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Il battito fantasma
Informazioni sul libro
Laura la scorge con la coda dell'occhio. Una figura indistinta e senza volto in fondo alla banchina della metropolitana, una figura che nessun altro sembra percepire. Forse è solo la sua immaginazione, solo la stanchezza. Perché ormai Laura non conosce altro: i turni logoranti all'ospedale, dentro e fuori dalle stanze, dentro e fuori dalla sofferenza altrui; il corpo ormai insensibile avvolto in una pelle screpolata; dita doloranti che massaggiano carni fragili e cercano vene sottili per l'ago. E quando la sera finalmente se ne va, torna in una casa che non sente sua, da un uomo che non la ama più, e sprofonda in sogni agitati di oblio e laghi tenebrosi. Così la figura senza volto che all'inizio Laura ha solo avvertito comincia a insinuarsi nella sua vita: nelle stanze buie dell'ospedale, nel rumore di passi che la seguono, nelle ombre minacciose che crede di scorgere. Per Laura è l'inizio della lenta discesa in un incubo in cui diventa impossibile distinguere la realtà dalle allucinazioni e i dolori del corpo da quelli dell'anima.La scrittura tagliente e fluida di Emma Glass rintocca, vibra e schiocca, trasformando la storia di una donna resiliente e al tempo stesso sul punto di spezzarsi in un'esplosione sinestetica di suoni, odori, sapori, luci e sensazioni tattili, trasmutati in parola letteraria. Il battito fantasma è un racconto dell'orrore, una fiaba oscura, ma soprattutto – dopo La carne – la conferma dell'enorme taento di una giovane grande voce della letteratura contemporanea.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Sommario
- La tua fine il mio inizio
- Sogni oscuri
- Di nuovo sott’acqua
- Umore cupo
- Non ti ho sentito
- Fuori tempo massimo
- Dodici ore bloccata qui
- Non sarà mai troppo per me
- Fai troppo rumore
- Ci vediamo tra un attimo
- Bisogna fare pulizia
- Soffri più di quanto immaginassi
- Mi serve ben più della tua mano sulla spalla
- Siediti accanto a me
- Se non fossi pronta, non avresti speranze
- Meglio di quanto pensassi/Peggio di quanto pensassi
- Un minuto di silenzio
- Per crederci c’è voluto un patto di sangue
- Non so dove guardare
- Non so dove guardare – seconda parte
- Dovrei crederti
- Tornando a casa non ho pianto
- Oh, ora ho proprio bisogno di te
- Ci ballerò su
- Tutto mi crolla addosso
- La aspetto perché senza di lei rischio di annegare
- Non sono annegata
- Temo
- Funziono
- Non sono io di guardia
- Devo credere che esista
- Seguo i passi
- Il momento che non avrei voluto condividere con te
- Credevo che avrei dormito dall’alba al tramonto
- Non vedo neppure uno sprazzo di luce
- Chissà se sei sola quanto me
- Non è facile dirsi addio
- È facile come cedere al sonno