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Fuga verso l'alto
Informazioni sul libro
Declivi bianchi, oceani di neve, cime frastagliate, impassibili e mute; spazi immensi. Vuoti. La fatica della salita, la vertigine della discesa: sugli sci, il vento in faccia, vicino al cielo e lontano da tutto. Dopo otto anni passati in Sudamerica, Francis von Ruthern - figlio di uno Junker prussiano - si rifugia in una vacanza infinita, senza ieri e senza domani, solo un corpo da sfinire e giornate sempre uguali. La sera, tra alberghi di lusso e sale da ballo, incrocia chi come lui, estraneo a se stesso, non vuole più lasciare quella neve che ferma il tempo, dona il silenzio, promette l'oblio. Durante la sua assenza, il mondo aristocratico a cui apparteneva è sparito, spazzato via dalla crisi: la madre che amava è morta, la tenuta di famiglia perduta per sempre; Francis non ha più radici, identità, appartenenza. La Storia, intanto, avanza e travolge: il nazismo è agli albori, mai nominato eppure onnipresente; e allora meglio la fuga, meglio sciare e dimenticare, meglio bere e incontrare donne belle e tristi che non possono consolare, meglio non tornare laggiù, dove suonano i tamburi di guerra. "Fuga verso l'alto" è uno degli ultimi romanzi scritti da Annemarie Schwarzenbach, composto nel 1933 quando Hitler saliva al potere. Prodotto di un tempo violento e terminale, immerso in un milieu mitteleuropeo evidente nella ripresa degli spazi rarefatti e nel senso soffocante di attesa che richiamano "La montagna incantata" di Thomas Mann...
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Fuga verso l’alto
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
- 6
- 7
- 8
- 9
- 10
- 11
- 12
- 13
- 14
- 15
- 16
- 17
- 18
- 19
- 20
- 21
- 22
- Postfazione di Tina D’Agostini