Inferno: Edizione Speciale Illustrata
eBook - ePub

Inferno: Edizione Speciale Illustrata

  1. 496 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Inferno: Edizione Speciale Illustrata

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

Il profilo inconfondibile di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di "infernale" ha molto. Il ritmo, prima di tutto, e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi che conducono a un esito raro per i romanzi d'azione: instillare nel lettore il fascino del male, addirittura la sua salvifica necessità. Non è affatto sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante, anzi. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse in forme solenni e oscure la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. E quindi è normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare, una costellazione culturale e affettiva ben diversa dal palcoscenico turistico percorso in tutti i sensi di marcia da legioni di visitatori. Ma ora è tutto diverso, non c'è niente di normale, nulla che possa rievocare una dolce abitudine. Questa volta è un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d'ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda infatti a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose che ricordano la Morte Nera che flagellò l'Europa medievale e simboli criptici connessi alla prima cantica del Divino poema, le labbra capaci di articolare, nel delirio dell'anestetico, soltanto un incongruo "very sorry", il professore deve scappare. E, aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all'uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra: un'organizzazione chiamata Consortium è ambigua tanto quanto un movimento detto Transumanesimo e uno scienziato come Bertrand Zobrist può elaborare teorie che oscillano tra utopia e aberrazione. Alla fine di un'avventura che raggiunge momenti di insostenibile tensione, Dan Brown ci rivela come nel nostro mondo la distanza tra il bene e il male sia breve in maniera davvero inquietante, catastrofe e salvezza possano essere questione di punti di vista e anche da una laguna a cielo coperto si possa uscire a riveder le stelle. Dan Brown è l'autore del Codice da Vinci, uno dei romanzi più letti di tutti i tempi, e dei bestseller internazionali Il simbolo perduto, Angeli e demoni, La verità del ghiaccio e Crypto. L'autore vive nel New England con la moglie.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Inferno: Edizione Speciale Illustrata di Dan Brown in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Letteratura e Letteratura poliziesca e gialli. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2015
ISBN
9788852058400

Capitolo 1

I ricordi si materializzarono lentamente, come bolle che risalgono in superficie dall’oscurità di un pozzo senza fondo.
Una donna velata.
Robert Langdon la guardò al di là di un fiume le cui acque agitate fluivano rosse di sangue. Sulla riva opposta, la donna era immobile, solenne, il viso nascosto da un velo. Nella mano stringeva una fascia azzurra, una tainia, che in quel momento sollevò in onore del mare di corpi ai suoi piedi. Il tanfo della morte aleggiava ovunque.
“Cerca” sussurrò la donna “e troverai.”
Langdon percepì quelle parole come se fossero state pronunciate all’interno della sua testa. “Chi sei?” gridò, ma la voce non produsse alcun suono.
“Rimane poco tempo, ormai” mormorò la donna. “Cerca e trova.”
CERCA
E
TROVA
Langdon fece un passo verso il fiume, ma vide che era rosso di sangue e troppo profondo per poterlo guadare. Quando rialzò lo sguardo verso la donna velata, si accorse che i corpi ai suoi piedi si erano moltiplicati. Adesso erano centinaia, forse migliaia. Alcuni, ancora vivi, si contorcevano in agonia, morendo di morti inimmaginabili: arsi dal fuoco, sepolti nelle feci, divorati l’uno dall’altro. Attraverso il fiume, Langdon sentiva echeggiare le urla luttuose della sofferenza umana.
La donna si fece avanti, tendendogli le mani affusolate, quasi per invocarne l’aiuto.
“Chi sei?” gridò di nuovo Langdon.
La donna gli rispose sollevando lentamente il velo che le copriva il viso. Era incredibilmente bella, e tuttavia più vecchia di quanto Langdon avesse immaginato: sui sessant’anni, forse, forte e maestosa come una statua senza tempo. La mascella era decisa e severa, gli occhi profondi ed espressivi e i lunghi capelli d’argento le ricadevano in riccioli sulle spalle. Al collo portava un amuleto di lapislazzuli: un serpente attorcigliato intorno a una verga.
Langdon aveva la sensazione di conoscerla, sentiva di potersi fidare di lei. Ma come? Perché?
La donna indicò due gambe che spuntavano scalciando dal terreno; sembrava appartenessero a un’anima disgraziata sepolta a testa in giù fino alla vita. La pallida coscia destra dell’uomo era contrassegnata da un’unica lettera, scritta con il fango: R.
“R?” si chiese incerto Langdon. Come in... Robert? “Sono... io?”
Il viso della donna non rivelava nulla. “Cerca e trova” ripeté.
Senza alcun segno premonitore, cominciò a irradiare una luce bianca, sempre più viva. Tutto il corpo prese a vibrare intensamente e poi, in un fragore di tuono, esplose in mille schegge di luce.
Langdon si svegliò di colpo, urlando.
La stanza era illuminata. Era solo. Nell’aria aleggiava l’odore pungente del disinfettante e, da qualche parte, una macchina vibrava piano al ritmo del suo cuore. Cercò di muovere il braccio destro, ma un dolore acuto lo bloccò. Abbassò lo sguardo e vide l’ago di una flebo tirargli la pelle dell’avambraccio.
Sentì accelerare il polso e le macchine adattarsi al nuovo ritmo con un ping più rapido.
“Dove sono? Cosa mi è successo?”
La nuca gli martellava in una pulsazione dolorosa. Cautamente, Langdon alzò il braccio libero e si toccò la testa, tentando di localizzare la fonte del dolore. Sotto i capelli arruffati, trovò i rilievi duri di una decina di punti, incrostati di sangue rappreso.
Chiuse gli occhi, cercando di ricordare un eventuale incidente.
Niente. Vuoto totale.
“Rifletti.”
Solo buio.
Un uomo con il camice entrò precipitosamente nella stanza, forse messo in allarme dal ritmo accelerato del monitor cardiaco. Aveva una barba poco curata e baffi cespugliosi, ma occhi gentili che, da sotto le sopracciglia incolte, irradiavano una calma riflessiva.
«Cos’è successo?» riuscì a dire Langdon. «Ho avuto un incidente?»
L’uomo si portò un dito alle labbra e poi corse fuori, chiamando qualcuno nel corridoio.
Langdon voltò la testa, ma il movimento provocò una fitta di dolore che gli si irradiò in tutto il cranio. Fece qualche respiro profondo e aspettò che passasse. Poi, con molta cautela ma con metodo, esaminò l’ambiente sterile in cui si trovava.
La stanza d’ospedale aveva un unico letto. Niente fiori. Niente biglietti di auguri.
Langdon vide i propri abiti sopra un mobile basso vicino al letto, ripiegati dentro una busta di plastica trasparente. Erano sporchi di sangue.
“Mio Dio. Devo essermela vista brutta.”
Molto lentamente, girò la testa verso la finestra di fianco al letto. Fuori era buio. Notte. Nel vetro vide solo il proprio riflesso: uno sconosciuto cinereo, pallido e sfinito, attaccato a cavi e tubicini, circondato da attrezzature mediche.
Sentì delle voci avvicinarsi lungo il corridoio e riportò lo sguardo nella stanza. Rientrò il medico, adesso in compagnia di una donna.
Lei sembrava avere poco più di trent’anni. In camice azzurro, aveva i capelli biondi raccolti in una coda di cavallo che, mentre camminava, le ondeggiava sulla schiena.
«Sono la dottoressa Sienna Brooks» si presentò, rivolgendo un sorriso a Langdon. «Questa sera sono di turno con il dottor Marconi.»
Langdon annuì debolmente.
Alta e slanciata, la dottoressa si muoveva con l’andatura decisa e sicura di un’atleta. Perfino in tenuta ospedaliera, c’era in lei un’eleganza flessuosa. Nonostante l’assenza di qualsiasi traccia di trucco che Langdon potesse notare, la carnagione sembrava insolitamente liscia e l’unica imperfezione era un minuscolo neo appena sopra la bocca. Gli occhi, di un castano dolce, erano stranamente penetranti, come se fossero stati testimoni di esperienze di rado affrontate da persone della sua età.
«Il dottor Marconi non parla molto bene inglese» spiegò Brooks, sedendosi accanto al paziente «e mi ha chiesto di compilare la sua scheda di ricovero.» Sorrise di nuovo.
«Grazie» disse Langdon con voce roca.
«Okay» cominciò la dottoressa in tono pratico. «Il suo nome?»
Gli ci volle un momento. «Robert... Langdon.»
Brooks gli puntò il raggio di una piccola torcia negli occhi. «Professione?»
L’informazione emerse ancora più lentamente. «Professore. Storia dell’arte... e simbologia. Università di Harvard.»
La dottoressa abbassò il raggio di luce. Sembrava sorpresa. Il medico dalle sopracciglia cespugliose aveva l’aria altrettanto stupita.
«Lei è... americano?»
Langdon la guardò confuso.
«È solo che...» Brooks esitò. «Quando è arrivato qui ieri sera, non aveva documenti con sé. Però indossava Harris Tweed e mocassini Somerset, così abbiamo pensato che fosse inglese.»
«Sono americano» le assicurò Langdon, troppo sfinito per spiegarle le sue preferenze in fatto di capi ben tagliati.
«Sente dolore?»
«La testa» rispose Langdon, cui la luce forte della torcia aveva peggiorato le pulsazioni dolorose nel cranio. Per fortuna Brooks se la rimise in tasca e passò a controllargli il polso.
«Si è svegliato urlando. Ricorda perché?»
Langdon ebbe un nuovo flash della strana visione della donna velata, circondata dai corpi che si contorcevano. “Cerca e troverai.” «Ho avuto un incubo.»
«Me lo racconti.»
Langdon ubbidì.
La dottoressa Brooks mantenne un’espressione impassibile mentre continuava a prendere appunti. «Ha qualche idea su cosa possa avere provocato una visione così spaventosa?»
Langdon sondò la memoria e poi scosse la testa, che protestò martellando di nuovo.
«Okay, professor Langdon» riprese Brooks, continuando a scrivere. «Solo un altro paio di domande di routine. Che giorno della settimana è oggi?»
Langdon rifletté per un momento. «È sabato. Ricordo di avere attraversato il campus... dovevo tenere una conferenza nel pomeriggio, e poi... be’, è più o meno l’ultima cosa che ricordo. Sono caduto?»
«Ci arriveremo. Lei sa dove si trova?»
Langdon tirò a indovinare. «Massachusetts General Hospital?»
La dottoressa Brooks prese un altro appunto. «Desidera che avvertiamo qualcuno? Moglie? Figli?»
«No, nessuno» rispose Langdon senza esitare. Aveva sempre amato la solitudine e l’indipendenza garantitegli dalla vita da scapolo che si era scelto, anche se doveva ammettere che, in quel momento, avrebbe preferito avere un viso familiare al suo fianco. «Potrei chiamare qualche collega, ma va bene così.»
Brooks finì di scrivere e cedette il posto al collega più anziano. Il medico si lisciò le sopracciglia cespugliose e poi dalla tasca estrasse un piccolo registratore digitale, che mostrò alla dottoressa. Brooks annuì e si rivolse al paziente. «Professor Langdon, da quando è arrivato qui lei h...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. NOTA DELL’AUTORE
  4. INFERNO
  5. Prologo
  6. Capitolo 1
  7. Capitolo 2
  8. Capitolo 3
  9. Capitolo 4
  10. Capitolo 5
  11. Capitolo 6
  12. Capitolo 7
  13. Capitolo 8
  14. Capitolo 9
  15. Capitolo 10
  16. Capitolo 11
  17. Capitolo 12
  18. Capitolo 13
  19. Capitolo 14
  20. Capitolo 15
  21. Capitolo 16
  22. Capitolo 17
  23. Capitolo 18
  24. Capitolo 19
  25. Capitolo 20
  26. Capitolo 21
  27. Capitolo 22
  28. Capitolo 23
  29. Capitolo 24
  30. Capitolo 25
  31. Capitolo 26
  32. Capitolo 27
  33. Capitolo 28
  34. Capitolo 29
  35. Capitolo 30
  36. Capitolo 31
  37. Capitolo 32
  38. Capitolo 33
  39. Capitolo 34
  40. Capitolo 35
  41. Capitolo 36
  42. Capitolo 37
  43. Capitolo 38
  44. Capitolo 39
  45. Capitolo 40
  46. Capitolo 41
  47. Capitolo 42
  48. Capitolo 43
  49. Capitolo 44
  50. Capitolo 45
  51. Capitolo 46
  52. Capitolo 47
  53. Capitolo 48
  54. Capitolo 49
  55. Capitolo 50
  56. Capitolo 51
  57. Capitolo 52
  58. Capitolo 53
  59. Capitolo 54
  60. Capitolo 55
  61. Capitolo 56
  62. Capitolo 57
  63. Capitolo 58
  64. Capitolo 59
  65. Capitolo 60
  66. Capitolo 61
  67. Capitolo 62
  68. Capitolo 63
  69. Capitolo 64
  70. Capitolo 65
  71. Capitolo 66
  72. Capitolo 67
  73. Capitolo 68
  74. Capitolo 69
  75. Capitolo 70
  76. Capitolo 71
  77. Capitolo 72
  78. Capitolo 73
  79. Capitolo 74
  80. Capitolo 75
  81. Capitolo 76
  82. Capitolo 77
  83. Capitolo 78
  84. Capitolo 79
  85. Capitolo 80
  86. Capitolo 81
  87. Capitolo 82
  88. Capitolo 83
  89. Capitolo 84
  90. Capitolo 85
  91. Capitolo 86
  92. Capitolo 87
  93. Capitolo 88
  94. Capitolo 89
  95. Capitolo 90
  96. Capitolo 91
  97. Capitolo 92
  98. Capitolo 93
  99. Capitolo 94
  100. Capitolo 95
  101. Capitolo 96
  102. Capitolo 97
  103. Capitolo 98
  104. Capitolo 99
  105. Capitolo 100
  106. Capitolo 101
  107. Capitolo 102
  108. Capitolo 103
  109. Capitolo 104
  110. Epilogo
  111. RINGRAZIAMENTI
  112. CREDITI DELLE ILLUSTRAZIONI
  113. Copyright