La Madonna fece un guaio con l'angelo
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La Madonna fece un guaio con l'angelo

  1. 182 pagine
  2. Italian
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La Madonna fece un guaio con l'angelo

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Il "maestro sgarrupato" di Napoli - così amava definirsi Marcello D'Orta, autore bestseller da due milioni di copie con Io speriamo che me la cavo - è tornato in quest'ultimo libro a mettersi in ascolto dell'immaginario dei bambini per capire cosa pensano di Gesù, di Dio e della religione. Colorati, spumeggianti, a volte sgrammaticati, tutti scoppiettanti di humour involontario, gli scritti e i pensieri raccolti - nelle scuole elementari di Napoli e in molte altre del nostro Paese - rappresentano, meglio di tanti trattati, il sentire religioso dell'infanzia italiana del terzo millennio. I bambini riescono a esprimere quello di cui gli adulti hanno paura o pudore. Ed è senza malizia che - insieme a una lettera indirizzata a papa Francesco - i piccoli autori di questi testi confidano, con scandalosa innocenza, i loro dubbi di fede, le loro curiosità sulle storie e i personaggi del Vangelo, lo stupore di fronte al mistero della vita, lasciando trasparire desideri, speranze e paure. Un libro che mette insieme leggerezza e profondità. Un caleidoscopio vivace, che diverte e fa pensare, scuotendo la coscienza degli adulti e riportandoli a una responsabilità educativa da tempo dimenticata: dare il buon esempio.

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Informazioni

Anno
2014
ISBN
9788858510575

LE VOCI DEI BAMBINI

Lettera a papa Francesco

Caro Papa Francesco, tutt’a posto?
Noi ti vogliamo un mondo di bene, perché appena abbiamo sentito le tue prime parole, ci è sembrato di sentire la VOCE di Gesù.
Tu sei il papa più buono di tutti e perciò d’ora in poi, almeno a Napoli, ti chiameremo PAPÀ Francesco.
Noi ti chiediamo di far star bene tutte le persone e i bambini e le famiglie che non hanno soldi, come pure che non hanno case, mangiare, bere, euro per le medicine, e i giocattoli, che sono molto importanti per i bambini.
Grazie, PAPÀ Francesco.
Ci sentiamo1.
1 Lettera raccolta dall’insegnante Patrizia De Luca, dell’istituto (scuola elementare) Filippo Smaldone, Rione Sanità, Napoli.

Tema

Con l’annunciazione
inizia la meravigliosa storia di Gesù...

I
La Madonna se ne stava per i fatti suoi a Nazaret, quando la stanza si illuminò di una luce fosforescente. Era l’effetto di un angelo, che veniva a dare alla Madonna una notizia sensazionale: sarebbe diventata Madonna! Per non farla morire di spavento, le diede la notizia piano piano, come fosse alla moviola. Se c’era il nostro maestro, fissato, le diceva: «E adesso ripeti parola per parola quello che ti ho detto».
La Madonna stentava a credere vero quello che aveva sentito, ma a quel tempo, per fortuna, incontrare angeli non era così difficile.
Perché proprio Maria doveva diventare la Madonna? Facile. Perché era la donna più buona del mondo. Così accettò. Però non è come a Napoli, che appena l’angelo lasciava l’appartamento, subito Maria andava dalla signora a fianco a dirglielo, e dopo cinque minuti lo sapeva tutto il vico. A Nazaret ognuno si faceva i fatti suoi.
La Madonna lo disse solo a santa Elisabetta, che stava molto lontana.
II
Maria, la futura mamma di Gesù, stava pulezzando2 qualcosa o scerianno3 i pavimenti (era infatti casalinga) quando un arcangelo Gabriele entrò nella casa e gli disse di non avere paura, che sarebbe diventata mamma di un bambino di nome Gesù.
Maria rimase molto sorpresa: si può dire sorpresissima? Era fidanzata con Giuseppe, e per di più aveva fatto voto di castità, come don Vittorio.
L’angelo-arcangelo gli disse che non c’era problema, che lo voleva lo Spirito Santo in persona. Lei bastava che faceva sì con la testa. Maria però parlò e disse: «Sia fatta la volontà del Signore».
Maria tirava una vita molto semplice: faceva «casa e putéca»4. Lei per il momento disse sì all’angelo, poi però se la sarebbe dovuta sbrigare con Giuseppe per il guaio che aveva combinato.
2 Pulendo.
3 Tirando a lucido.
4 Espressione che letteralmente significa: «Casa e bottega». È un modo di dire di chi abita nei “bassi”, le case a livello stradale del centro antico di Napoli. La casa serviva come abitazione e (per lo più) come rivendita di oggetti di poco valore (soprattutto “pazzièlle”, giocattoli).

Tema

Racconta la nascita di Gesù

I
C’è chi nasce in una clinica (come io, Villa dei Gerani), chi in un appartamento, chi all’ospedale. A Napoli molti nascono in ambulanza, per colpa del traffico. Gesù, per quello che era, poteva nascere nel più bello posto del mondo, ma per darci l’esempio della sua umiltà, è voluto nascere nel posto più brutto, una stalla. Non c’era luce, non c’era un po’ di fuoco, stava meglio la piccola fiammiferaia.
La Madonna pure ha sofferto. Come donna era più secca di san Giuseppe, e perciò sentiva molti brividi di freddo. San Giuseppe, che poteva fare, poverino? Si tolse la giacca e gliela diede. Tutt’intorno a quella grotta (che oggi vale miliardi) c’erano pensioni, alberghi, motel: tre posti, se volevano, potevano uscire. E invece no, forse videro l’asino e li scambiarono per pezzenti.
Gesù però non si lamentò: zitto accettò quella grotta. Poi si sparse (non si sa come) la notizia che in quella grotta era nato il Creatore, e accorsero tutti quanti. Scommetto che si buttarono pure dai balconi per andare a vederlo.
Arrivarono (con molto ritardo, però) anche i re magi. Con tutti i soldi che avevano gli portarono solo (un po’ di) oro, incenso e mirra. Questa mirra, poi, non so neanche che cos’è, ma dev’essere una cosa scarsa.
II
Oggi le donne incinte portano la panza avanti ch’è una schifezza. Lo fanno per sentirsi sexi. Ma al tempo di Gesù non era così. Se una donna era incinta, aveva vergogna, nascondeva la panza a più non posso. Così fece anche la Madonna, o Maria, ch’è la stessa cosa. Salita sopra a un asinello per il censimento di Nazaret andò verso Betlemme, patria putativa di Giuseppe. Ogni tanto le veniva di dormire, e s’inclinava, così Giuseppe doveva raddrizzarla. Ma a un certo punto si sentì partorire. Giuseppe diventò bianco-bianco. Bussò a ogni trattoria, albergo, locanda, ma non c’era neanche un basso per ospitarli. Meno male che era un santo, se nò qualche parola ci scappava.
Uscirono fuori città, come fosse un presepe, e lì trovarono una grotta. Il tempo di sistemarsi che Maria sgravò. Gli disse: «Questo è Gesù». Giuseppe rispose: «Lo so», e si abbracciarono forte forte.
III - Pensieri vari
C’erano Ebrei in ogni stanza, neanche un letto a castello vuoto.
Una puzza di cammelli esagerata.
Furono gli angeli ad avvisare i pastori ch’era nato Gesù, e i pastori andarono ad adorarlo. Ci fu una fila lunghissima, perché dall’albergo vicino scesero pure i clienti a vedere.
Gesù, grazie che ci ha voluto così bene da nascere in una stalla.
I re magi erano astrologhi, che significa indovini. Dissero ch’era nato il Salvatore. I che bella scoperta! Lo sapeva tutta la Palestina!

Tema

Chi è Gesù?

I
Questa risposta è dipendente. Per i Cristiani è il figlio di Dio, per gli altri è un figlio qualsiasi. Io sono Cristiano sin dalla nascita, e per me è il figlio di Dio, non ci piove. Dio si è incarnato nello Spirito Santo, ed è nato Gesù. Giuseppe si è prestato, ma anche se rifiutava, Gesù in qualche modo nasceva.
La Madonna si prese una bella grana accettando di essere mamma di Gesù, per questo dobbiamo esserle riconoscente.
Gesù fece molti miracoli, non per farsi bello, solo per aiutare il prossimo cristiano. Per esempio, alle nozze di Gana, trasformò l’acqua in vino e così si diede inizio alla festa.
Dell’infanzia di Gesù non sappiamo niente, dopo i trent’anni abbastanza. Fece miracoli a catinelle, ci amò come non mai, sacrificò la sua vita per noi, e alla fine, come ricompensa, lo misero in croce, vatti a fidare.
Sulla croce perdonò a tutti, senza preferenze, non si fece scrupolo ad assolvere. Morto, lo misero nella Sacra Sindone di Torino. Io l’ho vista. Feci una fila che per poco non svenivo. Dopo tre giorni risuscitò, e da allora sta in Paradiso.
Caro Gesù, come vorrei vederti, da vivo, però.
II
Ci sono persone vere che sembrano finte e persone finte che sembrano vere. Per esempio, Babbo Natale è finto ma sembra vero, tant’è che i bambini di tutto il mondo gli chiedono regali, e Gesù che è vero, sembra finto, perché è vissuto troppo tempo fa e ha fatto dei miracoli (come la resurrezione di Lazzaro) che uno dice: «È impossibile questa cosa».
Ma Gesù non è affatto finto. Egli è il figlio mentale di Dio e il figlio eputativo di Giuseppe. Eputativo non mi ricordo che cosa significa, ma bisogna fidarsi.
Per capire bene Gesù, non bisogna fare confusione di città. Egli infatti non nacque a Nazaret, anche se lo chiamavano «nazzareno», ma a Betlemme, abbiamo le prove. Poi si spostò in Egitto, e infine a Gerusalemme, dove morì. I suoi miracoli li fece in tutto l’Oriente, ma se si fosse trovato a Napoli, non l’avrebbero fatto uscire neppure da casa, tanto dalle richieste: «Gesù, a me mi serve un posto di lavoro!» «Gesù, un terno al lotto!» «Gesù, sono ciónco5, guariscimi le gambe!», per non parlare dei tifosi del Napoli.
Per me Gesù è nato in Oriente per tenersi a giusta distanza da Napoli.
Io gli dico le preghiere tutti i giorni, tranne quando casco dal sonno.
III – Pensieri vari
Gesù è il figlio preferito di Dio.
Gesù e Dio sono la stessa persona, però uno è padre e uno è figlio, poi c’è anche lo Spirito Santo, che non è padre né figlio, ma patta6 col padre e col figlio.
Fa parte della Santissima Trinità: se uno lo bestemmia, si offendono in tre.
Senza Gesù saremmo andati tutti all’Inferno, egli ci ha riscattato dalle nostre colpe mortali.
Un giorno tornerà sulla Terra e sarà la fine del mondo. I preti avranno molto da confessare in chiesa.
Gesù Cristo se lo dividono in tre: Dio, Madonna e San Giuseppe.
Chi è Gesù? Chi volete che sia? È Gesù.
Gesù era un uomo che faceva miracoli, per esempio trasformava l’acqua in vino.
Quando nacque Gesù, la gente non si accorse d’essere passata da Avanti Cristo a Dopo Cristo.
Gesù nacque quando gli albergatori tutto s’aspettavano fuorché nascesse difronte.
Gesù, spero che ritorni tra non molto, così divento suo apostolo.
Caro Giesù, non ti dimenticherò mai, neppure da morto.
Gesù, con calma e pazienza ci ha spiegato che andando avanti così finiremo tranquilli all’Inferno.
In Palestina non solo Gesù aveva quel nome, anche altri. Che strano quando Gesù incontrava un altro Gesù...
Io lo so quanto Gesù ha sofferto per noi, e perciò prometto di andare in chiesa anche quando mi sfotto7.
Io penso che qualche volta anche Gesù faceva l’elemosina. Ma dato che lui disse che chi faceva l’elemosina a qualcuno, la faceva di rimbalzo a lui, allora quando lui faceva l’elemosina a un poverello la faceva a lui stesso?
Noi commettiamo parecchi peccati originali, Gesù non ne commise neppure uno.
Gesù nasce in una stalla di Gerusalemme, muore a 33 anni suonati, crocifissato, poi nasce di nuovo a Natale e risorge a Pasqua.
Gesù è ⅓ della Santi...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. La Madonna fece un guaio con l'angelo
  3. Se il gallo non cantava, Pietro non ingannava nessuno
  4. LE VOCI DEI BAMBINI
  5. IL PENSIERO DEL MAESTRO
  6. Copyright