Il moto delle cose
eBook - ePub

Il moto delle cose

  1. 168 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Il moto delle cose

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

È una poesia di pensiero, quella di Giancarlo Pontiggia, alimentata peraltro, sempre, da un'immaginazione fervida eppure controllata, frutto di una sapienza felicemente in equilibrio con un estro inquieto, nel corpo di una scrittura che è testimonianza di un esercizio della mente, di un percorso che passo dopo passo viene a tessere i momenti di un'avventura dell'esistere. E dunque di una vicenda, quanto mai articolata e insistita tra lo «stridìo rigoglioso delle cose» e «l'unghia del tempo». Un tempo «che non consola», nella sua «linea infinita», quella che ci precede e seguirà, quando il nostro ansioso esserci cadrà, come è suo destino, nel vuoto. Pontiggia osserva dunque «il moto delle cose», «la teoria semplice delle cose» che si producono e avvengono sotto un «firmamento algido», nel misterioso ordine della totalità che si versa nell'uno. Ma c'è una vivissima emozione nel suo sentire e osservare il mondo, un'emozione che si trasmette al lettore e che increspa l'attenta tessitura di una poesia che sa muoversi anche in azzurri paesaggi, tra il nulla e la luce calda e breve del vivere, magari in cerca di un misterioso senso dell'origine. Pontiggia passa dalla breve strofa concisa e quasi epigrammatica, al frammento scolpito, fino al respiro più ampio del poemetto, a sua volta condotto su misure essenziali, sobrie, asciutte. La sua è una pronuncia impeccabile e limpida, classica, che talvolta si apre in lievi volute sonore, in giochi fonici o in eleganti armonie sottili, come sottile e profonda è la sua perlustrazione poetica dell'esserci e del mondo.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Il moto delle cose di Giancarlo Pontiggia in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Literature e Poetry. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2017
ISBN
9788852082115
Argomento
Literature
Categoria
Poetry

HO SOGNATO IL TOUR

HO SOGNATO IL TOUR. ERO IO

Ho sognato il Tour. Ero io
lo stranito corridore in giallo
che sfilava à la danseuse sopra i gioghi
vasti aspri assolati
del Peyresourde, del Tourmalet?
In fuga, o, forse,
sempre più lento, imballato, alla deriva
tra gli ultimi, ultimo forse, solo, ormai
fuori tempo massimo? Ma com’è
che corridori non ce n’erano, e gente
per le strade neanche,
né macchine, né suiveurs, e che tutto
pareva così silente e sospeso
sull’orlo di un dirupo immane, scheggiato
di voli minacciosi, solitari? Eppure
quanta luce, ancora, e quanto ardore
se solo, nel sonno, la macchina
degli occhi si muoveva
verso i colli, le giogaie, i cieli
altissimi, imprendibili
des Pyrénées sauvages, e quanta
vita segreta pulsava nelle cose, brillava
nel sudore dei polpacci, nella bava
della bocca che si disfa, si traduce
in fiamme e splendori… Che fosse lui
il viandante beato, solitario, che nella fossa
del sonno si nasconde
al tempo, alla discesa
immedicabile degli anni
che se ne vanno, infimi e affannosi,
incontro al loro destino
e si sfanno
in polvere di secoli, in pulviscoli
di brezze e di
sabbie?

DI QUESTO VIVERE

Di questo vivere
sordo, spaesato
resta come un frammento immaginoso…
Quante fiamme che bruciano, in alto; e
quante ombre in cui ti stremi,
sostando, come siamo, tra suoni rovinosi,
in radure fulminate…

E NOI CI PERDEMMO IN QUESTO

E noi ci perdemmo in questo
possente inizio delle cose
che fu per tutti la vita – la vita
com’è, quando ancora niente è in noi
se non caldo grembo, cibo, sonno,
suoni stranieri che rimbombano nel cavo
della mente

E NASCEMMO

E nascemmo
alla vita che già c’era.
Le cose
c’erano, le tante, le inaudite
cose, di cui c’invaghimmo
a poco a poco.
E noi guardavamo
l’aria che luceva
e piove e nevi
e soli che stagnavano, tiepidi,
nelle mattine troppo
quiete.
E guardammo, un giorno, i nomi
le parole prime, scure,
che dicono sì e no, che oscillano
tra le cose

STRIDE, IL CIELO, E STRIDONO

Stride, il cielo, e stridono
le vertebre dell’aria. Guardi in su, dove
gli occhi si nutrono – stupiti – di una materia sottile,
più sottile, infinitesima, tenebrosa
quasi – e ti sprofondi
in una palude di ozi, di silenzi vasti e
lunghissimi

URTO CONTRO URTO

Urto contro urto,
polvere su polvere,
cosa che si fa cosa.
Era questo il respiro del mondo:
mondo
che si disfa in mondo, cosa
che ritorna cosa

TUTTO È NATURA, ANCHE LA FINE

Tutto è natura, anche la fine
– la fine, soprattutto, il soffio
che da noi evade,
scatta, sale,
sormonta
il giogo immenso del tempo, poi
sbatte, precipita,
s’infima
nella corteccia delle cose,
fumo, fuga,
impronta di ciò che fu, ultima
ruga

CIELI, TEMPI, COSE – ORI

Cieli, tempi, cose – ori
ombrosi della mente. Come in un’anfora
scaldata dal sole, tutto
fu veduto in un lampo
da un pertugio di fiamme
sopite. Anche tu, che guardi
dal di fuori; e sei dentro, invece: dentro
la notte che contempli, notte
della sua luce, luce
in cui ti annienti.

ANSIOSI, UN PENSIERO CI T...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Il moto delle cose
  4. UN’APPARIZIONE
  5. TRE PROLOGHI
  6. ROVINE, TROMBE, QUANDO
  7. LE MURAGLIE DEL MONDO
  8. UNA LINEA INFINITA DI TEMPO
  9. IL MOTO DELLE COSE
  10. ESSER VIVO, ESSERE, ESSERCI
  11. SCALE
  12. AMORE DORMIENTE. (D’après Genovesino)
  13. CITERA. (Una sosta)
  14. HO SOGNATO IL TOUR
  15. VADO A VEDERE SE DI LÀ È MEGLIO
  16. LUX NOX
  17. DUE FRAMMENTI SULLA PIOGGIA
  18. STANZE DELLA MENTE INVASA
  19. QUANDO, DAL NIENTE. (Apparizioni, stridi)
  20. DAL PRIMA DELLE COSE
  21. NUOVI MESSAGGI
  22. UN PRESENTE REMOTO . (Polvere stellare)
  23. E LO VEDEMMO, INFINE. (Buio non buio, falle)
  24. IL TUFFATORE. (Prima di ogni epilogo)
  25. Note
  26. Copyright