La Vergine contesa
Roma, l'Immacolata Concezione e l'universalismo della Monarchia Cattolica (secc. XVII-XIX)
- 465 pagine
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La Vergine contesa
Roma, l'Immacolata Concezione e l'universalismo della Monarchia Cattolica (secc. XVII-XIX)
Informazioni sul libro
Il 12 settembre 1612, interpretando il decreto di Paolo V Sanctissimus Dominus Noster, la Monarchia Cattolica introdusse la pratica del giuramento di fedeltà all'Immacolata Concezione per tutti i ministri del sovrano, che fu poi esteso a università, municipalità, ordini cavallereschi e confraternite, in tutti i suoi domini. Questa decisione, indipendente dalla volontà della Chiesa di Roma, si tradusse in un intenso dibattito politico e alimentò controversie teologiche già esistenti riguardo alle posizioni immacoliste.La difesa della causa dell'Immacolata Concezione rientrò nel discorso politico della Monarchia Cattolica, tanto attraverso la pubblicistica come tramite la produzione artistica e letteraria, convertendosi, per i territori appartenenti alla Corona asburgica, in un elemento di promozione dell'unità, tale da esaltare fortemente la coesione tra di essi pur appartenendo a un sistema policentrico.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Occhiello
- Frontespizio
- Colophon
- Indice
- Manfredi Merluzzi, Gaetano Sabatini, Flavia Tudini, Una Vergine contesa tra due universalismi: il dogma dell’Immacolata Concezione tra Madrid e Roma
- I. Iconografie e pratiche devote
- II. L’Immacolata tra Madrid e Roma: la funzione politica dell’immagine, della letteratura, delle pratiche devozionali e del dibattito teologico
- III. L’Immacolata Concezione nelle relazioni diplomatiche tra Madrid e Roma
- IV. Il culto dell’Immacolata Concezione tra Europa e America
- V. Conclusioni di un percorso storico-religioso: la proclamazione del dogma
- Gli autori
- Indice dei nomi