Energia Quantica
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Energia Quantica

Vivi il tuo potenziale infinito

  1. 185 pagine
  2. Italian
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Energia Quantica

Vivi il tuo potenziale infinito

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Compi un viaggio sorprendente nella natura del cambiamento e della realtà per scoprire il potere di trasformazione che hai dentro di te.Segui Melissa Joy, leader trasformazionale e guida, nella gioiosa esplorazione della consapevolezza universale e dell'infinito potenziale, a disposizione di ognuno nel campo del cuore.Il campo del cuore è una porta sul tuo potere, sul cambiamento individuale e sulla trasformazione globale e ti porterà a una nuova realtà basata sull'unità, sull'amore e sul potenziale infinito.Con una scrittura chiara e coinvolgente, insieme a un piglio scientifico e spirituale che non rinuncia al senso dell'umorismo, Melissa rivela come la consapevolezza universale e l'infinito potenziale siano esperienze organizzate capaci di influenzarci. Praticando la consapevolezza centrata nel cuore e la libertà di scelta, attraverso il potere della grazia, tutti possono affrontare le situazioni della vita e qualsiasi difficoltà sperimentando una maggior armonia con il flusso delle cose, più gioia e più soddisfazione personale.Il viaggio nella consapevolezza centrata nel cuore viene accompagnato dal sapere e dalla saggezza che Melissa Joy ha acquisito insegnando ai seminari trasformazionali di Matrix Energetics, a migliaia di persone in tutto il mondo.

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Informazioni

Editore
mylife
Anno
2016
ISBN
9788863867299
Capitolo 1
La natura del cambiamento
La vita è una serie di cambiamenti spontanei e naturali. Non opporre resistenza; ciò crea solo sofferenza. Lascia che la realtà sia la realtà. Lascia che le cose scorrano naturalmente.
Lao Tzu
Com’è possibile che un libro sulla trasformazione abbia inizio con una frase che suggerisce di lasciare che “la realtà sia la realtà”? Questa è la domanda che mi sono posta io stessa mentre il capitolo prendeva forma. Tuttavia, l’averla scelta come apertura, va di pari passo con la mia accettazione di ciò che crea la propensione e la predisposizione al cambiamento.
Segui il flusso. La natura del cambiamento è un flusso. Il cambiamento avviene perché c’è una corrente di potenziale libera da ostacoli che dà vita all’esperienza. Ogni volta che resistiamo al flusso, stiamo resistendo alla corrente che ci porta a ricordare chi siamo veramente, ovvero esseri senza limiti.
La maggior parte dei libri sul cambiamento e la trasformazione fornisce passi specifici attraverso i quali poter sperimentare noi stessi in modo diverso. Il presupposto su cui si fondano è che seguire le istruzioni ci renderà diversi o migliori di come siamo. Ci aspettiamo di ricevere indicazioni dall’esterno. Ciò sottintende che c’è qualcosa che non va in noi, o che ci manca l’ingrediente giusto per vivere una vita migliore e gioiosa.
Una doverosa premessa da fare in questo libro è che tutto è già perfetto così com’è. Non dobbiamo fare nulla per essere più di quello che già siamo. Abbiamo solo bisogno di lasciarci andare e goderci il viaggio. Alcuni potrebbero non crederci, ma la perfezione innata esiste a prescindere che tu ci creda o meno. La nostra mente è limitata. Scopriremo che eliminare i limiti della mente è esattamente ciò che favorisce il concretizzarsi di questa verità fondamentale.
Un’altra premessa di questo libro è che la coscienza è tutto, ed esiste a prescindere da ciò che pensiamo e crediamo sia possibile o meno. Semplicemente è, e noi ne siamo estensioni dirette e in connessione con ogni cosa. Quindi, tu e io siamo completi, già perfetti. Questo non è un libro sull’unità di per sé; piuttosto è un libro sull’unicità.
L’unicità si esprime attraverso la nostra connessione all’unità. Questo è un libro per incarnare il nostro vero autentico sé (abbreviato con VAS) come potenziale della coscienza universale che va ben oltre ciò che ci è stato detto o di cui abbiamo fatto esperienza fin qui. Ognuno di noi è un’espressione unica della coscienza universale che si espande, crea e fa esperienza di sé.
Lascia che la realtà sia la realtà: a cosa può servire un’affermazione come questa in un libro che tratta di potenziale, trasformazione e cambiamento? Di certo, se volessimo che la realtà restasse limitata piuttosto che illimitata, potremmo non essere interessati a ME, che è la scienza e l’arte della trasformazione, e nemmeno a un libro sulla creazione interattiva della realtà e del cambiamento creativo. Tuttavia, lascia che la realtà sia la realtà e abbraccia il concetto di lasciar andare come un componente fondamentale del processo di trasformazione.
Che cos’è davvero la realtà? Non potremo mai saperlo in maniera definitiva; possiamo infatti conoscerla solo attraverso la nostra percezione di essa. Le nostre lenti della consapevolezza ci forniscono un meccanismo per osservare, percepire e fare esperienza di ciò che noi chiamiamo realtà.
Usando le lenti della consapevolezza, possiamo ricevere e sperimentare molto di più della realtà.
Modificando il modo in cui ci connettiamo alla realtà (la nostra vibrazione, anche conosciuta come risonanza), possiamo creare i presupposti per un’esperienza completamente diversa.
La realtà è fluida, come l’acqua. Più impariamo a seguire il flusso, più la realtà fluisce con noi.
Quando la resistenza a ciò che è si trasforma in accettazione, lasciamo andare naturalmente ogni peso indesiderato che mantiene la nostra percezione della realtà bloccata nella polarità e dualità di ciò che stiamo cercando di abbandonare o trascendere. In altre parole, accogliere e accettare ci sollevano dal peso indesiderato di qualsiasi cosa. La neutralità apre le porte alla coscienza universale come nostra espressione, per osservare noi stessi come se fossimo davanti a una nuova realtà (neutralità).
La neutralità è una porta di accesso all’unità.
La neutralità ci permette di trascendere i limiti che percepiamo nella dualità, attraverso l’accettazione della dualità stessa come estensione dell’unità. La neutralità si trova nello spazio che intercorre tra ciò che vogliamo cambiare e ciò che non è ancora cambiato. Attraverso la consapevolezza dell’unità e la nostra connessione al tutto, diventiamo partecipanti attivi e co-artefici della coscienza universale. Possiamo facilmente sfruttare la nostra personale consapevolezza come trampolino di lancio, a partire da uno spazio in cui tutto può accadere, in cui tutto è possibile.
Cambiare
Cambiare significa fare qualcosa di diverso o diventarlo. Per trasformare occorre modificare la forma o l’espressione di qualcosa. La nostra essenza come esseri illimitati è una costante che resta immutata. La nostra esperienza o manifestazione di questa essenza è il processo di cambiamento, di cui facciamo esperienza attraverso la trasformazione.
Il cambiamento è una costante. Non si verifica a causa nostra, ma piuttosto avviene a prescindere da noi. La natura del cambiamento è quella di accadere. Con o senza di noi. Quindi, se vogliamo veramente accoglierlo, dobbiamo semplicemente smettere di opporre resistenza.
Il cambiamento avviene naturalmente quando non opponiamo più resistenza a ciò che è, e quando la smettiamo di opporre resistenza a qualcosa o qualcuno per creare la trasformazione.
Opporre resistenza, in questo caso, significa opporsi al flusso. Quando ci opponiamo a ciò che accade, in realtà stiamo limitando le informazioni e le esperienze a uno schema della coscienza rigido e separato, che autorizza la coscienza stessa a non trasformarsi. Quando smettiamo di opporci, ciò che si protrae da tempo inizia a mollare la presa su di noi. Ciò a cui ci aggrappiamo si aggrappa a noi. Quando lasciamo andare la resistenza, ristabiliamo la consapevolezza del puro potenziale di ognuno di noi, prima che venga separato come esperienza. Lasciati andare. Il potenziale aspetta di essere riconosciuto per manifestarsi nel flusso come esperienza.
Ciò contro cui lottiamo o resistiamo ci tiene legati alle sue polarità, impegnandoci in una eterna lotta, che crea un conflitto interiore. Se ci focalizziamo su o contro qualcosa o qualcuno, entriamo in risonanza con esso. È il paradosso della polarità.
Un primo passo per cambiare è quello di smettere di opporre resistenza. Lascia scorrere e avrai il potere di cambiare le cose. Quando siamo in uno stato di neutralità, non c’è alcuna carica positiva o negativa. Non c’è giudizio. È così come è. Entrambi gli opposti della polarità, positivo e negativo, ne fanno parte. La neutralità si trova in quello spazio tra positivo e negativo, ed è qui il punto dove le cose cambiano più facilmente. La neutralità include ogni cosa. “Includere” è apertura, e l’apertura è il requisito fondamentale per cambiare.
Lasciar andare o abbandonare il bisogno che le cose cambino è diverso da arrendersi. Abbandonarsi a ciò che sembra essere, ci aiuta a lasciar andare ciò che sembra non essere. Non c’è alcuna differenza. La consapevolezza include tutto, e ciò che non è non è separato da ciò che è. Entrambi esistono insieme. Sono la stessa cosa. Sono un’unica entità. Arrendersi è ben diverso da lasciar andare; quando ci arrendiamo, assecondiamo qualcosa che sembra non essere ciò che vogliamo. Continuiamo poi a pensare a quel qualcosa con un senso di frustrazione, tanto che ciò che sembra risiedere al di là di quel qualcosa è escluso dalla consapevolezza. Pertanto, ogni elemento utile escluso dalla nostra consapevolezza crea resistenza al flusso.
Lasciar andare o abbandonarsi rappresentano un’apertura, e l’apertura permette un ritorno al flusso. Quando permettiamo al cambiamento di avvenire, come nostra condizione naturale, allora il cambiamento permette lo schiudersi del potenziale illimitato. Lasciar andare è una liberazione dall’attaccamento a ciò che è e a ciò che non sembra essere. Lasciar andare significa accogliere tutto ciò che si manifesta. Accogliere tutto è la libertà che non ha opposti. Semplicemente è e non è, insieme, come fossero un’unica entità. Quando tutto viene accolto, abbracciato e incluso, non abbiamo più bisogno di aggrapparci a nulla.
Incredibilmente, l’universo conosce la differenza tra lasciar andare per davvero e fingere di farlo. Nel primo caso diciamo a noi stessi: “Ho lasciato andare questo desiderio e so che tornerà a me sotto forma di manifestazione ed esperienza.” Nel secondo: “Voglio questo, e so che dovrei lasciarlo andare per permettergli di realizzarsi, ma resterò aggrappato a questa sua piccola parte mentre fingerò di fidarmi.” Lasciar andare completamente ci dà lo slancio che permette alle increspature della creazione di riverberare indietro verso di noi.
Impara a lasciar andare e abbi fiducia nel fatto che i tuoi desideri più sinceri si manifesteranno sotto forma di esperienza. Tieni a mente questa frase di Anaïs Nin: “La vita è un processo del divenire, una combinazione di stati che dobbiamo attraversare. Le persone falliscono perché vogliono scegliersi uno stato e restarci. Fare questo è come morire.”
Liberi di scegliere
Possiamo iniziare a prendere decisioni personali quando ci troviamo in una condizione che include tutte le possibilità. La scelta è la nostra abilità intrinseca di decidere dove risuonare nella nostra consapevolezza. Laddove risuoniamo, si crea la nostra esperienza. Quindi, anche se possiamo permettere che tutto ciò che è realtà sia realtà, non significa necessariamente che dobbiamo fare esperienza di ogni cosa. Finché permettiamo che tutto ne faccia parte, non abbiamo una vera scelta. Finché rimaniamo incatenati a ciò cui ci aggrappiamo, non abbiamo completa libertà o l’abilità di percepire o persino discernere la nostra risonanza, perché continuiamo a opporre resistenza e a ostacolare il cambiamento.
Scegli. Osserva. Lascia andare. Permetti che accada. Abbi fiducia. Scegli.
Esercizio
Scegli. L’universo collabora con noi nel lasciarsi ispirare da ciò che desideriamo. I desideri che scaturiscono dal campo del cuore sono potenti indicatori o mappe per aiutarci a scegliere con saggezza. Le nostre scelte sono sempre estensioni della coscienza universale. Dal punto di vista della coscienza universale che include tutto, le scelte non sono né del tutto negative né interamente positive. Sono solo scelte.
Osserva. Osserva ciò che è cambiato, non ciò che è rimasto uguale.
Perché ci sembra così difficile vivere il cambiamento? Forse la chiave è la parola sembra, dal momento che le nostre percezioni e l’attaccamento alle esperienze che non cambiano sono ciò che ci lega a esse. Troppo spesso osserviamo ciò che non è cambiato invece di ciò che è diverso. Quando osserviamo ciò che è diverso, allora iniziamo a percepire il cambiamento nel suo sbocciare. La nostra esperienza si colloca laddove risuoniamo.
Osservare ciò che è cambiato mette la consapevolezza in risonanza con il cambiamento che sta già avvenendo. Spesso tendiamo a porre l’attenzione su ciò che non cambia, e questo rinforza l’idea che le cose siano sempre uguali. Se poniamo l’attenzione su qualcosa che non cambia, allora quel qualcosa che non cambia è tutto ciò che siamo in grado di osservare e di cui fare esperienza. Allo stesso modo, accettando ciò che è e osservando ciò che è cambiato a livello complessivo, si stabilisce una connessione tra ciò che è e ciò che è cambiato, in modo che ciò che è diventa il cambiamento di cui vogliamo fare esperienza.
Lascia andare. Desiderare e focalizzarsi sul bisogno di lasciar andare ci porta a resistere al lasciare andare medesimo. Lascia andare il bisogno di lasciar andare. Più proviamo a lasciar andare, più restiamo aggrappati a ciò che desideriamo abbandonare. Quando lasciamo andare, non stiamo più mettendo una barriera tra chi siamo e ciò che desideriamo. Non stiamo più facendo attenzione alla distanza tra chi siamo e ciò che desideriamo.
Quando ci troviamo in quel divario tra ciò che desideriamo nel nostro cuore e la sua manifestazione esteriore, potremmo sentirci frustrati. Quello che potremmo non riconoscere è che percepire noi stessi come bloccati nel gap tra due esperienze rappresenta già, di fatto, progresso e movimento. Percepire ciò è un marcatore utile per la nostra consapevolezza; ci dice che in realtà non siamo mai ingabbiati, ma semmai ci troviamo in perenne movimento e stiamo continuamente imparando ed evolvendo lungo il nostro cammino. Lascia andare il divario e osserverai il divario sparire. Quando lasciamo andare il divario, creiamo un ponte tra il desiderio nel nostro cuore e la sua manifestazione, e osserviamo i nostri pensieri nel momento in cui attraversiamo il ponte.
Quando lasciamo andare accogliamo tutto ciò che siamo ora, come coscienza universale e pura potenzialità. Da questo potente luogo possiamo scegliere dove risuonare, in modo che le esperienze desiderate possano scorrere attraverso di noi. Lascia andare.
Permetti che accada. Lasciar andare il lasciar andare porta quasi naturalmente ad accettare ciò che sta accadendo nella nostra vita e a percepirlo nella consapevolezza come uno schema o un segnale che non ci limita né ci definisce. Permetti di esistere a ciò che si sta manifestando senza opporre resistenza. Osserva quando lo schema cambia o non cambia, senza alcun giudizio o attaccamento. Osservare i pensieri è l’arte di entrare in uno stato neutrale, o di rimanere in uno stato di neutralità.
Abbi fiducia. La fiducia può essere semplicemente una questione di consapevolezza. Fidati di dove va la tua attenzione quando ti chiedi come sarebbe se tu potessi accettare ciò che vuoi cambiare senza opporre resistenza. Come ci si sente? Da questo stato di neutralità e lasciando che accada, chiediti se lo schema o l’esperienza possono esprimersi in un modo diverso. Non chiederti come, quando o perché. Semplicemente fatti la domanda e permetti alla risposta di emergere. Fidati di ciò che emerge.
Fidarsi stabilisce una connessione coerente tra il nostro vero autentico sé e il potenziale della coscienza. La connessione tra VAS e potenziale della coscienza è una connessione ininterrotta che non richiede di aver fede o esser certi. Quando ci fidiamo siamo consapevoli della connessione.
Scegli, osserva, lascia andare, permetti che accada, abbi fiducia e scegli. Quando questo succede, tutto scorre in modo coerente. Quando smettiamo di opporci al flusso, è come se stessimo lasciando andare i remi della canoa dopo aver remato controcorrente; ci lasciamo trasportare senza sforzo, seguendo semplicemente la corrente. Senti il brivido dell’esperienza e urla: “Evvai!” con entusiasmo.
Il cambiamento è flusso, ed entrambi sono naturali come respirare. Allo stesso modo, per usare una metafora, possiamo dire che inspiriamo potenziale della coscienza ed espiriamo esperienza. La chiave per vivere il cambiamento è saper osservare, lasciar andare e permettere alla realtà di essere la realtà a partire da uno stato di neutralità. Lasciar andare permette che ciò accada, e fidarsi di questo processo crea un allineamento con la coscienza universale.
La consapevolezza centrata sul cuore, di cui parlerò in maniera estesa più avanti nel libro, permette alla nostra consapevolezza stessa di trascendere le percezioni limitate di dualità, polarità e contrasto. Non dobbiamo fare nulla. La consapevolezza centrata sul cuore attinge a un pozzo di informazioni illimitato e al potenziale energetico. Incarna lo spazio del potere personale che include ogni cosa, perché c’è una conoscenza che traspare e fa sì che non vi sia nulla su cui dover esercitare il proprio potere. Ricorda, niente è separato da ciò che è, che sei tu, che è chiunque, che è tutto il resto, e che allo stesso tempo non è niente. La consapevolezza centrata sul cuore ci permette di accedere alla natura del nostro sé illimitato e permette al cambiamento di fluire come una progressione naturale della coscienza universale che manifesta se stessa.
Noi siamo la coscienza universale, e attraverso di noi il potenziale illimitato fa esperienza di sé come forma e materia. L’informazione si manifesta pian piano come informazione in azione, creando la nostra esperienza. Siamo serbatoi in cui la coscienza universale, come potenziale illimitato, si riversa per essere realizzata. La coscienza universale è contenuta dentro di noi come noi ed è limitata solo dalla nostra percezione limitata. In quanto serbatoio della coscienza, tanto più riusciamo a essere flessibili, quanto più la coscienza universale può manifestarsi come noi. Abbiamo la capacità intrinseca d’incarnare la flessibilità della coscienza, trascenden...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Colophon
  4. Indice
  5. Prefazione
  6. Note dell’autrice
  7. Introduzione
  8. Capitolo 1: La natura del cambiamento
  9. Capitolo 2: La coscienza universale e il potenziale illimitato
  10. Capitolo 3: Realtà ed esperienza: campi morfici e memi
  11. Capitolo 4: Matrix Energetics: risvolti e applicazioni pratiche
  12. Capitolo 5: La consapevolezza centrata sul cuore: la via d’accesso alla felicità
  13. Capitolo 6: Dalla teoria dei due punti all’assenza di punti
  14. Capitolo 7: Viaggiare nel tempo attraverso il presente eterno
  15. Capitolo 8: Universi paralleli: la via d’accesso alle possibilità oscillanti
  16. Capitolo 9: Il vero autentico sé e la perfezione dell’imperfezione
  17. Capitolo 10: Le relazioni: creare insieme, unificare e lanciare un sasso nello stagno
  18. Capitolo 11: Glossario
  19. Bibliografia
  20. L’autrice