pace di Ancoragenitori e al dr. Gaetano Giordano dello CSSAM di Roma e poi a Luca Bravi e a Leandro Iacobucci di Men Pride, Rimini.
Ringrazio anche coloro dei quali conosco il solo nick quali Alexlud, Almass90, Amavita, AManzocco, Blade333k, Beneleo2, Buddy83, cUncino, Dlorenzini, Egebbys, Rob2_2000, Siciliapa, Vama112, Zerocappa e Zimmermann.
A tutti costoro, e ad altri, devo il conforto dell’amicizia e della stima che mi accompagnano da anni in questa grande avventura della mente e del cuore. Devo una grande quantità di informazioni e di notizie, di indicazioni e di suggerimenti, di spunti e di ispirazioni. Devo un arricchimento intellettuale e morale che non può essere quantificato.
Ringrazio di nuovo il cortese Paolo Marcon che mi ha direttamente appoggiato nel lavoro e che ha ripercorso più volte le bozze suggerendomi senza indulgenze le parti da recidere. Ringrazio Pia Arboit che ha rivisto parte del testo con generosa attenzione e che spesso ha dialogato con me in questi anni con lucidità e partecipazione.
Dulcis in fundo - ed è davvero così - un grazie senza misura a Patrizia, compagna della mia vita, il cui contributo è stato profondo e decisivo. Per l’attenzione riposta nella molteplice rilettura del testo, per i suggerimenti e le indicazioni, per le osservazioni psicologiche e i rimandi bibliografici. Per la quotidiana conversazione su cause e conseguenze, motivi e risvolti dei fatti straordinari cui stiamo assistendo.
Per tutto questo ma soprattutto per la condivisione delle ragioni che mi hanno mosso verso il continente degli uomini, per aver alimentato senza riserve il flusso vitale con l’Altra metà della Terra in un rapporto limpido e felice senza il quale il cuore si ammala e le labbra, impastate, balbettano.
Attraverso donne come lei la luminosa Atena continua a votare a salvaguardia della coscienza.
* In epigrafe alla Parte II una mia libera traduzione del Detto di Anassimandro.
NOTE
______________________
i Le cronache parlamentari riferirono in verità di un numero variabile di contrari, da 4 a 8, nei diversi passaggi in aula della riforma, oltre all’astensione del gruppo del PRC, fondata ovviamente su motivazioni opposte.
ii J. Hammer, If men have all the power, how come women make the rules?, J. H. Edition, Halethorpe 2002.
iii P. Teilhard de Chardin, Il fenomeno umano, Il Saggiatore, Milano 1980 (1955). Il termine fu coniato da E. Le Roy in opposizione a ‘biosfera’ ne L’esigenza idealista ed il fatto dell’evoluzione del 1927.
iv “…io sono dell’opinione che la psiche sia la cosa più importante del mondo. Essa, anzi, è la madre di tutte le cose umane, della civiltà e della mortifera guerra.” C. G. Jung, Opere 9 - Gli archetipi e l’inconscio collettivo, Bollati-Boringhieri, Torino 1997 (1976), p. 114.
v Controlla cioè il sentimento medio collettivo da cui trae linfa e senso l’esperienza dei singoli, le ‘idiosfere’. A questo allude Alfred Adler, nel suo Cos’è la psicologia individuale, Newton Compton, Roma 1976, pp. 22 e ss.
vi “…la colpa si comprende come innocenza perduta, come paradiso perduto”, P. Ricoeur, Filosofia della volontà - I, Marietti, Genova 1990 (1950), p. 29.
vii G. Greer, L’eunuco femmina, Mondadori, Milano 2000 (1970).
viii Diotima, (Comunità filosofica femminile presso l’Università di Verona), Oltre l’uguaglianza, le radici femminili dell’autorità, Liguori, Napoli 1995, p. 128.
ix V. Held, Etica femminista, Feltrinelli, Milano 1997, pp. 233 e ss.
x M. Gijmbutas, Il linguaggio della Dea, Mito e culto della Dea Madre nell’Europa neolitica, Longanesi, Milano 1990.
xi Antonio D’Andrea fondatore nel 1985 del M.U.C. - Movimento Uomini Casalinghi di Milano - in Uomini in cammino, periodico del Gruppo Uomini di Pinerolo, dicembre 2002. Nel 2002 veniva fondata da Fiorenzo Bresciani un’associazione a carattere nazionale, l’ Ass.ne Ital.na Uomini Casalinghi. Quella del maschio casalingo è certo scelta anticonformista e coraggiosa (da studiare con attenzione) motivata però da subito con l’adozione integrale dell’ideologia femminista: “L’uomo che decide di fare questa scelta di dedicarsi al lavoro in casa non è però l’uomo ‘vecchio’, dominatore, ma piuttosto un uomo nuovo che, avendo compreso i misfatti e la disfatta di tale comportamento che affonda le radici nella storia di millenni, si riconcilia con la donna (in realtà con se stesso)”. Da una mail informativa dello stesso Bresciani del 4.12.2003.
xii Lc 6,45.
xiii Diotima, Oltre l’uguaglianza, op. cit, pp. 107, 119, 131 e altrove.
xiv Gli animali possono temere solo le minacce immediate, contingenti, gli umani anche quelle remote giacché vivono nel tempo. Dal passato vengono conoscenza e colpa, dal futuro paura e speranza. Dal presente l’invidia.
xv N. Machiavelli, Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio, I - XLVI, 7. In parafrasi.
xvi Questo nuovo termine è stato proposto per la prima volta nel 1997 da Marco Faraci gestore del primo sito italiano sulla questione maschile, PDU - Pari Diritti per gli Uomini (www. uomini. cjb. net). Le primissime pagine italiane rinvenibili in rete sul tema, pubblicate nel luglio del 1996, furono però presentate da Marco E. G. Maltese sotto il titolo di ‘Internet Uomo’, ora non più raggiungibili (già su www.tecnos.com /inetu /inetmasc.html) di cui conservo copia. Seguì poi, giugno 1998, il sito di filosofia Altrosenso gestito da me stesso (www.altrosenso.info). Nel novembre del 1999 apparve il portale del mov.to Maschiselvatici che andò subito arricchendosi in modo esponenziale e che oggi costituisce un punto di riferimento per il movimento maschile italiano (www.maschiselvatici.it). Nel gennaio del 2001 si presentava nel web con il suo portale l’associazione Uomini3000 (www.uomini3000.it).
xvii S. Freud, Il senso di colpa in L’Io e l’Es, Bollati-Boringhieri, Torino 1977 (1923), p. 77; Il disagio della civiltà e altri saggi, Bollati-Boringhieri, Torino, 1971 (1949).
xviii K. Jaspers, La questione della colpa, Cortina, Milano 1996 (1946). Sul tema si veda anche I. Buruma, Il prezzo della colpa. Germania e Giappone, il passato che non passa, Garzanti, Milano 1994.
xix Diotima, Oltre l’uguaglianza, op. cit, pp. 129-130.
xx Cfr. C. Castelfranchi ed altri, Sensi di colpa, Giunti, Firenze 1994. Quanto a S. Freud ed alla sua scuola, rimando, per la sola citazione riportata, alla nota n. Errore: sorgente del riferimento non trovata. Di C. G. Jung mi riferisco in particolare a Gli archetipi dell’inconscio collettivo, in Opere, op. cit. ed a Il problema dell’inconscio nella psicologia moderna, Einaudi CDE, Milano 1959. Sul tema della colpa indico di seguito altre fonti non citate nel testo: S. Lebovici, I sentimenti di colpa nell’adulto e nel bambino, Feltrinelli, Milano 1973; L. Della Seta, Le origini del senso di colpa, Melusina, Roma 1989; R. Speziale-Bagliacca, Colpa, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1997; S. Forward, Il senso di colpa, Corbaccio, Milano 2000; E. Pewzner, L’uomo e la sua colpa, Moretti & Vitali, Bergamo 2000. In campo filosofico classici sono ormai P. Ricoeur, Filosofia della volontà, op. cit.; G. Bateson, Verso un’ecologia della mente, Adelphi, Milano 1976; J. Delumeau, Il peccato e la paura, Il Mulino, Bologna, 1987; J. Goldberg, La colpa, Feltrinelli, Milano 1988. Sulla colpa degli innocenti come esperienza vissuta cfr. P. Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino 1959 e La tregua, Einaudi, Torino 1965 oltre a B. Bettelheim, Sopravvivere, Feltrinelli, Milano 1981. Sul processo di industrializzazione ed il sentimento di colpa buoni spunti anche in A. Ferrari, La civiltà industriale, colpa e redenzione, Morcelliana, Brescia 1984 ed in P. Melograni, La modernità e i suoi nemici, Mondadori, Milano 1996. Quanto alla specificità occidentale del fenomeno, oltre che nel classico di R. Benedict, Il crisantemo e la spada, Dedalo, Bari 1968 (1946) qualche suggerimento ho trovato in J. Leff, Psichiatria e culture, Sonda, Torino-Milano 1992.
xxi Il grattacielo della colpa non potrebbe reggersi se non fosse fondato su quelle fondamenta filogenetiche che sanzionano la rottura della reciprocità sociale. Sul tema si possono vedere, indicativamente, i “cattivi”, C. Darwin, L’origine dell’uomo, Newton Compton, Roma 1990 (1871), pp. 134 e ss.; K. Lorenz, L’altra faccia dello specchio, Adelphi, Milano 1989 (1973), pp. 324 e ss., e Natura e destino, Mondadori, Milano 1985 (1978), pp. 215 e ss.; E. O. Wilson, Sociobiologia, la nuova sintesi, Zanichelli, ...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Indice
  3. Frontespizio
  4. Copyright
  5. Alla “Grande Muraglia”
  6. I - UN CONFLITTO MORALE
  7. UN CONFLITTO MORALE
  8. ETOSFERA
  9. LA GRANDE NARRAZIONE FEMMINISTA
  10. II - IL DEBITO INSOLVIBILE
  11. LA COLPA
  12. La condizione del colpevole
  13. La costruzione della colpa maschile
  14. In-Dipendenza economica
  15. La creazione delle sentenze
  16. La realtà inventata
  17. Innocenza femminile
  18. III - LE ALTRE DINAMICHE
  19. VERGOGNA
  20. INSENSO
  21. Bisogni residuali
  22. Quote di disvalore
  23. PAURA
  24. L’ESPERIENZA NEGATA
  25. IL DOGMA CENTRALE
  26. DIPENDENZA SESSUALE
  27. LA DISTRUZIONE DEL PADRE
  28. DESERTO SIMBOLICO
  29. Femminilizzazione
  30. Presagi orwelliani
  31. IL POTERE ORIGINARIO
  32. IV - PRESENTE E FUTURO
  33. IL CROLLO MORALE
  34. SENZA ALLEATI
  35. Le armi spuntate
  36. NUOVA ERA
  37. Sganciamento emotivo
  38. RINASCENZA
  39. Ringraziamenti