L'arte della ricchezza. Gli ostacoli per raggiungerla.

Baron Alexander Deschauer, alberto favaro

• Editore: Baron Alexander Deschauer
• Anno: 2018
• ISBN:
  9781547555147
• Argomento: Crescita personale
• Categoria: Successo personale

Questo libro espone, attraverso brevi racconti e riflessioni, i segreti per sviluppare l'approccio mentale giusto per raggiungere la ricchezza. Segna l'incontro tra l' "Arte della guerra" di Sun Tzu e "Padre ricco, padre povero" diKiyosaki.
Diventare ricchi è alla portata di tutti. Teoricamente. In pratica ci sono ostacoli che la maggior parte di noi neppure vede.Sono le barriere di ingresso che permettono a molti di affermare che l'opportunità esiste per tutti ma che in realtà è preclusa alla maggior parte di noi. La prima cosa per superare queste barriere è essere in grado di imparare a vederle. Una volta che imparerete a vederle, sarete in grado di superarle.
Questo libro con brevi racconti e narrazioni vi permetterà di sviluppare il gisuto approccio mentale per ottenere l'agiatezza. Vi fornirà le verità provate e testate che stanno dietro alla'ccumulazione delle ricchezze e del benessere.

Qui c'è una lezione importante:

Quando la sconfitta è imminente, una ritirata strategica può essere buona come una vittoria.

Ricorda che fino a quando potrai 'vivere per combattere un altro giorno' tu sei in vantaggio.

Questo mi ricorda anche un grande pensiero che avrei voluto sapere e capire prima che mi chiudessero: “Lasciare mentre si è in vantaggio non è la stessa cosa di lasciare.”

Qualche volta dobbiamo prendere le nostre chip dal tavolo e fare il punto della situazione di quello che stiamo facendo.

Ma che divertimento sarebbe la vita senza il rischio?

Mi piaceva questo tizio. Potevo essere io. Mi ero portato della carta e una penna e presi degli appunti. Mi resi velocemente conto che le storie parlavano da sole e che avrei avuto bisogno di trarne le mie lezioni e capirle più che stare semplicemente ad ascoltare quello che Theo e suo padre mi dicevano che erano le lezioni.

La mia mente andò a una lezione che avevo udito una volta da qualche parte e che non ricordavo più...

Immagina un mondo di totali certezze.

Dalla nascita, saprai (o quelli attorno a te sapranno) quando morirai e di che cosa.

Conoscerai il “tuo posto” in uno spettro socio economico (dallo scavatore di fosse al re).

Saprai chi sposerai e quando lo farai; quanti figli avrai e le loro caratteristiche.

Saprai i tuoi limiti e agirai di conseguenza.

Tutto sarà in ordine.

Un po' inquietante? Sgradito a dir poco!

Viviamo in un mondo di incertezza—a tutti i livelli—e questo è qualcosa che ti dà conforto. Tu hai importanza. Tu puoi, fino a un certo punto, essere il padrone del tuo destino.

Mentre la mia mente vagava, il signor Black andava avanti. Su questo argomento era instancabile ...

“...L'arte di vivere o di raggiungere i propri obiettivi sta nell'abilità di ognuno di modellare e dare una direzione alla propria vita.

“L’arte della ricchezza è quella di acquisire questa abilità e di dirigersi verso uno specifico set di obiettivi. Per lo scopo della nostra discussione, la ricchezza rappresenta un ampio spettro di concetti e costrutti che forniscono un grado di lusso e soddisfazione alla vita di ognuno. Per citarne solo alcuni:

La capacità (e l'abilità) di amare gli altri e, allo stesso tempo, di essere amati.

La soddisfazione dei bisogni e la ricalibratura del desideri

La navigazione della vita al punto di raggiungere la soddisfazione (se non la felicità) con quello che si è raggiunto e con la vita stessa

“Certo la lista non sarebbe piena se non esplorassimo l'arte della ricchezza materiale—il suo aumento e la sua conservazione.”

Non capivo perché parlasse sempre in modo così esoterico. Amore? Soddisfazione? Navigazione della vita? Rimasi calmo e in silenzio, visto che in queste “Discussioni” io ero lo studente...

Capitolo quattro La storia del costruttore

Il signor Black aveva bisogno di altro caffè e trovò anche qualche dolcetto da mangiare. Naturalmente anche noi ne approfittammo. Dopo questa pausa si ricompose e proseguì. Questa volta divenne “il costruttore”. Potevo vedere che questa storia gli piaceva visto che mise ulteriore impegno nella sua oratoria.

Tornai a casa dopo quasi trent'anni di vari livelli di successi e fallimenti lavorativi e personali. Avevo venti dollari in tasca e avevo bisogno di ricominciare dall'inizio. Avevo appena divorziato. Mi ero allontanato dalla famiglia e dagli amici. Ancora più straziante mi ero allontanato dal mio cane. Era morto poco dopo, e al ricordo sento sempre una fitta di dolore e di senso di colpa.

Andai a vivere dai miei e cominciai di nuovo. Inizialmente volevo solo restare occupato. Iniziai a collaborare con vari progetti edilizi che erano sempre in corso. Mi intendevo di costruzioni di case residenziali e di tutto quello che riguardava tubi, fognature, pompe, fili, cemento e lavori duri che erano necessari su progetti di larga scala. Mi piaceva lavorare con attrezzature pesanti e sentire la soddisfazione di una onesta giornata di lavoro. A questo punto non ero preoccupato del denaro. Volevo solo restare occupato e permettere alla mia mente di chiarirsi.

Dopo circa tre mesi, sentii per caso mia sorella parlare di una piccola città che era poco servita come affitti residenziali. Mi unii a lei nella sua ricerca e comprammo un piccolo lotto edificabile per tremila dollari senza servizi. Costruimmo quella prima unità residenziale di quattro appartamenti con le nostre mani e il nostro sudore. Misi ogni singolo chiodo, scavai ogni buca e sollevai ogni tegola.

Il centro locale per le costruzioni fu fantastico e ci fornì i materiali con un credito di trenta giorni. Lavorammo come pazzi per completare la costruzione il più velocemente possibile. A parte le imprese che gettarono le fondamenta (che, tra l'altro, tendono a volere un pagamento anticipato da persone come noi), completammo l'intero edificio in sei settimane. La banca era pronta a finanziarci il 60% del valore della proprietà—non solo del costo. Anche se fummo un po' in ritardo a ripagare il centro costruzioni, riuscimmo a ripagarli completamente mettendo da parte anche del denaro.

Non ho mai costruito qualcosa per così poco nella mia vita e non è neppure probabile che lo rifarò mai. Ma questa era la creazione del mio primo pizzico di capitale, della mia ricchezza, ed era stata riconosciuta e finanziata dalla banca. Questo ci fornì un reddito dagli affitti, che superava di gran lunga il pagamento dei mutui. Ci diede anche quarantacinquemila dollari in contanti per acquistare il nostro lotto successivo—cosa che facemmo.

Il signor Black smise di raccontare. Si toccò il naso. “Notate l'importanza di questo. Dove gli altri prendevano diversi tipi di rischi, questa persona creava valore che era riconosciuto da tutte le parti coinvolte nella catena. Creava veramente ricchezza.”

Ero d'accordo. Capivo questo tipo di creazione di ricchezza. Quello di cui non mi ero mai reso conto era come i mercanti di legname e in campo edilizio stessero in realtà operando come banche o investitori. Presi un appunto. Il tempismo poteva segnare la differenza tra successo e fallimento.

Il signor Black ricominciò la sua storia come se fosse lui stesso il costruttore.

Replicammo questa formula per i primi diciotto mesi, crescendo lentamente e costantemente. Eravamo così stretti col flusso del denaro contante che realmente non sapevo come riuscivamo a pagare gli appaltatori e gli aiutanti che chiamavamo di tanto in tanto. Ma ce la facemmo. Lavorammo sodo e rischiammo tutto quello che avevamo. Ma ce la facemmo.

La formula era semplice. Prendendo come base un appartamento, ci costava quarantacinquemila dollari per costruirlo. Il valore dell'appartamento era di ottantamila dollari, dandoci così un guadagno netto di trentacinquemila dollari. La banca ci finanziava il sessanta per cento del valore. Questo ci permetteva di coprire i costi e di lasciarci il guadagno. Il reddito dell'affitto poi faceva il resto.

Lo stress però era enorme. Non avevamo il capitale per proseguire indefinitivamente con questo modello. Compravamo tutto a sessanta e novanta giorni—pagando di più i nostri materiali ma ricevendo il beneficio del fatto che i beni per costruire il nostro investimento non avevano bisogno di ulteriori investitori esterni. Non eravamo in una posizione con la banca per farci finanziare il progetto mentre lo facevamo—non ne avevamo le capacità amministrative. Costruimmo così un edificio da quattro appartamenti interamente a credito, lo facemmo valutare da un perito indipendente e andammo in banca a richiedere la somma. Alla fine acquistammo un lotto più grande di terra in un'altra città e ottenemmo un accordo con la banca per cinque milioni di dollari secondo la formula precedente. Non era nulla di ricercato—solo duro e onesto lavoro.

Fui in grado di sfruttare tutti i miei anni di esperienza per ridurre i costi e consegnare un prodotto a un prezzo che nessun altro credeva possibile. Tutti erano felici.

Dopo quattro anni di questa corsa al limite con un budget ridotto all'osso, avevamo costruito oltre cento appartamenti e stavamo ricevendo attenzioni da altre imprese. Stavamo superando la forza gravitazionale che affrontano tutte le piccole imprese—la capacità di avere un flusso di reddito ricorrente per superare i momenti difficili e supportare il team amministrativo (contabile, segretaria, etc.).

Una cosa mi risuonava in testa durante tutto questo processo. Da giovane avevo incontrato un vecchio costruttore che aveva circa ottant'anni. Lo avevo incontrato appositamente per chiedere il suo consiglio. Volevo anche sapere che insegnamenti poteva darmi per far sì che la mia avventura negli affari avesse più probabilità di avere successo. Era un muratore ed era arrivato come un immigrato. Alla fine era passato da muratore a costruttore.

Ad un certo punto durante gli anni sessanta, si era guardato attorno e si era reso conto che la sua squadra era formata sempre più da persone anziane e che tutti i giovani o erano all'università o non erano interessati al mondo delle costruzioni. Prese la decisione consapevole di non vendere e di costruire solamente per tenere e affittare. Durante la sua vita ha costruito circa quarantamila appartamenti che ha continuato a possedere e ad affittare anche quando l'ho incontrato. Il suo consiglio fu semplice: Costruisci e tienili (ogni volta che è possibile). Quelli che comprano e vendono alla fine si ritrovano senza sedia quando la musica è finita.

Non ho mai cominciato per creare un impero. Ho cominciato per chiarirmi le idee. Sono stato fortunato ad avere una sorella di cui potevo fidarmi al 100% e che confidava ciecamente nelle mie capacità. Abbiamo lavorato bene insieme. In qualche modo abbiamo recuperato insieme il capitale necessario per far funzionare le cose.

Seguendo la stessa formula, abbiamo scoperto che le città erano ansiose che noi costruissimo questi alloggi di alta qualità a un prezzo relativamente basso. Le case esistenti erano vecchie e la qualità era di poco superiore a quella della catapecchie. Con la buona volontà delle città, fummo in grado di portare il nostro portafoglio dai venti dollari con cui ero arrivato a casa a oltre duecento milioni di dollari in circa quindici anni. Abbiamo fornito un'occupazione alle persone del posto che cercavano lavoro. Compravamo i materiali dai fornitori locali. Lavoravamo in stretta collaborazione con il gruppo di sviluppo economico della città.

Attualmente stiamo cercando di diversificarci in altri sviluppi inerenti alle proprietà con l'incoraggiamento delle banche e delle città. Tutto questo è stato reso possibile attraverso il duro lavoro, restando positivi e producendo un prodotto di alta qualità.

Le lezioni che ho imparato sono state:

La capacità di attrarre capitale attraverso gli investitori e le banche è irrinunciabile per la creazione della ricchezza. Mai sottostimare la forza e il valore della buona volontà delle comunità. É una forma di capitale che è difficile da guadagnare ed è facile da perdere—ma è un moltiplicatore di forza quando stai costruendo.

Il credito è disponibile per coloro che son solvibili. Fa' in modo di esserlo e il credito ti attiverà.

Cerca coloro che hanno successo (in qualunque campo tu abbia interesse) e chiedi loro consiglio. Chiedi loro le lezioni che hanno imparato nel corso della loro vita e saranno desiderosi di impartirtele. Sii sincero e sarai sorpreso dell'aiuto che riceverai.

Questo mi piaceva, ma sembrava come una favola. Così grande e così veloce sembrava troppo bello per essere vero. Quello che ho imparato più tardi è che la nostra mente è il nostro luogo e che crea l'ambiente di quello che sarà la nostra realtà. Se possiamo visualizzare qualcosa e renderlo reale nella nostra mente, possiamo raggiungere quella realtà attraverso le nostre azioni.

Capitolo cinque La storia del professore

Il padre di Theo prese una pausa dalla sua sessione di storie. Guardò involontariamente il suo orologio. “Credo che dobbiamo finire per oggi. Spero che questo sia stato di aiuto.”

“Assolutamente. Grazie. Ha altre storie o qualcos'altro che io potrei leggere?”

Il padre di Theo poté vedere che non mi aveva annoiato e che aveva solamente suscitato in me un maggiore interesse. Sembrò aver cambiato idea su qualcosa. Doveva aver visto i miei occhi illuminati.

“OK. Ti racconterò un'altra storia oggi. Probabilmente ti risulterà molto noiosa. É stato un mio professore all'università e mi ha aiutato nell'obiettivo di consolidare i guadagni di mia madre. Possiamo sempre incontrarci un altro giorno. Dopo tutto siamo vicini di casa!”

Fui d'accordo e mi preparai per la performance successiva del signor Black. Questa volta divenne “il Professore”:

Ho passato la mia intera vita cercando di capire il denaro e il capitale. Voglio capire come fluisca verso un gruppo di persone e non verso un altro; come abbia la tendenza ad accumularsi in sempre meno mani; e come possiamo redistribuirlo per creare una società più giusta.

Quando tutti le teorie matematiche sono state messe su carta e gli economisti decifrano la massa di dati elaborati in queste formule, il risultato fondamentale del capitale in un sistema che è largamente capitalistico è che il tasso di rendimento del capitale è maggiore del tasso di crescita dei redditi e dei risultati. Questa equazione è vera che sia presa nel breve, nel medio o nel lungo termine. Ho studiato e prodotto dettagliate pubblicazioni che hanno evidenziato la verità di questa affermazione esaminando gli Stati Uniti, l'Europa e il Giappone per i quali ho potuto raccogliere dati pubblicati per trecento anni.

Per semplicità, diciamo che il tasso di rendimento del capitale sia attorno al 5%—anche se qualche volta è più alto, qualche volta è più basso.

Il problema è che la crescita del reddito e dei risultati (occupazione, ricchezza creata nel sistema) è più bassa. É giusto dire che questa crescita di reddito e di risultati può essere fissata tra l'1.5 e il 2.5%

Cosa significa questo e perché è rilevante per ciascuno di noi? La risposta è che il capitalismo è matematicamente determinato per rendere i ricchi più ricchi e i poveri più poveri.

Bla, bla, bla. Avevo già sentito tutto questo in precedenza. Se il capitalismo è così brutto perché ogni nazione (comprese quelle comuniste) è capitalista? Il signor Black aveva ragione. Stava diventando noioso.

Possiamo modificare i regimi fiscali e i programmi sociali per ridefinire come le somme di denaro sono distribuite all'interno della nostra società, ma la vera operatività della macchina (cioè il capitalismo) è matematicamente certa. Non è diverso dai casinò che, in media, vincono. I casinò sono matematicamente certi di fare più denaro rispetto a quello che perdono verso i giocatori che li onorano con la loro presenza (purché non ci siano imbroglioni e che ci sia un numero sufficiente di giocatori che partecipano ai giochi).

Ti porterò un esempio per dimostrare questo, ma la conseguenza di questa consapevolezza è che se noi permettiamo a questo sistema di restare senza controllo, l'ineguaglianza tra i membri della società crescerà e una maggiore concentrazione di ricchezza sarà trattenuta in un numero di mani sempre minore. Il risultato di tutto ciò è una minaccia alla democrazia e alla stabilità della società nel complesso. É nell'interesse di coloro che hanno il capitale intraprendere una discussione per assicurare a tutti una maggiore prosperità sostenibile.

OK, pensai. Ma se l'1% della nostra società è così dominante e io non ho nulla, perché dovrei interessarmi a questi argomenti? Voglio imparare come unirmi all'1% e imparare i segreti per la creazione della ricchezza. Sono stanco di essere povero. Posso preoccuparmi delle grandi teorie e della beneficenza quando sarò ricco. Stavo facendo fatica ad ascoltare o a vedere qualcosa di rilevante per me. Già sapevo che il sistema era truccato contro di me!

Vedi l'esempio seguente:

Il signor Capitale ha fatto crescere il suo capitale fino a cinquecentomila dollari grazie a una combinazione di eredità, speculazione e generale prudenza fiscale. Investe il suo capitale in una varietà di progetti e riceve un tasso di rendimento dell'investimento del cinque per cento al netto dell'inflazione. (Per semplicità non faremo confusione con l'inflazione ma voglio che tu capisca che sta ricevendo un rendimento reale del 5% soggetto solo alle ...

Indice dei contenuti

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• Copyright Pagina
• L'arte della ricchezza. Gli ostacoli per raggiungerla.
• Qui c'è una lezione importante: | Quando la sconfitta è imminente, una ritirata strategica può essere buona come una vittoria. | Ricorda che fino a quando potrai 'vivere per combattere un altro giorno' tu sei in vantaggio.
• Dovete VOLERLO e volerlo fin quasi a escludere tutto il resto.
• Risparmiate il 10% del vostro reddito lordo | e investitelo saggiamente. | Questo 10% è per voi. | Vivete con il 90%
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