Per una cultura organizzativa e gestionale della biblioteca sostenibile
Sara Dinotola*
This contribution focuses upon the management of the sustainable library, defining a logical path structured into various stages, such as the strategic planning, the work aimed at achieving the different certifications and the communication with the stakeholders. The management of the sustainable library should involve a rethinking, at a theoretical-methodological and practical level, of the general organizational process and of the overall working methods of librarians, as well as of the relationship with the community and with the various partners. All this requires a careful reflection on the libraries’ identity and functions in the contemporary society, and a holistic vision in which the achievement of the sustainability cannot be separated from the other strategic priorities and actions of the library. Furthermore, dealing with the sustainability means reflecting on how this issue can influence the models of Library and Information Science and define a new paradigm of the discipline.
Introduzione
Il presente contributo intende soffermarsi sulla gestione della biblioteca sostenibile, definendo un percorso logico nel quale trovano posto innanzitutto la pianificazione strategica e l’individuazione di aree di intervento in cui concretizzare i principi della sostenibilità intesa secondo l’ottica della triple bottom line. In tale percorso si colloca anche il lavoro finalizzato al raggiungimento delle varie tipologie di certificazione, ossia quelle edilizie, di gestione ambientale e relative specificatamente all’ambito bibliotecario. Tutto ciò richiede un’attenta riflessione sull’identità e sulle funzioni delle biblioteche nella società contemporanea e una visione olistica in cui il raggiungimento della sostenibilità non può essere disgiunto dalle altre priorità strategiche e dalle altre azioni della biblioteca. Inoltre, affrontare il tema della sostenibilità in biblioteca significa chiedersi se e in che modo esso possa influenzare i modelli della biblioteconomia e aiutare a definire un nuovo paradigma della disciplina. Solo a partire da queste premesse, la gestione della biblioteca sostenibile può comportare un ripensamento, a livello teorico-metodologico e pratico, del processo organizzativo generale e delle modalità complessive di lavoro dei bibliotecari, nonché del rapporto con la comunità e con i vari partner. In aggiunta, risultano fondamentali un’adeguata sensibilizzazione ai temi della sostenibilità e una continua formazione dei bibliotecari, le cui competenze e i cui compiti appaiono notevolmente ampliati rispetto al passato. Centrale è anche la comunicazione verso l’esterno sia per far conoscere gli sforzi delle biblioteche a favore della sostenibilità, sia per fare in modo che esse diventino promotrici di una più ampia cultura orientata alla sostenibilità. Di essa si sente ancora più bisogno nel complicato periodo della pandemia che tutto il mondo sta vivendo e in cui sono indispensabili immediati e duraturi interventi in ambito ambientale, economico, sociale e culturale.
La pianificazione strategica della biblioteca sostenibile: scopi, obiettivi e azioni
Il cammino di ogni biblioteca verso la sostenibilità non può che iniziare dalla pianificazione strategica. Si tratta sia di identificare, all’interno della più generale riflessione sulla mission, sulla vision e sulle priorità di un’istituzione, i principi che caratterizzano l’idea della biblioteca sostenibile, sia di progettare come tradurli nella pratica attraverso la definizione di obiettivi e azioni. Partendo da tale presupposto, non sorprende che tra i dodici punti inseriti nella checklist per la gestione della biblioteca sostenibile proposta da Klaus Ulrich Werner figuri proprio la definizione di una strategia verde che, per ciascun ambito di intervento (dagli spazi alle collezioni, dall’organizzazione interna del lavoro ai servizi), porti a individuare precisi scopi, come ad esempio il raggiungimento della trasparenza di ogni operazione e la realizzazione di collaborazioni strategiche con istituzioni, soggetti e partner che siano a loro volta impegnati a favore della sostenibilità.
La pianificazione della biblioteca sostenibile dovrebbe trovare alcuni fondamentali punti di partenza all’interno degli obiettivi di sostenibilità condivisi a livello mondiale e anche in quelli da perseguire a livello nazionale, locale o dell’istituzione di appartenenza della biblioteca. Quanto agli obiettivi di portata internazionale, un riferimento imprescindibile è rappresentato dai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile illustrati all’interno dell’Agenda 2030. Le riflessioni sugli SDGs stanno comportando alcune implicazioni importanti sia per la programmazione strategica delle biblioteche, sia per le conseguenti azioni. Tuttavia, come ha evidenziato di recente Marc Kosciejew, non si è ancora giunti a un riconoscimento sufficientemente ampio e condiviso a livello mondiale del ruolo che le biblioteche possono svolgere per contribuire alla realizzazione degli obiettivi individuati dall’ONU. Ciò è testimoniato anche dal numero degli studi di area LIS su questo tema che, seppur in crescita, non è comparabile dal punto di vista quantitativo a quello degli studi relativi all’applicazione di tali obiettivi in altri ambiti, come quello scientifico, economico, urbanistico, architettonico, medico e sociale. Inoltre, non sempre all’interno delle biblioteche esiste una leadership impegnata a facilitare un cambiamento duraturo e sistematico della cultura organizzativa. Nel report di EBLIDA del maggio 2020 si ricorda che è fondamentale superare i falsi miti che spesso ancora circondano l’applicazione dell’Agenda 2030 da parte delle biblioteche, tra i quali figura la convinzione che i progetti orientati agli SDGs non rientrino nella missione principale di tali istituzioni, che essi siano solo di natura ambientale e si configurino come azioni isolate. Al contrario, dovrebbe affermarsi la consapevolezza della necessità di una cultura amministrativa e gestionale della sostenibilità che parta proprio dalla pianificazione strategica della biblioteca, che si traduca in azioni concrete e si concluda con un processo di valutazione, soprattutto dell’impatto di tali azioni sugli individui e sull’intera comunità.
Quanto al processo di pianificazione strategica della biblioteca sostenibile, va sottolineato che la definizione di scopi e obiettivi specifici dovrebbe avvenire con il coinvolgimento della comunità di riferimento, nell’ambito di una più generale progettazione partecipata della biblioteca. Sempre più di frequente nell’ambito del confronto con la comunità emerge l’importanza della sostenibilità, considerata come uno dei valori della biblioteca contemporanea. Inoltre, analizzando i piani strategici accessibili online relativi a biblioteche di varie tipologie e grandezze, si nota che la sostenibilità è tenuta in considerazione in molti documenti, tuttavia ancora troppo spesso a un’accezione ampia che contempla le questioni ambientali, sociali ed economiche si preferisce un’interpretazione della sostenibilità fondata su una visione ristretta che si focalizza solo su singoli aspetti.
A conclusione di questo paragrafo, è opportuno ribadire che la pianificazione strategica della biblioteca sostenibile è fondamentale: essa – frutto di un lavoro impegnativo in cui è indispensabile il coinvolgimento della comunità, grazie ai metodi e agli strumenti della ricerca sociale – non può rimanere una generica enunciazione di principi, infatti l’impegno e l...