capitolo 1
Ingorghi stradali, folle (più o meno)
inferocite e trasformazioni quantistiche.
L’emergenza per Paul Humphreys
A chi non è capitato di trovarsi intrappolato in un ingorgo stradale sotto il sole cocente di luglio o agosto? Da italiani, ci lamentiamo della proverbiale disorganizzazione del nostro paese e sbottiamo constatando che mandiamo gli astronauti sulla Luna, ma non siamo in grado di gestire la viabilità stradale. Gli ingorghi stradali, tuttavia, sono davvero evitabili? Basterebbe davvero pianificare la viabilità in modo efficiente e non se ne produrrebbero più? La risposta è “sì e no”. Gli ingorghi stradali emergono dalle interazioni di veicoli dotati di proprietà diverse e queste interazioni formano ciò che viene definito un sistema dinamico in stato di non equilibro. Prevedere l’evoluzione di un sistema del genere prima di osservarlo in azione o senza eseguirne una simulazione è impossibile poiché questi sistemi sono sensibili alle condizioni inziali, il che significa che una minima fluttuazione (un piccolo incidente, un rallentamento, una deviazione per lavori o simili) può generare effetti imprevedibili e catastrofici. La viabilità delle autostrade italiane è quindi migliorabile e pianificarla con maggiore razionalità è probabilmente possibile. Eliminare del tutto il problema del traffico, tuttavia, non lo è poiché gli ingorghi stradali sono fenomeni emergenti.
Un altro esempio famigliare di fenomeno emergente è la “trasformazione” che coinvolge le persone quando sono in gruppo o si ritrovano in grandi folle. In moltissimi film quando un gran numero di individui cominciano ad accalcarsi nello stesso posto si può intuire che la tragedia è dietro l’angolo e questo perché le persone, in gruppo, tendono a perdere il senso di sé e quello della responsabilità individuale, facendosi trascinare in comportamenti apparentemente irrazionali che non avrebbero se sole o in gruppetti più piccoli. Questi fenomeni sono studiati dalla psicologia delle masse (crowd o mob psychology) e, secondo Humphreys, rappresentano un altro caso di emergenza. Vedremo perché.
L’emergenza, però, non riguarda solo situazioni in cui le persone, al volante oppure no, si ammucchiano e creano confusione: si tratta di un fenomeno più generale che coinvolge anche alcune dinamiche del mondo microscopico come, per esempio, i decadimenti particellari che interessano la realtà subatomica. Vediamo ora come Paul Humphreys definisce l’emergenza, per poi tornare, a tempo debito, su tutti questi esempi.
Humphreys sostiene che sia possibile distinguere diversi tipi di emergenza a seconda dei modi in cui fallisce una posizione metafisica da lui definita atomismo generativo. L’atomismo generativo è una visione della natura antica e persistente secondo cui le entità esistenti si dividerebbero in (i) atomi fondamentali (come i blocchetti) e (ii) oggetti non atomici costituiti dai primi a partire da un sistema fisso di regole che ne governa il processo costitutivo. Humphreys definisce questo atomismo “generativo” poiché le entità non atomiche sono generate dalla combinazione di quelle atomiche e possono essere decomposte nuovamente in esse. Questa è la ragione per cui, secondo l’autore, l’atomismo generativo garantisce di principio la predicibilità, l’esplicabilità e l’assenza di caratteristiche nuove per ogni entità esistente non atomica: tutto si riduce agli atomi e le entità composte da essi non sono nulla più che una loro aggregazione. Questa visione della realtà implica, inoltre, la riducibilità di ogni sistema alle sue parti e una conseguente mancanza di autonomia ontologica (e causale, come vedremo) del sistema stesso: ogni sistema non è che l’insieme dei suoi blocchetti elementari e ne eredita proprietà e poteri causali.
Quando gli atomi dell’atomismo generativo sono atomi fisici, Humphreys parla di fisicalismo atomistico generativo, intendendo con ciò una teoria metafisica secondo cui le entità fondamentali della realtà sarebbero atomi fisici e l’organizzazione strutturale di questi atomi determinerebbe le caratteristiche dell’intera ontologia della natura.
Secondo Humphreys, il fisicalismo atomistico generativo è la posizione ontologica che sta dietro a molte teorie fisicaliste come, per esempio, la sopravvenienza humeana di David Lewis e l’ontologia combinatoria di David Armstrong. Credo sia tuttavia ragionevole correlare a questa posizione anche altre posizioni teoriche importanti come il cosiddetto micro-fisicalismo delineato da Philip Pe...