Diffidare è bene o fidarsi è meglio? Dalla fenomenologia all'etica della fiducia
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Diffidare è bene o fidarsi è meglio? Dalla fenomenologia all'etica della fiducia
Informazioni sul libro
Forse a tutti, prima o poi, capita di domandarsi se sia meglio fidarsi o no. La saggezza popolare ha creato il proverbio "fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio". Che cosa può dire la filosofia a questo proposito? Perché siamo spesso tentati di diffidare e nello stesso tempo sentiamo un bisogno profondo di dare fiducia e di essere considerati degni di fiducia? Questo libro intende porsi questi problemi. Nella prima parte si spiegano i presupposti filosofici che sono utili per indagare il tema della fiducia, nella seconda si presentano i diversi fenomeni legati alla fiducia, ad esempio la distinzione tra fiducia come risposta, propensione a fidarsi, fiducia come relazione reciproca, clima di fiducia, crisi della fiducia. In seguito, si esaminano diversi tipi di fiducia, quella in sé stessi, quella verso le entità impersonali, quella verso gli altri e quella nelle organizzazioni. Nella terza parte, invece, si cerca di dimostrare che il problema se fidarsi o no si può affrontare solo se si intende la fiducia come un fenomeno che ha un peso morale. Solo in questo caso, è possibile comprendere il significato etico delle crisi della fiducia e del tentativo di ripararle e quali siano le qualità morali che favoriscono la fiducia. La conclusione alla quale si può giungere, dunque è che la fiducia è un bene, ma fragile. Imparare a fidarsi richiede di sviluppare abilità cognitive e affettive e la fiducia manifesta le capacità della persona di trascendere sé stessa e donarsi agli altri. Solo al termine di questo percorso si può sostenere la tesi del titolo: diffidare può essere bene, ma fidarsi è un bene superiore, perché la fiducia è un cardine fondamentale della vita della persona.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Cover
- Indice
- Frontespizio
- Copyright
- INTRODUZIONE
- Il metodo
- Il senso della questione
- L’itinerario
- PARTE I - PROLEGOMENI
- 1. LA FENOMENOLOGIA DEGLI ATTI UMANI COME PREMESSA DI UN’ANALISI FILOSOFICA DELLA FIDUCIA
- Sensazioni, stati vitali e stati d’animo
- La relazione intenzionale tra l’uomo e il mondo
- Le categorie di atti umani
- Gli atti di apprensione, gli atti di giudizio e le risposte teoretiche
- Gli atti del cuore e del volere
- La percezione assiologica,
- Gli atti del sentimento in generale,
- gli atti di stima,
- gli atti del desiderare e gli atti del volere,
- i sentimenti, le emozioni e le passioni
- Le categorie di importanza e i tipi di motivazione
- 2. I FONDAMENTI DELL’ETICA FENOMENOLOGICA
- La persona e la personalità
- Le risposte ai valori morali come fondamento della vita morale
- La classificazione dei valori e il primato dei valori morali
- L’adeguatezza della risposta al valore
- La differenza tra beni morali e moralmente rilevanti
- La maturazione morale della persona
- La strutturazione assiologica del sentire e l’ordine del cuore
- L’acquisto della virtù come fonte della maturazione morale della persona
- Il rispetto della persona come “soglia” dell’etica
- Gli elementi del rispetto
- Le fonti della dignità della persona e il rispetto
- L’amore come condizione della fioritura della persona e vertice della vita morale
- L’amore come risposta del cuore al valore
- I tipi di atti altero-personali: intersoggettivi, sociali e collettivi
- L’amore come relazione interpersonale
- L’ordo amoris come completamento della strutturazione del sentire
- Conclusione: la persona e la trascendenza di sé
- PARTE II - FENOMENOLOGIA DELLA FIDUCIA
- 3. L’ESPERIENZA DELLA FIDUCIA E I FENOMENI CHE LA COMPONGONO
- La fiducia come esperienza intenzionale
- La fiducia come risposta
- L’atteggiamento fiducioso
- Gli atti di fiducia
- La fiducia come relazione e come legame
- La fiducia come stato d’animo e il sentimento di fiducia
- Il clima di fiducia
- Le carenze nella fiducia
- Le categorie della fiducia
- 4. LA FIDUCIA IN SÉ STESSI
- Il rispetto di sé come presupposto della fiducia in sé stessi
- Il rispetto di sé stessi in quanto persone
- Il rispetto delle proprie qualità positive come autostima
- Il rapporto tra fiducia in sé, rispetto verso sé stessi e autostima
- Honneth e il rapporto tra il riconoscimento altrui e la fiducia in sé stessi
- Il rapporto la tra fiducia in sé stessi e la fiducia negli altri
- 5. LA FIDUCIA NELLE ENTITÀ IMPERSONALI
- L’affidamento alla sfera impersonale
- Fare affidamento sul mondo che ci circonda
- La fiducia negli animali
- La fiducia nei prodotti dell’uomo
- La fiducia nelle teorie e in altre entità astratte
- La questione della fiducia come risposta cognitiva
- L’errore nella conoscenza e le sue cause
- L’atto di “prendere per vero” incluso nella fiducia
- La fiducia consapevole, la fiducia istintiva e la fiducia spontanea
- Le risposte teoretiche e la loro compatibilità con la fiducia
- il paradosso della razionalità della fiducia
- 6. LA FIDUCIA NEGLI ALTRI E LE SUE FORME
- La fiducia negli altri come tendenza innata e le neuroscienze
- Il ruolo dell’ossitocina nel legame filiale
- Il ruolo dell’ossitocina nei rapporti sociali
- L’ossitocina e la fiducia
- La fiducia negli altri come risposta della persona
- Fiducia a tema e fiducia come presupposto
- Fiducia a priori, a posteriori e anticipata
- La fiducia a priori
- La fiducia a priori del bambino e la disposizione a fidarsi
- La fiducia a priori dell’adulto
- La fiducia a posteriori e la scelta di fidarsi
- Fiducia diretta e fiducia indiretta
- Il fondamento oggettivo della fiducia: l’altro è affidabile e credibile
- La fiducia «anticipata»
- 7. LA FIDUCIA COME RISPOSTA INTELLIGENTE, AFFETTIVA E LIBERA
- La fiducia negli altri come risposta intelligente
- La doppia credenza della fiducia negli altri
- Le condizioni cognitive della fiducia a posteriori e anticipata
- La raccolta delle informazioni,
- la razionalità strategica,
- la conoscenza dell’altro
- La teoria della rispondenza fiduciaria e la fiducia anticipata
- Le condizioni cognitive della fiducia a priori
- La fiducia negli altri come risposta affettiva
- La fiducia negli altri come risposta libera
- 8. LA FIDUCIA COME RELAZIONE INTERPERSONALE
- Il ruolo del riscontro nel generare la relazione di fiducia
- La nascita e lo sviluppo delle relazioni di fiducia
- La fiducia come atto sociale
- La fiducia come relazione reciproca
- La fiducia come legame
- La rilevanza della sfera affettiva nelle relazioni di fiducia
- Le fasi della fiducia nelle relazioni che non presuppongono l’amore
- Le fasi della fiducia nelle relazioni benevole
- Affinità e differenze tra la relazione di fiducia e l’amore in generale
- L’amicizia come relazione esemplare di fiducia
- La fiducia come bene sociale e come dono
- 9. LA FIDUCIA NEGLI ESTRANEI E LA FIDUCIA SOCIALE
- La differenza tra la propensione a fidarsi, la fiducia di base e il clima di fiducia
- La differenza tra fiducia nel prossimo e fiducia negli estranei
- La fiducia istituita e la fiducia emergente
- Le caratteristiche della fiducia sociale
- La fiducia come capitale sociale secondo la teoria relazionale
- Il passaggio dalle relazioni interpersonali alle organizzazioni
- Analogie e differenze tra fiducia interpersonale e fiducia sociale
- Il trasferimento e l’istituzionalizzazione della fiducia
- La fiducia tra le organizzazioni
- Conclusione
- PARTE III - ETICA DELLA FIDUCIA
- 10. I FONDAMENTI DELL’ETICA DELLA FIDUCIA
- Le implicazioni etiche della fiducia in sé stessi
- La fiducia negli altri e i suoi fondamenti etici
- I beni che si affidano agli altri nella fiducia
- Il rispetto delle persone coinvolte dalla fiducia come fonte di doveri
- La vulnerabilità di chi si fida come fonte di doveri morali
- Il patto fiduciario e i doveri della fiducia
- Il dovere di concedere fiducia,
- il dovere di farsi carico della fiducia ricevuta,
- il dovere di corrispondere alle aspettative di colui che si fida
- Le intenzioni della fiducia e il loro peso etico
- La volontà di ottenere un beneficio per sé o per altri,
- la fiducia motivata dalla necessità,
- la volontà di favorire una relazione interpersonale,
- il senso del dovere,
- l’intenzione di perseguire la fiducia come bene in sé
- 11. LE CRISI DELLA FIDUCIA E LA RESPONSABILITÀ DI ESSERE AFFIDABILI
- Fenomenologia delle crisi della fiducia
- Le cause del declino della fiducia
- Le implicazioni etiche del tradimento della fiducia
- Riparare la fiducia incrinata
- L’etica della sfiducia
- La responsabilità di essere affidabili
- 12. LA FIORITURA DELLA PERSONA E LE VIRTÙ DELLA FIDUCIA
- Le virtù per fidarsi bene
- La prudenza
- Il coraggio
- La speranza
- Le virtù per essere affidabili
- La competenza
- La trasparenza
- L’integrità morale
- Le virtù che nutrono la relazione di fiducia
- La benevolenza
- La gratitudine
- 13. L’ETICA DELLA FIDUCIA NELLE ORGANIZZAZIONI E NELLE ISTITUZIONI
- La cultura del sospetto e i suoi rimedi apparenti
- La pseudo fiducia delle organizzazioni mafiose
- L’etica del potere come generatore di fiducia
- Beni e doveri della fiducia nelle organizzazioni e nelle istituzioni
- Le intenzioni nelle azioni delle organizzazioni e il loro peso etico
- La difesa della verità e l’etica della comunicazione
- Conclusione
- CONCLUSIONE: LA FIDUCIA COME CARDINE DELLA VITA PERSONALE
- BIBLIOGRAFIA
- INDICE DEI NOMI
- INDICE ANALITICO