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Informazioni sul libro

Scrutare nel nostro futuro attraverso il dialogo tra scienza e cultura.Comunicheremo solo con il pensiero. Sostituiremo il nostro cervello con i chip di un computer. Abiteremo su altri pianeti e sconfiggeremo la morte grazie a corpi meccanici. Sposeremo finalmente robot fatti su misura. La nostra vita cambierà, tutto cambierà. Ma che cosa sarà a modificare davvero il nostro futuro? A questa domanda, lanciata da John Brockman nell'influente forum scientifico The Edge, rispondono le più autorevoli voci della scienza e della cultura contemporanee, da Chris Anderson a Richard Dawkins, da Lisa Randall a Nassim Nicholas Taleb, da J. Craig Venter a Ian McEwan. Sulla scia del visionario esprit poétique del progetto Edge, Come cambierà tutto traccia una nuova via del futuro, in cui le interazioni tra scienza e cultura saranno le principali forze agenti.

Domande frequenti

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Informazioni

Anno
2010
ISBN
9788865760659
Categoria
Sociologia
COREY S. POWELL
Aspettative ingannevoli
Corey S. Powell, editor di Discover, è docente di giornalismo scientifico alla New York University; inoltre, è autore di God in the Equation: How Einstein Transformed Religion.
L’espressione capziosa e scivolosa nella domanda di Edge è «cosa ti aspetti». Non c’è niente che mi aspetti di vedere al 100%, e ci sono alcune cose notevoli che mi aspetto di vedere forse al 10 o al 5% (ma di sicuro sarei eccitato se quel 5% si realizzasse). Chiuso il preambolo, vorrei esporre ciò che secondo me cambierà le regole del gioco in ordine di aspettativa, cioè a cominciare da quelle quasi certe per finire con quelle più improbabili, che però non si sa mai.
Il vero esaurimento del petrolio. La tecnologia renderà obsoleti i combustibili liquidi, non solo il petrolio ma anche le alternative come biodiesel, etanolo e così via. Le riserve di combustibili fossili sono troppo instabili e limitate, i combustibili stessi sono troppo costosi ambientalmente, e i biocombustibili non saranno mai più che alternative di nicchia. Più in generale, trasportare combustibili in forma liquida è semplicemente troppo scomodo. In futuro, l’energia per gli spostamenti individuali potrà essere trasportata via cavo o per radiazione. Potrebbe non essere affatto trasportata: l’apparecchio «Mr. Fusion» di Ritorno al futuro non è affatto improbabile (vedi sotto). Ma qualunque cosa accada, nell’arco di una generazione o poco più, pompare benzina nella macchina sembrerà tanto strano quanto scendere dalla macchina e avviare il motore a manovella. Probabilità: 95%.
Scoperta della materia oscura. Dal mio punto di vista, la caccia al bosone di Higgs è noiosa. La sua scoperta confermerà solo una teoria (il Modello standard della fisica delle particelle) di cui la maggior parte dei fisici è già abbastanza convinta. L’identificazione delle particelle di materia oscura con il Large Hadron Collider (LHC) oppure con uno dei rivelatori diretti come XENON100, avrebbe molto più significato. Ci direbbe di che cosa sono fatti i cinque sesti di tutta la materia dell’universo, escluderebbe istantaneamente tante strane teorie cosmologiche e ci consentirebbe di costruire una storia completa dell’universo. Probabilità: 90%.
Bambini geneticamente ingegnerizzati. Non sto parlando solo di eliminare i principali geni del cancro o di preferire gli occhi azzurri, sto parlando di progettare bambini che possano respirare sott’acqua o che abbiano capacità mentali radicalmente avanzate. Questa progenie riscriverà le regole dell’evoluzione e ridefinirà che cosa significa essere umani. Si potranno davvero definire come una specie completamente nuova. Dal punto di vista scientifico, ritengo che questo sia estremamente possibile, ma che considerazioni legali e etiche possano impedire che accada. Considerando tutto ciò, stimo una probabilità dell’80%.
Scoperta della vita su un esopianeta. Gli astronomi hanno già misurato la dimensione, la densità, la temperatura e la composizione dell’atmosfera di numerosi mondi alieni mentre transitano di fronte alle loro stelle genitrici. Il James Webb Space Telescope, a breve tra noi, potrà fare lo stesso per pianeti delle dimensioni della Terra. Non abbiamo ancora trovato questi pianeti, ma ci stiamo avvicinando: è una vittoria scontata per la missione Kepler, lanciata di recente, oppure per una delle ricerche da Terra. La vera domanda è se le prove chimiche della vita aliena saranno sufficientemente chiare per convincere la maggior parte degli scienziati (per quanto riguarda la vita su Marte, direi che le probabilità di trovare prove di vita fossile siano simili, ma la possibilità di contaminazione reciproca tra Marte e Terra rendono la vita marziana intrinsecamente meno interessante). Probabilità: 75%.
Telepatia sintetica. Esistono già rudimentali protesi del cervello e interfacce cervello-macchina. Consentire a una persona di controllare il corpo di un’altra sarebbe una semplice estensione di quella tecnologia. E consentire di trasmettere i pensieri direttamente al cervello di un’altra è un’impresa molto più complessa, ma non pazzescamente improbabile, e romperebbe uno dei più profondi isolamenti associati alla condizione umana. Per prima cosa, probabilmente, si trasmetterebbe lo stato generale o l’«umore» di un cervello. Trasferire pensieri specifici e consapevoli richiederebbe impianti elaborati che diano la certezza di trasmettere i segnali nel posto giusto, ma comunque potrebbero diventare presto comuni, se le persone connetteranno i loro cervelli alle reti di dati informatici. Probabilità: 70%.
Durata della vita oltre 200 (o 1000) anni. Ho pochi dubbi che il progresso nella lotta alle malattie e quello per la riparazione delle nostre debolezze genetiche renderà possibile raggiungere una piena durata della vita di centoventi anni. Per andare oltre si dovrà fermare o invertire il processo di invecchiamento, che coinvolge non solo gli stimoli genetici, ma anche l’ossidazione e semplicemente l’usura. Ingegnerizzare qualcuno per dargli le branchie è probabilmente un’impresa più semplice. Comunque, se raggiungeremo i duecento anni, non vedo la ragione per cui le stesse tecniche non possano consentire alle persone di vivere fino a mille anni o anche più. Probabilità: 60%.
Macchine coscienti. L’arrivo di macchine intelligenti è certo e in qualche misura queste sono già qui. La coscienza sintetica sarebbe una scoperta molto più importante, per certi versi più profonda, di quella della vita su altri pianeti. Ma c’è un problema: non capiamo come funzioni la coscienza, quindi ricrearla richiederà di studiare meglio sia l’intelligenza sia la autoconsapevolezza. E poi non capiamo che cosa sia la coscienza, e quindi non è chiaro che cosa significhino esattamente «intelligenza» e «autoconsapevolezza». Gli apparecchi del neurobiologo Gerald Edelman, basati sul cervello, sono soluzioni promettenti. Piuttosto che cercare di decostruire il cervello come un computer, costruiscono le elaborazioni neurali dal basso verso l’alto, imitando i meccanismi dei veri neuroni. Probabilità: 50%.
Geoingegneria. Potremmo riuscire a gestire il riscaldamento globale attraverso una combinazione di nuove sorgenti di energia, efficienza estrema, sequestro del carbonio, e molti adattamenti locali e regionali a un clima più caldo. Tutte queste strategie saranno sfide tecnologiche ma non cambieranno veramente tutto. È possibile, tuttavia, che il risultato delle nostre follie ambientali sarà così pesante e il progresso della ricerca scientifica riparatrice così spettacolare, che alcuni degli schemi di geoingegneria che oggi sono una pia illusione, ma di cui si parla in continuazione, possano andare avanti. I giganteschi specchi spaziali e i parasoli mi sembrano le opzioni più attraenti, sia perché sostengono un programma spaziale aggressivo sia perché sono adattabili e correggibili. (Schemi che mirano a combattere l’inquinamento da carbonio con l’inquinamento da zolfo sembrano spaventose miscele di superbia e follia.) Le tecniche di geoingegneria sono anche un buon primo passo verso la capacità di terraformare altri pianeti. Probabilità: 25%.
Fusione in laboratorio. Il progetto ITER (cioè reattore sperimentale termonucleare internazionale) proverà che è possibile spendere miliardi di dollari per costruire un enorme apparecchio che produce la fusione controllata dell’idrogeno senza perdita di energia. Alcuni eccentrici ricercatori della fusione, in particolare quelli associati all’azienda Tri Alpha della California del Sud, stanno esplorando un approccio più selvaggio, per quanto privo di fondamento, che condurrebbe alla costruzione di reattori poco costosi e compatti. Questi apparecchi in teoria sfrutterebbero le più esotiche reazioni di fusione senza neutroni, che consentirebbero la quasi diretta conversione dell’energia di fusione in elettricità. Il vecchio sogno di una centrale elettrica illimitata che possa stare sotto il cofano della vostra macchina o in un armadietto di casa vostra potrebbe finalmente diventare vero. Poiché l’energia è il fattore limitante per la maggior parte dello sviluppo economico, l’economia mondiale (e il potenzale di ricerca ed esplorazione) verrebbe completamente trasformata. Probabilità: 20%.
Comunicazione con altri universi. Gli studi sui percorsi delle onde gravitazionali impressi nella radiazione cosmica di fondo potrebbero ben presto fornire indizi sull’esistenza di universi al di fuori del nostro. Le collisioni delle particelle nell’LHC potrebbero presto fornire indizi sull’esistenza di dimensioni superiori. Ma quello che scuoterebbe davvero il mondo sarebbero le misure dirette di altri universi. Non è per niente chiaro come potrebbero funzionare, poiché qualunque oggetto o segnale che passi direttamente da un altro universo potrebbe avere conseguenze devastanti. Prove indirette, nel frattempo, potrebbero non essere particolarmente convincenti (per esempio, cercare l’attrazione gravitazionale dalla materia ombra su una brana1 vicina). Nonostante tutto, ci spero. Probabilità: 10%.
Apparecchi antigravità. La fisica attuale non consente queste cose, ma a quanto pare, di tanto in tanto, esperimenti marginali (che coinvolgono soprattutto dischi superconduttori rotanti) scoprono prove di un fenomeno anti-gravitazionale. Persino la NASA ha investito fiumi di denaro in questo campo, sperando che ne venisse fuori qualcosa di eccitante e inaspettato. Se l’antigravità esistesse davvero, occorrerebbe rivedere la teoria generale della relatività di Einstein (e questo vendicherebbe anche tutti i film di fantascienza che si vedono in tv, in cui tutti camminano goffamente nello spazio cosmico). Poiché sappiamo così poco su come funziona la gravità, né l’antigravità né la gravità generata artificialmente sembrano impossibili… solo molto improbabili. Probabilità: 5%.
ESP verificato! Probabilmente la cosa più vicina a una teoria scientifica della percezione extrasensoriale (l’ESP) è il concetto dei «campi morfici» di Rupert Sheldrake. In questo momento non c’è neppure un briciolo di prova per sostenere quest’idea, a meno che non teniate conto di aneddoti di cani che sanno quando i loro padroni stanno per tornare a casa e persone che «sentono» che qualcuno le guarda, ma Sheldrake ha perfettamente ragione a sostenere che queste idee da matti meritino un approfondimento scientifico. Dopotutto gli scienziati investigano continuamente concetti controintuitivi della fisica: perché non condurre indagini altrettanto serie sui sentimenti intuitivi che certe persone hanno di continuo? Tutto quel che so della scienza e della soggettività umana mi dice che qui non c’è niente da scoprire. Eppure quando penso a una scoperta che cambierebbe tutto, questa è una delle prime che mi vengono in mente. Probabilità: 0,1%.
1 Una brana è una stringa che si estende in più direzioni. La teoria dell’universo a membrana (o brane-world) è una teoria cosmologica che prende le mosse dalla teoria delle superstringhe. [N.d.T.]
IAN MCEWAN
Il pieno fiorire dell’energia solare
Romanziere, Ian McEwan è autore di Chesil Beach.
Philip Larkin iniziò una poesia con l’ipotesi:
Se mi chiamassero
a costruire una religione
farei uso dell’acqua
Invece dell’acqua io proporrei il Sole e la religione che ho in mente è qualcosa di razionale, con enormi potenzialità estetiche e di grande utilità.
Secondo i resoconti pressoché unanimi di addetti ai lavori ed esperti, entro cinque anni raggiungeremo il picco nella produzione di petrolio; anche in assenza di grosse preoccupazioni per il cambiamento climatico dovremmo cercare nuovi modi per alimentare la nostra civiltà. Siamo fortunati: abbiamo una centrale nucleare sicura a soli centocinquanta milioni di chilometri di distanza; l’architettura delle leggi fisiche, inoltre, è tale che quando un fotone colpisce un semiconduttore viene emesso un elettrone. Spero di vivere abbastanza a lungo per assistere al pieno fiorire della tecnologia solare, che si tratti di impianti fotovoltaici, sistemi a concentrazione solare per surriscaldare il vapore oppure impianti fotovoltaici a concentrazione (una combinazione dei due). La tecnologia sta progredendo a ritmi entusiasmanti grazie al contributo delle nanotecnologie e della fotosintesi artificiale; anche la mobilità elettrica e i sistemi di stoccaggio dell’energia fanno parte di questa nuova linea di ricerca. La mia speranza è che gli architetti si lascino coinvolgere nella progettazione di magnifici impianti fotovoltaici e di torri solari nel deserto, espressione delle nostre aspirazioni quanto lo furono un tempo le cattedrali medievali. Serviranno anche nuovi sistemi di distribuzione, reti intelligenti, perfetti progetti rooseveltiani per i nostri tempi duri. Succederà, magari, tra una ventina d’anni, di guardarci indietro chiedendoci perché pensassimo di avere un problema, quando siamo immersi in questa dolce pioggia di fotoni?
STEVEN PINKER
La genomica personale, o forse no
Steven Pinker, psicologo e docente alla Harvard University, è autore di Tabula rasa.
Ho poca fiducia nella generica capacità di prevedere che cosa cambierà tutto. Uno sguardo alle futurologie passate fa saltare fuori numerosi esempi di previsioni fiduciose in rivoluzioni tecnologiche che non sono mai avvenute, come città protette da enormi cupole, macchine a energia nucleare o carne capace di crescere direttamente nel piatto. Nel 2001, secondo l’omonimo film, avremmo dovuto avere stati di animazione sospesa, missioni per Giove e computer mainframe semiumani (ma non laptop o word processor, infatti i personaggi usavano macchine da scrivere). E vi ricordate la televisione interattiva, gli internet refrigerator, i frigoriferi connessi in rete, e gli uffici senza carta?...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Prefazione
  3. Ringraziamenti
  4. Introduzione
  5. Domanda
  6. Scott Sampson
  7. J. Craig Venter
  8. PZ Myers
  9. Sherry Turkle
  10. James Geary
  11. Richard Dawkins
  12. Corey S. Powell
  13. Ian Mcewan
  14. Steven Pinker
  15. Dean Ornish
  16. W. Daniel Hillis
  17. Ernst Pöppel
  18. Frank J. Tipler
  19. Rupert Sheldrake
  20. Donald D. Hoffman
  21. Seth Lloyd
  22. Alan Alda
  23. Nassim Nicholas Taleb
  24. Brian Eno
  25. Frank Wilczek
  26. Stefano Boeri
  27. Douglas Rushkoff
  28. Paul Saffo
  29. John Tooby e Leda Cosmides
  30. Alexander Vilenkin
  31. David Dalrymple
  32. Dimitar Sasselov
  33. Rodney Brooks
  34. Robert Shapiro
  35. Paul Davies
  36. John Gottman
  37. George Dyson
  38. Terrence Sejnowski
  39. David Eagleman
  40. Neil Gershenfeld
  41. Gary Marcus
  42. Bart Kosko
  43. Nick Bostrom
  44. Gregory Paul
  45. Jamshed Bharucha
  46. Irene Pepperberg
  47. Leo M. Chalupa
  48. Alison Gopnik
  49. Kevin Slavin
  50. Susan Blackmore
  51. Charles Seife
  52. Kenneth W. Ford
  53. Sam Harris
  54. Freeman Dyson
  55. Barry C. Smith
  56. Peter Schwartz
  57. Kevin Kelly
  58. Gloria Origgi
  59. Howard Gardner
  60. Timothy Taylor
  61. Ed Regis
  62. Dominique Gonzalez-Foerster
  63. Marc D. Hauser
  64. Lewis Wolpert
  65. Juan Enriquez
  66. Stuart Kauffman
  67. Gregory Benford
  68. Marcelo Gleiser
  69. Emanuel Derman
  70. Laurence C. Smith
  71. Stephen H. Schneider
  72. William Calvin
  73. Eric Drexler
  74. Stewart Brand
  75. Lawrence Krauss
  76. Gerald Holton
  77. Max Tegmark
  78. Anton Zeilinger
  79. Dan Sperber
  80. Patrick Bateson
  81. Roger Highfield
  82. Oliver Morton
  83. Daniel Goleman
  84. Andrian Kreye
  85. Nicholas A. Christakis
  86. Alun Anderson
  87. Haim Harari
  88. David G. Myers
  89. Stephon H. Alexander
  90. Chris Anderson
  91. Roger C. Schank
  92. David Gelernter
  93. Keith Devlin
  94. Michael Shermer
  95. Daniel L. Everett
  96. Thomas Metzinger
  97. Tor Nørretranders
  98. A. Garrett Lisi
  99. Marcel Kinsbourne
  100. Brian Knutson
  101. Andy Clark
  102. Tino Sehgal
  103. Helen Fisher
  104. Henry Harpending
  105. Marco Iacoboni
  106. Karl Sabbagh
  107. Jesse Bering
  108. Clifford A. Pickover
  109. Lee Smolin
  110. Gino Segrè
  111. Paul J. Steinhardt
  112. Gregory Cochran
  113. Mark Pagel
  114. Ian Wilmut
  115. Paul Ewald
  116. Eric Kandel
  117. Randolph Nesse
  118. Brian Goodwin
  119. Jonathan Haidt
  120. James J. O’Donnell
  121. Lera Boroditsky
  122. Howard Rheingold
  123. Marti Hearst
  124. Mihály Csíkszentmihályi
  125. Lisa Randall
  126. Austin Dacey
  127. David M. Buss
  128. David Berreby
  129. Richard Foreman
  130. Verena Huber-Dyson
  131. Robert Sapolsky
  132. David Bodanis
  133. Betsy Devine
  134. Christine Finn
  135. Aubrey De Grey
  136. Carlo Rovelli
  137. Kai Krause
  138. Robert R. Provine
  139. Nicholas Humphrey