Narcos mi vogliono morto
Messico, un prete contro i trafficanti di uomini
- 260 pagine
- Italian
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Narcos mi vogliono morto
Messico, un prete contro i trafficanti di uomini
Informazioni sul libro
«Plata o plomo»: soldi o una pallottola. Ogni anno in Messico transitano mezzo milione di migranti indocumentados che dal Centroamerica in preda alla violenza tentano di raggiungere gli Stati Uniti in cerca di un futuro migliore. Sulla loro strada trovano la ferocia dei narcos, banditi che - oltre a far soldi con la droga - si arricchiscono sulla pelle dei migranti grazie a rapimenti, traffici di organi, schiavismo e prostituzione. Alejandro Solalinde non è rimasto a guardare. Dopo una vita da prete «normale», ha iniziato ad aprire le porte del cuore e di casa agli stranieri che cercavano un rifugio, un pezzo di pane, una parola di conforto. Non ha taciuto, padre Alejandro: ha denunciato i soprusi dei trafficanti, le connivenze della politica, la corruzione della polizia. I narcos gliel'hanno giurata: sulla sua testa pende una taglia di 1 milione di dollari. Di qui le minacce, i tentati omicidi, una scorta di 4 uomini per difendere un uomo che difende gli indifesi.La vicenda di padre Alejandro - per la prima volta qui raccontata da Lucia Capuzzi - si intreccia con i 20 mila migranti rapiti ogni anno in Messico, uomini, donne e bambini che spariscono nel nulla. E con i 20 mila indocumentados accolti da questo prete tenace. Persone alle quali Solalinde dedica la vita in nome di quel Dio schieratosi dalla parte degli ultimi.
Domande frequenti
Informazioni
FRATELLI IN CAMMINO
– Fratelli in cammino –, appunto, è il nome della struttura creata dieci anni fa da un prete alla soglia dei 60 anni. Un’età avanzata per buttarsi in un’impresa di simili proporzioni. Eppure, nel giro di poco, Hermanos en el Camino è diventato il più noto della sessantina di albergues para migrantes (rifugi per migranti) sparsi, da sud a nord, per la Repubblica messicana. Non hotel, come il termine castigliano potrebbe far pensare, bensì centri di accoglienza volontari e gratuiti creati da sacerdoti, religiosi o attivisti laici per i cinquecentomila migranti che ogni anno attraversano il Messico nel viaggio verso l’El Dorado Usa. Al contrario di quanto comunemente si pensa e la retorica trumpista contribuisce a diffondere, il paese è sempre meno terra di «esportazione» di manodopera a basso costo verso il vicino del Nord. I dati del prestigioso Pew Research Center parlano chiaro. Il flusso di messicani verso gli Stati Uniti è al minimo storico: tra il 2009 e il 2014 ci sono stati più rientri in patria (un milione) che nuove entrate (860.000), con un saldo negativo di 140.000. Chi lascia il Messico, ora, fondamentalmente lo fa per sfuggire alla brutalità della criminalità organizzata: i 691 Comuni che, secondo il locale Istituto di statistica, hanno perso popolazione tra il 2010 e il 2015 sono quelli dove maggiore è la pressione delle mafie. Gli «sfollati» nazionali dei narcos – come vengono chiamati – non sono i principali frequentatori degli albergues. A loro è sufficiente mostrare la carta d’identità per viaggiare senza problemi fino al confine settentrionale. Attraversarlo, certo, è un altro paio di maniche.
in fuga dal mix di ferocia e miseria che dilania la regione più violenta del mondo. Non si tratta ormai più di inseguire il «sogno americano», come è stato per lungo tempo. Lasciare il proprio paese è, soprattutto per i giovani, questione di vita o di morte. Restare vuol dire essere ammazzati da bande criminali sempre più potenti, eredità dei conflitti civili degli anni Ottanta e dell’espansione del narcotraffico. O della fame. Il viaggio verso «El Norte», il Nord, significa darsi una chance di vita. Una sola. O anche meno. A condizione di vincere la roulette russa che negli ultimi anni la Repubblica messicana è diventata per i migranti in cammino.
Indice dei contenuti
- PREFAZIONE
- INTRODUZIONE
- 1.FRATELLI IN CAMMINO
- 2. «GLI DICE: “SEGUIMI”» (Mt 9,9)
- 3.«NON POTETE SERVIRE A DIO E A MAMMONA» (Mt 6,24)
- 4.CON LE «CAROVANE MIGRANTI»
- 5.«UN ALBERO BUONO NON PUÒ PRODURRE FRUTTI CATTIVI» (Mt 7,18)
- 6.IXTEPEC, L’APPRODO
- 7.«IL REGNO DEI CIELI È SIMILE A UN TESORO NASCOSTO IN UN CAMPO» (Mt 13,44)
- 8.«ELÌ, ELÌ, LEMÀ SABACTHÀNI?» (Mt 27,46)
- 9.«DOV’È IL TUO TESORO, LÀ SARÀ ANCHE IL TUO CUORE» (Mt 6,21)
- 10.IL MATTATOIO CENTROAMERICANO
- 11.«… NÉ SI METTE IL VINO NUOVO IN OTRI VECCHI» (Mt 9,17)
- 12.SAI CHE TI STUPRERANNO. EPPURE DEVI ANDARE
- 13.«VENNE MARIA DI MAGDALA CON L’ALTRA MARIA A FAR VISITA AL SEPOLCRO» (Mt 28,1)
- 14.«QUANDO TI ABBIAMO VISTO PELLEGRINO E TI ABBIAMO OSPITATO?» (Mt 25,38)
- 15.BIMBI SOLI ANCORA IN VIAGGIO
- 16.«BEATI VOI QUANDO VI INSULTERANNO E VI PERSEGUITERANNO» (Mt 5,11)
- 17.SOTTO MENTITE SPOGLIE
- 18.«BEATI QUELLI CHE PIANGONO, PERCHÉ SARANNO CONSOLATI» (Mt 5,4)
- 19.«NON TEMETE, DUNQUE, VOI VALETE BEN PIÙ DI MOLTI PASSERI» (Mt 10,30)
- 20.«NON ABBIATE PAURA» (Mt 10,20)
- 21.QUEL PRETE DEVE TACERE
- 22.«NON VI SPAVENTATE PER QUELLI CHE POSSONO UCCIDERE IL CORPO» (Mt 10,28)
- 23.«VI MANDO COME AGNELLI IN MEZZO AI LUPI» (Mt 10,16)
- 24.PEZZI DI RICAMBIO A BASSO COSTO
- 25.«IL MIO PESO È LEGGERO» (Mt 11,30)
- 26.«NON SIETE VOI A PARLARE, MA LO SPIRITO DEL PADRE VOSTRO» (Mt 10,20)
- 27.«È NECESSARIO CHE TUTTE QUESTE COSE AVVENGANO» (Mt 24,4)
- 28.IL SOGNATORE
- 29.«SERVIRE E DARE LA VITA IN RISCATTO PER MOLTI» (Mt 20,28)
- CONCLUSIONI