APPENDICE
Proprietà terapeutiche delle piante e sostanze nominate nel De ornatu mulierum
L’uso sanitario delle piante è probabilmente più antico dell’uomo, se si pensa che ancora oggi alcuni animali mangiano erbe particolari per guarire da qualche malanno.
Gli Egiziani utilizzavano più di 700 medicamenti, prevalentemente di origine vegetale, e presso i Greci i “rizotomi”, ossia gli studiosi e raccoglitori di erbe officinali erano tenuti in gran considerazione, tanto che le ancelle di Medea, raccoglitrici di erbe per filtri magici, entrano in una tragedia di Sofocle.
Sono gli Arabi a perfezionare la medicina naturale, elaborando una farmacopea di tipo moderno: una serie di ricette con composizione e proporzioni, non solo avvalorate dalla tradizione ma anche certificate dalle autorità istituzionali.
Nella Scuola Salernitana tutte le culture sanitarie preesistenti si fondono, ed insieme si coniugano con una lunga pratica locale di cure fondate sulla elaborazione di sostanze naturali, prevalentemente vegetali ma anche minerali ed animali.
Si è voluto dare qui di seguito una succinta descrizione degli elementi citati nel De ornatu mulierum, sia per fornire elementi di base a chi abbia la curiosità di approfondire il tema, sia per mostrare come fossero fondate l’esperienza e le intuizioni di Trotula e della Scuola, sia infine per sottolineare la provenienza diretta della odierna e sempre più diffusa medicina erboristica dalla medicina naturale antica.
ABROTANO O CITRONELLA
Ha proprietà repellenti nei confronti degli insetti; possiede proprietà vermifughe ed è impiegato in pediatria; favorisce la secrezione biliare e la mestruazione. Viene utilizzata per preparare sali da bagno aromatici e creme per la pelle.
ACQUA DI ROSE
Soluzione acquosa ottenuta dalla distillazione. In cosmesi, viene largamente impiegata come rinfrescante, tonificante, lenitivo ed astringente. Utilizzata contro la dermatite seborroica.
ADRAGANTE
La gomma adragante è un essudato secco ricavato dai fusti e dai rami di alcune specie di leguminose del genere Astragalus; è viscosa, inodore, insapore e insolubile nell’acqua. È usata soprattutto in ambito farmaceutico per preparare emulsioni, ma anche nell’industria alimentare come additivo.
Dal punto di vista fitoterapeutico non presenta alcuna tossicità e ha invece proprietà antisettiche, emollienti, anoressizzanti e lassative (oltre a una riconosciuta capacità ritardante della crescita delle cellule tumorali).
AGRIMONIA
Antinfiammatoria; favorisce la secrezione biliare; antiallergica; ipoglicemizzante; decongestionante, antisettica e cicatrizzante. Veniva utilizzata, per applicazioni topiche, come decongestionante, risolvente e sedativo in processi flogistici della congiuntiva, dell’orofaringe, oltre che in svariate dermopatie nelle quali manifestava anche un’azione antipruriginosa.
ALCANNA E HENNÉ
Ha proprietà antisettiche e cicatrizzanti, ed è indicato nelle abrasioni cutanee, per piaghe e ferite e nelle infezioni della pelle; inoltre antidiarroico. Dalle foglie si ricava l’henné, usato come colorante e in particolare per conferire riflessi rossastri ai capelli. In ambito tricologico, combatte la seborrea e la forfora grassa.
ALLUME
In medicina è impiegato come astringente o come caustico; è diffuso come emostatico di pronto intervento nelle piccole ferite durante la rasatura della barba.
ALOE
Nota e utilizzata presso gli Egizi per i preparati per l’imbalsamazione o per la cura e l’igiene del corpo o come cicatrizzante, nonché citata svariate volte nella Bibbia quale pianta aromatica o per la preparazione degli unguenti prima della sepoltura. Svolge un’azione antinfiammatoria, antidolorifica, antiparassitaria, e stimolante delle difese immunitarie, oltre ad essere sedativo, antiemorragico e lassativo.
ALTEA
Le principali proprietà sono quelle emollienti ed antinfiammatorie. È indicata in presenza di gengiviti, faringiti, esofagiti, gastriti, coliti infiammatorie e spastiche. All’altea vengono ascritte anche proprietà sedative della tosse nei catarri bronchiali. Utile in presenza di pelli irritate, sensibili, secche, arrossate, disidratate, facili a screpolarsi, e contro piaghe e scottature.
ARISTOLOCHIA
Era tradizionalmente impiegata come regolatore del ciclo mestruale nell’amenorrea, oligomenorrea e nei disturbi della menopausa e come ossitocico, per cui era utilizzato al momento del parto; ha proprietà drastiche purgative e diuretiche. Gli estratti stimolano l’attività fagocitaria con conseguente aumento delle capacità di difesa dell’organismo alle infezioni batteriche. Esternamente i preparati d’aristolochia erano utilizzati come cicatrizzanti nelle ulcerazioni e piaghe in genere e nelle infezioni intorno alle unghie delle mani e dei piedi.
ASSENZIO MAGGIORE
Noto soprattutto come allucinogeno, è utile per diversi problemi che interessano il tratto gastrointestinale, in quanto stimola e rinvigorisce tutto il sistema digestivo. Favorisce la produzione di colesterolo buono, elimina vermi e parassiti intestinali, ha capacità antispasmodiche, antisettiche, sedative; in particolare, combatte l’aerofagia e le coliche conseguenti.
BARDANA O LAPPA O LAPAZIO
La radice è diuretica, diaforetica e depurativa. Le foglie sono antipruriginose, antisettiche e cicatrizzanti, mentre i semi sono purgativi. Efficace contro l’acne e per evitare la caduta dei capelli. Usato anche come astringente cutaneo in caso di lesioni o ferite.
BIACCA O CERUSSA O BIANCO DI PIOMBO
Sostanza colorante bianca, molto usata in passato come pigmento-base per vernici a olio; tossica, ne è vietato l’uso in molte nazioni. Fu a lungo usata anche per la fabbricazione di polveri e creme cosmetiche.
BISTORTA
Impiegata in medicina popolare ad uso interno per le sue proprietà astringenti ed antinfiammatorie (nel trattamento della diarrea), mentre per uso esterno vanta proprietà vasocostrittrici, astringenti, cicatrizzanti ed antiflogistiche (trattamento di emorroidi, ferite e arrossamenti cutanei).
BOLO ARMENO
Il bolo si utilizza nella doratura di cornici e vari oggetti per la preparazione dell’appretto di fondo su cui si stenderà la foglia oro, la sua applicazione è fondamentale per consentire una successiva brunitura della foglia oro.
BORACE
È un cristallo morbido bianco, che si dissolve facilmente nell’acqua. Se lasciato esposto all’aria secca, perde l’acqua di idratazione e diventa una sostanza gessosa bianca. Viene usato in detergenti, saponi, disinfettanti e insetticidi. In farmacopea l’acido borico si usa come leggero antisettico per l’aspersione e la pulizia degli occhi.
BOSSO
Potenzialmente velenosa. Vengono utilizzate le foglie e la corteccia, per sostanze lassative; le foglie hanno proprietà sudorifere, purgative e antireumatiche, e favoriscono la secrezione della bile. La corteccia è emetica, sudorifera e febbrifuga, viene somministrata come vino medicato o come decotto dolcificato con zucchero o miele.
BRASILETTO
Albero dal cui legno si ricavano sostanze coloranti ed aromatiche.
BRIONIA
Ha proprietà espettoranti, purgative e diuretiche. La pianta viene usata prevalentemente per uso esterno, in quanto è molto efficace per curare reumatismi, contusioni, e le nevralgie; a tale scopo, si preparano dei cataplasmi di polpa di radice fresca o in alternativa il decotto di brionia, ottenuto facendo macerare circa 10 grammi di radice per litro d’acqua.
BULBO CASTANO O CASTAGNA DI TERRA
La radice è costituita da un tubero nerastro grande quanto una nocciola, mangereccio e di gusto simile a quello delle castagne. Di questa pianta si mangia praticamente tutto: le foglie si possono usare al posto del prezzemolo e i semi assomigliano al cumino (da cui il nome volgare di cumino nero). Contiene grandi quantità dell’acetilene falcarindiolo, ossia il principio terapeutico della carota.
CANFORA
Utilizzata dagli Arabi già in tempi preislamici come aromatizzante per bevande, in profumeria e in cucina. Viene anche usata in medicina come leggero anestetico locale e come sostanza antimicrobica; ci sono gel antiprurito e gel rinfrescanti che hanno la canfora come principio attivo. La tradizione popolare vuole che la canfora sia repellente contro i serpenti e altri rettili e contro gli insetti a causa del suo forte odore.
CANNELLA
Oltre ad essere impiegata per aromatizzare i cibi, la cannella è un ottimo digestivo e antisettico naturale: per questo è utilizzata per dentifrici e colluttori. È stato recentemente dimostrato come la cannella aiuti a regolare la percentuale di zuccheri nel sangue venendo così in aiuto a diabetici ed iperglicemici; previene inoltre la fermentazione addominale. Ha effetto stimolante ed allevia gli stati di spossatezza.
CANNUCCIA DI PALUDE
Stimola la sudorazione in caso di febbre, ed ha proprietà antiasmatiche, rinfrescanti, antiemetiche, depurative.
CARIOFILLATA
Contiene una alta percentuale di tannino, oltre a saccarosio, amido, sali minerali e sostanze amare astringenti; ha proprietà analgesiche, antisettiche, emostatiche. Utile nel combattere la diarrea e altri problemi gastrointestinali e le afflizioni delle vie respiratorie.
CAVOLO
Per i suoi effetti di ricostruzione vitaminica, rimineralizzante, e soprattutto promotrice del movimento intestinale svolge azione preventiva di molti tumori (soprattutto intestinali), e costituendo massa diluente e tampone chimico, combatte le ulcere gastroduodenali. Le foglie fresche sono usate per disinfiammare le contusioni.
CELIDONIA MAGGIORE
Viene utilizzata nella fitoterapia popolare per uso esterno. Contro le verruche, si applica il lattice fresco nella zona interessata, lasciando asciugare. Nella cultura gitana è usata nei pediluvi, per dare sollievo alle gambe. Le viene attribuita capacità depurativa del fegato. Ha azione purgativa e sedativa e una azione spasmolitica sulla muscolatura liscia.
CENTAUREA
Ha tali qualità terapeutiche da prendere il nome dal centauro Chitone, mitico padre della medicina. Ha proprietà amare, aperitive, vermifughe, antiflogistiche, antipiretiche, carminative, stimolanti, toniche. Attualmente prevale l’utilizzo per stimolare l’appetito, curare l’inappetenza e favorire la digestione.
CHIODI DI GAROFANO
Hanno uno spiccato potere anestetico locale tanto che erano usati per lenire i dolori ai denti e tutt’oggi l’essenza viene usata in medicina nei disinfettanti orali e nei farmaci odontalgici (per il trattamento del dolore da carie). Ha un potere antiossidante tra i più elevati in assoluto. Dante li ricorda tra le spezie di lusso: “Niccolò che la costuma ricca / del garofano prima discoperse” (Inferno, XXIX, 128-129).
CICLAMINO o PANPORCINO
Presenta una elevata tossicità. Nonostante in passato al ciclamino si attribuissero importanti virtù medicinali, quali proprietà purgative e proprietà vermifughe, oggi l’utilizzo a questi scopi è stato abbandonato. I principi attivi che rendono questa pianta altamente tossica per l’uomo, si mostrano del tutto innocui per molti animali come il maiale, particolarmente goloso dei suoi tuberi, da cui il nome di panporcino.
CIPOLLA CRUDA
Aiuta la digestione e stimola il metabolismo, ha azione diuretica. In dermatologia, può essere utilizzata come antibiotico e antibatterico, semplicemente applicando il succo sulla parte da disinfettare; è anche un ottimo espettorante, specialmente unito al miele, e un decongestionante della faringe. Infine questi “benefici bulbi” fungono anche da ipoglicemizzanti, abbassando il livello di glucosio nel sangue e permettendo di ridurre le dosi di insulina ai diabetici.
COCOMERO SELVATICO O ASININO
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