Il cammino semplice
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Il cammino semplice

  1. 140 pagine
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"Il frutto del silenzio è la preghiera. Il frutto della preghiera è la fede. Il frutto della fede è l'amore. Il frutto dell'amore è il servizio. Il frutto del servizio è la pace." È questo il "cammino semplice" seguito da Madre Teresa e dalle Sorelle della Carità, un percorso in cinque tappe che rappresenta la direzione e lo scopo del suo lavoro compiuto tra i più poveri di Calcutta; ma anche un itinerario che ciascuno di noi può percorrere all'interno del proprio cuore per imparare a pregare con più sincerità, ad amare con più intensità e a offrirsi in modo più totale agli altri. Un sentiero che porta a creare la pace in noi stessi e nel mondo, passi che ciascuno può fare - anche se non cristiano, anche se non credente - seguendo le semplici e profonde parole della grande "santa" e delle sue consorelle, raccolte in queste pagine: pensieri su cui meditare e suggerimenti pratici da seguire per dare una risposta di gioia e di pace al dolore e al travaglio del mondo contemporaneo.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2016
ISBN
9788852071713

Il cammino semplice

Il frutto del silenzio è la preghiera
Il frutto della preghiera è la fede
Il frutto della fede è l’amore
Il frutto dell’amore è il servizio
Il frutto del servizio è la pace.

IL FRUTTO DEL SILENZIO È LA PREGHIERA

Bisogna che tutti noi troviamo il tempo di restare in silenzio e di contemplare, soprattutto se viviamo in metropoli come Londra e New York, dove tutto si muove tanto in fretta. Ecco perché ho deciso di aprire la nostra prima Casa per le sorelle contemplative (la cui vocazione è pregare per buona parte della giornata) a New York anziché sull’Himalaya: ritenevo che silenzio e contemplazione fossero più necessari nelle città del mondo.
Comincio sempre la mia preghiera in silenzio, perché è nel silenzio del cuore che Dio parla. Dio è amico del silenzio: dobbiamo ascoltare Dio perché ciò che conta non è quello che diciamo noi, ma quello che Egli dice a noi e attraverso noi.
La preghiera alimenta l’anima: essa sta all’anima come il sangue sta al corpo, e porta più vicini a Dio. Dona inoltre un cuore limpido e puro. Un cuore limpido può vedere Dio, può parlare a Dio e può vedere l’amore di Dio negli altri. Quando hai un cuore limpido, vuol dire che sei aperto e onesto con Dio, che non Gli stai nascondendo nulla, e ciò consente a Lui di prendere da te quello che vuole.
Se stai cercando Dio e non sai da che parte cominciare, impara a pregare e assumiti l’impegno di farlo ogni giorno. Puoi pregare in qualsiasi momento, ovunque. Non è necessario trovarsi in una cappella o in chiesa. Puoi pregare al lavoro: il lavoro non deve necessariamente fermare la preghiera né la preghiera deve fermare il lavoro.
Puoi anche consultare un sacerdote per essere guidato, o cercare di parlare direttamente con Dio. Basta che tu parli. DiGli tutto, parlaGli. È nostro padre, è padre di tutti noi, qualunque sia la nostra religione. Siamo stati tutti creati da Dio, siamo i Suoi figli. Dobbiamo riporre in Lui la nostra fiducia e amarLo, credere in Lui, lavorare per Lui, affidarci a Lui. Se pregheremo, otterremo tutte le risposte di cui abbiamo bisogno.
Senza la preghiera non riuscirei a lavorare nemmeno per mezz’ora. Mediante la preghiera ricavo la mia forza da Dio. Tutte le sorelle ne sono ben consapevoli. Ascoltiamo sorella Dolores, che è nella nostra Congregazione da trentacinque anni e ora gestisce Nirmal Hriday, la Casa dei malati terminali e degli indigenti di Calcutta:
«Ogni mattina le sorelle si alzano sapendo che cosa le aspetta, il che a volte è molto difficile per loro. La preghiera dà loro forza, le sostiene, le aiuta e dà a noi tutti la gioia di svolgere i nostri compiti. Cominciamo la giornata con la preghiera e con la Messa, e la concludiamo con un’ora di adorazione davanti a Gesù. Per fare continuamente e per dare continuamente sono necessarie le grazie di Dio – senza, ci sarebbe impossibile vivere.»
Sorella Charmaine Jose, che è responsabile della Casa per i bambini, Shishu Bhavan, a Calcutta, aggiunge:
«Non so come potremmo sopportare questo caldo e questo lavoro affannoso senza la preghiera, ma poiché il lavoro è interamente per Lui, noi siamo contente di farlo.»
Sorella Kateri, superiora della nostra Casa nel Bronx, a New York, lo spiega a partire dalla propria esperienza:
«La cosa più importante che un essere umano può fare è pregare, perché siamo stati fatti per Dio e i nostri cuori non trovano requie finché non riposiamo in Lui. Ed è la preghiera che ci mette in contatto con Dio. Noi siamo fatti per il Cielo, ma non vi andremo se non pregheremo, in un modo o nell’altro. Non deve necessariamente essere una preghiera formale.
«Condividevo questa esperienza con gli uomini della prigione dove andavo ad assisterli. Facevo loro un esempio: se doveste partire, chiedevo, di che cosa avreste bisogno? E loro rispondevano: “Avrei bisogno di una macchina e di benzina”. (Un uomo ha detto: “Di musica”!) Era divertente, perché di solito si decideva che la preghiera era la benzina, la macchina era la nostra vita, il viaggio era verso il Cielo, e occorreva una cartina, occorreva sapere dove stavamo andando, e così via.
«Io credo che davvero la benzina della nostra vita sia la preghiera e che senza di essa non riusciremmo a giungere a destinazione, e non otterremmo la realizzazione del nostro essere.»

Come pregare: un contatto semplice con Dio

Inizia e concludi la giornata con la preghiera. Vai a Dio come un bambino.
Se trovi difficile pregare, puoi dire: «Vieni, Spirito Santo, guidami, proteggimi, sgombrami la mente perché io possa pregare». Oppure, se stai pregando Maria, puoi dire: «Maria, Madre di Gesù, fammi da Madre adesso, aiutami a pregare».
Quando preghi, ringrazia Dio per tutti i Suoi doni perché tutto è Suo ed è un dono da parte Sua. La tua anima è un dono di Dio. Se sei cristiano, puoi recitare il Padre Nostro; se sei cattolico, l’Ave Maria, il Rosario, il Credo, tutte le preghiere più comuni. Se tu o la tua famiglia avete preghiere particolari, prega in quel modo. Se avrai fiducia nel Signore e nel potere della preghiera supererai tutte quelle sensazioni di dubbio, di paura e di solitudine che di solito a tutti capita di provare.
Se qualcosa ti preoccupa e sei cattolico, puoi andare a confessarti e diventare perfettamente puro, perché tramite il sacerdote Gesù perdona tutto. La facoltà di andare a confessarci carichi di peccati e uscirne perfettamente puri è un bel dono di Dio. Comunque, che tu vada alla Confessione o no, che tu sia cattolico o di altra religione, dovresti almeno sapere come chiedere perdono a Dio.
Ogni sera, prima di andare a letto, devi fare un esame di coscienza (perché non sai se sarai vivo il mattino dopo!). Qualsiasi cosa ti preoccupi, o qualsiasi torto tu abbia fatto, devi porvi riparo. Se per esempio hai rubato qualcosa, cerca di restituirla. Se hai offeso qualcuno, cerca di fare la pace con quella persona, fallo subito. Se non puoi fare la pace così, almeno fai la pace con Dio dicendo: «Mi dispiace molto». È importantissimo, perché così come compiamo atti d’amore, dobbiamo compiere anche atti di contrizione. Puoi dire: «Signore, mi dispiace di averTi offeso e Ti prometto che cercherò di non offenderTi più», o qualcosa del genere.
Ci si sente bene a essere liberi da fardelli, ad avere il cuore pulito. Ricorda che Dio è misericordioso, è il Padre misericordioso di tutti noi. Siamo i Suoi figli e, se noi ci ricordiamo di chiedere scusa, Egli ci perdonerà e dimenticherà tutto.
Però prima esàminati il cuore, per vedere se dentro vi è ancora risentimento nei confronti di qualcuno: come possiamo chiedere perdono a Dio, se non siamo capaci di perdonare a nostra volta? Ricorda, se ti penti veramente, se hai davvero questa intenzione nel profondo del cuore, sarai assolto agli occhi di Dio. Se ti confessi sinceramente, Egli ti perdonerà. Perciò prega per poter perdonare quelli che ti hanno ferito o che non ti piacciono, e perdona, come sei stato perdonato.
Puoi anche pregare per il lavoro degli altri e aiutarli. Per esempio, nella nostra comunità, vi sono aiutanti alter ego che offrono le loro preghiere per una sorella che ha bisogno della forza di portare avanti il suo lavoro attivo. E abbiamo anche le sorelle e i fratelli contemplativi che pregano continuamente per noi.
Vi sono moltissimi esempi del potere della preghiera, e di come Dio ci risponda, sempre. Un prete, padre Bert White, è venuto a trovarci a Calcutta perché era interessato al nostro lavoro. È arrivato proprio al momento giusto:
«Stavo andando a vedere il lavoro di Madre Teresa e delle Missionarie della Carità, e ho deciso di partecipare alla Messa nella Casa madre. Arrivando alla porta principale, sono stato accolto da una sorella che mi ha detto: “Grazie a Dio sei qui, padre, vieni dentro”. Ho domandato: “Come fai a sapere che sono un prete?”, dato che non portavo gli abiti ecclesiastici, e lei ha risposto: “Il prete che di solito dice Messa non è potuto venire e così abbiamo pregato Dio che ce ne mandasse un altro”.»

Fa’ della tua famiglia una famiglia di amore

La preghiera è necessaria per i bambini e nelle famiglie. L’amore comincia a casa, e per questo è importante pregare insieme. Se pregate insieme, starete insieme e vi amerete come Dio ama ciascuno di voi. Di qualsiasi religione siamo, dobbiamo pregare insieme. I bambini devono imparare a pregare e i genitori a pregare con loro. Se non lo facciamo, è difficile diventare santi, continuare il lavoro, rafforzarci nella fede.
Sorella Theresina, Madre superiora per la zona delle Isole Britanniche e dell’Irlanda, ci parla della sua esperienza in questo campo:
«È dalla famiglia che il bambino dovrebbe ricevere la prima formazione spirituale, e all’interno della famiglia dovrebbe venire educato e crescere. Ora in molti casi le cose non vanno più così. La maggior parte dei genitori con cui veniamo in contatto ha perso la fede e non fa più nessun affidamento su Dio. Non possiedono alcuno dei doni che Dio può dare loro per far crescere bene i figli; non possiedono la saggezza e l’intelligenza necessarie a guidare i loro bambini quando ce n’è bisogno. Molti genitori mi dicono: “È disperante, non riesco ad avere alcuna autorità sui miei bambini, sono fuori controllo”.»
Di questi tempi, nelle famiglie di tutto il mondo c’è tanta sofferenza che è importante pregare, ed è importante perdonare. A chi mi chiede che consiglio posso dare a una coppia sposata che continua a litigare, io rispondo sempre: «Prega e perdona»; e ai giovani che provengono da famiglie violente, «prega e perdona»; e alle madri single che non hanno il sostegno della famiglia, «prega e perdona». Puoi dire: «Mio Signore, Ti amo. Mio Signore, sono pentito. Mio Signore, credo in Te. Mio Signore, ho fede in Te. Aiutaci ad amarci l’un l’altro come Tu ci ami».
Per la nostra famiglia, preghiamo quell’altra santa Famiglia composta da Maria, Giuseppe e Gesù. Diciamo:
Padre dei Cieli, ci hai dato un modello di vita nella Sacra Famiglia di Nazareth. Aiutaci, Padre d’amore, a fare della nostra famiglia un’altra Nazareth dove regnano l’amore, la pace e la gioia.
Che possa essere profondamente contemplativa, intensamente eucaristica e vibrante di gioia.
Aiutaci a stare insieme nella gioia e nel dolore,
grazie alla preghiera in famiglia.
Insegnaci a vedere Gesù nei membri della nostra famiglia, soprattutto se vestito di sofferenza.
Che il cuore eucaristico di Gesù renda i nostri cuori mansueti e umili come il Suo.
E aiutaci a svolgere santamente i nostri doveri familiari.
Che possiamo amarci come Dio ama ciascuno di noi, sempre più ogni giorno, e perdonarci i nostri difetti come Tu perdoni i nostri peccati.
Aiutaci, Padre d’amore, a prendere ogni cosa Tu dia e a dare quello che Tu prendi con un grande sorriso.
Cuore immacolato di Maria, causa della nostra gioia, prega per noi.
San Giuseppe, prega per noi.
Santi Angeli Custodi, state sempre con noi, guidateci e proteggeteci.
Amen.

Dio è amico del silenzio

Abbiamo tutti bisogno di tempo per stare in silenzio, per riflettere e pregare. Molti mi dicono che nella loro vita frenetica fanno fatica a trovare momenti di silenzio. Due sorelle propongono un commento e un consiglio sull’argomento. Sorella Theresina:
«A quanto mi dice l’esperienza, c’è troppo rumore nella vita moderna – e per questo motivo tanta gente ha paura del silenzio. E dato che Dio parla solo nel silenzio, è un bel problema per chi Lo cerca. Molti giovani, per esempio, non sanno riflettere e agiscono solo istintivament...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Come è nato questo libro di John Cairns
  4. Introduzione di Lucinda Vardey
  5. Prima di leggere queste pagine
  6. IL CAMMINO SEMPLICE
  7. Appendici
  8. Ringraziamenti
  9. Copyright