Antologia di Spoon River (nuova edizione commentata - testo originale a fronte)

Edgar Lee Masters

• Editore: Mondadori
• Anno: 2016
• ISBN:
  9788852076725
• Argomento: Literatura
• Categoria: Poesía

«Dormono, dormono, dormono tutti quanti sulla collina.» Duecentoquarantatré lapidi nel cimitero di Spoon River raccontano altrettante vite, inchiodando ciascun personaggio all'attimo decisivo della sua esistenza. Ricordi, paesaggi, immagini, gesti sono riassunti in un breve rosario di parole, richiamati in vita dalle voci che parlano dalle tombe. "Vite di uomini non illustri" si potrebbe definire questa grande commedia di caratteri, questo esemplare catalogo di ruoli, quest'ironica, commovente e universale enciclopedia di dolori, rimpianti ed emozioni.

Antologia di Spoon River

LA COLLINA

Che fine hanno fatto Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,

l’indolente, l’uomo dalle braccia di ferro, il buffone, l’ubriacone, lo scazzottatore?

Dormono tutti quanti sulla collina.

Uno è morto di febbri,

uno è bruciato vivo in miniera,

uno l’hanno ammazzato in una rissa,

uno è morto in galera

uno è caduto dal ponteggio dove sgobbava per mantenere moglie e figli...

Dormono, dormono, dormono tutti quanti sulla collina.

Che fine hanno fatto Ella, Kate, Mag, Lizzie e Edith,

la tenera di cuore, l’anima semplice, la chiassosa, la boriosa, la cuor contento?

Dormono tutte quante sulla collina.

Una è morta mettendo al mondo un figlio illegittimo,

una a causa di un amore osteggiato,

una massacrata da un bruto, in un bordello,

una di orgoglio ferito, per restare fedele a ciò che le dettava il cuore,

una che ha passato tutta la vita lontano, a Parigi, a Londra,

l’hanno messa anche lei qui, nel suo cantuccio, accanto a Ella, a Kate e a Mag...

Dormono, dormono, dormono tutte quante sulla collina.

E che fine hanno fatto lo zio Isaac e la zia Emily,

e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton,

e il maggiore Walker che aveva conosciuto di persona

uomini illustri della rivoluzione?...

Dormono tutti quanti sulla collina.

Gli hanno portato a casa figli morti in guerra

e figlie travolte dalla vita,

e i figli dei figli, in lacrime, rimasti senza padre...

Dormono, dormono, dormono tutti quanti sulla collina.

Che fine ha fatto il vecchio Jones, il violinista

che ha scherzato con la vita per tutti i suoi bravi novant’anni,

sfidando il nevischio a petto nudo,

sbevazzando, attaccando briga con tutti, senza mai pensare né a farsi

una famiglia, né ai soldi, né all’amore, né al paradiso?

Senti cosa farfuglia: di pesce fritto come ai bei tempi,

di corse dei cavalli, a Clary’s Grove, ma quelle di una volta...

e di quel che un certo giorno Abe

Lincoln avrebbe detto a Springfield.

HOD PUTT

Sono sepolto qui accanto

al vecchio Bill Piersol,

che ha fatto fortuna trafficando con gli indiani e che,

dichiarata bancarotta ai sensi di legge,

ne è uscito più ricco di prima.

Da parte mia, stufo di sgobbare e di vivere in miseria,

e osservando come cresceva invece la ricchezza del vecchio Bill

e di certi altri, una notte nei paraggi di Proctor’s Grove

ho rapinato un viandante e, senza volerlo, l’ho ucciso,

ragion per cui m’hanno processato e impiccato.

E così ho fatto bancarotta a modo mio.

Adesso noi due, che per andare in bancarotta abbiamo seguito

vie legali così diverse, dormiamo in pace l’uno di fianco all’altro.

OLLIE MCGEE

Avete visto un tale che gira per il paese

con gli occhi bassi e la faccia tirata?

È mio marito, della cui crudeltà nessuno

poteva sospettare, e di cui nessuno vuole sentir parlare.

Mi ha derubato d’ogni gioventù, d’ogni bellezza; finché,

con la pelle avvizzita, i denti ingialliti, umiliata, avvilita dalla mia

stessa vergogna, sono discesa nella tomba.

Ma per cosa credete che si smangi il fegato?

Per la faccia che avevo, per come me l’ha ridotta!

Questo lo spinge a venire qui dove sono sepolta.

La morte, dunque, mi ha vendicato.

FLETCHER MCGEE

Mi ha tolto ogni forza, minuto per minuto,

Mi ha rubato la vita, ora dopo ora,

mi ha prosciugato come una luna febbrile

che fiacca il mondo con le sue rivoluzioni.

I giorni sono passati come ombre,

i minuti rotolati via come stelle.

Mi ha strappato dal cuore la compassione

riducendola a una serie di sorrisi.

Lei era un pezzo di argilla nelle mani dello scultore,

e dita i miei più reconditi pensieri:

sono volati fin dietro la sua fronte assorta

scavandovi rughe profonde di dolore.

Le hanno marcato le labbra, incavato le guance,

abbassato lo sguardo dal dispiacere.

La mia anima si era incarnata in quell’argilla,

e vi lottava con la furia di sette diavoli.

Non era più mia, e nemmeno sua;

lei se la teneva stretta, ma tutti

quei conflitti le hanno modellato un volto

che lei stessa odiava e che io non avevo il coraggio di guardare.

Ho picchiato ai vetri delle finestre, ho strattonato

i catenacci. Mi sono nascosto in un angolo –

e allora lei è morta, e ha incominciato a perseguitarmi,

a braccarmi, per tutto il tempo che mi è rimasto da vivere.

ROBERT FULTON TANNER

Se solo potesse, un uomo, mordere l’enorme mano

che lo agguanta e stritola,

come il giorno che nella mia ferramenta

un topo mi ha morso mentre illustravo

una trappola che io stesso avevo brevettato.

Ma come fa un uomo a vendicarsi

di quell’orco mostruoso che è la Vita?

Entri nella stanza – in altre parole vieni al mondo;

e a quel punto sei costretto a vivere – e a sfiancarti l’anima.

Oh sì, il bocconcino che vorresti è a portata di mano:

una donna con una bella dote da sposare,

un’occupazione di prestigio, o di potere.

E però bisogna darsi da fare, superare impedimenti –

diamine, il bocconcino è protetto da una rete.

Alla fine riesci a entrare – ma ecco avverti un rumore di passi:

l’orco della Vita è entrato anche lui nella stanza

(ti attendeva e ha sentito scattare la molla)

e ti guard...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Frontespizio
• Introduzione. Monologhi e polifonie d’oltretomba di Luigi Ballerini
• La vita di Edgar Lee Masters
• Nota al testo e alla traduzione
• Antologia di Spoon River
• Spoon River Anthology
• Note
• Bibliografia
• La coppia Pivano-Pavese: le origini della fortuna di “Spoon River” in Italia di Luigi Ballerini
• Copyright