IL PODESTA' - Ritratto di Fortunato Tommaso Arnoni e del suo tempo

Michele Arnoni

• Editore: Youcanprint
• Anno: 2020
• ISBN:
  9791220304269
• Argomento: History
• Categoria: World History

Un racconto che attraversa più epoche e tratteggia la figura simbolica di una delle più belle città del Sud Italia. Un omaggio alla memoria familiare e collettiva e un invito, in particolare per i più giovani, ad appassionarsi con obiettività alla storia e alle tradizioni.Seconda edizione - Luglio 2021

III

Con il Regio Decreto Legge n. 1910 del 3 settembre 1926 l'istituto del podestà, dal precedente febbraio previsto solo per i comuni con popolazione sino a 5.000 abitanti, veniva esteso a tutti i comuni del Regno. L'intenzione espressa dal governo era quella di consentire uno sviluppo armonico delle autonomie locali, senza contrasti con lo Stato; nella sostanza si andava configurando il colpo micidiale alle “vecchie” istituzioni democratiche e al parlamentarismo, in quella fase storica guardati comunque con sfiducia.

Arnoni aveva intanto già stilato il suo programma e scritto al Capo del Governo:

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Sua Eccellenza Benito Mussolini
Presidente del Consiglio dei Ministri
ROMA

L'avv. Tommaso Arnoni, deputato fascista e Commissario straordinario per il comune Capoluogo della Provincia di Cosenza, espone a Vostra Eccellenza quanto segue:

Da oltre un anno egli fu sollecitato e dagli organi locali del partito fascista e dall'autorità politica per assumere l'amministrazione della città, che da tre anni è governata da commissari regi e prefettizi, precipitando in un baratro finanziario dal quale non è facile risorgere.

Egli, che conosce uomini e cose del suo paese, oppose sempre un persistente rifiuto, opinando che un commissario fascista del luogo si sarebbe trovato in gravissimo imbarazzo nell'amministrare senza denari la propria città, che si trova in un deplorevolissimo abbandono stradale, edilizio ed igienico; e quindi avrebbe ben presto oscurato tutto il suo modesto passato di venti anni di vita pubblica ed il partito stesso cui egli appartiene.

Ma il rifiuto opposto per un anno non è valso a risparmiare all'esponente l'amaro calice che lo attendeva inesorabile; ed ha dovuto cedere alla volontà dei dirigenti del partito ed alla disciplina cui è tenuto. Nell'ubbidire, però, pretese di porre una condizione inderogabile: quella di ottenere dal Governo Nazionale Fascista la somministrazione delle somme necessarie ad eseguire le opere pubbliche più urgenti ed indilazionabili per mettere la città alla pari delle altre città sorelle.

Tale condizione egli ebbe l'onore di esporre al sig. Prefetto della Provincia, Comm. Guerresi, a Sua Eccellenza il Ministro Federzoni ed anche a Vostra Eccellenza nel giugno ultimo scorso.

E l'Eccellenza Vostra, dopo aver benevolmente ascoltato la breve esposizione mi disse testualmente: “giacché ha le spalle solide accetti, faccia il suo programma e venga direttamente da me”. Ed io da milite disciplinato e devoto alla causa del Fascismo, ho testé accettato, ho compilato il mio programma che presento ora a Vostra Eccellenza.

…. - … Ed è da soggiungere che questa diffidenza e questa esasperazione sono ora alimentate dalle male arti degli avversari tenaci del fascismo, che con sarcasmo deridono già il Commissario Fascista ed il partito, cui esso appartiene, prevedendo la infruttuosità della di lui gestione. Tutta la stampa di opposizione ha già pubblicato testualmente che il fascismo locale ha posto in azione un grosso calibro, un 405, per fascistizzare la città, per intimorire gli avversari.

Ebbene, Eccellenza, a tutti gli attacchi degli avversari si deve rispondere con la eloquenza muta dei fatti e delle opere, ed alla derisione dei Catoni deve corrispondere la più grande soddisfazione di tutto un popolo buono e laborioso, fedele e patriottico, che dal Governo di Vostra Eccellenza attende ora fiducioso la sua rinascita, il compimento delle sue oneste e giuste aspirazioni.

Se i fatti e le opere dovessero mancare, se l'aspettativa di una cittadinanza intera dovesse essere ancora una volta delusa, lo esponente si vedrebbe costretto a battere a tempo una non gloriosa ritirata, giacchè non sarebbe decoroso per il partito e per lui di essere catalogato – come si è espresso ier l'altro un giornale locale di opposizione – nella lunga serie dei tanti amministratori, passati senza infamia e senza lode, senza nulla aver fatto per una città, cui fanno difetto le più elementari condizioni di vita civile.

Ciò premesso, ecco il programma dei lavori da eseguire:

1) ACQUA POTABILE

La città soffre la sete, nel vero senso della parola. Fu costruito, è vero, or sono 25 anni, un acquedotto che ci fece godere per qualche tempo le chiare, fresche e salutari acque dei contrafforti della Sila, ma ben presto questo nostro beneficio è scomparso. Presentemente arrivano in città soli 18 litri di acqua al minuto secondo, assolutamente insufficienti ad alimentare una popolazione stabile di circa 40 mila abitanti oltre una popolazione fluttuante di altre 20 mila persone che tutti i giorni si riversano per i loro bisogni e per i loro affari nel capoluogo - da ciò il nome di Consentia – che è posta in mezzo ad una vera costellazione di oltre 50 comuni rurali in un raggio di 15-20 chilometri.

Per venti ore al giorno la popolazione soffre il supplizio di Tantalo, con gravissimi pregiudizi igienici e di sicurezza pubblica per i casi d'incendio.

… s'impone in via d'urgenza l'allacciamento di alcune sorgenti vicine a quelle condottate, ed in via definitiva anche la costruzione di un nuovo acquedotto che sia sufficiente a soddisfare tutte le esigenze igienico-sanitarie della vecchia e della nuova città. Per tali opere si prevede la spesa complessiva di L. 7.000.000;

2) FOGNATURA

Deve essere sistemata una parte delle fogne della vecchia città e deve provvedersi urgentemente alla costruzione di esse nella città nuova. Non si sa concepire una nuova città senza fogne. Per questi lavori si prevede una spesa di L. 2.000.000;

3) STRADE INTERNE

La vecchia città ha strade intransitabili specie d'inverno ed è davvero uno spettacolo che fa pena; onde occorre sistemarle con una pavimentazione possibile. La nuova città è addirittura senza strade ed ha un aspetto desolante: di estate si è avvolti in un nembo di polvere e sabbia; d'inverno si è segregati dal resto della città, in una fangaia, che desta maledizioni e vergogna. S'impone, adunque, la sistemazione e la pavimentazione della rete stradale interna che ha una superfice di circa due cento mila metri quadrati, e per cui occorre una spesa di L. 10.000.000;

4) ALTRE OPERE IGIENICHE …-... (mattatoio, sistemazione cimitero, pubblico lavatoio, mercato coperto e pescheria, latrine pubbliche e vespasiani) per cui L. 6.000.000;

5) EDIFICI SCOLASTICI

Attualmente le molteplici scuole sono allocate tutte in case private, tolte in fitto e sparse per la città. La massima parte di esse fanno addirittura arrossire, essendo vere topaie, prive di aria, di luce, di tutto il necessario. Due edifici per le scuole elementari sono stati già progettati, ma non eseguiti per deficienza di mezzi. Si deve progettare e costruire anche l'edificio per l'Istituto magistrale, che presentemente è posto in un vecchio e pericolante casamento situato nella parte più eccentrica della e più alta della città, addirittura inaccessibile alle fanciulle, le cui famiglie con vera trepidazione mandano a scuola. Per tali costruzioni occorre una spesa integrativa di L. 3.000.000;

6) OSPEDALE E LOCALI D'ISOLAMENTO

Nella città è un ospedale posto nel centro di essa e che è affollatissimo sempre, provvedendo al ricovero e alla cura di tutta intera una provincia di circa 600.000 abitanti.

Per quanto l'amministrazione di questa opera pia, ...

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