Gli innovatori
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Gli innovatori

Storia di chi ha preceduto e accompagnato Steve Jobs nella rivoluzione digitale

  1. 560 pagine
  2. Italian
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Storia di chi ha preceduto e accompagnato Steve Jobs nella rivoluzione digitale

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Il computer e Internet sono innovazioni fondamentali della nostra epoca, eppure pochi conoscono come sono nati e i nomi dei loro inventori. Contrariamente a ciò che si crede, questi strumenti ormai indispensabili nella nostra vita quotidiana non sono stati ideati in soffitte e garage da scienziati solitari e un po' stravaganti, ma sono il frutto dell'incontro e della collaborazione di tante persone diverse, alcune particolarmente intelligenti, altre addirittura geniali. Sulla scia del successo della biografia di Steve Jobs, Walter Isaacson continua a raccontare la storia della rivoluzione digitale, attraverso la vita dei grandi pionieri, uomini e donne, che l'hanno resa possibile raggiungendo vette esaltanti di creatività. Ne emerge una galleria di personaggi affascinanti e di vicende incredibili. Ada Lovelace, figlia di Lord Byron, appassionata studiosa di matematica, a metà Ottocento annotò intuizioni così acute da venire oggi ricordata come la prima programmatrice della storia. Alan Turing, brillante matematico inglese, ritenuto da molti il padre dell'informatica, condusse una vita leggendaria fino all'inaspettato e tragico epilogo. E poi, ancora: il genio eclettico e instancabile di John von Neumann, che fu il primo a costruire una macchina simile a un computer moderno; la sfrenata ambizione del premio Nobel per la fisica William Shockley, che progettò il transistor; l'interminabile battaglia legale tra Jack Kilby, Robert Noyce e Gordon Moore per il brevetto del microchip. Fino alla storia dei colossi contemporanei, come Bill Gates, che realizzò il sogno di «portare il computer su ogni scrivania e in ogni casa», e Steve Wozniak e Larry Page, i creatori di Google. Per il sapiente abbinamento di rigore nella ricerca e di eleganza nello stile narrativo, Isaacson è diventato negli ultimi anni un saggista di riferimento per chi voglia conoscere il progresso dell'innovazione e la personalità dei grandi talenti che hanno maggiormente influenzato il nostro modo di vivere e di pensare.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2014
ISBN
9788852058424

Note

Introduzione

1. Henry Kissinger, background briefing per i reporter, gennaio 1974, da un file d’archivio della rivista «Time».
2. Steven Shapin, La rivoluzione scientifica, trad. it. Torino, Einaudi, 2003, p. XI.

I. Ada, contessa di Lovelace

1. Lady Byron a Mary King, 13 maggio 1833. Le lettere della famiglia Byron, comprese quelle di Ada, sono conservate alla Bodleian Library di Oxford. Trascrizioni da quelle di Ada si trovano in Betty Toole, Ada, the Enchantress of Numbers: A Selection from the Letters, Strawberry, 1992, e in Doris Langley Moore, Ada, Countess of Lovelace, John Murray, 1977. Oltre che alle fonti sopra citate, questo capitolo attinge anche a Joan Baum, The Calculating Passion of Ada Byron, Archon, 1986; William Gibson e Bruce Sterling, La macchina della realtà, trad. it. Milano, Mondadori, 2013; Dorothy Stein, Ada, MIT Press, 1985; Doron Swade, The Difference Engine, Viking, 2001; Betty Toole, Ada: Prophet of the Computer Age, Strawberry, 1998; Benjamin Wooley, The Bride of Science, Macmillan, 1999; Jeremy Bernstein, La macchina analitica, trad. it. Milano, il Saggiatore, 1967; James Gleick, L’informazione, trad. it. Milano, Feltrinelli, 2011, cap. 4. Salvo diversa indicazione, i passi delle lettere di Ada citati sono tratti dalle trascrizioni della Toole. Tra gli autori che si sono occupati di Ada Lovelace non mancano sia gli agiografi sia i demistificatori. I libri più benevoli sono quelli di Toole, Wooley e Baum; il più documentato ed equilibrato è quello della Stein. Per un’Ada Lovelace smitizzata, cfr. Bruce Collier, The Little Engines That Could’ve, tesi di dottorato, Harvard, 1970, http://robroy.dyndns.info/collier/. Scrive fra l’altro Collier: «Era affetta da una sindrome maniaco-depressiva, e circa il proprio talento nutriva le illusioni più implausibili … Ada era completamente folle e alle Note ha contribuito soprattutto creando problemi».
2. Lady Byron al Dr William King, 7 giugno 1833.
3. Richard Holmes, The Age of Wonder, Pantheon, 2008, p. 450.
4. Laura Snyder, Il club dei filosofi che volevano cambiare il mondo, trad. it. Roma, Newton Compton, 2011, p. 179.
5. Charles Babbage, The Ninth Bridgewater Treatise (1837), capp. 2 e 8, http://www.victorianweb.org/science/science_texts/bridgewater/intro.htm; Snyder, Il club dei filosofi, cit., pp. 181-182.
6. Toole, Ada, the Enchantress of Numbers, cit., p. 51.
7. Sophia De Morgan, Memoir of Augustus De Morgan, Longmans, 1882, p. 9; Stein, Ada, cit., p. 41.
8. Holmes, The Age of Wonder, cit., p. XVI.
9. Ethel Mayne, The Life and Letters of Anne Isabella, Lady Noel Byron, Scribner’s, 1929, p. 36; Malcolm Elwin, Lord Byron’s Wife, Murray, 1974, p. 106.
10. Lord Byron a lady Melbourne, 28 settembre 1812, in John Murray (a cura di), Lord Byron’s Correspondence, Scribner’s, 1922, p. 88.
11. Stein, Ada, cit., p. 14, dalla biografia di Byron scritta da Thomas Moore e basata su diari di Byron andati distrutti.
12. Wooley, The Bride of Science, cit., p. 60.
13. Stein, Ada, cit., p. 16; Wooley, The Bride of Science, cit., p. 72.
14. Wooley, The Bride of Science, cit., p. 92.
15. Ivi, p. 94.
16. John Galt, The Life of Lord Byron, Colburn and Bentley, 1830, p. 316.
17. Ada al Dr William King, 9 marzo 1834; Dr William King a Ada, 15 marzo 1834; Stein, Ada, cit., p. 42.
18. Ada al Dr William King, 1° settembre 1834; Stein, Ada, cit., p. 46.
19. Wooley, The Bride of Science, cit., p. 172.
20. Catherine Turney, Byron’s Daughter: A Biography of Elizabeth Medora Leigh, Readers Union, 1975, p. 160.
21. Velma Huskey e Harry Huskey, Lady Lovelace and Charles Babbage, in «IEEE Annals of the History of Computing», ottobre-dicembre 1980.
22. Ada a Charles Babbage, novembre 1839.
23. Ada a Charles Babbage, 30 luglio 1843.
24. Ada a lady Byron, 11 gennaio 1841.
25. Toole, Ada, the Enchantress of Numbers, cit., p. 136.
26. Ada a...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Introduzione - Com’è nato questo libro
  4. I. Ada, contessa di Lovelace
  5. II. Il computer
  6. III. Programmazione
  7. IV. Il transistor
  8. V. Il microchip
  9. VI. I videogiochi
  10. VII. Internet
  11. VIII. Il personal computer
  12. IX. Software
  13. X. Online
  14. XI. Il web
  15. XII. Ada per sempre
  16. Note
  17. Ringraziamenti
  18. Referenze fotografiche
  19. Copyright