La fede come coscienza nel cinema di oggi

Francesco Giraldo, Arianna Prevedello

• Editore: Effatà Editrice
• Anno: 2013
• ISBN:
  9788874028634
• Argomento: Media & Performing Arts
• Categoria: Film & Video

La fede come coscienza nel film Bella addormentata di Marco Bellocchio.In occasione dell'Anno della Fede, l'ACEC ha realizzato questo eBook.«Il bisogno di credere è un bisogno pre-politico e pre-religioso sul quale poggia il desiderio di sapere. Riconoscendo l'importanza di tale bisogno, noi atei possiamo favorire il dialogo tra credenti e non credenti...». Così si esprimeva, recentemente, la filosofa francese Julia Kristeva. Molti film sono stati inseriti nel presente volume proprio partendo da questa considerazione. Anche quelli che apparentemente sembrano muoversi su territori lontani dalla fede, ne sono talvolta profondamente vicini.I valori cristiani seminati a larghe mani nella lunga storia di duemila anni, improvvisamente emergono quasi carsicamente nella letteratura, nel teatro e nel cinema che, tra tutte le forme d'arte, è forse quella che riesce a metabolizzare meglio il credo cristiano in chiave contemporanea.Il cinema contemporaneo, quello che sa osare e non si adatta a riprendere e ad adeguarsi al "politicamente corretto", crede in una alterità posta al di fuori di se stesso. È un cinema, naturalmente, che di solito non offre risposte, ma pone tante domande, lasciandole spesso irrisolte. La vera difficoltà, non solo per il cinema, sta casomai nella capacità di porle correttamente, anche perché le risposte stanno nel cuore delle stesse domande.La scheda dei film sono redatte da Cinema in prospettiva con la supervisione critica e pastorale di Don Gianluca Bernardini.

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IL FILM

BELLA ADDORMENTATA

di Marco Bellocchio

TAG

VITA, MORTE, COSCIENZA, STATO VEGETATIVO, EUTANASIA, FEDE, FAMIGLIA, AMORE

UNA RIFLESSIONE SUL SENSO DELLA VITA E DELLA MORTE. SULLO SFONDO LA VICENDA DI ELUANA ENGLARO, CHE HA SCOSSO L’ITALIA NEL FEBBRAIO DEL 2009 E ANCORA FA PARLARE.

Genere: Drammatico

Produzione: Italia/Francia 2012

Durata: 115’

Con:

Toni Servillo (sen. Uliano Beffardi), Alba Rorhwacher (Maria), Michele Riondino (Roberto), Isabelle Huppert (divina madre), Maya Sansa (Rossa), Pier Giorgio Bellocchio (dr. Pallido), Gian Marco Tognazzi (marito della divina madre), Roberto Herlitzka (lo psichiatra), Brenno Placido (Federico), Fabrizio Falco (Pipino), Gigio Morra, Federico Fracassi

LA DOMANDA

SULLA VITA E SULLA MORTE

Lei non si vede mai, ma tutti ne parlano. Non si vedono i suoi genitori, ma la loro scelta scuote tutta l’Italia. La vicenda di Eluana Englaro – la giovane in stato di coma vegetativo da diciassette anni, per la quale la famiglia aveva chiesto alla magistratura l’autorizzazione a sospendere alimentazione e idratazione forzata – è sullo sfondo dell’ultima pellicola di Marco Bellocchio, Bella addormentata, presentata alla 69esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Già dalle prime riprese, il film ha fatto parlare di sé, perché riaccendeva la memoria collettiva su un evento che ha profondamente segnato la storia recente. Quel 9 febbraio 2009, quando la giovane muore alle 19:35 nella residenza sanitaria La Quiete di Udine che si era resa disponibile ad attuare la sentenza.

Bellocchio non racconta la vicenda di Eluana, anche se ambienta il film nei suoi ultimi sei giorni di vita. Sceglie di leggere la realtà di quel febbraio 2009 – che viene mostrato tramite frammenti televisivi (concitati) e pagine di giornali – attraverso quattro storie di finzione che raccontano la complessità del tema, del momento, del dibattito... e delle coscienze. Storie che s’intrecciano con quella di Eluana e generano una riflessione sul senso della vita e della morte. Una riflessione fatta di domande, soprattutto; non ci sono risposte, non ci sono tesi, non c’è una morale. Marco Bellocchio, pur stando dalla parte del padre di Eluana, non vuole dare risposte.

I personaggi di cui racconta, che per strade diverse – tutte tortuose – sono chiamati a fare i conti con il senso della vita e della morte (quella di Eluana, certo, ma anche la loro e quella di chi amano), mettono in scena anche altri temi: il rapporto genitori-figli (caro al regista), le implicazioni della fede e quelle etiche, la meschinità e il cinismo del potere, la coscienza, l’amore.

Il regista ci racconta di Maria e suo padre: lei è un’attivista per la vita e lui un senatore Pdl. Lei vuole Eluana viva, lui è indeciso: la sua storia personale lo porta da un’altra parte. La loro coscienza li c...

Indice dei contenuti

• La fede come coscienza nel cinema di oggi
• Coscienza
• Bella addormentata