Desiderio d'infinito
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Desiderio d'infinito

Vangelo per la vita quotidiana

  1. 350 pagine
  2. Italian
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  4. Disponibile su iOS e Android
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Desiderio d'infinito

Vangelo per la vita quotidiana

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Informazioni sul libro

Con linguaggio semplice e di grande scorrevolezza, i commenti festivi di padre Livio accompagnano il lettore dentro il messaggio del vangelo della domenica (anno B). Una lettura sapienziale e spirituale dei testi che avvicina i fedeli ai contenuti principali offrendo piste per ulteriori approfondimenti. Sono spunti accessibili per il lettore veloce di oggi, che toccano la vita e ridestano alla speranza. L'intento è educare, confortare e dare forza, facendo risuonare la Parola di Gesù, che anche agli albori del Terzo Millennio non smette di affascinare gli uomini di buona volontà.

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Informazioni

Anno
2014
ISBN
9788858512159

1ª Domenica di Avvento

LA VITA È UN’OCCASIONE UNICA

(Is 63, 16-17. 19; 1 Cor 1, 3-9; Mc 13, 33-37)

Celebri il Natale se Gesù nasce nel tuo cuore

Oggi inizia il tempo di Avvento, che è un periodo liturgico di quattro domeniche che ci prepara al Natale. Il mese di dicembre è vissuto freneticamente dall’intera società e noi rischiamo di passare accanto al mistero del Natale senza neppure sfiorarlo. Ogni Natale è un avvenimento di grazia. Non è il semplice ricordo della venuta di Gesù nel mondo. È il mistero dell’incarnazione che si prolunga nella storia e nella vita di ogni uomo. Tu vivi il Natale se Dio nasce nel tuo cuore. Tu sei quella culla nella quale Maria desidera deporre il piccolo Gesù. Se non si verifica questo grande avvenimento di grazia della nascita del Figlio di Dio nel tuo cuore, anche questo Natale sarà passato invano.

Prepara il Natale preparando il cuore

In questo tempo di grazia di Avvento cerca il tuo cuore, trova il tuo cuore. Forse non sai neppure di avere un cuore. La vita ti ha reso duro, insensibile, aggressivo, chiuso. Le amarezze, le disillusioni, l’esperienza del male e la lotta quotidiana hanno sepolto il tuo cuore sotto un cumulo di pietre. Forse anch’esso, senza che tu te ne accorgessi, è divenuto una pietra. La società è troppo spesso questo urtarsi di pietre insensibili e sorde. Non sai più vedere la meraviglia dell’alba e del tramonto. Non sai più neppure se esista un cielo stellato. Hai perso la forza e persino la voglia di sorridere. Quand’eri bambino avevi conosciuto il sorriso guardando il volto della madre. Nella tua gioventù sorridevi scrutando gli orizzonti sconfinati della vita. E ora? Guardi distrattamente o con diffidenza ogni persona che ti passa accanto. È urgente, caro amico, ritrovare il cuore, ricostruire il cuore. È quella la culla dove il Figlio eterno di Dio vuole nascere oggi.

Dio ci guarda con un volto di bimbo

Dio? Chi è costui? Quante volte hai sentito parlare di Dio! Hai ascoltato con distrazione, come quando senti parlare di qualcuno che non ti interessa. «Che cosa ha a che fare Dio con la mia vita?» ti sei chiesto. Ci sono ben altre cose a cui pensare! Forse Dio per te è come un pezzo di antiquariato che hai messo in un angolo della casa, rispettabile ma inutile, bello a vedersi, ma poco pratico per la vita. Ti sei fatto la convinzione che forse Dio c’è davvero, diversamente non si riuscirebbe a spiegare questa gran macchina che è il mondo. Ma per la vita serve poco.
Eppure senza Dio che cosa sei amico mio? Che cos’è la tua vita se non un’inutile fatica? Lui conosce la tua inconsolabile solitudine, la tua segreta disperazione. Per questo viene a cercarti, anche se tu preferisci evitarlo. Hai costruito muraglie di pregiudizi e di indifferenza intorno a te, per difenderti, per non poterlo incontrare. Avrai il cinico coraggio di voltare le spalle a un Dio che ti viene incontro col sorriso disarmante di un bambino?

Quali sono le cose che contano nella vita?

Nel vangelo di questa domenica c’è un richiamo di Gesù che inquieta. «State attenti», ammonisce con un tono che non lascia scappatoie. Ti sei mai chiesto quali sono le cose a cui tu stai attento? Se ci pensi bene sono le cose del vivere: la salute, il lavoro, il denaro, i divertimenti e tutte quelle cose che Gesù chiama «gli affanni» della vita. A quelli tutti noi stiamo attenti. Hai mai fatto caso con quale attenzione stipuli un contratto, firmi un assegno o guidi un’automobile nuova? Prestiamo attenzione all’effimero, ma non all’essenziale. Ma che cos’è essenziale nella vita? Quali sono le cose che contano? Ti sei tanto affannato per avere, per conquistare, per possedere. Che cosa stringi in mano? L’uomo non è un animale che si esaurisce nel ciclo della materia. L’uomo non è il suo stomaco, ma ha un cuore affamato di eternità. Gesù ti invita a prestare attenzione alle cose che contano: sono la verità, il bene, la virtù, l’amore. Questo è quanto di essenziale e di eterno vi è nella vita. Tutto il resto, per il quale tanto ci affanniamo, inesorabilmente passa.

Non lasciarti sfuggire Dio che passa

Ascolta quest’altro richiamo di Gesù: «Vegliate, perché non sapete quale sarà il momento preciso». È un invito energico a non lasciarci prendere dal sonno. C’è un sonno spirituale che è oblio di se stessi. Non ci si interroga sul senso dell’esistenza, sul suo valore, sul suo sbocco. Si vive consumando la vita. Essa fugge via come l’acqua di un fiume. Nessuno non è mai riuscito a trattenere fra le sue mani un solo atomo di tempo. «Tutto scorre», affermava sconsolato il filosofo greco Eraclito. Eppure ogni istante è gravido di eternità. Da quando Dio si è fatto uomo ed è entrato nel tempo, la luce dell’eternità splende nelle tenebre del nostro pellegrinaggio. Sii vigilante. Cristo percorre le strade di ogni uomo. Potresti incontrarlo dove meno te l’aspetti. Come un cacciatore si apposta e attende la preda. Sei suo e gli appartieni perché Lui ti ha creato e ti ha redento. In realtà il suo volto è quello di un amico e di un fratello. Non guardare altrove se lungo il cammino incroci il suo sguardo.

Ti è stato affidato un compito

La vita è un’occasione unica, che si vive una sola volta. Non sciuparla. Molti la usano, come un’automobile. Quando non va più, la portano a rottamare. Non ci sarà però un’altra possibilità. È ora e non in un’altra esistenza che devi raggiungere lo scopo. Esiste uno scopo nella vita? Sì, è la santità. Sei stato creato per essere rivestito della bellezza e della gloria di Dio. Gesù ci ricorda che è stato dato «a ciascuno il suo compito». Il tuo compito riguarda te stesso, la tua perfezione spirituale. Ognuno di noi è chiamato a diventare santo, secondo un progetto divino preciso, che riguarda lui solo. Cerca Dio e lascialo entrare nella tua vita. Chiedigli di rivelarti il suo progetto su di te. Esci dalla quotidiana fiera delle vanità e imposta la tua vita come un cammino di santità. Questo è il compito vero dato a ognuno ed è così che si realizza la vita per l’eternità.

Il padrone di casa ritornerà

Il mondo sembra dominato dall’assenza di Dio. È come un padrone di casa che se ne è andato, dice Gesù. Ma invece di vigilare sulla casa i servi ne approfittano. Pensano che Dio non ritornerà più e che la casa sia diventata di loro proprietà. Forse anche tu pensi di essere padrone assoluto della tua vita. Ma non è così. Ti potrebbe essere tolta improvvisamente e senza essere interpellato. Verrà il momento del rendiconto, quando il Padrone ti chiederà: «Che cosa hai fatto della tua vita?». Allora i giochi saranno fatti e non avrai più nessuna possibilità di ritornare indietro. Ora per te è un momento di grazia. Ora devi decidere di aprire il cuore a Dio e lasciare che lui entri nella tua vita. Prepara il tuo cuore in questo cammino verso il Natale perché Dio possa farti conoscere il suo amore.

2ª Domenica di Avvento

VIAGGIO VERSO L’ETERNITÀ

(Is 40, 1-5. 9-11; 2 Pt 3, 8-14; Mc 1, 1-8)

«La terra sarà distrutta»

Il tempo di Avvento abbraccia con un solo sguardo tre venute di Cristo. Quella di Betlemme, nella piccolezza e nell’umiltà. Quella nel tuo cuore, se in questo cammino verso il Natale deciderai di aprirlo. Infine quella conclusiva, alla fine del mondo, con potenza e gloria.
Oggi san Pietro nella sua seconda lettera ci dice ciò che gli scienziati del nostro tempo sanno bene, ma non osano proclamarlo ad alta voce. Hanno paura di spaventare una generazione fragile e nevrotica, che non tollera di essere messa in discussione nelle sue orgogliose sicurezze. I nostri contemporanei si sentono ormai adulti e padroni del mondo. Non hanno bisogno di Dio e guardano al futuro come al campo delle loro illimitate conquiste. Chi potrà fermare la scienza e la tecnica? «Il mondo è nostro», pensano i nipoti redivivi di Prometeo. Eppure scienza e fede concordano nel dire che «i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c’è in essa sarà distrutta» (2 Pt 3, 10).

Questo universo non è la nostra casa

C’è, specialmente nell’uomo del nostro tempo, una gran voglia di fare di questo mondo la sua casa, dove lui sia padrone assoluto senza dover rispondere a Dio, né dipendere da lui. Disgraziatamente però la vita di tutti, senza eccezione alcuna, è corrosa dal tempo e divorata dalla morte. In attesa della pillola della immortalità, molti si arrampicano sugli specchi della reincarnazione. È inutile farsi illusioni. Per quanto lungo possa essere il futuro che ci attende, verrà un momento in cui il sole, come ogni stella, esploderà e la terra verrà distrutta. Se l’uomo fosse un animale, se non avesse un’anima immortale, se Dio non ci fosse, che cosa resterebbe dell’immensa fatica di vivere di innumerevoli uomini? Che ne sarebbe di tutti coloro che sono apparsi sulla faccia della terra fin dalle origini? Che ne sarebbe di tante lacrime, di tante gioie, di tanti amori? Tutto sarebbe stato inutile. Il cammino dell’umanità e di ogni esistenza umana avrebbe come destino un pugno di polvere. La terra non può essere la nostra casa. Non è qui che abbiamo una stabile dimora. Qui siamo solo di passaggio, come naufraghi su una zattera. La nostra meta è altrove.

Finirà la fiera della vanità

La storia umana è un’interminabile fiera delle vanità. Cosa fa la maggior parte degli uomini nel tempo della loro vita? Mutate le forme, la sostanza è sempre la medesima. Si agitano per il cibo, il denaro, il potere, il piacere e l’onore. La fame di mondo è quel guinzaglio che li porta qua e là, in cerca dell’osso da rosicchiare. Insaziabili si buttano su tutte le opportunità, su tutte le occasioni. Ognuno pensa a mettersi da parte il suo gruzzolo di denaro e di gloria. Hanno due piedi nella tomba, ma tengono ben stretto quel pezzettino di mondo che sono riusciti ad addentare. Non ti sembrano ridicoli? Non ti fanno pena? Eppure tu e io forse non siamo molto diversi. Anche noi sgomitiamo per avere il nostro posticino al sole, per recitare la nostra piccola parte nel grande spettacolo della vita. Ci manca il senso e lo stile del pellegrinaggio. La vita passa e su questa terra siamo solo provvisori. Prima o poi lasceremo tutto e tutti, per sempre. Dal grande albero della vita ogni giorno cadono delle foglie, mentre altre ne rispuntano. Anche tu presto ti staccherai dal ramo e il vento ti porterà via. Aspetterai il tuo turno prima di chiederti che cosa ti attende?

Cerca una via di uscita

Gli uomini hanno sempre cercato una via di uscita dalla prigione della terra. Ti meravigli che la chiami prigione? Per chi non crede in Dio e nell’immortalità dell’anima che cos’è la terra se non un immenso campo di concentramento dove vivere e morire? Se non vuoi chiamarla prigione, chiamala tomba. Per quanto si cerchi di renderla piacevole, la sostanza non cambia. Pensa più frequentemente alla morte. Non alla morte degli altri, ma alla tua. Verrà anche il tuo momento. Non te lo dico per farti paura, ma perché tu possa rispondere per tempo alle questioni urgenti che salgono dal cuore. Ricordati che la vita finisce e che, tu lo voglia o no, arriverà un giorno in cui dovrai uscire dalla fiera delle vanità. Con te non porterai nulla, se non le buone opere. Tutto il resto sarà cibo per le altrui fauci. Il pensiero della morte rende saggi. Ci aiuta a non lasciarci imprigionare dalle cose che passano. Ci aiuta a cogliere l’essenziale. Il pensiero della morte risveglia in te la fame segreta e mai estinta dell’immortalità. Dio è la via di uscita al tunnel della morte. Se lo avrai trovato prima, hai già vinto la morte.

La pratica della virtù rende immortali

Il nostro tempo vive l’epopea del paganesimo nella sua versione materialista. La società concepisce se stessa come un immenso allevamento. Non per nulla il termine più diffuso con cui noi uomini siamo catalogati è quello di «consumatori». La stessa vita è qualcosa che si deve consumare con grande accortezza, per goderla fino in fondo. Il paganesimo del passato era più nobile. Perfino fra i filosofi greci e romani non sono mancati coloro che hanno insegnato che il fine della vita è la pratica della virtù. Anzi alcuni hanno insegnato che la virtù rende immortali. Avevano visto giusto. Se nella vita avrai praticato la virtù, Dio ti rivestirà della sua gloria immortale. Ecco l’unica via di uscita al tunnel della morte. Devi riscoprire la tua anima e in essa la divina presenza. Sa avrai la grazia di fare questo passo, allora sfuggirai al ciclo finito della materia, andrai oltre i limiti del tempo e potrai contemplare le dimore eterne a cui sei destinato.

Prepara una strada al Signore
che ti viene incontro

In questo cammino verso il Natale, Giovanni Battista ti invita a preparare una via che permetta a Gesù di arrivare fino al tuo cuore. Che cosa puoi fare? Consegna a lui tutte le macerie e le rovine che ostruiscono il cammino. Sono i macigni del male di cui ti sei caricato e che ti opprimono. Sono le impurità, le cattiverie, gli inganni, le ruberie, le maldicenze e tutte quelle proliferazioni del male che ti incatenano.
Abbandona le vie del peccato, dell’inquietudine, della disperazione e della perdizione. Nel pentimento decidi di aprire il cuore e prepara la via al Creatore che viene a trovare la sua creatura infinitamente amata.

Il battesimo di fuoco

Sai perché gli uomini sono generalmente inquieti e mai soddisfatti? La ragione vera e profonda è perché non hanno mai fatto l’esperienza dell’amore di Dio. Chiedi all’Onnipotente che ti conceda questa immensa grazia. Una volta che avessi gustato il suo amore non lo abbandoneresti più. La fame dell’uomo è fame di amore infinito. Solo Dio può saziarlo. Il battesimo di fuoco nel quale Gesù Cristo ti battezza è l’immersione nel suo amore sconfinato. Basterebbe una sola goccia per colmare di gioia la tua vita. A Natale Dio ti fa il più grande dei regali: la dolcezza del suo amore di Padre, di Fratello e di Amico. Aprirai il tuo cuore?

3ª Domenica di Avvento

INCONTRO A GESÙ
SULLE VIE DEL CUORE

(Is 61, 1-2. 10-11; 1 Ts 5, 16-24; Gv 1, 6-8. 19-28)

Chi è paragonabile a Gesù?

Se seguirai con attenzione la lettura del vangelo di oggi forse anche tu rimarrai colpito da una affermazione di san Giovanni Battista che dice: «In mezzo a voi sta uno che non conoscete». Chi è costui? È uno, continua il Battista, al quale gli uomini non sono degni neppure «di sciogliere il legaccio del sandalo». C’è qualcuno su questa terra al quale neppure i più grandi uomini di tutti i tempi sono degni di avvicinarsi. Giovanni Battista è certamente uno dei più grandi spiriti della storia umana. Poche personalità religiose a qualsiasi credo appartengano possono essergli paragonate. La sua grandezza sovrasta quella di Mosè, di Socrate, di Buddha, di Confucio, di Maometto. Gesù ha detto di lui che è il più grande fra i nati di donna. Eppure eccolo eclissarsi di fronte al Cristo, come una tenue fiammella davanti allo splendore del sole. Giovanni il Battista è il primo grande testimone della fede cristiana. In un mondo dove molti cristiani smarriscono l’essenziale e collocano Gesù nella galleria dei grandi uomini del passato, egli afferma con forza che il Cristo è unico e nessuno può essergli paragonato, perché solo lui è Dio.

Dio è in mezzo a noi

Anche tu ti sei reso conto del grande sbandamento religioso e morale di tante persone. Colpisce il fatto che molti battezzati non conoscano neppure le verità fondamentali della loro fede. Vivono senza Dio, senza Chiesa, senza legge morale, senza preghiera. Ciò che conoscono del cristianesimo sono i pregiudizi, tramandati di padre in figlio come dogmi di fede. Molti, insoddisfatti di una vita appiattita sulle cose materiali, cercano Dio, ma in un modo confuso, lontano dalla verità rivelata, e non di rado sono irretiti dalle sette. Dopo due millenni possiamo dire per il nostro tempo ciò che il Battista affermava del suo: «In mezzo a voi sta uno che non conoscete». Caro amico, poniamoci un preciso interrogativo e cerchiamo di rispondere lealmente: «Siamo o non siamo consapevoli che Dio è qui in mezzo a noi? Crediamo o non crediamo che Gesù è Dio e che è vivo oggi? È a lui c...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Desiderio d'infinito
  3. Introduzione
  4. 1ª Domenica di Avvento. LA VITA È UN’OCCASIONE UNICA
  5. 2ª Domenica di Avvento. VIAGGIO VERSO L’ETERNITÀ
  6. 3ª Domenica di Avvento. INCONTRO A GESÙ SULLE VIE DEL CUORE
  7. 4ª Domenica di Avvento. INCONTRO A GESÙ CON MARIA
  8. Natale del Signore. IL CUORE DELL’UOMO È LA CULLA DI DIO
  9. Santa Famiglia. FAMIGLIA, SCUOLA DI AMORE
  10. Maria Santissima Madre di Dio. ACCETTA MARIA COME MADRE
  11. 2ª Domenica dopo Natale. PERCHÉ DIO SI È FATTO UOMO?
  12. Epifania del Signore. LA RELIGIONE DIVINA E LE RELIGIONI UMANE
  13. Battesimo del Signore. IL BATTESIMO È LA GRAZIA PIÙ GRANDE
  14. 2ª Domenica del Tempo Ordinario. LA DOLCE AMICIZIA DI GESÙ
  15. 3ª Domenica del Tempo Ordinario. LE PRIME PAROLE DI GESÙ
  16. 4ª Domenica del Tempo Ordinario. IL REGNO DELLE TENEBRE VA IN ROVINA
  17. 5ª Domenica del Tempo Ordinario. LA COMPASSIONE DEL CUORE DI GESÙ
  18. 6ª Domenica del Tempo Ordinario. IL PECCATO È LA LEBBRA DELL’ANIMA
  19. 7ª Domenica del Tempo Ordinario. IL POTERE DIVINO DI RIMETTERE I PECCATI
  20. 8ª Domenica del Tempo Ordinario. PERCHÉ AVERE PAURA DI DIO?
  21. 9ª Domenica del Tempo Ordinario. IL GIORNO DEL SIGNORE
  22. 1ª Domenica di Quaresima. TENTAZIONE E VITTORIA
  23. 2ª Domenica di Quaresima. IL TABOR E IL CALVARIO
  24. 3ª Domenica di Quaresima. L’INTRANSIGENZA DI DIO
  25. 4ª Domenica di Quaresima. MISERICORDIA E GIUSTIZIA
  26. 5ª Domenica di Quaresima. IL SEGRETO DELLA FECONDITÀ
  27. Domenica delle Palme. LA PASSIONE POEMA D’AMORE
  28. Giovedì Santo. IL DRAMMA DI GIUDA
  29. Domenica di Pasqua. LA VITTORIA DI CRISTO SULLA MORTE
  30. 2ª Domenica di Pasqua. LA BEATITUDINE DELLA FEDE
  31. 3ª Domenica di Pasqua. IL VANGELO DELLA CONVERSIONE
  32. 4ª Domenica di Pasqua. IL BUON PASTORE DELL’UMANITÀ
  33. 5ª Domenica di Pasqua. LA VITE E I TRALCI
  34. 6ª Domenica di Pasqua. LE SORGENTI ETERNE DELLA GIOIA
  35. Ascensione del Signore. IL CIELO È LA NOSTRA META
  36. Domenica di Pentecoste. IL DILUVIO DI FUOCO
  37. Santissima Trinità. DIO È AMORE
  38. Santissimo Corpo e Sangue di Cristo. IL SANTISSIMO SACRAMENTO
  39. Sacratissimo Cuore di Gesù. IL CUORE DIVINO DI GESÙ
  40. 13ª Domenica del Tempo Ordinario. «TALITÀ KUM»
  41. 14ª Domenica del Tempo Ordinario. IL MISTERO DELL’INCREDULITÀ
  42. 15ª Domenica del Tempo Ordinario. APOSTOLI DI GESÙ
  43. 16ª Domenica del Tempo Ordinario. L’ANIMA DELL’APOSTOLATO
  44. 17ª Domenica del Tempo Ordinario. LA FAME DI DIO
  45. 18ª Domenica del Tempo Ordinario. DALL’UOMO VECCHIO ALL’UOMO NUOVO
  46. 19ª Domenica del Tempo Ordinario. IL FARMACO DELL’IMMORTALITÀ
  47. 20ª Domenica del Tempo Ordinario. IL SACRIFICIO EUCARISTICO
  48. 21ª Domenica del Tempo Ordinario. «SIGNORE DA CHI ANDREMO?»
  49. 22ª Domenica del Tempo Ordinario. LA PUREZZA DEL CUORE
  50. 23ª Domenica del Tempo Ordinario. «EFFATÀ!»
  51. 24ª Domenica del Tempo Ordinario. CRISTIANESIMO CONTROCORRENTE
  52. 25ª Domenica del Tempo Ordinario. L’INFANZIA SPIRITUALE
  53. 26ª Domenica del Tempo Ordinario. LA SALVEZZA ETERNA DELL’ANIMA
  54. 27ª Domenica del Tempo Ordinario. IL MATRIMONIO NEL PROGETTO DI DIO
  55. 28ª Domenica del Tempo Ordinario. «VIENI E SEGUIMI»
  56. 29ª Domenica del Tempo Ordinario. IL CALICE E LA GLORIA
  57. 30ª Domenica del Tempo Ordinario. DALLE TENEBRE ALLA LUCE
  58. 31ª Domenica del Tempo Ordinario. IL COMANDAMENTO DELL’AMORE
  59. 32ª Domenica del Tempo Ordinario. L’OBOLO DELLA VEDOVA
  60. 33ª Domenica del Tempo Ordinario. I TEMPI DELLA FINE
  61. Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo. LA FORZA DELLA VERITÀ
  62. Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria . EVA E MARIA: LA CATASTROFE E LA SALVEZZA
  63. Presentazione del Signore . LA SPADA CHE TRAFIGGE L’ANIMA DI MARIA
  64. San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria . IL CUSTODE DEL REDENTORE
  65. Annunciazione del Signore. L’ANCELLA DEL SIGNORE
  66. Natività di san Giovanni Battista . IL PROFETA DELLA CONVERSIONE
  67. Santi Pietro e Paolo. LE CHIAVI E LA SPADA
  68. Trasfigurazione del Signore . MISERIA E GRANDEZZA DELL’UOMO
  69. Assunzione della Beata Vergine Maria . MARIA MADRE DELLA CHIESA
  70. Esaltazione della Santa Croce . LA FOLLIA DELLA CROCE
  71. Tutti i Santi . LA VOCAZIONE UNIVERSALE ALLA SANTITÀ
  72. Commemorazione di tutti i fedeli defunti . LA COMUNIONE DEI SANTI
  73. Dedicazione della Basilica Lateranense . GLI ADORATORI DEL PADRE IN SPIRITO E VERITÀ
  74. Copyright