eBook - ePub
Il gioco della vita - II. Cittadino del mondo. Epistolario scelto 1950-1962
This is a test
- 320 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Il gioco della vita - II. Cittadino del mondo. Epistolario scelto 1950-1962
Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni
Informazioni sul libro
È il secondo volume dell'epistolario di Hesse che comprende le lettere familiari e professionali scritte dal 1950 all'anno della sua morte. Ormai consacrato come guida spirituale e morale, egli infittisce la rete del colloquio epistolare con il mondo.
Domande frequenti
È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Il gioco della vita - II. Cittadino del mondo. Epistolario scelto 1950-1962 di Hermann Hesse, Carlo Vittone in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Letteratura e Biografie in ambito letterario. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.
Informazioni
Argomento
LetteraturaCategoria
Biografie in ambito letterarioAl dottor Wayne Andrews, Brooklyn 1, N.Y.
19 maggio 1962
Caro dottor Andrews,
dalla Sua gradita lettera del 14 maggio vedo che Lei evidentemente non ha ricevuto i miei ringraziamenti per il bel disco (Gesualdo) inviatomi. Mi dispiace, appena ricevuto il Suo regalo Le avevo scritto per ringraziarLa. Oggi ripeto quel ringraziamento, caro mio donatore. Abbiamo potuto ascoltare il disco solo due volte, è difficile che si possa farlo perché le brevi ore serali che mia moglie può trascorrere con me sono dedicate alla lettura e alla radio. Io da solo non posso far funzionare il giradischi e ascoltare un disco, le mie mani da molto tempo non sono più capaci di mettere in funzione quel delicato apparecchio.
Ora veniamo a George! Quando ero giovane non potevo sopportarlo, soprattutto perché a Basilea avevo conosciuto una delle sue più fedeli schiere di seguaci. L’alterigia con la quale George si presentava teatralmente e le forme di devozione dei suoi scolari mi ripugnavano profondamente. Comunque ho sempre avuto grande rispetto per alcune delle sue prime poesie. E più tardi considerai anche con crescente riconoscimento la sua efficacia educativa, la quale certo non portava frutti poetici tra i suoi scolari, ma aveva un influsso importante e benefico sul modo di usare la lingua e sul sentimento di responsabilità della poesia tedesca d’allora. In taluni aspetti egli mi ricordava la figura similmente patetica, similmente sacerdotale e anche similmente pedagogica di Klopstock.
Un caldo e cordiale sentimento per George l’ho provato solo una volta: quando egli, dopo l’affermazione di Hitler, abbandonò la Germania e andò a morire altrove.
Pensi a me con amicizia, non sto bene. Noi, mia moglie ed io, La salutiamo entrambi di cuore. Suo
Parole di saluto in occasione del secondo conferimento del premio Hermann Hesse a Baden-Baden nel 1962
luglio 1962
Poiché io, contrariamente alle mie aspettative, sono arrivato a vivere il secondo conferimento di questo premio, non voglio trascurare di inviare il mio saluto agli organizzatori e agli ospiti di questa manifestazione.
Oggi la frattura tra il vecchio e il nuovo è certo tanto profonda in campo spirituale quanto in campo artistico e poetico, pertanto un’occasione come quella odierna sarà benvenuta come segnale di un superamento dei contrasti, anche se solo momentaneo, come il ponte creato da un arcobaleno.
Noi vecchi scuotiamo a volte la nostra testa bianca o calva dinanzi alle composizioni e ai tentativi dei giovani, ma ci fanno sinceramente piacere la serietà e la coscienziosità di questi lavori che spesso, così pieni di talento e genuini, si fanno largo lottando tra le nuove problematiche e il mostruoso aumento delle composizioni.
Concludo con alcune righe da una delle mie ultime poesie:
Oh, che ci sia il linguaggio:vocaboli, versi, rime,tenerezze del suono,marcia e danze della sintassi!Chi gioca i loro giochichi assapora la loro magia,per costui fiorisce il mondo,a lui esso sorride e indicail suo cuore, il suo senso.
A Gerta Grube, Bad Schwartau presso Lubecca
fine luglio 1962
Cara Gerta Grube,
in effetti non avrei dovuto risponderLe ora. Mia moglie e io continuiamo infatti ad avere, quattro settimane dopo il mio compleanno, un’ultima catasta di lettere non ancora lette. Ma la Sua citazione di Stravinskija continua, da quando l’ho letta, a ronzarmi nella testa e voglio perciò comunicarLe quali pensieri essa ha risvegliato in me.
Le capacità e l’esperienza di Stravinskij sono per me fuori di dubbio, egli è un’autorità. E dunque egli deve aver ragione anche qui. Per quanto mi riguarda, non sono mai stato consapevole della deficienza di Beethoven che lui ha indicato in maniera così diretta. Invece mi sono accorto abbastanza presto, e da allora in modo sempre più deciso, di due caratteristiche dell’opera beethoveniana, una positiva e una negativa. Ma sottolineo che non si tratta, come del resto per Stravinskij, di giudizi che pretendono di essere obiettivi, ma unicamente di sensazioni soggettive e reazioni del gusto che con il passar degli anni si sono in effetti rafforzate.
Prima il negativo! L’unica cosa che in Beethoven non mi piace è una certa banalità di alcune sue invenzioni melodiche, e ancor più l’ostinazione, addirittura l’accanimento, con cui egli a volte si fissa su una di queste melodie e la perseguita fino alla morte. Forse sono blasfemo, ma tutta la chiusura della Nona dall’attacco alla melodia fino alla poesia di Schiller è certamente, da un punto di vista dinamico, magistrale e virtuosa, come del resto tutto in Beethoven. Ma il tormento fino alla morte di quella melodia, già in sé un po’ volgare, lo trovo barbaro. Ora però il positivo: tale deficienza nella potenza melodica è forse collegata all’insaziabile gioia di variare melodie altrui. Le diverse variazioni e imitazioni fanno secondo me parte delle cose più belle di Beethoven, e quelle sul valzer di Diabelli sono certo le mie preferite.
Ma ora basta! Cordialmente La saluta il Suo H. Hesse.
a. Una delle ultime letture di H.H. fu un volume di Stravinskij, Poetica musicale. Egli non riuscì a finire questa lettura. La citazione: Beethoven avrebbe per tutta la vita cercato il “dono della melodia” che però “fu l’unica cosa a sfuggirgli…”
Cronologia
a cura di Maria Pia Crisanaz Palin
1877
2 luglio. Hermann Hesse nasce a Calw sulla Nagold, nel Württemberg, da Johannes Hesse, cittadino russo d’origine baltica, e da Maria Gundert, già vedova Isenberg. La famiglia è fervidamente pietista, entrambi i genitori sono stati missionari in India, il loro livello culturale è notevole: in particolare il nonno Gundert, noto orientalista e profondo conoscitore delle lingue e dei dialetti dell’India, continua a tenere relazioni con studiosi di ogni paese. La componente pietista e l’amore per l’India eserciteranno un influsso determinante sulla formazione dello scrittore; le diverse origini nazionali dei familiari (la nonna materna era francese) ne faranno un cittadino del mondo, alieno da ogni forma di nazionalismo.
1881-1886
Sono gli anni del soggiorno a Basilea. Il piccolo Hermann frequenta la scuola per figli di missionari; la madre annota nel diario che il vivace temperamento del figlio la fa molto penare. Per questo motivo, per un certo periodo, egli trascorre tutta la settimana a scuola e viene a casa solo la domenica.
1889-1891
Johannes Hesse ottiene la cittadinanza tedesca per il figlio, che dal 1983 era cittadino svizzero. Hermann frequenta il ginnasio a Göppingen; nel ’91, superato a luglio il Landexamen, viene ammesso al seminario di Maulbronn, dove entra nell’autunno.
1892-1894
Nel marzo 1892 fugge dal seminario; espulso per il cattivo influsso che potrebbe esercitare sui compagni, viene mandato dai genitori a Bad Boll presso il pastore ed “esorcista” Christoph Blumhardt; qui a giugno Hermann compra una pistola e minaccia il suicidio. In seguito a questo episodio viene ricoverato nella “Casa di cura per malati di mente ed epilettici” di Stetten, dove passa mesi di disperazione che lo allontanano per sempre dalla religione della famiglia. In seguito alle sue suppliche trova ospitalità nell’ottobre presso il pastore Pfisterer a Basilea, e quindi si iscrive al ginnasio di Cannstatt. Questa volta chiede ai genitori di rientrare a casa perché non sopporta più la vita di studio. Nel giugno del 1894 va a lavorare come apprendista alla fabbrica di orologi Perrot di Calw, Da questo periodo egli comincia da solo la sua istruzione personale, approfittando della ricca biblioteca del nonno, che comprendeva tutta la poesia e la filosofia del XVIII secolo. Oltre a Goethe e a Schiller, studiati anche in seguito, legge molti contemporanei: Turgenev, Hamsun, Ibsen (per il momento apprezza Turgenev più di Dostoevskij). Sente che il difficile periodo del ’92 ha dato un’impronta decisiva alla sua personalità poetica.
1895-1898
A Tubinga lavora come apprendista libraio da Heckenbauer.
1899
Pubblica Romantische Lieder (Canti romantici), raccolta di poesie, presso Pierson a Dresda (è uscito nel 1898 anche se reca impresso l’anno 1899). A luglio, Eine Stunde hinter Mitternacht (Un’ora dopo mezzanotte), scritta nell’inverno ’98-’99 a Tubinga, viene pubblicata a Lipsia presso l’editor...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Introduzione di Carlo Vittone
- IL GIOCO DELLA VITA. Cittadino del mondo
- Nota dell’autore
- Nota
- A una giovane ragazza, 1950
- Al signor P. H., Salisburgo, 1950
- A un amico, 1950
- Alla redazione di «Las Espannas», Yucatan, 1950
- Al signor R. H., Monaco, 1950
- A uno studente, 1950
- A un diciassettenne, 1950
- A un diciottenne, 1950
- A un giovane poeta, 1950
- Al rappresentante di un’associazione culturale tedesca, 1950
- Alla «Neue Schweizer Rundschau», Zurigo, 1950
- Al signor A. F., Eßlingen, 1950
- All’editore della Dichterbühne, Berlino, 1950
- A Thomas Mann, Pacific Palisades, California, 1950
- Alla signora M. R., Kassel, 1950
- A un “uomo semplice della classe lavoratrice”, 1950
- A Ernst Morgenthaler, Zurigo, 1950
- A Richard Benz, Heidelberg, 1950
- A Felix Lützkendorf, Monaco, 1950
- All’autore di un opuscolo su di me, 1950
- Alla signora R. R., Gießen, 1950
- A un giovane tedesco, 1950
- Cartolina postale, senza data
- A suor Luise, Zurigo, 1950
- A una che è stata nazionalsocialista, 1950
- A una signora colta, 1950
- A un lettore in Francia, 1950
- A Thomas Mann, 1950
- Lettera circolare per alcuni amici della Svevia, 1950
- Al signor Sp., 1950
- Al dottor Walther Meier, Zurigo, 1950
- Al dottor G., 1950
- Alla signorina E. V., Oldentrup, 1950
- Al dottor F. F., Stoccarda, 1950
- A un poeta svevo, 1950
- A Seiji Takahashi, caporedattore del «Gunzo», Tokio, 1950
- Al signor K.-H.G. a W., 1950
- A Erika Mann, 1950
- Risposta a lettere provenienti dalla Germania, 1950
- Al signor G. G., Castrop-Rauxel, 1950
- A una vecchia lettrice, 1950
- Al dottor K. B., Hannover, 1950
- Al signor K. Sch., Decize, Niève, 1951
- Ad André Gide, 1951
- A uno studente, 1951
- Alla signora F. S. a C., 1951
- Ad Anni Carlsson, Gottinga, 1951
- Auguri a Peter Suhrkamp, senza data
- A una studentessa che deve sostenere l’esame di maturità, 1951
- A Wilhelm Gundert, Schorndorf (Württemberg), 1951
- Al signor U. D., Amburgo, 1951
- Una giustificazione, 1951
- A Leopold Marx, Schaweh Zion, Israele, 1951
- A un parroco in Renania, 1951
- A Leopold Ziegler, Überlingen, 1951
- A Georg Schwarz, Monaco-Solln, 1951
- Al professor Eugen Zeller, Schorndorf, 1951
- A Thomas Mann, Pacific Palisades, California, 1951
- A Othmar Schoeck, 1952
- A Irmgard Schabicki (nata Gundert), Francoforte sul Meno, 1952
- Al dottor E. G., Bucarest, 1952
- Al signor L., 1952
- A Hermann Kasack, Stoccarda, 1952
- Al professor M. Colleville, 1952
- Alla signora K., 1952
- Risposta a una lettera di argomento politico, 1952
- A Theodor Heuss, Bonn, 1952
- A una poetessa sedicenne, 1952
- Al dottor E. Sch., Neuß sul Reno, 1952
- A Peter Suhrkamp, 1952
- A Theodor Heuss, Bonn, 1952
- A una sedicenne, 1952
- Al signor L. Sch., Monaco, 1952
- A un diciassettenne, 1953
- A Thomas Mann, 1953
- Alla redazione dello «Aufbau», Berlino Est, 1953
- Al signor M,, 1953
- A Wilhelm Lehmann, Klein Wittensee, 1953
- A Vasant Ghaneker, Haiderabad, 1953
- Al signor W., 1953
- Alla dottoressa Markwalder, Baden, 1953
- A una ragazza giovanissima, 1953
- Al signor H. G. Sch.-R., Holzhausen-Lipsia, 1953
- Al signor O. D. Ulm, 1953
- A Hans Carossa, 1953
- A Hermann Scholz, Calw, 1954
- A una lettrice nello Holstein, 1954
- Al dottor R. St., Lugano, 1954
- Alla «Baltische Rundschau», Bovenden sopra Gottinga, 1954
- Al signor F. L. a Z., 1954
- A G. R., studente maturando, 1954
- Al signor parroco Daur, Stoccarda, 1954
- A una studentessa universitaria tedesca, 1954
- Alla signora von Peschke, Monaco, 1954
- Alla signora I. S., Buenos Aires, 1954
- A Martha Saalfeld, 1954
- Al signor W. K., Stoccarda, 1954
- Alla signorina M. H., Monaco, 1954
- A una lettrice in America, 1954
- Alla signora B. G., Francoforte sul Meno, 1954
- Al signor Yang En-Lin, Berlino-Treptow, 1954
- Al professor Wilhelm Gundert, Schorndorf, 1954
- Al professor J. H. Wetzel, Überlingen sul Lago di Costanza, 1954
- Al signor W. M., Amburgo, 1954
- Al signor G. H., Berlino-Lichterfelde, 1954
- Alla signora Margarete von Bendemann-Susman, Zurigo, 1954
- A Regina Ullmann, San Gallo, 1954
- A Karl Fr. Borée, Darmstadt, 1954
- Al signor Whörle, 1955
- A Rudolf Pannwitz, 1955
- Al signor Gohlke, Berlino, 1955
- A una giovane ragazza, 1955
- A Thomas Mann per il 6 giugno 1955
- A un amico, 1955
- A Monsieur Blaise Briod, Chambines/par Pacy-sur-Eure, 1955
- A Erich Pfeiffenberger, Stoccarda, 1955
- All’Accademia tedesca delle arti, Berlino, 1955
- Scritto in occasione dell’istituzione del premio Hermann Hesse, 1955 (?)
- Al dottor Hans C. Bodmer, Zurigo, 1955
- Al professor dottor G. Burckhardt, Hagnau sul Lago di Costanza, 1955
- Alla signora Olga Reinhart, Winterthur, 1955
- A Mr. Theodore Ziolkowski, Montevallo (Alabama), USA, 1955
- Alla signora H. S., Basilea, 1955
- Al signor W. M., Rottweil, 1955
- Al dottor Heinz Gültig, Düsseldorf, 1955
- Al signor G. A., Oldenburg, 1955
- A un teologo di Weimar, 1955
- A Gertrud von Le Fort, 1955
- A un giovane lettore di Kafka, 1956
- A Hans Moser, Berna, 1956
- Al signor presidente Muntau, Celle, 1956
- Alla signorina M. A., Niederlahnstein sul Reno, 1956
- A Hans Moser, Berna, 1956
- Al signor K. J. F., Colonia, 1956
- Alla signora M. W., 1956
- Al signor P. H., Göppingen, 1956
- Al signor Joachim Stein, Zwickau, 1956
- Al signor N. G., Karlsruhe, 1956
- Al signor Rolf C., Dortmund, 1956
- A Mrs. Bryher, Burier-La Tour, 1956
- Al professor dottor K. Schmid, Bassersdorf, 1956
- Al dottor Max Rychner, Zurigo, 1956
- Alla dottoressa Karoline Kallenbach, Friburgo, 1956
- Cartolina postale al signor J. J. Sch., Rithmar über Lehrte, 1957
- A Hilde Schoeck, Zurigo, 1957
- Al signor D. K., Magonza, 1957
- A una giovane lettrice, 1957
- A Peter Suhrkamp, Francoforte sul Meno, 1957
- Al dottor Max Wassmer, Bremgarten (Berna), 1957
- Al professor dottor Karl Schmid, Bassersdorf, 1957
- A un indiano, 1957
- Da una lettera a Martin Buber, 1957
- A Martin Buber, 1958
- A Eugen Gerritz, Friburgo i. B., 1958
- Al signor K. Sch., Berlino, 1958
- A Inger H. a D., 1958
- Alla signorina Christine Dittmar, Windelsbleiche (Bielefeld), 1958
- Al dottor Curt Pfeiffer, Francoforte sul Meno, 1958
- Al professor dottor Karl Schmid, Bassersdorf, 1958
- A un lettore, 1958
- Al dottor Otto Engel, Degerloch, 1959
- Al dottor Siegfried Unseld, Francoforte sul Meno, 1959
- A R. A. Schröder, Bergen presso Traunstein, 1959
- A Wilhelm Gundert, Neu-Ulm, 1959
- A Mrs. Bryher, Burier-La Tour (Vaud), 1959
- Alla signora M. Johannesshon, Amburgo, 1959
- Al consiglio direttivo dell’Associazione libraria tedesca, Francoforte sul Meno, 1959
- Cartolina postale al signor Otto Hartmann, scrittore, Großenwieden üb. Rinteln (Weser), 1959
- Al professor Alfred Kantorowicz, Monaco, 1959
- A Lisa Tetzner-Kläber, 1959
- A Rudolf Alexander Schröder, Bergen presso Traunstein, 1959
- A R. A. Schröder, Bergen presso Traunstein, 1960
- A Hans Völter, decano a R., Brackenheim, 1960
- Al signor Williams, 1960
- Al dottor Otto Engel, Stoccarda-Degerloch, 1960
- Al dottor W. W. Schütz, Bonn sul Reno, 1960
- A un giovane, 1960
- Dopo la lettura del libro Al muro del tempo di Ernst Jünger, 1960
- A Helmut Kirschstein, Nienburg (Weser), 1960
- A Herbert Schulz, Berlino, 1960
- Al signor studente di filosofia K. G., Weil a. Rh., 1960
- Alla redazione dei «Blätter für deutsche und internationale Politik», Colonia, 1960
- A Eduardo Perez de Leon, Madrid, 1960
- A Franz Messerli, studente liceale, Schwarzenburg, 1960
- A Rudolf Alexander Schröder, Bergen presso Traunstein, 1960
- Alla signora Charlotte Reber-Bodmer, Basilea, 1960
- Alla signora H. Herzberg, Berlino, 1960
- Al signor W. K. a R., 1960
- Al signor H. H. a H., 1960
- A Robert Neumann, Locarno, 1960
- Alla signora M. B., Langen (Weser), 1960
- A Werner Weber, Zurigo, 1960
- A Ernst Morgenthaler, Zurigo, 1960
- Ad Adelheid Lang, Stoccarda, 1960
- Al decano Hans Völter, Brackenheim, 1960
- Al dottor Italo Chiusano, Roma, 1960
- A un seminarista di Berna, 1960
- Al signor K., 1960
- A Theodor Heuss, Stoccarda, 1960
- Al professor dottor Hermann Wein, temporaneamente ad Arosa, 1960
- Al signor H. M. Purrmann, Montagnola, 1960
- A Theodor Heuss, Stoccarda, 1960 (?)
- Al dottore in filosofia Joachim von Hecker, temporaneamente a Montagnola, residente a Kassel, 1961
- Alla signora E., Sciaffusa, 1961
- Al dottor Siegfried Unseld, Francoforte sul Meno, 1961
- Al professor J. J. Wetzel, Überlingen sul Lago di Costanza, 1961
- Al laureando in giurisprudenza Kl. J. Schneider, Berlino-Neukölln, 1961
- A Manfred Fundel, Stoccarda S, 1961
- Sulla soprano Ilona Durigo, 1961
- A proposito di un sondaggio d’opinione della rivista «Successo», Roma 1961
- A Peter Weiß, Stoccolma, 1961
- A Herbert Walz, Trossingen, 1961
- A Rudolf Pannwitz ad Astano, senza data
- Al professor dottor Max Stefl, Monaco, 1961
- A Georg Schwarz, Monaco, 1961
- Saluto alla Comunità Europea di Scrittori, Milano, 1961
- Ad Albert Steen, Goethestube, Brema, 1961
- A un quattordicenne giapponese, di precocità non comune, 1961
- A Rudolf Pannwitz, Astano, 1961
- A Rudolf Pannwitz, Astano, 1961
- Alla signora Grete Braun, Besigheim a. N., 1961
- Alla Casa editrice Piper, 1961
- A Erika Mann, Kilchberg, 1961
- Al signor Albert Welti, Ginevra, 1962
- Alla signorina Maria M. L., Monaco, 1962
- A Gertrud von Le Fort, 1962
- Al dottor Wayne Andrews, Brooklyn 1, N.Y., 1962
- Parole di saluto in occasione del secondo conferimento del premio Hermann Hesse a Baden-Baden nel 1962
- A Gerta Grube, Bad Schwartau presso Lubecca, 1962
- Cronologia a cura di Maria Pia Crisanaz Palin
- Copyright