Note
Introduzione
1 «Mi piace tanto raccontare la storia / – sarà il mio tema in gloria – / raccontare la vecchia, vecchia storia / di Gesù e del suo amore» (ndt).
2 Gli eventi che leggerete in questo libro hanno avuto luogo molto tempo fa. Ho integrato i miei ricordi, al meglio delle mie capacità, con materiale tratto da libri che stavo effettivamente leggendo a quell’epoca. Certe volte, quando la memoria mi è venuta meno, ho dovuto attingere a fonti più recenti, che ora mi sono più famigliari.
I. Che cosa è compiuto?
1 Nell’originale greco «Τετέλεσται [tetélestai]»; nella Nova Vulgata «Consummatum est»; nella Cei 1974 «Tutto è compiuto»; nella Cei 2008 e nella Tilc (Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente) «È compiuto»; nella Revised Standard Version Bible – Catholic Edition usata da Hahn «It is finished» (ndt).
II. Pasqua ebraica e Alleanza
1 Hayyim Schauss, The Jewish Festivals: a Guide to their History and Observance, Schocken Books, New York 1996, reprint.
2 Sull’alleanza con Adamo, vedi Gordon P. Hugenberger, Marriage as a Covenant: Biblical Law and Ethics as Developed from Malachi, Baker Books, Grand Rapids (MI) 1998, e Scott Hahn, Un Padre che mantiene le promesse, Ares, Milano 2021, capitoli 2 e 3.
3 Vedi Giuseppe Flavio, La Guerra Giudaica, 2.14.3, 6.9.3.
III. Un sacrificio «tipico»
1 Joshua Berman, The temple: Its Symbolism and Meaning then and Now, Jason Aronson, Northvale (NJ) 1995, p. 119.
IV. Il rito ha una svolta
1 Mishnah Pesachim, 10.5.
V. La struttura pasquale dei Vangeli
1 Raymond Apple, The Last Supper: A Passover seder?, in «Jerusalem Post», 23 aprile 2014 (ultimo accesso eseguito il 27 maggio 2017 sul sito: https://www.jpost.com/.
2 Baruch Bokser, The Origins of the Seder: The Passover Rite and Early Rabbinic Judaism, University of California Press, Berkeley 1984, pp. 25-26.
3 Annie Jaubert, The Date of the Last Supper, Alba House, Staten Island (NY) 1965.
4 Vedi Eugen Ruckstuhl, Chronology of the last days of Jesus: a critical Study, Desclée, Paris 1965, e James C. VanderKam, From Revelation to Canon, Brill, Boston 2000, pp. 81-127.
5 La gente spesso domanda perché la Chiesa celebri il Giovedì santo anziché il martedì. La risposta veloce è che i giorni di festa non sono, propriamente parlando, anniversari degli eventi che celebrano. Una risposta più lunga farebbe notare che nella storia della Chiesa gli eventi dell’Ultima Cena sono stati commemorati il martedì in vari periodi e in vari luoghi.
6 Joachim Jeremias, The Eucharistic Words of Jesus, SCM Press, London 19663, pp. 42-61.
7 Papa Benedetto XVI, Sacramentum Caritatis, 9.
8 Ivi, 10.
VI. Ecco l’Agnello
1 Mishnah Pesachim, 7.1-2.
2 San Giustino Martire, Dialogo con Trifone, 40.
3 Ivi.
4 Joseph Tabory, The Crucifixion of the Paschal Lamb, in «Jewish Quarterly Review», (gennaio-aprile 1996), p. 406.
5 Melito of Sardis, Perì Páscha, in Adalbert Hamman, O.F.M., (cur.), The Paschal Mystery: Ancient Liturgies and Patristic Texts, Alba House, Staten Island (NY) 1969, p. 29.
VII. L’Agnello dall’inizio
1 La traduzione Cei 2008 di Apocalisse 13, 8 ricalca la King James Bible: «La adoreranno [la bestia dalle dieci corna e dalle sette teste] tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro della vita dell’Agnello, immolato fin dalla fondazione del mondo». Viene così corretta la vecchia traduzione Cei 1974, in cui la frase «dalla fondazione del mondo» era riferita al libro della vita: «La adorarono tutti gli abitanti della terra il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello immolato» (ndt).
2 Eugenio Corsini, The Apocalypse, Michael Glazier, Wilmington (DE) 1983, p. 245.
3 Vedi la discussione in Loren L. Johns, The Lamb Christology of the Apocalypse of John: an Investigation into Its Origins and Rhetorical Force, Wipf and Stock, Eugene (OR) 2015, p. 139.
4 Joseph Tabory, op. cit., p. 404.
5 Adalbert Hamman, O.F.M.,(cur.), op. cit., p. 32.
6 Melito of Sardis, Perì Páscha, translated in Daniel Guernsey, Adoration, Ignatius Press, San Francisco 1999, p. 35.
7 Filone di Alessandria, De specialibus legibus, 2.156.
VIII. Pane non lievitato
1 Vedi, per esempio, Giuseppe Flavio, Antichità Giudaiche, 17.9.3, 20.5.3, e Idem, La guerra giudaica, 2.14.3.
2 Filone di Alessandria, De specialibus legibus, 2.28.158-160.
IX. I calici
1 David Daube, The New Testament and Rabbinic Judaism, Hendrickson, Peabody (MA) 1994 [Londra, 1956], pp. 330-332.
2 Si veda W.L. Lane, The Gospel according to Mark, Eerdmans, Grand Rapids (MI) 1974, p. 508: «Il calice che Gesù ha evitato di bere è stato il quarto, che normalmente concludeva la riunione comunitaria della Pasqua ebraica... Gesù ha bevuto il terzo calice, legato all’opera di redenzione promessa, per richiamare l’attenzione sulla sua morte espiatrice... Il calice che si è rifiutato di bere è stato il calice della con...