Prefazione
1. A Nickel in the Slot, in «Washington Post», 25 marzo 1894, p. 20.
2. A Crying Evil, in «Los Angeles Times», 24 febbraio 1899, p. 8.
3. Bernard Malamud, Nevada Gaming Tax: Estimating Resident Burden and Incidence, University of Nevada, Las Vegas, aprile 2006, p. 1, https://faculty.unlv.edu/bmalamud/estimating.gaming.burden.incidence.doc. (ultimo accesso il 5 maggio 2015).
4. Richard N. Velotta, Gaming Commission Rejects Slot Machines at Cash Registers, in «Las Vegas Sun», 18 marzo 2010, http://lasvegassun.com/news/2010/mar/18/gaming-commission-rejects-slot-machines-cash-regis/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter (ultimo accesso il 12 maggio 2015). Il senatore Harry Reid, presidente della Commissione Scommesse del Nevada, è famoso per la sua attività di contrasto all’influenza della mafia. Si dice che il film Casinò di Martin Scorsese del 1995 sia basato sulle vicende dell’opposizione di Reid a Frank Rosenthal; cfr. «Harry Reid», Wikipedia, http://en.wikipedia.org/wiki/Harry_Reid (consultato il 1o dicembre 2014).
5. Natasha Dow Schüll, Addiction by Design: Machine Gambling in Las Vegas, Princeton, Princeton University Press, 2012.
7. Nello specifico, un minimarket presso una stazione di rifornimento, un supermercato dove a volte si trattiene a giocare e, soprattutto, il casinò Palace Station.
8. Schüll, Addiction by Design, cit., p. 2. Mollie spiega a Schüll: «Non gioco per vincere, ma per continuare a giocare, per rimanere nella zona delle slot-machine, dove non ci sono altri pensieri». Desideriamo ringraziare Natasha Schüll per la conversazione telefonica del 13 febbraio 2014, nel corso della quale ci ha fornito ulteriori dettagli sul comportamento di Mollie.
9. Ivi, p. 33. Schüll descrive un intervento con il defibrillatore ripreso dalla telecamera di sorveglianza: «Nonostante l’uomo fosse a terra, letteralmente ai loro piedi, e toccasse la base delle loro sedie, gli altri giocatori continuavano a giocare come se nulla fosse».
10. John Elfreth Watkins Jr, What May Happen in the Next Hundred Years, in «Ladies Home Journal», dicembre 1900, p. 8, https://secure.flickr.com/photos/jonbrown17/2571144135/sizes/o/in/photostream/. Per una conferma circa il mese di uscita di quel numero, cfr. Predictions of the Year 2000 from «The Ladies Home Journal» of December 1900, http://yorktownhistory.org/wp-content/archives/homepages/1900_predictions.htm (consultato il 1o dicembre 2014).
11. Cfr. Oxford English Dictionary, alla voce «phish», http://www.oed.com/view/Entry/264319?redirectedFrom=phish#eid (consultato il 29 ottobre 2014).
12. Non è un caso che le prime ricerche di Daniel Kahneman e Amos Tversky, due pionieri della moderna disciplina della psicologia cognitiva, fossero dedicate alle illusioni ottiche. In una conversazione privata di circa venticinque anni fa, Kahneman spiegò a George che le distorsioni concettuali di cui si occupa l’economia comportamentale potevano essere considerate alla stregua di «illusioni ottiche».
13. Kurt Eichenwald, A Conspiracy of Fools: A True Story, New York, Random House, 2005; Bethany McLean e Peter Elkind, The Smartest Guys in the Room: The Amazing Rise and Fall of Enron, New York, Portfolio/Penguin Books, 2003.
14. Bethany McLean e Peter Elkind, The Guiltiest Guys in the Room, in «Fortune», 5 luglio 2006, http://money.cnn.com/2006/05/29/news/enron_guiltyest/ (ultimo accesso il 12 maggio 2015).
15. Henry David Thoreau, Walden: la vita nel bosco (1910), trad. it. Roma, Donzelli, 2005, p. 6.
16. Rebecca Mead spiega che ogni anno la Condé Nast realizza uno «studio sui matrimoni in America», dal quale si può evincere quanto si spende mediamente negli Stati Uniti per sposarsi. Nel 2006 la cifra era di 27.852 dollari, pari al 60% del PIL pro capite (One Perfect Day: The Selling of the American Wedding, New York, Penguin Books, 2007, posizione Kindle 384-392). Dopo la Grande Recessione, il dato percentuale sul PIL pro capite è sceso. I dati più recenti, relativi al 2014, parlano di «oltre 28.000 dollari», circa il 51% del PIL pro capite; «Brides Reveals Trends of Engaged American Couples with American Wedding Study», 10 luglio 2014, http://www.marketwired.com/press-release/brides-reveals-trends-of-engaged-american-couples-with-american-wedding-study-1928460.htm (consultato il 1o dicembre 2014).
17. Jessica Mitford, The American Way of Death Revisited, New York, Knopf, 1998, posizione Kindle 790-792.
18. «Dal primo appuntamento alla nascita del vostro bambino, il consulente personale vi fornirà tutte le indicazioni su ciò di cui il vostro bimbo ha bisogno»; Babies«R»Us, «Baby Registry: Personal Registry Advisor», http://www.toysrus.com/shop/index.jsp?categoryId=11949069 (consultato il 20 marzo 2015).
19. Che le persone siano in ansia per i propri conti risulta anche dall’indagine annuale condotta dall’American Psychological Association: negli Stati Uniti, tra le cause di stress i problemi economici figurano al primo posto. Nel rapporto dell’ultima indagine si legge: «Lo stress provocato da problemi economici e finanziari sembra avere un impatto consistente sulla vita degli americani» (p. 2). Quasi tre quarti degli adulti (il 72%) riferisce di sentirsi stressato per questioni di denaro almeno occasionalmente, e quasi un quarto sostiene di subire uno stress molto acuto per difficoltà economiche (il 22% assegna a questa causa di stress nel corso dell’ultimo mese un valore di 8, 9 o 10, su una scala da 1 a 10). «Non mancano i casi in cui le preoccupazioni finanziarie fanno passare in secondo piano quelle per la salute». Al secondo posto, subito dopo, viene il lavoro, un dato che può essere letto come un altro modo per esprimere lo stress legato ai problemi economici; American Psychological Association, Stress in America: Paying with Our Health, 4 febbraio 2015, http://www.apa.org/news/press/releases/stress/2014/stress-report.pdf, p. 2 (ultimo accesso il 29 marzo 2015).
20. Con il termine «rapina» (rip-off) non alludiamo al carattere illegale di una transazione (salvo eccezioni), ma al prezzo eccessivo che le persone pagano rispetto a quello che ricevono. Su Wikipedia inglese, la voce «ripoff» definisce un’accezione dello stesso termine: «Transizione finanziaria viziata. Si riferisce, in genere, a un incidente in cui a qualcuno venga fatto pagare troppo per qualcosa»; http://en.wikipedia.org/wiki/Ripoff (consultato il 25 gennaio 2016).
21. Secondo Bokhari, Torous e Wheaton, nei tardi anni Novanta e all’inizio del nuovo millennio, prima del boom immobiliare, il rapporto fra importo del mutuo e valore dell’immobile ipotecato (LTV) in America era inferiore all’80% solo nel 40% degli immobili acquistati attraverso mutui dalla Federal National Mortgage Association. Stimando i costi di transazione in circa il 10% del prezzo di vendita (6% di imposte più 4% di costi di chiusura), significa che per il 60% dei contratti perfezionati quei costi sono stati pari al 50% o più della caparra versata dal compratore; Sheharyar Bokhari, Walter Torous e William Wheaton, Why Did Household Mortgage Leverage Rise from the Mid-1980s until the Great Recession?, Massachusetts Institute of Technology, Center for Real Estate, gennaio 2013, http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/download?doi=10.1.1.269.5704&rep=rep1&type=pdf. (ultimo accesso il 12 maggio 2015).
22. Cfr. Carmen M. Reinhardt e Kenneth Rogoff, Questa volta è diverso: Otto secoli di follia della finanza, trad. it. Milano, il Saggiatore, 2010.
23. John Kenneth Galbraith, Il grande crollo (1938), trad. it. Milano, Ri...