IX SCENA
Si apre, cigolando, la porta di sinistra.
Isabelle
Oh, mio Dio, chi sarà mai?
Camillo J.
(Elegantemente vestito) Permesso?... C’è nessuno?... Oh, mademoiselle, che piacevole sorpresa!
Isabelle
Chi siete?
Camilo J.
Non temete, sono un vostro parente, un parente sopravvis-suto! Permettete che mi presenti? Io sono Camillo, nipote del Conte Camillo Brustel.
Isabelle
Camillo?
Camillo J.
Per servirvi!.. Voi, certamente, sarete una di loro, una mia
parente!
Isabelle
Oh, perdonate! Io sono Isabelle, nipote del Conte Adolfo.
Camillo J.
Come siete affascinante, nobile Isabelle!
Isabelle
Grazie!
Camillo J.
Sapete, i nostri nonni erano… cioè, sono fratelli e di conseguenza i nostri genitori sono dei cugini.
Isabelle
E noi, cosa siamo noi?
Camillo J.
Dipende! Potremmo essere due estranei, fratello e sorella oppure…
Isabelle
Oppure?
Camillo J.
...oppure marito e moglie, dipende! Comunque, consola-tevi! Per il momento siamo soltanto due invisibili protagonisti di una guerra barbara e fratricida.
Isabelle
Vi prego, mi fate paura!
Camillo J.
Paura? E perché mai? Non vivete, anche voi, la mia stessa sorte, la medesima condizione? Non siete anche voi un po’ vittima e un po’ boia, assuefatta a tanta miseria?
Isabelle
Assuefatta? Vi sbagliate! Non ci si abitua al rancore, all’odio, all’indifferenza!
Camillo J.
Dite bene! Mi accorgo che noi due ci somigliamo moltissimo. Nutriamo gli stessi nobili sentimenti!
Isabelle
Nessuno è immune dal provare certi sentimenti!
Camillo J.
È vero! È vero! Dio, com’è vero! Ma voi, voi non siete una Brustel, voi siete un Angelo!
Isabelle
Non esagerate! Io sono soltanto un povera vittima!
Camillo J.
Come me! Proprio come me!.. Ah, potessi, potessi far cessare questa inutile e odiosa guerra! Ma come, come fare, povero me! Io, così solo, così debole!... Oh, mio Dio!
Isabelle
Non doletevi! Forse, un giorno, chissà!
Camillo J.
Ah, se in voi potessi trovare una fedele alleata!
Isabelle
Cosa fareste, Camillo, cosa fareste? Ditemi, anch’io desidero che le nostre due famiglie ritornino ad amarsi come un tempo! Anch’io!
Camillo J.
Anche voi? Ma allora abbiamo ancora una speranza! Se mi promettete di non prendervi gioco di un uomo distrutto, desideroso di amore, io vi garantisco il pieno successo.
Isabelle
Ditemi, vi prometto la mia totale disponibilità.
Camillo J.
Ascoltate, seguite le mie istruzioni e in brevissimo tempo in questo castello ritornerà l’allegria: la vita!
Isabelle
Magari!
Camillo J.
Noi due daremo a questi muri una nuova voce. Li rivestiremo di suoni, di schiamazzi, d’allegria! Dio, come sono felice! Come sono felice! (Le prende le mani e la coinvolge in un breve girotondo)
Isabelle
Anch’io, Camillo, anch’io!
Camillo J.
Voi forse ignorate il perché di tanto disperato silenzio, ma in questa lettera, che abbiamo appena ricevuto, c’è la chiave di tanta cocciutaggine. Lui, il nostro amato bisnonno, (E indica un quadro) si è voluto divertire anche da morto. Guardate, guardate come se la ride alle spalle della sua progenie! Era un sadico maledetto!
Isabelle
Calmatevi, Camillo! Lasciamo riposare in pace i nostri morti!
Camillo J.
Perdonatemi! Questa atmosfera da incubo mi ha contagiato!
Isabelle
Su, raccontatemi! Io non conosco certi avvenimenti!
Camillo J.
Il nostro amato bisnonno nascose con arte il tes...