Il Vangelo secondo... Steve Jobs
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Il Vangelo secondo... Steve Jobs

Dalla mela di Adamo a quella dell'iPhone

  1. 112 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Il Vangelo secondo... Steve Jobs

Dalla mela di Adamo a quella dell'iPhone

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Un genio del nostro secolo che non si è mai occupato di religione, ma ha inventato un modo di comunicare da cui sarebbe bene trarre spunto per essere convinti e convincenti nell'annuncio cristiano.Steve Jobs era un industriale a volte spregiudicato e con un carattere molto difficile, ma amava il suo lavoro e non sopportava la mediocrità. E se lui ci metteva anima e corpo per vendere quelli che alla fine sono solo giocattoli costosi, come è possibile invece che spesso un sacerdote, un catechista o un animatore si presentino davanti ad un gruppo o un'assemblea mal preparati, improvvisando, recitando luoghi comuni, quando dovrebbero annunciare il messaggio di vita eterna del Vangelo?Si tratta qui di imparare "il metodo Jobs", di saper stupire con umorismo e genialità il proprio pubblico non con la manipolazione della pubblicità ma con la passione per la verità e il valore del proprio annuncio.Effatà Editrice pubblica libri di qualità dal 1995, con lo stesso spirito si occupa di editoria digitale: eBook D.O.C. pensati per chi ama i libri. Il testo di questo eBook è stato completamente riadattato alla lettura digitale con l'aggiunta di link per una rapida navigazione.

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Informazioni

Anno
2014
ISBN
9788874029402
Capitolo 1

CARICAMENTO
DEL SISTEMA

Cose da sapere su Steve Jobs

Schermata di avvio di Macintosh versione 8
Barra bassa di una finestra del computer
Steven Paul Jobs, meglio conosciuto come Steve Jobs (San Francisco, 24 febbraio 1955 – Palo Alto, 5 ottobre 2011), è stato un imprenditore, informatico e inventore statunitense. Cofondatore di Apple Inc., ne è stato amministratore delegato fino al 24 agosto 2011, quando si è dimesso per motivi di salute. Durante un allontanamento da Apple a causa di disaccordi con i vertici della società stessa, ha fondato la NeXT Computer. È stato inoltre amministratore delegato di Pixar Animation Studios prima dell’acquisto da parte della Walt Disney Company, della quale era inoltre membro del consiglio di amministrazione oltre che maggior azionista. Ha introdotto al grande pubblico il primo personal computer con il mouse (Apple Lisa) e prodotti di successo come iPod, iPhone e iPad. È stato tra i primi a intuire la potenzialità del mouse e dell’interfaccia a icone creando il sistema operativo Macintosh. Jobs è stato classificato dal «Financial Times» persona dell’anno 2010.
Nato da madre americana e da padre siriano, Steve non fu educato dai suoi genitori naturali, ma dato in adozione appena nato. Fu adottato da Paul e Clara Jobs, residenti a Mountain View, nella contea di Santa Clara, in California. Steve si iscrisse al Reed College di Portland, nell’Oregon, ma abbandonò l’università dopo solo un semestre per andare a lavorare. Nel 1974 era alla Atari con il suo amico di tutta la vita Steve Wozniak. Poi i due decisero di mettersi in proprio, fondando la Apple Computer il 1° aprile 1976. Per finanziarsi, Jobs vendette il suo pulmino Volkswagen e Wozniak la propria calcolatrice. La leggenda narra che la prima sede della nuova società fu il garage dei genitori: qui lavorarono al loro primo computer, l’Apple I, inizialmente venduto ai membri dell’Homebrew Computer Club. Successivamente ottennero un finanziamento da un industriale, Mike Markkula, che versò nelle casse della società la somma di duecentocinquantamila dollari, ottenendo in cambio un terzo di Apple. Nel 1977 Jobs e Wozniak lanciarono l’Apple II. Le vendite toccarono il milione di dollari. Nel 1980 la Apple si quotò in Borsa. Il 24 gennaio 1984 Apple produsse un personal computer compatto e dotato di un nuovo sistema operativo a interfaccia grafica: l’Apple Macintosh. Dotato di icone, finestre e menu a tendina, il Mac riscosse un grande successo. Per il grande pubblico Jobs divenne la persona più in vista nel mondo dell’informatica.
La presentazione del Macintosh fu strepitosa. Jobs estrasse il Mac da una borsa (cosa impensabile per gli scomodi computer di allora) e lo fece parlare davanti ad un pubblico impazzito, mostrando le prime capacità di foto-ritocco e disegno tecnico. Questi colpi di scena lo consacreranno guru della comunicazione, oltre che dell’innovazione. Presentando anni dopo il Macbook Air, Jobs estrarrà questa volta il portatile da una busta della posta, offrendo ai clienti Apple il più sottile computer al mondo: la storia continuava a ripetersi.
Dopo il lancio di Macintosh, il sodalizio Jobs-Wozniak si sciolse. Nel 1985 Wozniak lasciò Apple Computer per cambiare attività; Jobs a sua volta entrò in rotta di collisione con John Sculley, l’amministratore delegato che egli stesso aveva nominato, e anch’egli uscì dalla Apple.
Giudizio unanime di tutti è che Jobs fosse un grande soprattutto nello scegliere le persone giuste e nel convincerle a lavorare per lui. Ma in Sculley trovò il suo “Giuda”, come tutti i messia che si rispettano. Sculley era allora amministratore delegato della Pepsi. Jobs lo convinse a lasciare quell’incarico unico per andare a lavorare in Apple, spiegandogli che con lui avrebbe fatto la storia, mentre rimanendo nell’attuale posto di lavoro tutto il suo merito sarebbe stato quello di vendere acqua colorata... I rapporti tra i due funzionarono un anno solo. L’estro creativo di Jobs entrò in contrasto con il pragmatismo organizzativo di Sculley, che convinse il consiglio di amministrazione a mettere da parte il fondatore, nonché la vera anima, di Apple.
All’età di trent’anni Jobs decise di ripartire da capo, fondando una nuova compagnia, la NeXT Computer, con l’obiettivo di avviare una nuova rivoluzione tecnologica.
Nel 1986 acquistò la Pixar dalla LucasFilms, una casa di produzione cinematografica, con l’ambizione di realizzare unicamente animazioni computerizzate. La NeXT produsse computer migliori e tecnologicamente più avanzati dei concorrenti, ma con prezzi più alti e non riuscì a imporsi sulla concorrenza, anche a causa della comparsa sul mercato di computer economici “cloni” dei PC IBM.
Nel frattempo, nel 1991 si sposò con Laurene Powell, con una cerimonia officiata da un monaco buddista. Dal matrimonio sono nati tre figli e successivamente Jobs ha anche riconosciuto la figlia Lisa, nata dalla precedente relazione con una pittrice.
Dopo l’incontro con Laurene, la vita privata di Steve Jobs diventò un tabù per tutti. Sottraendosi agli attacchi dello star system, il loro amore resse per anni: la moglie, sua più affezionata fan e sostegno, è discreta, silenziosa ma anche capace di prendere le redini della coppia in mano quando le difficoltà o la malattia hanno la meglio su Jobs. Commosso il ricordo che fece di lei lo stesso Steve: «Ero andato a parlare ad una università e notai quella studentessa carina e attenta in prima fila. Al termine della conferenza le chiesi di uscire quella sera stessa. A fine serata mi chiesi cosa avrei voluto fare se quella fosse stata la mia ultima sera sulla terra. E capii che volevo stare con lei. E da allora ci siamo trovati e siamo sempre rimasti insieme».
La Pixar si concentrò sulla produzione di lungometraggi al computer, riuscendo a sfondare nel 1995 con Toy Story – Il mondo dei giocattoli, primo film d’animazione realizzato completamente in computer grafica 3D. Seguì un altro successo planetario: A Bug’s Life.
La quotazione in borsa di questa società offrì a Jobs una somma di denaro gigantesca che gli permise di continuare le ricerche della NeXT, poi tutte confluite in Apple al suo ritorno, e a guardare di nuovo con interesse la sua vecchia azienda.
Nel 1996 la Apple Computer era in crisi; il sistema operativo Mac OS, montato sulle macchine Apple, era ormai obsoleto e l’azienda aveva bisogno di cambiare e offrire qualcosa di nuovo sul mercato. Apple Computer contattò Steve Jobs. Il NeXTSTEP, sistema operativo della NeXT, divenne la base di quello che sarà il futuro OS di Apple, il Mac OS X, mentre lo sviluppo del vecchio Mac OS terminò con la versione 9.2.
Nel 1997, dopo risultati commerciali altalenanti, l’amministratore delegato di Apple Gil Amelio venne allontanato e Jobs assunse nuovamente la carica di CEO ad interim, ma senza stipendio (scherzosamente veniva chiamato iCEO, ricevendo la cifra simbolica di un dollaro all’anno). La sua mansione, peraltro, comportò diversi premi di produzione, tra i quali un jet privato da novanta milioni di dollari (1999), e poco meno di trenta milioni di dollari in azioni (2000-2002). Alla fine della sua vita, il pacchetto azionario lascia un’eredità di otto miliardi di dollari.
Mentre lo sviluppo di Mac OS X era ancora in corso, Jobs lanciò l’iMac, un fortunatissimo modello di personal computer all-in-one, cioè comprendente lo schermo e le altre componenti nello stesso telaio del computer, riducendo notevolmente l’ingombro sulla scrivania, rientrando nel mercato dei prodotti di massa. Fino ad allora la Apple si era accontentata di dominare due mercati di nicchia, quello della progettazione grafica e della musica, isolandosi dal mondo IBM. Il 2001 fu l’anno del lancio ufficiale di Mac OS X, basato sul NeXTSTEP.
Con il Mac OS X Apple consolidò la propria quota di mercato. Mac OS X da allora è stato costantemente aggiornato e migliorato ed è stato commercializzato in numerose versioni successive, ognuna presentata con significative innovazioni (quella distribuita dal 2011 è Mac OS X 10.7 Lion).
Quasi contemporaneamente al lancio del nuovo sistema operativo e del nuovo computer, Jobs decise anche di lanciarsi nel settore della musica digitale con l’iPod, un lettore digitale di musica avanzato presentato il 21 ottobre 2001, e iTunes, un software attraverso il quale è possibile ascoltare musica e acquistarla attraverso il servizio online iTunes Music Store, che stabilì ben presto un primato di vendite e fu riscritto in seguito anche per il sistema operativo Microsoft Windows per aumentarne ulteriormente la diffusione.
Attualmente (2011) l’iPod è il lettore multimediale più venduto al mondo, con una quota di mercato superiore all’80%, mentre iTunes Store è il “mercato” digitale più usato al mondo, con dieci miliardi di brani venduti.
Per significare lo spostamento del proprio core business dal mercato dei computer a quello più generale del multimediale, nel gennaio 2007 Jobs fece ribattezzare Apple Computer Inc., chiamandola semplicemente Apple Inc.
Dopo un battage pubblicitario durato diversi mesi, il 29 giugno 2007 Apple iniziò a commercializzare un nuovo prodotto lungamente atteso, l’iPhone, un telefono cellulare con un solo tasto posto in basso, col quale si interagisce tramite lo schermo multi-touch, comprendente anche le funzioni di navigazione su Internet tramite Wi-Fi (come un computer notebook), fotocamera, lettore di file multimediali (audio, video, immagini).
Con l’introduzione di tale prodotto, Steve Jobs pose le basi per l’ingresso di Apple nel settore della telefonia cellulare. Nei primi duecento giorni di vendita, l’iPhone conquistò il 19% del mercato degli smartphone con quattro milioni di unità vendute. Attualmente la Apple è la prima produttrice di cellulari negli Stati Uniti.
Il 27 gennaio 2010, durante la conferenza Apple allo Yerba Buena Center for the Arts Theater di San Francisco, dopo un’attesa reclamata a più voci da fan e media, Steve Jobs presentò il tablet targato Apple: l’iPad. Alla base raccoglie il successo dell’iPhone, di nuovo introduce lo store online per eBook, piazzando l’iPad come gestore e visualizzatore di libri e contenuti cartacei.
Dopo aver scoperto nel 2004 una rara forma di tumore maligno al pancreas, meno aggressiva della forma più comune, sviluppatosi nei nove mesi precedenti apparentemente senza sintomi, viene sotto...

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  1. Il Vangelo secondo...Steve Jobs
  2. Menu
  3. Accensione
  4. 1 - Caricamento del sistema
  5. 2 - Antivirus
  6. 3 - For the rest of us... Una minoranza illuminata
  7. 4 - The digital hub
  8. 5 - Keynote
  9. 6 - Siate affamati, siate folli
  10. 7 - Riavvio di sistema: Apple, NeXT, Pixar
  11. 8 - iMac, iPod, iPad
  12. 9 - Pancreas
  13. 10 - One more thing...
  14. Spegnimento
  15. Indice