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Le vite della pioggia
Informazioni sul libro
Raccolta di versi di una delle maggiori poete della diaspora palestinese.La poesia di Nathalie Handal sta sulla soglia, nella possibilità delle direzioni illimitate, attraverso strade impolverate, incontro a combattenti e contadini, viandanti ed esuli nel mondo, tutti legati al filo che tesse insieme Betlemme, Jenin, Gerusalemme, ma anche Miami, Torreón, Parigi, New York e oltre.Nella diaspora, la lingua offre rifugio, ma anche conferma della dislocazione, del dove non sei più. Il nostro vocabolario ci definisce e l'estraneità dei nomi conferma l'incertezza della casa. Le lingue, quindi, si moltiplicano nella disseminazione di tante terre d'appartenenza quante le lingue parlate nei luoghi d'arrivo. Tanti angoli di strada e stanze di passaggio, dove c'è malinconia e dolore, ma anche vita di amanti e convivio di parenti, memoria e narrazione; un'identità disseminata e senza confini, come la pioggia.Prefazione, traduzione e cura di Marta Cariello.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Prefazione
- Le porte dell’esilio
- I
- Efrata
- Il conflitto
- Betlemme
- La giacca blu
- Il guerriero
- Dodici morti a mezzogiorno
- La ballata di Haya
- Jenin
- Conversazione con un soldato mentre non c’è nessuno in giro
- Gaza City
- Detenuto
- Guerra
- L’incertezza della paura
- Io e il combattente
- Haifa, Haifa
- Rimpianti in Galilea
- Non sono mai arrivata al Café Beirut; e nemmeno tu, ho saputo
- II
- Questa sera
- In cerca della mezzanotte
- Il sogno di Milos Jovanovic
- I sussurri di Goran
- Kolo
- Costa dalmata
- Attorno al mio corpo, canti perduti
- Baladna
- El Almuerzo de Tía Habiba
- Caribe a Nueva York
- Ore blu
- Orfani della notte
- Une Suele Nuit à Marrakech
- Pequeñas palabras
- Presidente
- Le vite della pioggia
- Una leyenda invisible
- Le ore sospese
- Sconosciuti dentro di me
- III
- Amrika
- Note
- Nota sulla traduzione della poesia multilingue
- L’autrice
- La curatrice