Il tribunale del Duce
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Il tribunale del Duce

La giustizia fascista e le sue vittime (1927-1943)

  1. 312 pagine
  2. Italian
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La giustizia fascista e le sue vittime (1927-1943)

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Novant'anni fa, il 1o febbraio 1927, s'insediava a Roma, nell'Aula IV del Palazzo di Giustizia, il Tribunale speciale per la difesa dello Stato, un organo composto da magistrati e giudici in camicia nera reclutati tra gli squadristi. Mussolini, dopo il discorso del 3 gennaio 1925 e l'introduzione delle «leggi fascistissime» – che avevano soppresso la libertà di stampa, di associazione e il diritto allo sciopero –, mostrava il suo vero volto, quello di un dittatore disposto ormai a tutto. Per i nemici del regime, ma anche per i semplici cittadini che osavano criticarlo, non c'era più spazio per il dissenso. Anzi, non c'era più spazio per la libertà. Agli imputati, condotti di fronte alla corte e rinchiusi in un gabbione, non rimaneva che attendere il verdetto: d'altra parte, come potevano difendersi se l'istruttoria era segreta?

Fino al luglio 1943 la magistratura, sottoposta agli ordini del duce, processerà migliaia di oppositori politici (tra loro, Antonio Gramsci, Umberto Terracini, Altiero Spinelli, Sandro Pertini, solo per citarne alcuni) e persone comuni, accusate di spionaggio, contrabbando valutario, mercato nero… Le condanne a morte, mediante fucilazione alla schiena, saranno un'ottantina.

Eppure, la storia del Tribunale speciale dello Stato è rimasta sostanzialmente sconosciuta. Poco studiata. Persino l'imponente biografia mussoliniana di Renzo De Felice, punto di riferimento irrinunciabile per chiunque si occupi del Ventennio, gli dedica meno di due pagine.

Il libro di Mimmo Franzinelli, basato su fonti d'archivio sinora inesplorate, riempie questo «vuoto», e lo fa documentando attività e funzioni del Tribunale, svelando l'intreccio tra persecutori e perseguitati, raccontando i segreti, assai poco commendevoli, della magistratura di regime: gli scandali su cui fu imposto il silenzio, le ruberie dei giudici, la corruzione degli avvocati, le sentenze palesemente truccate, la terribile situazione in cui vennero a trovarsi le donne, vittime di una giustizia ferocemente maschilista (il solo essere figlia, sorella o moglie di un sovversivo comportava l'arresto, senza riscontri oggettivi di reato).

Ma Franzinelli dedica pagine efficaci, ricche di dettagli e informazioni, anche ad altri aspetti, non meno inquietanti, dell'intera vicenda, come il potenziamento del Tribunale speciale durante la seconda guerra mondiale e, soprattutto, il colpo di spugna che dopo il 1945 «perdonerà» quasi tutti i responsabili. In nome della continuità dello Stato, si doveva archiviare (e dimenticare) un passato troppo scomodo.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2017
ISBN
9788852078545
Argomento
History
Categoria
World History

NOTE

Sigle e abbreviazioni

ACS = Archivio centrale dello Stato, Roma
AISRT = Istituto storico della Resistenza in Toscana, Firenze
APF = Archivio personale Mimmo Franzinelli, Brescia
ASR = Archivio di Stato, Roma
ASUE = Archivio storico dell’Unione europea, Firenze
b. = busta
CAS = Corte d’assise straordinaria
CLN = Comitato di liberazione nazionale
CPC = Casellario politico centrale
DC = Democrazia cristiana
DGPS = Direzione generale della PS
Div. Agr = Divisione Affari generali e riservati
EF = Era fascista
f. = fascicolo
FFAA = Forze armate
ff.pp. = fascicoli personali
GNR = Guardia nazionale repubblicana
Min. Int. = Ministero dell’Interno
MVSN = Milizia volontaria per la sicurezza nazionale
OVRA = Organizzazione volontaria per la repressione dell’antifascismo
PCM = Presidenza consiglio dei Ministri
PFR = Partito fascista repubblicano
PM = Pubblico ministero
PNF = Partito nazionale fascista
PP Materia = Polizia politica, fascicoli per materia
PS = Pubblica sicurezza
RD = Regio decreto
RRCC = Regi carabinieri
RSI = Repubblica sociale italiana
SE = Sua Eccellenza
sf. = sottofascicolo
SPD CR = Segreteria particolare del Duce, Carteggio riservato
SS = Schutzstaffel [Squadre di sicurezza (naziste)]
TSDS = Tribunale speciale per la difesa dello Stato

I. Una giustizia speciale

1. Giudizio di Giuseppe Maranini (Storia del potere in Italia, Firenze, Vallecchi, 1957, p. 297), trascritto e condiviso da Renzo De Felice, Mussolini il fascista. L’organizzazione dello Stato fascista 1925-1929, Torino, Einaudi, 1968, p. 359.
2. Sul confino di polizia si vedano le monografie di Silverio Corvisieri, La villeggiatura di Mussolini (Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2005) e di Camilla Poesio, Il confino fascista (Roma-Bari, Laterza, 2011).
3. Giovanni Focardi, Magistratura e fascismo. L’amministrazione della giustizia in Veneto 1920-1945, Venezia, Marsilio, 2012, p. 30.
4. Guido Neppi Modona, Quali giudici per quale giustizia nel ventennio fascista, in Loredana Garlati (a cura di), L’inconscio inquisitorio. L’eredità del Codice Rocco nella cultura processualpenalistica italiana, Milano, Giuffrè, 2010, p. 210.
5. Valutazioni dei giuristi F. Verna e G. Maggiore sulla «Rivista Penale»: cfr. Claudio Longhitano, Il Tribunale di Mussolini, Storia del Tribunale Speciale 1926-1943, Roma, Quaderni dell’ANPPIA, 1995, pp. 114-15.
6. Informativa del n. 590 [Eduardo Drago], Roma, 22 novembre 1934. ACS, PP Materia, b. 168.
7. Art. 7 del RD 12.12.1926 n. 2062, Norme per l’attuazione della legge sui provvedimenti per la difesa dello Stato.
8. La sentenza della commissione istruttoria contro Mario Nobili è conservata dal figlio Federico nel suo studio legale di Breno (Bs).
9. Antonio Pesenti, La cattedra e il bugliolo, Milano, La Pietra, 1972, p. 117.
10. Emilio Lussu, La catena, a cura di Mimmo Franzinelli, Milano, Baldini&Castoldi, 1997, p. 30 (edizione orginale Parigi, Giustizia e Libertà, 1930).
11. Mario Pittaluga, Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato, in «Rivista Penale», 1941, p. 13.
12. Rapporti giornalieri delle udienze e fonogrammi interni si trovano all’ACS nel fondo dell’Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo, b. 472, f. 15.
13. Informativa del n. 465 [Luigi Colisi Rossi], Roma, 26 aprile 1932. ACS, PP Materia, b. 168.
14. Nell’aprile 1929 la stampa di regime dipinge per esempio quali comunisti una quindicina di repubblicani della Venezia Giulia processati dal TSDS. Cfr. «Comunisti» che sono repubblicani condannati dal Tribunale speciale, «la Libertà», 21 aprile 1929.
15. Informativa del n. 484 [Ernesto Nicosia], Roma, 30 settembre 1936. ACS, PP Materia, b. 168.
16. Il volume XXIV della Treccani (1937) dedica le pp. 304-315 ai tribunali dall’antichità all’età contemporanea: manca il Tribunale speciale, citato in una riga e mezza soltanto per la legge istitutiva.
17. Due album con le Fotografie di delinquenti politici sottoposti al giudizio del Tribunale Speciale, conservati all’ACS nel fondo TSDS, sono stati scansionati e resi consultabili sul computer della sala-studio.
18. Opera Omnia di Benito Mussolini, a cura...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. IL TRIBUNALE DEL DUCE
  4. Introduzione
  5. I. Una giustizia speciale
  6. II. I tre presidenti
  7. III. Magistrati in camicia nera
  8. IV. I processi per gli attentati a Mussolini
  9. V. Plotone d’esecuzione
  10. VI. Gli irriducibili
  11. VII. Delitti d’opinione
  12. VIII. Segreti e retroscena
  13. IX. Donne alla sbarra
  14. X. Il Tribunale in guerra
  15. XI. Soppressione (ed eredità) del Tribunale speciale
  16. Note
  17. Ringraziamenti
  18. Copyright