Miyamoto Musashi. La strategia del samurai
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Miyamoto Musashi. La strategia del samurai

Il libro dei cinque anelli riletto a uso dei manager

  1. 164 pagine
  2. Italian
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  4. Disponibile su iOS e Android
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Miyamoto Musashi. La strategia del samurai

Il libro dei cinque anelli riletto a uso dei manager

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Musashi è uno degli eroi del Giappone, un "santo della spada" che personifica il guerriero vincente, colui che ha assunto la piena padronanza del proprio corpo, della propria mente e del proprio spirito. Il suo Libro dei cinque anelli è molto letto ancora oggi, specie dai manager di successo, sia in Oriente sia in Occidente. Ma come possono le idee di un samurai medievale avere qualche attinenza con le sfide che dobbiamo affrontare nel mondo di oggi? Sorprendentemente, Musashi ha molto da insegnarci. Poiché era un maestro del combattimento, voleva tramandare l'essenza dell'arte di sconfiggere gli avversari, che – come sottolineava – è applicabile in tutti gli ambiti della vita umana. Questo piccolo volume, attraverso un'agile rilettura al presente dei passi più importanti del libro, offre 52 semplici – ma potenti – idee per affrontare "il duello", oggi come ieri, e per gestire l'inevitabile conflitto nel business, nella carriera e nella vita personale. Una brillante interpretazione di uno dei più famosi libri di strategia mai scritti.

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Informazioni

Editore
ETAS
Anno
2011
ISBN
9788858622773

1

Andate nella capitale

Il mio primo duello l’ho combattuto quando avevo 13 anni con uno stratega della scuola Shinto, tale Arima Kihei. Quando avevo 16 anni ho sconfitto un abile stratega, Tadashima Akiyama. Quando avevo 21 anni sono andato nella capitale e ho incontrato tutti i possibili strateghi, senza mai perdere uno scontro.
Se volete arrivare al top del vostro lavoro, dovete andare là dove si trovano i centri principali di quella professione. Mettete alla prova le vostre capacità confrontandovi con le persone più brave del mondo, e non solo con i migliori specialisti locali.
L’idea in sintesi
Non innamoratevi dei soldi, ma andate dove stanno.
John Galsworthy, La saga dei Forsyte
Musashi ci dice che quando si sentì pronto, andò a Kyoto, allora capitale del Giappone, per farsi una reputazione.
Potrebbe apparire ovvio, ma in realtà si tratta di una grande intuizione: se volete arrivare ai vertici della vostra professione, dovete andare là dove si trovano i centri principali di quell’attività. Se, per esempio, volete avere successo nell’industria cinematografica, non ha senso rimanere in una zona remota della Cornovaglia, perché laggiù il business non è abbastanza grande. Per l’industria cinematografica, il riferimento nel Regno Unito è Londra e nel mondo è Los Angeles. Analogamente, se volete affermarvi, mettiamo, nella biotecnologia o nell’information technology, i centri di eccellenza a livello globale sono, rispettivamente, San Francisco e la vicina Silicon Valley.
Ci sono sempre valide ragioni per non andarsene da casa. Per esempio, è costoso, si perdono i contatti con gli amici, e diventa più difficile vedere i familiari. I veri guerrieri, tuttavia, non si lasciano intimidire dagli ostacoli o dai sacrifici. Non fatevi ingannare da chi vi dice che l’attività da voi scelta sta diventando molto più importante nella zona in cui vivete, o che è “troppo difficile” affermarsi nei grandi centri di eccellenza del mondo. Se vi siete preparati e sapete di essere bravi, l’unico posto in cui potete mettervi alla prova contro tutti i possibili rivali, e approfondire la conoscenza della vostra arte, è la “capitale” della vostra professione.
Il centro di eccellenza della vostra attività potrebbe anche non essere una metropoli. Se voleste diventare, per esempio, esperti di profumi, potreste andare a Grasse, una graziosa cittadina del sud della Francia che è la capitale del profumo. Quasi tutti i migliori “nasi” (gli esperti che giudicano le fragranze) imparano il mestiere in questa località d’oltralpe. E se non conoscete il francese? Musashi direbbe che dovete impararlo, e molto bene. Dovrete anche studiare un bel po’ di cose su come vengono coltivate le piante e su come ne sono estratte le essenze naturali.
Ricordatevi che il vero guerriero si esercita costantemente, preparandosi sul piano teorico e sul piano pratico per le sfide future.
Ecco un’idea per voi
Elencate i principali centri di eccellenza per la professione in cui volete primeggiare. Non enumerate solo quelli della vostra regione o del vostro paese: domandatevi dove si concentrano i migliori esperti di quel campo. Compilate una lista, analizzando i punti di forza e i punti deboli di ognuno. Decidete di trascorrere un paio di anni in uno di essi, e spiegate per iscritto a voi stessi perché quel centro è il più idoneo per voi. Poi iniziate a fare piani per il trasferimento!

2

Siate sinceri con voi stessi

Non autoingannatevi.
Poiché rischiava frequentemente la vita, Musashi non poteva permettersi di autoingannarsi su nulla: qualunque errore di valutazione poteva costargli la pelle. Forse non viviamo un’esistenza pericolosa come la sua, ma è ancora fondamentale evitare di illudersi.
L’idea in sintesi
Conosci te stesso
Motto scolpito sul tempio di Apollo, a Delfi, nell’antica Grecia.
In linea di principio lo sappiamo tutti, ma è facile cadere nella trappola di sopravvalutare o sottovalutare le nostre qualità. Per esempio, se guadagnate bene e la vostra attività va a gonfie vele, potreste cominciare a credere di essere invincibili o di essere particolarmente bravi. Quando incontrerete avversari molto abili, essi scopriranno questo vostro atteggiamento di supponenza e lo sfrutteranno, per esempio, dicendovi ciò che volete sentirvi dire.
Inoltre, negli affari dobbiamo promuovere noi stessi e le nostre organizzazioni, e a volte il nostro lavoro impone di abbracciare posizioni che potrebbero giovare all’immagine pubblica dell’azienda, ma che non sono in realtà vere. Peraltro sui dipendenti pubblici e su alcuni operatori di enti benefici grava probabilmente una pressione ancora maggiore per uniformarsi a mezze verità istituzionali – e a totali falsità – rispetto a quanto avviene per chi lavora nel settore privato. Potreste obiettare che è un male necessario, che si accompagna naturalmente a una maggiore trasparenza e a una maggiore democrazia (dopotutto in una dittatura si possono tenere segrete tantissime informazioni), ma ciò ci pone comunque davanti a un problema specifico dei nostri tempi. Credete a tutte le frottole che vi racconta la vostra organizzazione e le ripetete in tutte le occasioni, nella ragionevole speranza di ottenere una promozione? Gridate allo scandalo ogni volta che la vostra azienda racconta la più innocente delle bugie, con il rischio di farvi licenziare nel giro di poco tempo? O trovate il modo di essere onesti con voi stessi, pur sopravvivendo in un mondo corrotto?
Musashi ha scelto enfaticamente la terza opzione. Ma non fu sempre un combattente solitario; nell’ultima parte della sua vita comandò infatti numerosi eserciti e dovette stare bene attento a quel che diceva per mantenere la sua posizione e non farsi tagliare la testa. Per il samurai, essere onesti con se stessi significa capire la situazione e sospendere il giudizio. Grandi organizzazioni si trovano costantemente in difficoltà perché dipendenti eccessivamente zelanti intraprendono azioni che, secondo loro, dovrebbero ottenere l’approvazione dei capi, ma che poi si rivelano disastrose. L’autoillusione è contagiosa, specie nei gruppi. Colui che non segue acriticamente tutte le nuove mode manageriali o tutte le isterie aziendali, cercando invece di restare realistico ed efficiente, ha buone probabilità non solo di sopravvivere, ma anche di farsi una reputazione per il suo buon senso.
L’onestà nei confronti di se stessi è simile all’igiene personale. Dovete curarla regolarmente, altrimenti i suoi effetti svaniranno. Trascuratela troppo a lungo e insorgeranno seri problemi!
Ecco un’idea per voi
Elencate per iscritto tutte le vostre caratteristiche positive e negative, con una o due righe di commento per ciascuna. Poi chiedete ad alcuni amici fidati di fare lo stesso esercizio su di voi, e confrontate le due liste. Ci sono contraddizioni evidenti? Perché? Forse i vostri amici fraintendono un paio di cose su di voi, o forse le loro critiche sono corrette. Come potete scoprirlo? Riflettendo attentamente sul loro feedback ed essendo molto sinceri con voi stessi.

3

Continuate a imparare

La preparazione è tutto.
Musashi era convinto che non si dovesse mai smettere di fare pratica, di migliorare e di espandere le proprie capacità. In una situazione di conflitto, dovete essere costantemente aggiornati sugli ultimi sviluppi: dovete sapere tutto il possibile riguardo al campo che avete scelto. Esercitandovi costantemente e sviluppando le vostre capacità professionali, eviterete molti conflitti, perché gli altri riconosceranno la vostra superiore abilità. Ma quando verrete sfidati, sarete pronti a vincere.
L’idea in sintesi
L’apprendimento non è obbligatorio… né garantisce la sopravvivenza.
W. Edwards Deming, pioniere della consulenza manageriale
Alcuni professori di storia medievale che lavorano in una prestigiosa università hanno fatto un patto: tutti gli anni si impegnano a imparare insieme un nuovo idioma, in modo da poter leggere i testi in lingua originale. L’anno scorso hanno imparato l’amarico (parlato in Etiopia), e l’anno prima il finlandese. Potrebbe sembrare uno sterile esercizio intellettuale, ma considerate l’idea in termini di business. Quei docenti lavorano costantemente su documenti storici: se sono in grado di leggere testi scritti in lingue oscure che nessuno ha mai tradotto, aggiungono valore ai servizi che forniscono agli studenti e alla comunità accademica. Imparare a leggere una lingua è molto più facile che imparare a scriverla o a parlarla bene; specie se, come quei professori, l’avete già fatto molte volte. Questo esercizio comporta numerosi benefici, tra cui rendere i docenti più preziosi per le loro università, tenerli intellettualmente svegli, aprire nuove possibilità per il loro lavoro e fare bella figura all’esterno con risultati apparentemente impossibili che in realtà rappresentano per loro obiettivi realistici e raggiungibili.
Non dovete essere dei cervelloni per ottenere lo stesso effetto. Quale che sia la vostra competenza, potete migliorarla ed espanderla con modalità che faranno veramente colpo sugli esterni. Ma fare bella figura è solo un beneficio marginale e non certo la ragione principale per mettersi su questa strada. Il vero motivo è che potete diventare molto capaci in tantissime cose. Non c’è veramente alternativa a una bravura eccezionale, anche se di questi tempi parecchi pensano di non avere tempo per imparare nuove cose e si affidano all’imitazione e alla finzione. Non diventate simulatori! Se vi rendete conto che le vostre conoscenze sono molto deboli in una determinata area, fate qualcosa per migliorarle. Musashi era costruttore, pittore, fabbro e scultore, oltre che generale e spadaccino. Attraverso l’apprendimento continuo potete diventare altrettanto bravi e poliedrici.
Ecco un’idea per voi
Passate in rassegna le vostre principali competenze, sia a livello professionale sia a livello personale. Ci sono aree della vostra vita in cui dovete affidarvi completamente alle capacità altrui? Ovviamente sì! Per esempio, andate quasi certamente dal medico, dal dentista e dall’avvocato. Ok, probabilmente non potete dedicare il resto della vostra vita a sviluppare tutte e tre le professionalità, ma potrebbe convenirvi apprendere alcune loro competenze. Per esempio, sapevate che non bisogna essere avvocati per fare il passaggio di proprietà di una casa o per consultare i registri immobiliari prima di acquistarne una? La chiave del successo nell’apprendimento di nuove cose sta nell’avere obiettivi ben organizzati e realistici; perciò, quale che sia la materia, la competenza o l’arte che scegliete, prima fatevi consigliare da qualche esperto sul tempo che ci vorrà e sul grado di difficoltà che comporta.

4

Ampliate le vostre conoscenze

Familiarizzate con tutte le arti.
All’epoca di Musashi, ampliare le proprie conoscenze era più facile che nel mondo di oggi, con l’esplosione di competenze e di informazioni che si è determinata in queste ultime generazioni. Oggigiorno, nessuno può “padroneggiare tutte le arti”. Ciò nonostante, dobbiamo cercare di acquisire un sapere adeguato in tanti campi diversi.
L’idea in sintesi
Le persone sono difficili da governare perché hanno troppe conoscenze.
Lao-Tzu, antico saggio cinese
Per esempio, molti di noi devono migliorare la propria conoscenza del diritto e della finanza, a livello sia pratico sia teorico. Dobbiamo sapere quando conviene o non conviene sostenere una causa. Dobbiamo essere in grado di scegliere il consulente finanziario giusto, il mutuo adatto a noi, il fondo di investimento appropriato. Dobbiamo capire – o quantomeno devono capirlo alcuni di noi – perché non è una buona idea costruire immobili in un paese di cui non conosciamo la lingua e di cui non comprendiamo le leggi, e che magari ha sempre violato i diritti di proprietà degli stranieri.
Musashi sarebbe stato sorpreso dalla complessità del mondo moderno. Ma non avrebbe rinunciato, come sembrano fare molti di noi. Si sarebbe impegnato a fondo, e avrebbe cercato di capire quali erano le cose più importanti da padroneggiare per sopravvivere e prosperare.
Non potete farlo in modo disorganico. Dovete predisporre sistematicamente del tempo per riflettere, in cui potete definire e aggiornare i piani per il vostro sviluppo personale e professionale.
Non è assolutamente facile, specie quando su di noi gravano tante pressioni sociali, economiche e dello stato. Una delle arti che dobbiamo padroneggiare è la capacità di distinguere tra ciò che è veramente importante e ciò che non lo è. Se volete veramente costruire la casa dei vostri sogni, mettiamo, in Tunisia, allora sappiate che dovete conoscere molto bene le sue leggi, i suoi costumi e la sua lingua. Se dovete o volete andare in pensione, dovete sapere bene che cosa accade quando fate la domanda. Altrimenti rischiate un brutto shock, come succede spesso in questi casi. Se avete una malattia cronica, è una buona idea sapere tutto il possibile sulla prognosi o sulla terapia. Conviene anche sviluppare tutte le competenze di base per la sopravvivenza quotidiana. Un mio parente anziano non ha mai imparato a cucinare: per tutta la vita l’ha fatto fare a qualcun altro. Quando, sulla soglia degli 80 anni, sua moglie era troppo malata per continuare a cucinare, la sua incapacità di far da mangiare è diventata un grave problema per entrambi.
Perciò, anche se non viviamo più in un mondo in cui è possibile padroneggiare tutte le arti, conviene sempre essere informati su tanti campi diversi.
Ecco un’idea per voi
In base all’esame critico delle vostre competenze principali (vedi Capitolo 3), prendete in considerazione i limiti più evidenti delle vostre capacità. Quali vi mettono già in difficoltà? Quali potrebbero diventare problemi in futuro? Domandatevi che cosa potete fare per rimediare a queste mancanze e quanto tempo ci vorrà. Poi sviluppate un piano e mettetelo in azione.

5

Non sprecate il tempo

Non fate nulla che non sia utile.
Si dice che Musashi si lavasse raramente, e che avesse un aspetto selvatico e trascurato perché correva sempre il pericolo di essere attaccato; il suo era un atteggiamento scioccante per i pulitissimi giapponesi, ma per il samurai essere pulito, ordinato e morto era chiaramente inutile.
L’idea in sintesi
Il tempo che ti piace sprecare non è tempo sprecato.
Bertrand Russell
Ciò che si intende dire è che non dovremmo indulgere in attività che assorbono tempo e denaro in quantità, ma che non ci portano da nessuna parte. Prendetevi tutto il tempo che vi occorre per rilassarvi, restando però concentrati sui vostri obiettivi principali.
I più grandi perdigiorno sono sempre in grado di spiegare brillantemente perché ciò che fanno non è uno spreco di tempo. All’opposto, quand’erano giovani, molti personaggi di successo venivano invitati continuamente dai genitori a non “buttar via tempo” in attività che li hanno poi resi famosi. Isaac Newton, per esempio, ebbe terribili discussioni in famiglia perché preferiva la fisica all’agricoltura. Dunque è difficile giudicare se qualcuno sta o non sta sprecando effettivamen...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Frontespizio
  3. Sommario
  4. Introduzione
  5. 1: Andate nella capitale
  6. 2: Siate sinceri con voi stessi
  7. 3: Continuate a imparare
  8. 4: Ampliate le vostre conoscenze
  9. 5: Non sprecate il tempo
  10. 6: Siate ben organizzati ma adattabili
  11. 7: Quando cambiare tattica
  12. 8: Scegliere la vostra posizione di combattimento
  13. 9: Mettetevi nei panni del nemico
  14. 10: Quando non riuscite a vedere la foresta perché guardate solo gli alberi
  15. 11: La tempistica
  16. 12: Influenzare l’umore
  17. 13: Fissate l’agenda
  18. 14: Usate lo sguardo
  19. 15: Studiate la situazione del vostro avversario
  20. 16: Siate calmi e vigili
  21. 17: Non ignorate i dettagli
  22. 18: Non usate sempre lo stesso metodo
  23. 19: Il successo non è sempre meritato
  24. 20: Usare l’intuito
  25. 21: Agite al momento giusto
  26. 22: Fate perdere l’equilibrio al vostro avversario
  27. 23: La rapidità non è sempre una virtù
  28. 24: Uscite immediatamente dalle situazioni di stallo
  29. 25: Riconoscere i segni di cedimento
  30. 26: Il momento del vuoto
  31. 27: Non c’è nulla di nuovo sotto il sole
  32. 28: Costringete l’avversario a venire allo scoperto
  33. 29: Siamo pochi, ma buoni…
  34. 30: Capite i tempi
  35. 31: Perché siete in affari?
  36. 32: Diventare un manager migliore
  37. 33: Scegliere le persone giuste
  38. 34: Scoprire l’inganno
  39. 35: Scegliere il momento giusto per agire sul mercato
  40. 36: Il problema dell’ottica a breve termine
  41. 37: Notate i piccoli cambiamenti
  42. 38: Attaccare con la sopraffazione
  43. 39: Lasciatevi trasportare
  44. 40: Fare mosse imprevedibili
  45. 41: Possedere la strategia
  46. 42: Ricordate i vostri fini e i vostri obiettivi
  47. 43: Non sviluppate una visione a tunnel
  48. 44: La ricchezza vince veramente su tutto?
  49. 45: Gestire una situazione non ottimale
  50. 46: Fare i finti tonti
  51. 47: Sulla mancanza di un insegnante
  52. 48: Quando confrontarsi
  53. 49: Gestire le differenze
  54. 50: Visualizzazione
  55. 51: Davide e Golia
  56. 52: Padroneggiate l’essenza