Parole e immagini sulla santificazione del lavoro
Maria Aparecida Ferrari*
Senza dubbio un video va guardato e non raccontato, per questo è doveroso specificare che le pagine che seguono vogliono essere introduttive alla parte fondamentale di questo breve volume e quindi al colloquio che monsignor Fernando Ocáriz, Prelato dell’Opus Dei e Gran Cancelliere della Pontificia Università della Santa Croce, ha intrattenuto il 21 ottobre 2017 con numerosi professori e studiosi. In quella occasione, mons. Ocáriz ha esposto gli insegnamenti di san Josemaría Escrivá riguardo l’argomento della santificazione del lavoro.
Si è trattato di un evento accademico che ha avuto luogo immediatamente dopo la proiezione in prima visione di “The Heart of Work”, nell’Aula Magna della stessa Università. Per rispondere alle numerose richieste di diffondere le riflessioni emerse durante quell’incontro, abbiamo voluto dare alla stampa questa pubblicazione, convinti che potrà essere utile a quanti vogliono comprendere e vivere la chiamata divina a santificarsi in mezzo al mondo attraverso il lavoro professionale.
In queste pagine vengono riprese quasi interamente le parole che si ascoltano nel video, insieme ad altri testi di san Josemaría. In sostanza, la trascrizione del filmato potrà servire a contestualizzare i commenti di mons. Ocáriz agli insegnamenti di san Josemaría ivi contenuti.
La domanda-aspirazione che ha dato impulso alla realizzazione di “The Heart of Work” è semplice: “Non si potrebbe ascoltare direttamente da san Josemaría una spiegazione sulla santificazione del lavoro?” L’idea non era irrealizzabile poiché esiste un ampio materiale audiovisivo che raccoglie soprattutto incontri informali, di carattere familiare, in cui san Josemaría viene interpellato su cosa significhi santificare il lavoro e su molti altri aspetti della vita cristiana.
“The Heart of Work” offre, infatti, attraverso la voce e le immagini di san Josemaría, una immersione nel significato del lavoro come dimensione fondamentale della vita umana e cristiana; e, più concretamente, nel messaggio sulla santità raggiungibile nel lavoro e attraverso il lavoro.
La questione è basilare, poiché lavorare rappresenta un presupposto essenziale su cui poggia e si costruisce l’esistenza. Non stupisce, di conseguenza, che questo breve video sulla santificazione del lavoro illustrata da san Josemaría Escrivá, abbia la virtù di suscitare nello spettatore la voglia di far diventare vita propria quel messaggio.
Come si può constatare nel filmato “The Heart of Work”, le persone che si rivolgono a san Josemaría compongono un mosaico molto vario di provenienze, condizioni sociali, culturali, ambiti di lavoro. In queste situazioni, si rileva sia la facilità con cui egli sa adeguarsi alle circostanze delle persone che gli pongono le domande, sia la sua capacità di instaurare una relazione personale nonostante la presenza di molta gente. Acquista maggiore evidenza, in tal modo, l’universalità della chiamata evangelica alla santità e la centralità del lavoro nella risposta a questo richiamo. San Josemaría riassumeva in tale prospettiva il nucleo del messaggio che Dio gli aveva affidato perché lo diffondesse:
«Per la maggior parte degli uomini, la santità consiste nel santificare il proprio lavoro, nel santificarsi nel lavoro e nel santificare gli altri per mezzo del lavoro, realizzando così l’incontro con Dio lungo la strada della propria vita».
L’insegnamento di san Josemaría in questo campo è molto ampio. “The Heart of Work” è solo un assaggio, a modo di un piccolo recipiente che contiene una preziosa essenza. Alla profondità del contenuto si abbinano la semplicità delle parole e la vivacità con cui san Josemaría esprime il messaggio della santificazione dell’uomo nel lavoro e la trasformazione della società attraverso il lavoro santificato. Il tutto diviene particolarmente incisivo a causa della forza e della simpatia che contraddistinguono la sua personalità.
Il lavoro come mezzo per realizzare
la vocazione umana all’amore
Innanzitutto occorre notare che le riprese degli incontri con san Josemaría presentate nel video provocano una sorta di identificazione dello spettatore con le inquietudini e le aspettative di quanti si rivolgono a lui a partire dalla loro situazione lavorativa: “Sono un fabbricante e commerciante di liquori… Io sono dentista e madre di famiglia… Io lavoro e studio… Sono un economista e lavoro in un’impresa di computer… Sono impiegato nella sicurezza di un grande centro commerciale… Sono madre di famiglia e faccio sia il lavoro di casa sia quello di rappresentanza di un’impresa…”. Il dialogo fluisce intorno a ciò che qualifica gli interlocutori come gente comune che lavora nelle più diverse professioni e mestieri.
Non è difficile riconoscere nell’intesa che si crea fra lo spettatore del video, le persone che domandano e le risposte di san Josemaría, un’attualizzazione della parabola evangelica che paragona il Regno di Dio a «un tesoro nascosto in un campo. Un uomo lo trova, lo nasconde di nuovo, poi, pieno di gioia corre a vendere tutto quello che ha e compera quel campo» (Mt 13,44). Infatti, se Dio ha creato l’uomo ut operaretur (Gen 2,15), perché camminasse verso la sua perfezione ultima lavorando, diventa palese la natura vocazionale del lavoro; e da questa premessa deriva, come conseguenza naturale, sia la sintonia dello spettatore del video con le domande rivolte a san Josemaría, sia la risonanza interna che le sue risposte procurano in quanti le ascoltano. C’è in questo, a mio avviso, una conferma dell’umana vocazione al lavoro, che si manifesta come spontanea propensione, o perlomeno recettività, verso l’ideale di santificarsi nel lavoro professionale. La scoperta di questo orizzonte rappresenta per ciascun uomo un aspe...