L'odore del sale

Carmine Lione

• Editore: Youcanprint
• Anno: 2021
• ISBN:
  9791220320597
• Argomento: Literatura
• Categoria: Poesía

Trenta poesie-canzoni dense di tracce visive e sfumature cromatiche che rimandano al motivo per cui, nel gioco al massacro della vita, vale forse la pena di non alzarsi dal tavolo allorché la partita è ancora in corso. Nella sua opera quarta, Carmine Lione scalfisce in un canzoniere di versi dal ritmo vertiginoso le coordinate di un viaggio che toglie il fiato, attraverso pagine d'amore solo in apparenza sconfitte dal peso del tempo eppure intrise dello speciale aroma del sale, elemento giudicato sacro da Khalil Gibran per quella sua unicità di ritrovarsi nella profondità del mare e nelle lacrime degli uomini d'ogni tempo.

IN FONDO, È SOLO VITA

Come può un’alba farsi

dopo una notte ch’attende

alte grida di guerra,

lacrime e sangue d’infanti senza sogni,

silenzi eterni

di vecchi senza cuore

strappato questo da un altro coprifuoco

che ha tolto anima e vita alle lanterne di città

depresse d’un morbo duro a dirsi?

E come può

l’infinita bellezza del creato

porgere ancora le sue labbra

contro quelle dell’uomo indegno,

e ancora,

ancora illuminare i passi suoi

densi di turpe male che gl’appartiene sempre

e dirsi tal bellezza sua compagna,

puttana

che gl’accorda pure favori non dovuti

mentre le bombe in lontananza

tingono l’aere d’un nero di seppia

profondo

come un pozzo senza fine

il cui agognato vuoto

è ora cantato da poeti miserabili?

E intanto

sempre più rari uomini di fede

professano il credo cancellato

ai piedi d’un colle salvo

riscaldato anzi

dai neonati raggi arancio

del fuoco dell’aria

indomito per purezza,

gaudio,

dimenticanza

d’un nuovo giorno

identico a quelli passati.

E s’alza un vento amico

che dà tregua

a certi pianti uditi in lontananza

ma senza fonte

e il cinguettio di passerotti

e il profumo di gelsomini

e le sagome imponenti di papaveri robusti,

verticali, sull’attenti sì

ma senza prosa e degni di poesia...

ogni vita di natura a essa destinata a far ritorno

partecipe d’un tempo d’amore ridestato

a metà strada tra ciò che mai è stato e ciò che mai sarà.

E passa così il giorno,

tra le domande di qualche donna-madre

che s’interroga senza sosta

su come possa un vero Dio

giustificar tanto crimine.

Ma è cieca di verità, meschina di sguardi lucidi

sull’incanto che la sovrasta, malgrado tutto.

Malgrado i suoi figli,

portati via dalle deflagrazioni d’un nemico invisibile

nel cuore di tenebra

di polveri e macerie

che dicono d’una storia già vista

che non insegna

se non come declinarla in varie forme

ma col medesimo risultato

quello voluto, fin dal principio, dai suoi stessi figli,

colpevoli d’esser uomini più di tutto.

E passano giorni, mesi, anni, secoli

e queste luci celesti sussurrano ancora

lezioni inascoltate d’immensa umanità.

A quel caleidoscopio di tinte vivide

d’un Technicolor che toglie il fiato

come il fiume dell’India di Renoir

rivolgo lo sguardo

a un mattino di primavera

che non è estate

né inverno

e mai lo sarà

in ginocchio

nel dietro le quinte della vita

quello degli altri questa volta

e libero

chiede perdono d’una cecità collettiva inestirpabile.

Il tempo interno

di un caffè all’orzo,

lo spazio esterno

di lenzuola bianche stese ad asciugare

tra i sassi di Matera

pelle dei cu...

Indice dei contenuti

• Cover
• Indice
• Frontespizio
• Copyright
• Nota dell’autore
• Bisogna tentar di vivere
• Notte quarantena
• Alla rotonda dei sogni
• Più ieri che mai
• Whisky & soda
• Stranieri a se stessi
• Questioni di tempo
• Dove osano gli eroi
• In fondo, è solo vita
• Fotogramma sfocato
• Mi manchi da togliere il fiato
• Quella volta che...
• E ci ripenso ancora
• Bastava fissare il cielo
• Maratona d’immagini
• Mi piace ascoltarti tacere
• Onde di buio
• Cosa importa
• Repulisti
• Clessidre furiose
• Notturno cafè
• Racconti amari alla vaniglia
• Ultimo bacio
• Autunno ovunque ma non su di me
• Mi chiedevo se...
• Cento modi di far l’amore
• Quei silenzi riportano al vento
• La pace che mi dai
• A dirla tutta
• Il treno delle sei