Viaggio nella costituzione italiana
eBook - ePub

Viaggio nella costituzione italiana

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Viaggio nella costituzione italiana

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

Questo libro, nato dalle dispense elaborate per gli studenti, con linguaggio semplice ripercorre le principali norme costituzionali, mettendone in luce la radice morale che le sostiene, e che le rende universali e capaci di superare le generazioni ed il tempo.
L'approccio al fondamento giuridico della Nazione privilegia gli aspetti di promozione dello sviluppo integrale dell'uomo, evidenziando tutti i suoi bisogni, quelli materiali, come anche quelli sociali, affettivi e spirituali.
Il manuale illustra le forme di Stato e di Governo, la storia della Costituzione italiana ed i principi fondamentali.
Inoltre vengono spiegate le principali norme costituzionali riguardanti la libertà religiosa, i rapporti civili e le libertà fondamentali, la tutela della famiglia, della salute e l'istruzione.
Sono poi approfondite le norme e le dinamiche dell'iniziativa economica e della proprietà dei beni, con particolare riguardo al collegamento tra beni e bisogni umani.
Infine, viene riportato il testo completo della Carta costituzionale.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Viaggio nella costituzione italiana di Piero Carletti in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Law e Public Law. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2021
ISBN
9791220317764
Argomento
Law
Categoria
Public Law
 
PRINCIPI FONDAMENTALI
ART. 1 – IL PRINCIPIO DEMOCRATICO
 
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”
L’art. 1 della Costituzione stabilisce la forma dello Stato italiano, e fissa un principio non modificabile neanche con un procedimento di revisione costituzionale.
Anzitutto, l’art. 1 dichiara al primo comma che l’Italia è una repubblica.
Questa norma traduce la scelta emersa dal referendum del 2 giugno 1946, nel quale gli elettori in maggioranza decisero di rinunciare alla monarchia che sino ad allora aveva regnato in Italia dal 1861.
La differenza principale tra la forma di governo “repubblica” (res publica in latino significa “cosa pubblica”, di tutti) e la “monarchia” (dal greco mónos árchein, comando di una sola persona) è nel capo dello stato, che nella prima è il presidente della repubblica, scelto con una elezione e con durata temporanea, mentre nella seconda è il re, scelto per via dinastica, ossia per discendenza, e che rimane in carica tutta la vita.
Attualmente, molti Paesi nel mondo sono retti da una monarchia, però di tipo parlamentare, ossia mentre il capo dello Stato è il re, tuttavia il potere è esercitato insieme ai rappresentanti eletti dal popolo, come avviene ad esempio in Spagna o nel Regno Unito.
Il primo comma dell’art. 1 stabilisce poi che la Repubblica italiana è democratica.
Democrazia (da greco demos, popolo, e kratos, governo) significa governo del popolo, quindi la forma democratica della repubblica comporta che tutti i cittadini partecipano direttamente o indirettamente alla gestione del potere politico.
In Italia la partecipazione del popolo al governo del Paese è indiretta, ossia di tipo rappresentativo in quanto, a causa della moltitudine della popolazione, i cittadini gestiscono il potere politico attraverso i propri rappresentanti scelti nelle elezioni.
Infine, il primo comma dell’art. 1 esprime che la Repubblica italiana è fondata sul lavoro.
Questo comporta che la base della Nazione è costituita dal lavoro, ossia dalle attività dell’uomo, visto sia come strumento di sviluppo personale, sia come mezzo per offrire i servizi di cui la Nazione ha bisogno.
Il secondo comma dell’art. 1 precisa che la sovranità (ossia il potere politico: legislativo, esecutivo e giudiziario) appartiene al popolo, che è l’insieme dei cittadini, e specifica anche che l’esercizio di questo potere non può avvenire senza regole, ma secondo le modalità (le forme) ed i limiti stabiliti nella stessa Costituzione.
 
ART. 2 – IL PRINCIPIO LIBERALE
 
“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”
Questa norma è ritenuta espressione del principio liberale, per il quale lo Stato riconosce e tutela i diritti fondamentali della persona, ed in tal modo limita il potere dello Stato stesso.
L’art. 2 può essere esaminato in due parti, distinte ma ben collegate. Nella prima si parla di diritti, nella seconda di doveri.
1. I diritti inviolabili
Cosa sono i diritti, e cos’è un dovere?
Quando esiste un interesse di una persona - per esempio l’interesse a soddisfare un bisogno, come quello si vedersi restituite le somme prestate, o ad avere la casa che si è acquistata, od a ricevere una carta di identità - e questo interesse viene ritenuto dall’ordinamento meritevole di tutela, allora viene riconosciuto all’interessato un potere, una possibilità di agire per tutelare questo interesse.
Questo potere, questa pretesa viene chiamata diritto, in senso soggettivo.
Diversamente, si parla di diritto in senso oggettivo come sinonimo di ordinamento, di insieme di norme, ad esempio il diritto civile, il diritto amministrativo, ecc.
Ora, l’art. 2 Cost. afferma anzitutto i diritti, in particolare dichiara che lo Stato deve tutelare i diritti inviolabili dell’uomo.
Sotto il profilo soggettivo, un elemento importante che emerge dall’art. 2 è che questi diritti appartengono all’uomo, ossia non ai soli cittadini.
Che cosa sono questi diritti inviolabili?
Occorre dapprima osservare che l’art. 2 non dice che lo Stato stabilisce o crea questi diritti, ma che li riconosce, ossia questi diritti ci sono già, e lo Stato li tutela.
Quindi sono dei diritti che appartengono già all’uomo, tuttavia devono essere indicati dall’ordinamento perché siano azionabili.
I diritti garantiti dall’art. 2 sono inviolabili, ossia non possono essere violati, disconosciuti, sacrificati o rinunciati da nessuno, neanche dallo Stato, perché sono legati allo svolgimento della personalità, ossia allo spiegamento, manifestazione, sviluppo, estrinsecazione della propria persona, e quindi costituiscono le modalità attraverso cui ciascuno vive.
La loro violazione ferisce profondamente la dignità degli uomini ed impedisce il loro libero sviluppo - tanto più evidente se si considera la loro natura di creature di Dio - e quindi anche il contributo che essi possono dare alla società.
Queste libertà spesso vennero compresse o addirittura negate nel periodo della dittatura precedente alla adozione della Costituzione, con il risultato di opprimere il benessere individuale e di provocare arretratezza sociale.
Molti di questi diritti vengono indicati negli articoli successivi della Costituzione, ad esempio la libertà personale, l’inviolabilità del domicilio, la libertà di riunione e di associazione, la libertà religiosa, la libertà di manifestazione del pensiero, il diritto di proprietà privata.
La formula scelta dall’art. 2 lascia aperta l’inclusione anche di altri diritti, la cui esigenza si è manifestata in seguito all’adozione della Costituzione, come il diritto alla vita del concepito o il diritto alla privacy.
L’art. 2 poi riconosce questi diritti, non soltanto ai singoli individui, ma anche nelle formazioni sociali dove è inserita la persona, ossia ad esempio nella famiglia, nelle associazioni, nella scuola, nelle imprese.
Benché questa norma non stabilisca i diritti delle formazioni sociali (ma i diritti dell’individuo nelle formazioni sociali), tuttavia l’averle menzionate nella Costituzione ha reso rilevante l’importanza delle formazioni intermedie tra l’individuo e lo Stato, a differenza di quanto accadeva precedentemente nel periodo della dittatura, ove le forme associative erano soppresse o comunque private di autonomia decisionale.
2. I doveri inderogabili
La seconda parte dell’art. 2 si occupa poi dei doveri.
Il dovere (dal latino de habere, da avere) è un comportamento a cui si è tenuti per soddisfare un interesse altrui.
Quindi come si vede il diritto ed il dovere sono strettamente collegati, poiché al diritto di una persona a vedersi soddisfatto un interesse corrisponde il dovere di un altro a fare qualcosa per provvedere all’interesse del primo: senza un dovere non può esistere nemmeno un diritto.
Ad esempio, quando la Costituzione stabilisce il diritto ad avere una adeguata istruzione (art. 34), prevede anche il dovere dello Stato a fornire questa istruzione attraverso le scuole.
Anzitutto, l’art. 2 sancisce l’inderogabilità di questi doveri, ossia viene richiesta la loro osservanza senza eccezioni.
Essi riguardano la solidarietà, ossia la reciproca assistenza, nel campo politico, economico e sociale.
Alcuni di questi doveri vengono elencati nella stessa Costituzione, ad esempio il dovere di lavorare, di votare, di difendere lo Stato, di pagare le imposte, di educare e mantenere i figli.
Senza l’adempimento di questi doveri è evidente che uno Stato non può esistere, e per tale ragione l’art. 2 ne richiede il rispetto assoluto.
ART. 3 – IL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
L’art. 3 sancisce il principio fondamentale dell’uguaglianza, che impedisce allo Stato di determinare o lasciare discriminazioni tra i cittadini.
In particolare, vengono indicati due compiti per lo Stato, riguardanti uno l’uguaglianza formale e l’altro quella sostanziale.
1. L’uguaglianza formale
Il primo stabilisce che le norme prodotte dallo Stato devono prevedere una parità di trattamento tra tutte le persone (l’art. 3 parla di cittadini, ma in realtà viene esteso a tutti), ossia non ci possono essere norme che stabiliscono diversi diritti e doveri, e creare così situazioni di discriminazioni, senza giustificazione.
Così, se ad esempio, una norma che preveda la possibilità di usufruire di giorni di ferie dal lavoro in misura diversa tra uomo e donna violerebbe l’art. 3, ma se si consentono dei giorni di premesso esclusivi per la madre che abbia partorito e non per altri, questa disuguaglianza sarebbe giustificata dalla differente situazione che si va a disciplinare.
Il principio di uguaglianza trova il suo fondamento, secondo quanto indicato dall’art. 3, nella pari dignità tra le persone.
La dignità è il valore, il merito di una persona, e poiché ogni uomo è parimenti meritevole, la norma che apporta un trattamento diverso senza giustificazione vìola l’art. 3.
Dove nasce questa dignità? Poiché Dio ha creato l’uomo libero nelle proprie scelte, questa libertà costituisce la fonte di una grande responsabilità, ma anche dell’enorme dignità di ogni persona.
Quindi da questo valore scaturisce la necessità di attribuire una parità di trattamento tra le persone.
Il primo comma dell’art. 3 elenca poi gli elementi che non devono dar luogo a nor...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Indice
  3. Frontespizio
  4. Copyright
  5. LO STATO
  6. LE FORME DI STAT
  7. LE FORME DI GOVERNO
  8. STORIA DELLA COSTITUZIONE
  9. STRUTTURA DELLA COSTITUZIONE
  10. PRINCIPI FONDAMENTALI
  11. ART. 2 – IL PRINCIPIO LIBERALE
  12. ART. 3 – IL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA
  13. ART. 4 – IL LAVORO
  14. ART. 5 – UNITA’ E INDIVISIBILITA’ DELLA REPUBBLICA
  15. ART. 6 – LE MINORANZE LINGUISTICHE
  16. ART. 7 – RAPPORTI CON LA CHIESA CATTOLICA
  17. ART. 8 – I RAPPORTI CON LE ALTRE CONFESSIONI RELIGIOSE
  18. ART. 9 – LA CULTURA E IL PATRIMONIO NAZIONALE
  19. ART. 10 – LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE
  20. ART. 11 – LA PACE
  21. ART. 12 – LA BANDIERA
  22. RAPPORTI CIVILI
  23. ARTT. 13-28 - LE LIBERTA’
  24. Art. 13 Cost.: la libertà personale
  25. Art. 14 Cost.: la libertà del domicilio
  26. Art. 15 Cost.: la libertà della corrispondenza
  27. Art. 16 Cost.: la libertà di circolazione
  28. Art. 17 Cost.: la libertà di riunione
  29. Art. 18 Cost.: la libertà di associazione
  30. Art. 19 Cost.: la libertà religiosa
  31. Art. 20 Cost.: la libertà dell’associazione religiosa
  32. Art. 21 Cost.: la libertà di manifestazione di pensiero
  33. Art. 22 Cost.: la libertà della personalità giuridica
  34. Art. 23 Cost.: la libertà delle prestazioni
  35. Art. 24 Cost.: il diritto di difesa
  36. Art. 25 Cost.: le garanzie processuali e penali
  37. Art. 26 Cost.: l’estradizione
  38. Art. 27 Cost.: i principi penalistici
  39. Art. 28 Cost.: la responsabilità dei pubblici dipendenti
  40. RAPPORTI ETICO-SOCIALI
  41. ARTT. 29-31 - LA FAMIGLIA
  42. Art. 32 - LA TUTELA DELLA SALUTE
  43. Art. 33 – LA LIBERTA’ DI ISTRUZIONE
  44. Art. 34 – IL DIRITTO ALLA ISTRUZIONE
  45. RAPPORTI ECONOMICI
  46. ART. 41 - L’INIZIATIVA ECONOMICA
  47. ART. 42 – LA PROPRIETA’ DEI BENI
  48. COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA