Transtiberim
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Trastevere, il mondo dell'oltretomba

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Trastevere, il mondo dell'oltretomba

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Informazioni sul libro

Una guida che svela la storia e il simbolismo di ogni angolo di Trastevere, ricostruendone il fascino grazie ad aneddoti reali e leggendari.
Immaginate di passeggiare per Trastevere, uno dei quartieri più suggestivi di Roma, e avere vicino una guida che vi sveli la storia e il significato simbolico di ogni edificio, vicolo e chiesa incontrati. È proprio lo scopo di quest'agile volume illustrato: partendo dalle origini di Trastevere, esso vuole ricostruirne e renderne al lettore il fascino, non soltanto tramite analisi di tipo artistico-architettonico, ma anche attraverso il racconto di aneddoti che si perdono tra il verosimile e il leggendario e vicende di personaggi più o meno celebri che hanno legato le loro azioni a questo rione.
Giuseppe Lorin ci regala un'opera consultabile a più livelli: dal semplice piacere narrativo all'uso turistico-didattico.
Per non dimenticare la grandezza e la bellezza di Roma.

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Informazioni

Nascita del nome Tevere – La Mimesica

Il Tevere nell’era arcaica non era conosciuto con questo nome, ma si identificava solo da ciò che suscitava quell’acqua che scorreva, a chi la osservava con estrema attenzione, cercando di ‘fondersi’ nel ritmo di quell’elemento, che dà la vita. Aristotele chiamò quel metodo di imitazione «mimesico», e mimesica l’arte del compenetrarsi nell’elemento stesso.
Fu così che quel fiume venne nominato Al o anche Alhl, comunicando sete, gola riarsa, tant’è vero che molte città o borghi che sorgono nelle vicinanze di un fiume, di un lago o del mare, hanno la loro radice iniziale con Al, come Albano, Alba, Alassio, Albenga, Alatri, Aleppo nella valle dell’Oronte, il fiume ribelle, e tante altre città; per la limpidezza della sua acqua venne anche nominato Albula, acqua pura, cristallina, non ancora bionda, com’è contrariamente oggi, il biondo Tevere; i fonemi Al bula lo identificavano come «ciò che dà vita» eppure, il nome si suppone sia nato per onomatopea dall’ascolto dello scorrere e dell’infrangersi delle acque sulle rocce e i sassi; quell’acqua creava per quegli abitanti rumore, e non a caso il nome scelto dagli indigeni del posto per definire il Tevere fu Rumon, secondo l’idioma mimesico onomatopeico etrusco dal quale il vocabolo ‘rumore’ deriva.
Il segreto della magia della mimesica è entrare in sintonia coi ritmi fondamentali degli elementi che regolano la vita sulla nostra Terra: l’acqua, il fuoco, l’aria, la terra stessa!
San Francesco insegna, col suo Cantico delle Creature:
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria et l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimu, se konfàno
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual’ è jorno,
et allumini noi per lui.
Et ello è bellu et radiante cum grande splendore,
de te, Altissimu, porta significatione.
Laudato sii, mi’ Signore, per sora luna e le stelle,
in celu l’ài formate, clarite, et pretiose, et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento, et per aere, et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dai sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’ aqua,
la quale è molto utile, et humile, et pretiosa, et casta.
Laudato si’, mi Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte,
et ello è bellu, et jocundo, et robustoso, et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale no’ sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengon’ infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimu, siràno incoronati.
Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai ac quelli ke morràno ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime volunctati, ka la morte secunda, no ‘l farrà male.
Laudate et benedicete el mi’ Signore, et rengratiate, et serviatelu cum grande humilitate.
Sono questi elementi, uniti alla flora e alla fauna, che da sempre suggeriscono all’Uomo, con la mimesica, il verbo e l’arte per la costruzione della «bellezza», la comunicazione e l’armonia; si ricordi la gioielleria etrusca, così raffinata come la sua gente.
La percezione sensoriale è la base dell’Arte.
Vediamo, ascoltiamo, odoriamo, tocchiamo, gustiamo, e trasformiamo l’oggetto che ha attratto la nostra attenzione, secondo l’intento dell’uso, in acc...

Indice dei contenuti

  1. Frontespizio
  2. L’Autore
  3. Premessa
  4. Considerazioni dell’autore
  5. Trastevere si svela
  6. Transtiberim, Tevere, Aniene, Arrone
  7. Via Campana
  8. Nascita del nome Tevere – La Mimesica
  9. Saturno è Crono – Zeus è Giove
  10. Un cimitero di animali preistorici
  11. La Fons Olei e la Taberna Meritoria
  12. Santa Maria in Trastevere
  13. Casa dei Canonici di Santa Maria in Trastevere
  14. Fontana di Santa Maria in Trastevere
  15. Palazzo di San Calisto
  16. Palazzo Pizzirani
  17. Via della Paglia e le Anime Purganti
  18. Piazza di Sant’Egidio
  19. Palazzo Velli
  20. Santo Spirito in Saxia
  21. La Sacra Rota
  22. Via della Scala
  23. Santa Maria della Scala
  24. La Speziaria
  25. Vicolo del Bologna
  26. Vicolo del Cinque
  27. Piazza Trilussa
  28. Via del Moro
  29. Via della Pelliccia
  30. Via della Renella
  31. Orgoglio Trasteverino
  32. Chiesa di Santa Margherita al Teatro Belli
  33. Circolo San Pietro
  34. Johannes VIII e Marozia
  35. La necessità della Sedia Stercoraria
  36. Non ho mai passato ponte
  37. Piazza Gioacchino Belli
  38. Torre degli Anguillara, Casa di Dante
  39. Chiesa di S. Agata – Madonna del Carmine de’ Noantri
  40. Morte a Villa Sciarra
  41. Il Pantheon dei Romani e il Pantheon degli Etruschi
  42. Villa Pamphilj, dalle origini ad oggi
  43. Châlet svizzero
  44. La Legnara
  45. Cascina Floridi
  46. La Vaccheria dei Principi Pamphilj
  47. Casino del bel respiro
  48. Colombari delle sepolture dei patrizi romani
  49. Villa Vecchia, detta Vigna Vecchia
  50. Serre ottocentesche
  51. Giardino dei Cedrati
  52. Cappella Doria Pamphilj
  53. Il giardino del teatro di Verzura
  54. Palazzina Corsini e scuderie
  55. Arco dei Quattro Venti
  56. Casale di Giovio
  57. La Cascina e il Casale Farsetti
  58. Transtiberim, il mondo dell’oltretomba
  59. La prima catacomba ebraica a Transtiberim
  60. Porta Portese
  61. La via Portuensis e i nuovi ritrovamenti archeologici
  62. Chiesa di Santa Passera
  63. Mausoleo del Trullo dei Massimi
  64. I Frates Arvales e le Catacombe di Generosa
  65. Cattedrale di Portus
  66. Basilica di San Crisogono
  67. La VII Corte
  68. Arco de’ Tolomei e Palazzo Mattei a Transtiberim
  69. Via della Lungara, il Regina Coeli, le Mantellate, il Fontanone del Gianicolo
  70. Villa Farnesina
  71. Villa York
  72. Le Mantellate
  73. Casetta de Trastevere
  74. Palazzo Salviati
  75. I muraglioni di contenimento del Tevere
  76. San Francesco a Ripa
  77. Terremoti a Roma
  78. Chiesa di Santa Maria dell’orto
  79. Chiesa di Santa Cecilia in Trastevere
  80. Casa di Ettore Fieramosca a piazza di Santa Cecilia 19
  81. Santa Maria in Cappella
  82. Vicolo dell’atleta
  83. Via dei salumi
  84. San Giovanni dei Genovesi
  85. Via di San Crisogono
  86. Via di San Cosimato
  87. Piazza San Cosimato e la Chiesa
  88. Le Mura Gianicolensi
  89. Monastero di San Cosimato nell’ospedale Nuovo Regina Margherita
  90. Chiesa di Santa Dorotea
  91. San Giovanni della Malva
  92. Porta Settimiana
  93. Palazzo Corsini, Christina di Svezia
  94. Il Bosco Parrasio nell’idea di Christina di Svezia
  95. Monastero di Santa Maria dei Sette Dolori
  96. Villa Farnese – Villa Borbone – Villa Giraud – Villa Savorelli – Villa Aurelia
  97. Il Faro del Gianicolo
  98. Il cannone al Gianicolo
  99. La Costituzione della Repubblica Romana al Gianicolo
  100. Villa Lante nel sogno di Raffaello
  101. Giano e il passaggio naturale verso Roma
  102. Porta San Pancrazio e il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina
  103. Villa Sciarra
  104. Portale monumentale di Villa Sciarra
  105. Fontana con putti e capretta
  106. Esedra Arborea
  107. Fontana di Diana ed Endimione
  108. Uccelliera
  109. Ninfeo
  110. Il Casino e l’esedra dei dodici mesi
  111. Teatro della Quercia del Tasso al Gianicolo
  112. Sant’Onofrio al Gianicolo
  113. Trastevere e la linea di fortificazioni
  114. Giuditta Tavani Arquati alla Lungaretta
  115. Pietro Cossa in vicolo della Torre, 15
  116. Piazza di Santa Rufina
  117. Piazza in Piscinula
  118. Chiesa di San Benedetto in Piscinula con il campanile piu piccolo e la piu antica campana di Roma
  119. Il cammino dei pellegrini per le Sette Chiese
  120. Le processioni alle tombe dei santi
  121. Le Sette Chiese
  122. Conclusioni
  123. Bibliografia Essenziale
  124. Ringraziamenti