Società segrete
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Società segrete

Cosa sono e come influenzano la nostra vita

  1. 192 pagine
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Società segrete

Cosa sono e come influenzano la nostra vita

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Quali e quante società segrete esistono al mondo? Chi sono i loro membri? Per quali fini e con quali mezzi operano? Quanto in profondità influenzano la nostra vita?
Sylvia Browne ha dedicato anni alla ricerca sul mondo clandestino delle società segrete e in questo libro ci svela come a nostra insaputa queste associazioni in_ uenzino molteplici aspetti della vita quotidiana di tutti noi, dalla religione alla politica, dall'economia alla criminalità. Dai Templari in poi, le società segrete hanno messo in atto ogni tipo di coperture, cospirazioni, notizie false fatte circolare ad arte, hanno manipolato le coscienze. E continuano a farlo. Come e perché ce lo svelano in queste pagine Sylvia e il suo spirito guida, Francine, trascinandoci in un viaggio alla scoperta di segreti che riguardano molto da vicino la vita di tutti noi. Prepariamoci a scoprire, finalmente, ciò che per secoli ci hanno voluto tenere nascosto.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2015
ISBN
9788852061967
Parte terza

IL LATO OSCURO DELLA SEGRETEZZA

XI

Gli Illuminati

Il nome Illuminati, che proviene dal latino, è stato assunto da diverse organizzazioni reali o fittizie. Oggi comunque si riferisce in particolar modo agli Illuminati di Baviera, una società segreta che si suppone cospiri per distruggere le identità nazionali e la Chiesa cattolica per instaurare un Nuovo Ordine Mondiale (di cui parlerò in dettaglio nel prossimo capitolo). Ma prima di entrare più nello specifico, diamo un’occhiata ai gruppi che si sono definiti Illuminati nel corso dei secoli.

La nascita di un movimento potente

Alcune società hanno usato l’appellativo Illuminati fin dai tempi dell’antico Egitto. Qui però mi concentrerò sulle sue apparizioni nell’era cristiana. I Fratelli del Libero Spirito (secondo i quali gli uomini erano completamente liberi da ogni restrizione morale finché le loro anime erano senza peccato) presero il nome di Illuminati nel XIV secolo, mentre gli Alumbrados spagnoli (che credevano nell’illuminazione interiore) lo assunsero nel XV e nel XVI secolo. Nonostante l’identità del nome questi gruppi non erano precursori degli Illuminati di Baviera. Per ironia della sorte un simile onore sembra spettare a un’organizzazione islamica.
I Roshaniya o gli Illuminati erano una potente società segreta che nacque sulle montangne dell’Afghanistan nel XVI secolo. I Roshaniya furono fondati da Bayezid Ansari, che affermava che i suoi antenati avevano aiutato Maometto dopo la sua fuga dalla Mecca. In virtù di questo aiuto Ansari sarebbe stato iniziato ai misteri della religione ismaelita; essi contemplavano un apprendistato segreto che risaliva ai tempi della ricostruzione del tempio della Mecca da parte di Abramo.
Ansari aprì una scuola in cui insegnava le dottrine soprannaturali degli ismaeliti. Ogni studente attraversava un periodo di prova che prevedeva, tra l’altro, una forma di meditazione silenziosa chiamata khilwat. In questi momenti di contemplazione l’iniziato riceveva l’illuminazione, emanata dall’essere supremo venerato dal gruppo. Secondo queste rivelazioni il mondo doveva essere governato da una ristretta élite di uomini perfetti.
La scuola e la vasta ed efficientissima rete di spionaggio politico e militare di Bayezid Ansari furono finanziate da militari e mercanti. Con il diffondersi dei suoi insegnamenti, Ansari cominciò a sostenere che la concezione dell’aldilà dei suoi contemporanei era sbagliata. Non c’erano premi o punizioni dopo la morte, ma solo uno stato dello spirito nel quale «si mangia, si beve e si è felici». Libero, quindi, da timori metafisici, si dedicò ad accrescere il potere dei Roshaniya. Tra i suoi detti si ricordano: «Ottieni il potere e pensa a te stesso», «La sola fedeltà è verso l’Ordine», «Chiunque non si faccia riconoscere come confratello è una nostra legittima preda».

Il marchio di Adam Weishaupt

L’ordine segreto dei Roshaniya durò per oltre cento anni. Nel 1776, a circa quarant’anni di distanza dalla morte del suo ultimo capo, un certo Adam Weishaupt fondò un gruppo simile in Germania. Weishaupt era stato educato dai Gesuiti in una zona cattolica e molto conservatrice del paese e divenne professore di diritto canonico all’università di Ingolstadt.
Weishaupt si staccò dai Gesuiti e dalla Chiesa in generale, sposando le dottrine anticristiane del manicheismo, a cui sembra fu introdotto da un mercante tedesco chiamato Kolmer. (Il manicheismo è una religione fondata nell’attuale Iran dal profeta Mani che afferma il sostanziale dualismo dell’universo in cui la luce e le tenebre lottano incessantemente per il possesso dell’anima di ogni individuo.) Weishaupt aderì anche alle teorie dei filosofi radicali francesi come Jean-Jacques Rousseau. Era considerato un giovane di talento.
A un certo punto decise che grazie alla sua formazione avrebbe potuto costituire un gruppo di cospiratori per liberare il mondo dal giogo che, a suo parere, i Gesuiti imponevano alla Chiesa, riportando così il cristianesimo alla fede originaria dei primi martiri che professavano dottrine ermetiche. Fondò quindi l’Ordine dei perfettibili o Perfezionisti, che presto diventò quello degli Illuminati (che lui intendeva come «ispirati intellettualmente»), composto inizialmente da cinque membri.
Si racconta che Weishaupt fosse un uomo intrattabile e pieno di sé, spesso accecato dalla propria ambizione. Cercò l’aiuto della Massoneria ma, benché nel 1777 fosse riuscito a farsi accettare da una loggia minore e alcuni membri degli Illuminati fossero effettivamente massoni, non ci sono prove che ricevette pieno sostegno dall’Arte.
Voglio qui sottolineare che molte società segrete si sono modellate sulla struttura della Massoneria copiandone spesso i nomi e i gradi. Sembra che sia gli Illuminati sia la Massoneria siano stati influenzati dai Cavalieri Templari.
I teorici della cospirazione hanno spesso legato i massoni, i Cavalieri Templari e i Rosa-Croce agli Illuminati, ma nelle mie ricerche non ho trovato alcuna prova reale di simili collegamenti. Prima di tutto è cosa alquanto risaputa che gli Illuminati si opponessero ai Rosa-Croce e alla loro filosofia. I Cavalieri Templari furono sciolti molto prima della nascita degli Illuminati e inoltre le loro ideologie erano in contrasto. Difficilmente qualche propaggine dei Templari si sarebbe unita a questo gruppo aderendo al suo piano per un Nuovo Ordine Mondiale.
Per quanto riguarda la Massoneria, questa rappresenta per i teorici della cospirazione una vera e propria ossessione. Essendo la più grande società segreta al mondo, e probabilmente anche la più potente, è stata messa in relazione con quasi tutte le organizzazioni clandestine che sono esistite. Credo che i legami di Adam Weishaupt con la Libera Muratoria si siano limitati alla sua appartenenza a una loggia. La Massoneria era lontana dalle idee degli Illuminati e avrebbe rifiutato i loro complotti nazionalistici. Ho l’intima percezione che la Massoneria sia un’organizzazione fondamentalmente buona, che agisce per il bene dell’umanità.
Nelle mie ricerche ho potuto riscontrare che gli studiosi tendono spesso a collegare tra loro le società segrete più diverse: un procedimento in alcuni casi legittimo, ma spesso questi legami vengono esagerati o sono del tutto privi di fondamento. Certo, gli Illuminati possono aver cercato di infiltrarsi in molte organizzazioni laiche o religiose riuscendo a volte a manipolarle o ad assumerne il controllo. Le loro idee radicali furono, però, probabilmente accettate solo dalle ali più estremiste di questi gruppi.
Gli Illuminati giurano di obbedire all’organizzazione e ai propri superiori. Agli affiliati sono assegnati ranghi, suddivisi in tre categorie principali:
  • il Vivaio che prevede i gradi di Fase preparatoria, Novizio, Minervale e Illuminato minore;
  • la Massoneria che include i livelli di Illuminato maggiore e Illuminato direttore (detto anche Cavaliere scozzese);
  • i gradi superiori, detti Misteri, sono divisi in misteri minori con i ranghi di Presbitero e Reggente e misteri maggiori con i ranghi di Mago e Re.
Secondo Arkon Daraul, un membro con uno dei gradi del Vivaio è ancora all’oscuro del funzionamento dell’ordine e delle modalità in cui dovrebbe mettere in atto il suo piano di «liberazione del mondo». Salendo di livello l’affiliato scopre che uno dei suoi primi doveri è quello di rendere l’ordine più ricco e potente. Nelle società segrete gli iniziati in genere non hanno alcun accesso alle conoscenze dei capi: spesso finché non raggiungono i ranghi più alti, sono del tutto ignari dei veri scopi dell’organizzazione.
Nel suo libro New World Order, William Still afferma che il famoso mago e occultista Cagliostro fu iniziato negli Illuminati nel 1783 a Francoforte. Molti anni dopo avrebbe raccontato la sua iniziazione ad alcuni preti cattolici con queste parole:
Aprirono una scatola di metallo piena di carte. I celebranti ne estrassero un libro manoscritto che riportava sulla prima pagina le parole «Noi, Gran Maestri dei Templari», cui seguiva un giuramento scritto con il sangue. Il libro sosteneva che l’Illuminismo era una cospirazione contro i troni e gli altari, che sarebbe cominciata in Francia, e dopo la caduta della monarchia francese si sarebbe mossa contro Roma.
Gli Illuminati crebbero e si diffusero. A venti anni dalla sua fondazione il gruppo contava migliaia di membri in diversi paesi d’Europa. Con l’espansione ebbe inizio anche la persecuzione da parte del re di Baviera e della Chiesa cattolica (con l’aiuto dei Gesuiti). Nel 1784 il governo bavarese vietò le società segrete, compresi gli Illuminati e la Massoneria, causando la scomparsa dell’organizzazione dalla regione e la fuga dal paese di Weishaupt.
Gli Illuminati continuarono ad agire clandestinamente, sfidando polizia e governi, in altre parti d’Europa; molti sostengono che si sciolsero definitivamente nel 1790. Altri ritengono invece che siano sopravvissuti fino ai nostri giorni. Il mio spirito guida Francine propende per questa seconda ipotesi. Dopo la sua messa al bando in Baviera, il gruppo non si disperse, ma divenne ancora più sotterraneo e segreto. Il gran numero di pubblicazioni, piene di storie esagerate e inverosimili sugli Illuminati, uscite dopo la loro apparente scomparsa ha spinto molti storici a ipotizzare un loro legame con la Rivoluzione francese e con quella russa. L’organizzazione è stata definita «la più accanita società di cospirazione rivoluzionaria».
Nella primavera del 1789, per esempio, si sospettò che gli Illuminati, manipolando il mercato francese, avessero provocato ad hoc una carenza di grano per mettere alla prova le loro teorie. La carestia affamò la popolazione facendo esplodere la rivolta per le strade e culminò con la presa della Bastiglia. Cominciò così la Rivoluzione francese e un lungo periodo di lotte e sconvolgimenti per tutto il paese. Prima della salita al potere di Napoleone, gli Illuminati sfruttarono i giacobini per i propri scopi, ottenendo la fine della monarchia e un drastico ridimensionamento dell’influenza della Chiesa cattolica.
I terreni della Chiesa furono confiscati e molti sacerdoti vennero uccisi. Gli Illuminati furono talmente abili che la monarchia si accorse di ciò che stava accadendo quando ormai era troppo tardi. (Secondo Francine è così che ogni civiltà diventa miope: si è talmente occupati a sopravvivere che non ci si rende conto che l’economia sta andando a picco… proprio come accade oggi negli Stati Uniti con il prezzo del gas.) Esaltati da questo successo, gli Illuminati proseguirono nelle loro attività cospiratorie.

Dalla rivoluzione al terrorismo

Con l’ingresso nella clandestinità gli Illuminati sposarono definitivamente idee politiche e filosofiche rivoluzionarie. Trassero ispirazione dai movimenti più diversi, ma il testo che descrive alla perfezione i loro scopi e la loro fede è sicuramente il Catechismo del rivoluzionario, redatto intorno al 1873 dall’anarchico russo Sergej Nečaev.
Riporto alcuni precetti di questo catechismo seguendo la numerazione dell’originale. Non lo trascrivo per intero perché credo che questi brevi esempi siano sufficienti a renderne un’idea:
  • 1. Il rivoluzionario è un uomo perduto in partenza. Non ha interessi propri, affari privati, sentimenti, legami personali, proprietà, non ha neppure un nome. Tutto in lui è polarizzato verso un unico pensiero, un’unica passione: la rivoluzione.
  • 2. Nel suo intimo, non solo a parole, ma nei fatti, egli ha spezzato ogni legame con l’ordinamento sociale e con l’intero mondo civile, con tutte le leggi, gli usi, le convenzioni sociali e le regole morali di esso. Il rivoluzionario è suo nemico implacabile e continua a viverci solo per distruggerlo con maggior sicurezza.
  • 6. Duro verso se stesso, deve essere duro anche verso gli altri. Tutti i sentimenti teneri che rendono effeminati, come i legami di parentela, l’amicizia, l’amore, la gratitudine, l’onore stesso devono essere soffocati in lui dall’unica, fredda passione per la causa rivoluzionaria. Per lui non esiste che un’unica gioia, un’unica consolazione, ricompensa e soddisfazione: il successo della rivoluzione. Giorno e notte, deve avere un unico pensiero, un unico scopo: la distruzione spietata. Aspirando freddamente e instancabilmente a questo scopo, deve essere pronto a morire e a distruggere con le proprie mani tutto ciò che ne ostacola la realizzazione.
  • 7. La natura del vero rivoluzionario esclude ogni romanticismo, ogni sensibilità, entusiasmo e infatuazione. Esclude anche l’odio e la vendetta personali. La passione rivoluzionaria, diventa in lui una seconda natura, deve in ogni momento essere unita a un freddo calcolo. Dovunque e sempre, egli deve essere non ciò cui lo incitano le sue tendenze personali, ma ciò che l’interesse generale della rivoluzione gli prescrive di essere.
  • 13. Il rivoluzionario si introduce nel mondo politico e sociale, nel mondo cosiddetto istruito, e ci vive, soltanto con la fede nella sua più completa e rapida distruzione. Non è un rivoluzionario se ha pietà di qualcosa che appartenga a quel mondo. Egli deve poter distruggere le situazioni, i rapporti o le persone di quel mondo: a lui tutto e tutti devono essere ugualmente invisi. Se ha affetti famigliari e legami d’amicizia e d’amore, peggio per lui; egli non è un rivoluzionario se questi legami possono fermare la sua mano.
  • 14. Con lo scopo della distruzione spietata, il rivoluzionario può – spesso anzi deve – vivere nella società, facendosi passare per ciò che non è. Il rivoluzionario deve introdursi ovunque, in tutte le classi, medie e inferiori, nella bottega del mercante, in chiesa, nella casa signorile, nel mondo burocratico, militare, letterario…
  • 18. [Esiste inoltre] il bestiame altolocato, cioè gli individui che non si distinguono né per intelligenza, né per energia, ma che, grazie alla posizione che occupano, godono di ricchezze, di conoscenze, di influenza e di potere. Bisogna sfruttarli in tutti i modi, imbrogliarli, disorientarli e, dopo essersi possibilmente impossessati dei loro sporchi segreti, farne i nostri schiavi. Il loro potere, la loro influenza, le loro conoscenze, la loro ricchezza e la loro forza diventeranno così un tesoro inesauribile e un grande contributo per varie imprese.
  • 19. [Esistono] i politicanti ambiziosi e i liberali di ogni colore. Con loro si può cospirare secondo il loro programma, facendo finta di seguirli ciecamente, mentre in realtà li si assoggetta, ci si impadronisce di tutti i loro segreti, li si compromette fino all’estremo limite, di modo che non abbiano più modo di fare marcia indietro. Poi ci si serve di loro per gettare scompiglio nello Stato.1
Questi precetti non vi sembrano piuttosto spaventosi? Credo che manifestino una profonda malvagità. Solo una persona malata può ideare qualcosa di simile. Inoltre riflettono perfettamente il modo di pensare dei terroristi moderni.
Come vedete, i membri degli Illuminati sono disposti a tutto pur di ottenere i propri scopi, ricorrendo esattamente a ciò che la società nel suo complesso sta oggi cercando di combattere: il totalitarismo, l’odio, il terrorismo, il ricatto ecc. La violenza non è nelle loro premesse, ma nella radicalità con cui attaccano il cristianesimo, i governi, l’ordine sociale e l’istituto famigliare.
È opinione di molti studiosi che con la clandestinità gli Illuminati abbiano assunto nomi diversi a seconda dei paesi in cui vivevano. In Francia, per esempio, divennero il Club rivoluzionario francese e il Club giacobino; in Germania la Società Thule; in America sono il gruppo degli Skull and Bones (di cui ho parlato nel capito...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Società segrete
  4. Introduzione
  5. Parte prima - LE SOCIETÀ POLITICHE
  6. Parte seconda - LE SOCIETÀ RELIGIOSE
  7. Parte terza - IL LATO OSCURO DELLA SEGRETEZZA
  8. Conclusioni
  9. Copyright