Panta rei
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Panta rei

(tutto scorre)

  1. 224 pagine
  2. Italian
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  4. Disponibile su iOS e Android
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Panta rei

(tutto scorre)

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L'amore, l'eterno conflitto tra il bene e il male, il senso della vita, l'universo, la politica, spiegati da Eraclito a De Crescenzo.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2014
ISBN
9788852056369
XII

Frammenti *

1. Polemos è il padre di tutte le cose e il re di tutti gli esseri: alcuni di essi li fece Dei, altri uomini, altri schiavi, e altri ancora liberi.
IPPOLITO, Confutazione di tutte le eresie, 9, 9, 4.
(D 14) (C A19) (DK B53)
2. Non bisogna mai dimenticare che la guerra è comune a tutte le cose, che la giustizia viene fuori dalla lotta, e che tutto accade secondo contesa e necessità.
ORIGENE, Contro Celso, 6, 42.
(D 15) (C A7) (DK B80)
I comuni mortali se non si agitano non si divertono. Per loro la guerra, intesa come lotta per il raggiungimento di un obiettivo, è ragione di vita. Prendiamo il caso di Silvio Berlusconi: agli inizi del ’94 era un uomo ricco, potente, sposato a una bellissima donna, e da tutti riverito. In altre parole non gli mancava nulla per essere felice. Eppure, si è andato a cacciare nei casini della politica per poter ancora lottare, vincere e magari, al limite, soccombere. Gli esseri superiori, invece, si distinguono per la loro capacità di saper vivere l’ozio restando immobili. Questo i Greci e i Romani lo avevano a tal punto assimilato da giudicare l’otium una delle più alte manifestazioni dell’animo umano.
3. L’intero e il non intero, il convergente e il divergente, l’armonico e il disarmonico, si toccano. Da tutte le cose ne sorge una sola, e da una sola possono sorgere tutte.
PSEUDO-ARISTOTELE, Sul mondo, 396 b 20-22.
(D 19) (C A27) (DK B10)
Volendo sintetizzare questo frammento in una proporzione, potremmo dire che Parmenide sta a Tolomeo come Eraclito sta a Copernico. La concezione tolemaica, infatti, sosteneva che l’andare d’accordo è un bene e il litigare è un male. Per Copernico, invece, era vero il contrario: l’immobilità è morte, l’opposizione è vita.
4. Immortali mortali, mortali immortali, viventi la morte di quelli, morenti la vita di questi.
IPPOLITO, Confutazione, 9, 10, 6.
(D 21) (C A43) (DK B62)
Frammento di difficile interpretazione. Volendo, potrebbe addirittura essere il manifesto dei sostenitori della reincarnazione. Restando con i piedi per terra, invece, diciamo che, pur essendo mortali, grazie alla cultura, abbiamo la possibilità di conoscere, e quindi di rivivere, le vite di coloro che ci hanno preceduto, così come potremmo continuare a vivere in coloro che ci seguiranno.
5. Ciò che si oppone converge, e la più bella delle trame si forma dai divergenti, giacché tutte le cose si formano secondo contesa.
ARISTOTELE, Etica nicomachea, 1155 b 4-6.
(D 24) (C A5) (DK B8)
Come ben sanno gli sceneggiatori, se in una trama non ci sono contrasti da superare, la storia langue, perde ritmo. Come dire che se non c’è suspense, lo spettatore si annoia. Immaginiamo un romanzo tipo I Promessi Sposi dove tutti vanno d’accordo: Renzo, Lucia, Don Rodrigo e don Abbondio. Chi mai lo leggerebbe?
6. (Alcuni) non capiscono come ciò che è armonioso possa entrare in contatto con ciò che non è armonioso. Eppure, la medesima cosa accade nell’arco e nella lira.
IPPOLITO, Confutazione, 9, 9, 2.
(D 26) (C A4) (DK B51)
Lasciamo da parte l’arco e la lira, e prendiamo in esame l’amore. È possibile immaginare una storia d’amore senza contrasti? Un «tesoro, ti amo» a cui fa eco un altro «tesoro, ti amo», e tutto questo vita natural durante? Sarebbe di una noia abissale. La disarmonia, invece, grazie al cielo, lo rianima, lo rinvigorisce, gli dà sprint. Un litigio, poi una riappacificazione, poi un altro litigio, poi un’altra riappacificazione. Ah, quanto vorrei innamorarmi di nuovo per poter litigare!
7. L’armonia invisibile è più bella di quella visibile.
IPPOLITO, Confutazione, 9, 9, 5.
PLUTARCO, Sulla generazione dell’anima nel «Timeo», 27.
(D 27) (C A20) (DK B54)
Nella mia vita, c’è una sola donna che non mi ha mai deluso: lei viveva a New York e io a Roma.
8. Il divino è giorno e notte, estate e inverno, guerra e pace, sazietà e fame; e, similmente al fuoco, ogni volta che viene mescolato a un profumo, prende un nome diverso.
IPPOLITO, Confutazione, 9, 10, 8.
(D 32) (C A91) (DK B67)
9. La malattia rende piacevole la salute. La fame gratifica la sazietà, la fatica il riposo.
STOBEO, Florilegio, 3, 1, 177.
(D 35) (C A111) (DK B111)
Gira e rigira, il pensiero di Eraclito si serve sempre dei contrasti per esaltare la vita: è la fatica a rendere piacevole il riposo, è il dolore a magnificare il piacere, è la fame a farci apprezzare il cibo. E a tale proposito, ricordo un litigio scoppiato a Napoli, in una trattoria, tra il proprietario del locale e un avventore. Materia del contendere: un piatto di spaghetti cotto non troppo al dente. A un certo punto l’oste guardò il cliente con una punta di commiserazione, e poi esclamò: «Il guaio nostro è che dobbiamo servire gente che non ha fame!».
10. Mutando riposa.
PLOTINO, 4, 8, 1, 14.
(D 33) (C A34) (DK B84)
Per ragioni di lavoro, ogni mattina, sono costretto a leggere classici latini e greci. Poi, all’ora di pranzo, guardo in televisione le ragazze di «Non è la Rai».
11. Le cose fredde si riscaldano, il caldo si raffredda, l’umido si dissecca, il riarso s’inumidisce.
TZETZE, Scolii sull’Esegesi dell’«Iliade».
(D 41) (C A108) (DK 126)
E si potrebbe aggiungere che, con il tempo, anche il bello diventa meno bello, e il brutto meno brutto. Bellezza e bruttezza, infatti, sono caratteristiche dei primi approcci; in seguito tendono ad avvicinarsi. Provate a sposare una donna molto bella, o, che è poi lo stesso, una molto brutta; nel giro di una decina d’anni quella bella non vi sembrerà più così straordinaria, e quella brutta diventerà quasi passabile. Insomma, ci si abitua a tutto, anche ad Afrodite.
12. Pur chiamandosi «vita» (bios), la funzione principale dell’arco è la morte.
(D 49) (C A8) (DK B48)
Non esiste nulla che non sia, con...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Panta rei
  4. I. Blob
  5. II. Case chiuse
  6. III. Sogno
  7. IV. Vita di Eraclito scritta da lui medesimo
  8. V. Panta rei
  9. VI. Logos
  10. VII. Polis
  11. VIII. Eros
  12. IX. Stupidità
  13. X. De caelo
  14. XI. Sapere
  15. XII. Frammenti
  16. Copyright