- 72 pagine
- Italian
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Incontri e agguati
Informazioni sul libro
Una ricognizione sulle avventure mentali di un passato ormai remoto e sul loro quotidiano scontrarsi doloroso e frontale con l'idea di un precipizio assoluto, di un risucchiante nulla infinito; e poi il riemergere di giovani volti e figure, di minime vicende, salvate, chissà perché, dalla memoria; e infine il resoconto, condotto con oggettiva esattezza, di un drammatico fatto di cronaca, di un episodio di tenero amore e orribile violenza. Sono questi i tre momenti essenziali, quanto mai ricchi di situazioni e implicazioni interne, della nuova opera di Milo De Angelis. Un libro di straordinario rigore e coraggio, dove il pensiero della morte, con le sue impietose incursioni, tende un arco ininterrotto tra tempi lontani e presenti, dove la sua acuta invadenza si affaccia, anche «nei traffici dell'amore». Eppure, il personaggio che ne subisce gli attacchi – l'io lirico – che ne viene aggredito, non cessa, neppure per un istante, di resistere, ma cerca ripetutamente di venire a umani patti o opporsi in trattative con quell'ombra inumana e sinistra che lo perseguita. Un cimento, dunque, che sulla pagina riesce a tradursi in una testimonianza in continua tensione, e dove una salvezza, sempre sentita come parziale e provvisoria, si realizza grazie a quello strumento formidabile che è la parola nella forma e nel fiato del verso. Ed ecco allora che il poeta riesce ad autodefinirsi, con una saggia pacatezza, antiretorica e duramente conquistata, come «un povero fiore di fiume / che si è aggrappato alla poesia». Nella seconda sezione, l'indagine si fa meno ossessiva e quanto mai aperta, e vi domina «la dolce / voce umana dei corpi in movimento». Un movimento ormai sostanzialmente negato al protagonista della parte finale di Incontri e agguati, lui stesso sventurato artefice di una sanguinaria insensatezza, e ormai perduto nel suo inferno, nel «corridoio delle mille anime vaganti», a sua volta in titubante attesa del «sacro appuntamento / dell'ultimo minuto».
Milo De Angelis è nato nel 1951 a Milano, dove insegna in un carcere di massima sicurezza.
Ha pubblicato Somiglianze (Guanda, 1976); Millimetri (Einaudi, 1983); Terra del viso (Mondadori, 1985); Distante un padre (Mondadori, 1989); Biografia sommaria (Mondadori, 1999); Tema dell'addio (Mondadori, 2005), Quell'andarsene nel buio dei cortili (Mondadori, 2010). Ha scritto il racconto La corsa dei mantelli (Guanda, 1979 e poi Marcos y Marcos, 2011) e un volume di saggi ( Poesia e destino, Cappelli, 1982). Nel 2008 è uscito Colloqui sulla poesia, dove appaiono le sue principali interviste. Nello stesso anno viene pubblicato un volume che raccoglie la sua opera in versi ( Poesie, Oscar Mondadori). Ha tradotto dal francese e dalle lingue classiche.
Domande frequenti
Informazioni
INCONTRI E AGGUATI
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Incontri e agguati
- I. GUERRA DI TRINCEA
- II. INCONTRI E AGGUATI
- III. ALTA SORVEGLIANZA
- In questo luogo di corpi sedati
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