La famiglia
Morgan, che ha trascorso gran parte della sua vita tra gli Irochesi, che risiedono ancora oggi nello Stato di New York, e che fu adottato in una delle loro tribù (quella dei Seneca), trovò in vigore tra essi un sistema di parentela che era in contraddizione con i loro reali rapporti familiari. Presso di loro dominava quel matrimonio monogamico facilmente dissolubile da ambo le parti, che Morgan chiama famiglia di coppia. La discendenza di una tale coppia era, quindi, nota a tutti e da tutti riconosciuta, né potevano sorgere dubbi sulle persone a cui dovevano applicarsi le denominazioni di padre, madre, figlio, figlia, fratello, sorella. Ma l’uso reale di queste espressioni contraddice a ciò.
L’Irochese non chiama col nome di figlio e figlia soltanto i propri figli, ma anche quelli dei suoi fratelli, ed essi lo chiamano padre. I figli delle sorelle invece egli li chiama suoi nipoti, ed essi lo chiamano zio. Viceversa, la donna irochese chiama suoi figli e figlie, oltre che i propri figli, anche i figli e le figlie delle sue sorelle, e questi la chiamano madre. I figli dei suoi fratelli, però, essa li chiama nipoti, ed essi la chiamano loro zia. Del pari i figli di fratelli si chiamano tra loro fratelli e sorelle, così i figli di sorelle. I figli di una donna e quelli di suo fratello si chiamano invece tra loro cugini e cugine. E questi non sono solo vuoti nomi, ma concezioni effettivamente valide, di vicinanza e di lontananza, di eguaglianza e di diseguaglianza della consanguineità; e queste concezioni servono di base ad un sistema di parentela completamente elaborato, che è in grado di esprimere parecchie centinaia di differenti rapporti di parentela di un singolo individuo. E c’è di più. Questo sistema non è soltanto in pieno vigore presso tutti gli Indiani d’America (finora non si è trovata nessuna eccezione), ma vige anche, quasi invariato, presso gli abitanti originari dell’India, nelle tribù dravidiche del Deccan e presso le tribú Gaura dell’Indostan.
Le espressioni di parentela dei Tamili dell’India meridionale e degli Irochesi Seneca dello Stato di New York concordano, ancora oggi, per più di duecento differenti rapporti di parentela. Ed anche fra queste tribù dell’India, come fra tutte le tribù degli Indiani d’America, i rapporti di parentela derivanti dalla forma di famiglia in vigore, sono in contrasto col sistema di parentela.
Come spiegare ora questo fatto? Data la funzione decisiva che svolge la parentela presso tutti i popoli selvaggi e barbari nell’ordinamento della società, non si può accantonare con giri di frasi il significato di questo sistema così esteso. Un sistema universalmente in vigore in America, esistente, del pari, in Asia, presso popoli di razze del tutto differenti e del quale si trovano numerose forme più o meno modificate dappertutto, in Africa e in Australia, un tale sistema deve essere storicamente spiegato e non eliminato con vuote chiacchiere come, per esempio, ha cercato di fare McLennan.
Le denominazioni di padre, figlio, fratello e sorella non sono semplici titoli onorifici, ma comportano reciproci doveri assolutamente precisi e molto seri, il cui insieme costituisce una parte essenziale della costituzione sociale di questi popoli. E se ne è trovata la spiegazione. Nelle isole Sandwich (Hawai) sussisteva ancora, nella prima metà di questo secolo, una forma di famiglia che forniva padri, madri, fratelli, sorelle, figli e figlie, zii e zie, nipoti dei due sessi, precisamente quali esige l’antico sistema di parentela degli Indiani d’America. Ma, cosa strana, il sistema di parentela in vigore nelle Hawai non si accordava a sua volta con la forma di famiglia ivi effettivamente esistente. Ossia, là, proprio tutti i figli di fratelli e sorelle, senza eccezione, sono fratelli e sorelle e passano per figli comuni non solo della loro madre e delle sorelle di questa o del loro padre e dei fratelli di questo, ma anche di tutti i fratelli e sorelle dei loro genitori senza distinzione. Se dunque, il sistema di parentela americano presuppone una forma più primitiva della famiglia, non più esistente in America, ma che invece troviamo ancora effettivamente nelle Hawai, d’altra parte, il sistema di parentela hawaiano ci rimanda ad una forma di famiglia ancora più primitiva di cui non possiamo, è vero, più segnalare l’esistenza in nessun luo...