Non si abbandona mai la battaglia
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Non si abbandona mai la battaglia

Lettere di un Navy SEAL a un commilitone sull'arte della resilienza

  1. 368 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Non si abbandona mai la battaglia

Lettere di un Navy SEAL a un commilitone sull'arte della resilienza

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Nel 2012, Eric Greitens, ex Navy SEAL e autore di libri di successo, riceve un'inattesa telefonata da un suo ex commilitone. Zach Walker è sempre stato un vero osso duro e un eccellente soldato, ma da quando è tornato a casa dalla guerra si è trovato di fronte a un muro di difficoltà: improvvisamente privo di obiettivi, afflitto da disturbi post traumatici da stress, affoga la sua sofferenza nell'alcol. Eric decide di porgergli un aiuto concreto e inizia a scrivergli, offrendo una serie di riflessioni che ruotano intorno al concetto di resilienza, una qualità che dovrebbe essere familiare a chi ha dovuto superare i durissimi addestramenti dei corpi speciali, ma che Greitens ci insegna ad applicare alla vita di tutti i giorni.

Nessuno di noi può sfuggire al dolore, alla paura e alla sofferenza, ma la resilienza può aiutarci a far nascere dal dolore la saggezza, dalla paura il coraggio, dalla sofferenza la forza.

Le lettere di Eric attingono alla sua esperienza di Navy SEAL e alla saggezza appresa dai pensatori antichi e moderni, e sono qui raccolte per dimostrarci come la determinazione e l'arte della resilienza possano aiutarci a raggiungere obiettivi, superare il dolore, sviluppare la nostra vocazione, creare felicità e molto altro. Sono lezioni profonde e al tempo stesso pragmatiche, parole vere da applicare alla vita vera. Tutti affrontiamo problemi e incertezze: ma tutti possediamo gli strumenti per superarli e tornare ad avere il pieno controllo della nostra vita.

Una meditazione profonda per risvegliare finalmente il guerriero che è in ognuno di noi.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2016
ISBN
9788852070501

Note

I. Il tuo fronte

1. Eschilo, Orestea, a cura di C. Carena, Torino, Einaudi, 1972.
2. Ibidem.

II. Perché la resilienza?

1. Friedrich Nietzsche, La gaia scienza e Frammenti postumi, in Pierre Hadot, Che cos’è la filosofia antica?, trad. it. di E. Giovanelli, Torino, Einaudi, 2010. Spesso, per qualche motivo, chi cita Nietzsche lo fa con un vago senso di colpa. Chiariamo qualche cosa, su di lui: Nietzsche era un po’ fuori, un po’ distruttivo, e non raccomanderei a nessuno né di vivere come lui né di trangugiare tutta la sua filosofia senza filtri. Detto questo, ha scritto anche cose brillanti, dalle quali dovremmo imparare. Non buttiamo via diamanti di genialità soltanto perché li ha prodotti una persona imperfetta.
2. Ovviamente questo modo di pensare alla cultura ha radici antiche sia nel pensiero orientale sia in quello occidentale. Due millenni e mezzo fa, per esempio, Confucio si sentì domandare quale dei suoi discepoli studiasse con più passione. Rispose: «C’era un tale, Yen Hui, bramoso di imparare. Non sfogava mai la rabbia contro gli innocenti, né commetteva due volte lo stesso errore». Il discepolo più appassionato non è colui che padroneggia il maggior numero di informazioni, ma quello che assorbe più nel profondo ciò che apprende e se ne lascia plasmare. Confucio, The Analects, VI.3, trad. ingl. di D.C. Lau, New York, Penguin, 1979, p. 81.
3. Jacques Barzun, The Culture We Deserve, Middletown, CT, Wesleyan University Press, 1989, p. 22.
4. Spesso questa citazione viene attribuita a Tucidide, ma pare che il suo vero padre sia William Francis Butler, un generale britannico del XIX secolo. L’originale dice: «La nazione che persevera nel segnare un’ampia linea di demarcazione tra l’uomo che combatte e l’uomo che pensa rischia di scoprire, un giorno, che le sue guerre sono affidate agli sciocchi e il suo pensiero ai codardi». William Francis Butler, Charles George Gordon, London, Macmillan, 1892, p. 85.
5. Aristotele, Etica Nicomachea, cura e trad. it. di M. Zanatta, Milano, BUR, 1986.
6. Edith Hamilton, The Greek Way, New York, Norton, 1993, pp. 9-10.
7. Lucio Anneo Seneca, Lettere morali a Lucilio, a cura di F. Solinas, Milano, Mondadori, 1995.
8. Epitteto, Diatribe, 3, 21, 4-6, in G. Reale (a cura di), Diatribe; Manuale; Frammenti, Milano, Rusconi, 1982.
9. Henry Thoreau, Walden: ovvero Vita nei boschi, trad. it. di L. Lamberti, Torino, Einaudi, 2015.

III. Che cos’è la resilienza?

1. Sofocle, Filottete, Milano, Fondazione Lorenzo Valla/Mondadori, 2003.
2. Robert Bly, Iron John, New York, Vintage Books, 1992, p. 32.
3. William Shakespeare, Macbeth, trad. it. di G. Melchiori, Milano, Mondadori, 1995.
4. Ernest Hemingway, Addio alle armi, trad. it. di F. Pivano, Milano, Mondadori, 2011.
5. Eric Hoffer, The True Believer: Thoughts on the Nature of Mass Movements, New York, HarperCollins, 2002, p. 31.
6. Aristotele, Etica Nicomachea, cura e trad. it. di M. Zanatta, Milano, BUR, 1986.
7. Terry Eagleton, The Nature of Evil, in «Tikkun», inverno 2011, p. 80.
8. Cfr. James C. Collins, Good to Great, New York, Harper Business, 2001, p. 85.
9. Archiloco, Frammenti, trad. it. e note di N. Russello, Milano, BUR, 2009.
10. Ibidem.

IV. Cominciare

1. Detta anche «Preghiera di Shepard», cit. in Tom Wolfe, La stoffa giusta, trad. it. di S. Mazzurana, Milano, Mondadori, 2011. In seguito Shepard precisò che la frase esatta era: «Non fare cazzate, Shepard».
2. Platone, Teeteto, Milano, Rizzoli, 2011.
3. Edith Hamilton, The Greek Way, New York, Norton, 1993, p. 141.
4. Rainer Maria Rilke, Lettere a un giovane poeta, Milano, Mondadori, 2000.
5. Deborah Galasso, Living Se...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Non si abbandona mai la battaglia
  4. Nota per il lettore
  5. I. Il tuo fronte
  6. II. Perché la resilienza?
  7. III. Che cos’è la resilienza?
  8. IV. Cominciare
  9. V. La felicità
  10. VI. Modelli
  11. VII. L’identità
  12. VIII. Le abitudini
  13. IX. La responsabilità
  14. X. La vocazione
  15. XI. La filosofia
  16. XII. L’esercizio
  17. XIII. La sofferenza
  18. XIV. Dominare la sofferenza
  19. XV. La riflessione
  20. XVI. Gli amici
  21. XVII. Il mentore
  22. XVIII. La squadra
  23. XIX. La leadership
  24. XX. La libertà
  25. XXI. La storia
  26. XXII. La morte
  27. XXIII. Il Sabato
  28. Note
  29. Bibliografia
  30. Ringraziamenti
  31. Copyright