Il libro della vita
eBook - ePub

Il libro della vita

Leggere i Salmi

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Il libro della vita

Leggere i Salmi

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

I Salmi ci sono familiari per l'uso che ne fa la liturgia, molti si sono trasformati in canti. L'Autore si è dedicato lungamente allo studio del Salterio, come è chiamata la raccolta dei 150 salmi biblici, seguendo una prospettiva unitaria, che avvicina questi componimenti non come singoli testi poetici o liturgici, ma come un vero e proprio libro. Un libro capace di interpretare in modo sorprendente, intimo e appassionato, le trame esistenziali di ogni generazione.Vengono qui presentati tutti quegli aspetti, teologici, lessicali e intertestuali, che ci possono aiutare a cogliere l'unitarietà del libro dei Salmi, predisponendoci a una lettura continua, dal principio alla fine. Con questo libro l'Autore raccoglie i frutti della lunga esperienza di insegnamento a Gerusalemme, presso lo Studio Biblico Francescano. In queste pagine non troviamo solo il lungo e accurato percorso di ricerca di uno studioso, ma anche (e forse soprattutto) il cammino umano e spirituale di un uomo che ha fatto del Salterio, e di tutta la Bibbia in generale, il Libro della vita.Il libro inaugura la nuova collana La Bibbia e le parole, che si propone di avvicinare i lettori ai testi delle Scritture e alla spiritualita biblica.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Il libro della vita di Alberto Mello in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Teologia e religione e Commento della Bibbia. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2019
ISBN
9788862406956

ANATOMIA DEL SALTERIO

1. Una lectio continua

1.1. Il numero dei Salmi

Quanti sono i Salmi? La domanda non è oziosa, perché la risposta non è scontata. Infatti i Salmi sono meno di 150. Anzitutto perché vi sono dei salmi doppi, almeno tre: Sal 14 = 53; Sal 40B = 70; Sal 57 + 60 = 108. Ma soprattutto perché ci sono dei salmi che attualmente sono divisi in due, però sono un unico salmo. Qui bisogna fare una piccola indagine sulla tradizione manoscritta, come ha fatto Donatella Scaiola1.
Bisogna sapere che negli antichi Codici i Salmi non soltanto non sono numerati, ma non sono neppure separati in capitoli. L’unica divisione è quella in versetti, ma neppure questi sono numerati. La divisione in capitoli e versetti numerati che ora è universalmente adottata fu introdotta per la prima volta nella Bibbia latina nel XIII secolo da Stephen Langton ed è stata trasposta nel testo ebraico in una concordanza apparsa nel 1523, cioè quando si è inventata l’edizione della Bibbia a stampa, ed è chiaro che era più pratico indicare i versetti con dei numeri che non citarli per esteso.
Ma la tradizione ebraica manoscritta si discosta molto da questa nostra divisione in 150 Salmi. Su circa 200 manoscritti delle collezioni Kennicott e De Rossi, risulta che certi salmi sono accorpati in uno solo, e non sono sempre gli stessi:
Sal 1-2: 13 volte;
Sal 9-10: 8 volte (così anche i Lxx);
Sal 42-43: 49 volte;
Sal 70-71: 26 volte;
Sal 114-115: 72 volte (così anche i Lxx);
Sal 116-117: 36 volte;
Sal 117-118: 28 volte.
In queste condizioni, è quasi impossibile stabilire qual è il numero dei Salmi: dipende dai singoli manoscritti! Ma, stando all’esegesi moderna, almeno in tre casi vi sono buone probabilità che due salmi fossero uniti: Sal 9-10 (acrostico); Sal 42-43 (stesso ritornello); Sal 70-71 (stesso ritornello). Invece la connessione tra i Sal 114 e 115, che è la più attestata, è dovuta a motivi puramente liturgici data la loro recitazione continua nell’hallel pasquale.
Quindi i Salmi sono più probabilmente 147 che 150, e questo numero è quello sostenuto da tutta la più antica tradizione ebraica: dal Talmud (jShabbat 16,1) e dal Midrash Tehillim: i Salmi sono 147 e questa cifra corrisponde a quella degli anni di vita di Giacobbe (cf. Gen 47,28). Apparentemente non c’entra niente, ma il midrash lo deduce dal Sal 22,4: “Tu che siedi sulle lodi di Israele”. Per Israele si intende Giacobbe e le sue lodi (tehillot) sono tante quante il numero dei suoi anni. Comunque sia, per arrivare a 147 bisogna che siano accorpati tre salmi consecutivi: non sono gli stessi in tutti i manoscritti, ma è una possibilità ragionevole, come si è detto, per 9-10; 42-43 e 70-71.
Ora, questo numero di 147 è interessante, perché è un multiplo di 7. 7 per 7 fa 49; 49 per 3 fa 147. Potrebbe darsi, ad esempio, che si leggessero tre salmi per sette ore del giorno, per una settimana. C’è chi ha cercato, nel Salterio, una struttura ebdomadaria e quindi liturgica, ma questa, oltre ad essere molto ipotetica, non è il mio obiettivo2. Noi quindi ci atteniamo al numero di 150 che è quello attestato dai Lxx, entrato nella Vulgata, e quindi passato anche alle edizioni ebraiche a stampa. Evidentemente, è il numero privilegiato anche dagli interpreti cristiani, come Origene, Ilario e Agostino, che dividono il Salterio in tre cinquantine. Ma sappiamo che la numerazione dei Lxx e quella masoretica non coincidono perfettamente. I Lxx uniscono 9-10 e 114-115, mentre dividono 116A-B e 147A-B: quindi coincidono nel numero finale, ma non nella divisione. Dal Sal 10 al Sal 113 i Lxx sono inferiori di un numero, come sappiamo dall’uso liturgico, e questo è causa di confusione. Siccome tutte le traduzioni moderne vengono fatte sul testo ebraico, e non su quello greco, sembrerebbe logico che si debba adottare anche la numerazione ebraica.
Comunque quella del numero è solo una parte del problema. La questione principale, che ha già agitato gli antichi, sia ebrei che cristiani, è se vi sia un ordine, nel Salterio, e quale sia. In generale si può dire che essi non l’hanno trovato3. Anzitutto, si deve dire che non esiste un ordine storico o cronologico. Il Salterio non riflette in maniera ordinata le vicende della vita di David, suo presunto autore. I maestri ebrei hanno notato da sempre che il Sal 3, intitolato a David che fugge da Assalonne suo figlio, non può essere in ordine cronologico, perché questo episodio è uno degli ultimi della vita di David. Perciò il Midrash Tehillim sul Sal 3,1 arriva alla conclusione che “l’uomo non conosce l’ordine” dei Salmi (citazione di Gb 28,13). L’ordine dei Salmi rimane un segreto teologico, perché – sostengono i Rabbini – se uno lo conoscesse, sarebbe in grado di far risorgere anche i morti (ed effettivamente esiste un nesso tra il Salterio, “libro della vita” e la risurrezione dei morti)!
È famosa, poi, l’affermazione di Agostino sul Sal 150,1 (alla fine del Salterio): Ordo Psalmorum, quod mihi magni sacramenti videtur continere secretum, nondum mihi fuerit revelatum. Il più grande commentatore dei Salmi di tutta l’antichità ha la percezione che il Salterio abbia sì un ordine, e che questo ordine sia di somma importanza per capire i Salmi, ma alla fine di tutta la sua fatica interpretativa ammette francamente di non averlo ancora capito. Il problema dell’ordine dei Salmi è dunque apparentemente irrisolto, ma la sua soluzione è forse ancora più semplice di quanto non sembri.

1.2. Consequentia o akolouthìa

Allora, escludiamo l’ordine storico o cronologico in riferimento alla vita di David. Eusebio di Cesarea dice, giustamente, che se ci fosse quest’ordine nei tredici salmi che portano una notizia della vita di David, sarebbe il seguente: Sal 59; 34; 57; 142; 52; 63; 54; 56; 18; 51; 3; 7; 60. Quindi un ordine assolutamente arbitrario, così come si presenta nel Salterio. Dal canto loro, i Rabbini se la cavano sempre dicendo che “non c’è né prima né dopo nella Scrittura”: l’ordine della Scrittura non è cronologico! Del resto, noi oggi sappiamo che i titoli biografici sono delle aggiunte successive, sono delle riletture midrashiche, come diremo ancora. Quindi i tentativi, anche recenti4 di ricercare un ordine storico nel Salterio sono votati al fallimento. Però Michael Goulder fa un’osservazione abbastanza ovvia ma profonda: dice che è istintivo, è ragionevole cercare un ordine in un libro.
Se il Salterio è un libro, è normale che abbia un certo ordine. Del resto, neppure Agostino lo negava, anzi diceva che era di somma importanza, pur ammettendo di non averlo trovato. In realtà, già gli interpreti antichi, ebrei e cristiani, si sono molto avvicinati alla scoperta di quest’ordine, se pure non l’hanno teorizzato esplicitamente. La soluzione, infatti, è semplicissima: l’ordine dei Salmi consiste nella loro stessa successione, ed è in questa precisa sequenza che esso dev’essere ricercato. In latino questa successione si dice consequentia, in greco akolouthìa (letteralmente “accompagnamento”). Noi potremmo anche parlare di una “sequela”, che finalmente ha un significato anche messianico, o cristologico. Vedremo, alla fine, che il Salterio ci offre quasi tutto il Vangelo, in filigrana.
In ebraico, questa successione è addirittura una regola ermeneutica, detta semikhut, o “appoggio”. È una regola che vale non solo per i Salmi, ma è una regola logica che vale per tutta la Bibbia. Dice Rabbi ‘Aqiva: “Ogni pericope che si appoggia a un’altra dev’essere interpretata alla luce di quest’altra, perché ciascuna impara dall’altra” (Sifrè Numeri 25.1). In fondo, è una derivazione dalla dodicesima regola ermeneutica attribuita a Rabbi Ishma’el: “Una cosa si capisce dal suo contesto”: da quello che precede e da quello che segue.
Nel mondo cristiano, due autori ...

Indice dei contenuti

  1. INTRODUZIONE
  2. IL LIBRO DELLA VITA
  3. ANATOMIA DEL SALTERIO
  4. L’ORDINE DEI SALMI
  5. UNA STRUTTURA TEOLOGICA
  6. LESSICO DEL SALTERIO
  7. BIBLIOGRAFIA SCELTA